Prompt:
voyeur
Genere:
commedia, erotico
Avvertimenti:
slash, one-shot, lime
Rating:
arancione
Don't tell nobody 'bout this freaky thing I'm gonna show you.
Liam
è un ragazzo tranquillo, tutto sommato, che si fa gli affari
suoi e
non dà fastidio a nessuno - secondo il suo pensiero,
ovviamente, gli
altri non sarebbero d'accordo.
Quel
giorno, convinto di fare un favore all'amico, è andato a
casa di
Zayn con le sue chiavi - sì, ha il doppione delle sue, di
quelle di
Niall e di Harry e Louis - ed è entrato senza suonare
né
annunciarsi in alcun modo, convinto che il suo ospite, come sua
abitudine, stia ancora dormendo.
Nell'appartamento
non c'è nessun suono dopotutto, né musica
né il rumore dell'acqua
o quello della televisione accesa, quindi Liam si dirige in cucina
per preparargli la colazione; ci tiene a queste cose, nonostante non
sia un granché come cuoco, e ogni tanto gli piace
sorprendere i suoi
migliori amici con il vassoio pieno di cibo a letto. Così,
anche
quella mattina, si mette ai fornelli e cucina un paio di uova, scotta
la pancetta e mette a bollire l'acqua per il tè,
premurandosi di
fare il minor rumore possibile.
Quando
è tutto pronto, come sempre, apre a colpo sicuro uno dei
pensili e
prende il vassoio di metallo che lui stesso ha regalato all'amico,
riponendovi poi il piatto con le uova e la pancetta, un paio di fette
di pane fresco che ha comprato strada facendo, la tazza di
tè con un
po' di latte e rigorosamente senza zucchero, un bicchiere di succo
all'arancia, le posate e un tovagliolo pulito: è molto
preciso in
queste cose e ammira soddisfatto il suo operato, prima di ripulire
velocemente il piano di cottura e affrettarsi verso la camera da
letto dell'amico - non vuole che si freddi tutto, a Zayn piace
mangiare quando è ancora tutto caldo.
Arriva
davanti alla porta con il vassoio in bilico su una mano, come un
perfetto cameriere, e si blocca all'improvviso: cosa sono quei
mugolii e quelle risate che sente dall'altra parte? E, soprattutto,
perché gli sono così familiari?
–
Non
fare il verginello, adesso, – è Zayn che parla, di
questo è
certo. – Stanotte non facevi tante storie.
Sa
più o meno da sempre che Zayn è bisessuale - ne
ha avuto la
conferma quando, sbirciando nel suo portatile, ha trovato una vasta
collezione di video porno gay in una cartella mica tanto nascosta -
ma non l'ha mai visto né sentito flirtare con un ragazzo;
non perché
la cosa potesse dargli fastidio, per carità, ma Zayn
è una persona
molto riservata e preferisce fare determinate cose per conto proprio
- ora che ci pensa, non l'ha mai visto flirtare nemmeno con una
ragazza, e dire che ce ne sono centinaia che stravedono per lui.
–
Mi
hai distrutto, come puoi essere ancora così attivo? Di cosa
ti fai,
posso saperlo?
Momento,
momento, si dice sgranando gli occhi, questo è... Niall?
No,
deve aver per forza sentito male.
–
Di
niente, Horan, è che tu sei una mezza sega, – la
voce divertita di
Zayn toglie tutti i dubbi al povero Liam, rimasto pietrificato con
una mano sulla maniglia e il vassoio ancora in precario equilibrio
sull'altra. – Il tuo amichetto però non sembra
tanto stanco, eh?
– Il
mio amichetto? – la risata di Niall rimbomba tra le pareti
della
camera, mentre Payne si muove un po' a disagio, rischiando oltretutto
di rovesciare quello che sta portando, e si decide a posare il
vassoio sul pavimento, sedendosi poi contro il muro indeciso se
darsela a gambe e fingere di non aver sentito nulla o rimanere
lì
dov'è per sapere se ha capito davvero bene quello che sta
succedendo
dall'altra parte. – Zayn, davvero, ma che cazzo hai la
mattina?
Non
sente la risposta del ragazzo, ma il gemito di Niall, oh, quello lo
sente fin troppo bene: si ritrova ad arrossire come un marmocchio
beccato dai genitori con le mani nella ciotola delle caramelle, e
senza rendersene nemmeno conto allarga appena le gambe e lascia che
una mano scivoli sul cavallo dei pantaloni - e quando realizza
ciò
che ha fatto arrossisce ancora di più.
Niall
continua a gemere, a volte piano e altre più forte, e la
risatina
maliziosa di Zayn accompagna il tutto - e, caspita, dovrebbero
davvero dare più assoli all'irlandese, se ha davvero quella
voce.
Liam si dà dell'imbecille appena formula quel pensiero,
mordendosi
un labbro quando, all'ennesimo verso dell'amico, schiaccia
più forte
il palmo contro il principio di erezione che ha nei boxer;
dannazione, non gli è mai capitato di eccitarsi ascoltando
qualcuno
fare cose, perché gli deve succedere proprio quel giorno,
con due
dei suoi migliori amici dall'altra parte del muro?
–
N-non azzardarti, –
sbotta Niall, con voce malferma; Liam drizza subito le orecchie
quando sente il letto cigolare - cavolo, non pensava di avere un
udito così fine - e allontana di colpo la mano dal proprio
inguine,
scattando in piedi e rischiando di rovesciare tutto il contenuto del
vassoio posato accanto a lui. – Non puoi lasciarmi
così proprio
adesso, fottuto bastardo.
E
la successiva risata di Zayn è talmente vicina alla porta
che Liam
sente il sangue congelarsi nelle proprie vene: non può farsi
beccare, assolutamente, però non riesce a muovere un muscolo
nemmeno
quando i suoi occhi si fissano sulla maniglia che si abbassa.
È come
in un film, una scena al rallentatore, sembrano trascorrere ore
mentre in realtà è appena una manciata di attimi,
e il padrone di
casa lo sta fissando, senza nemmeno uno straccio di boxer addosso.
–
L-Liam?
Payne
non dice nulla, completamente pietrificato sul posto dall'imbarazzo,
e quando Niall, completamente nudo e con un'evidente erezione tra le
gambe, si avvicina a Zayn e si accorge della sua presenza vorrebbe
semplicemente essere risucchiato dal pavimento.
Nonostante
tutto, però, riesce perfettamente a sentire il calore al
bassoventre
divampare: è inutile negarlo, vedere due dei suoi migliori
amici in
quelle condizioni lo eccita - e, sì, può
insultarsi mentalmente
quanto vuole, ma la realtà tanto non cambia.
–
Liam?
Questa
volta è Niall a chiamarlo, una nota isterica nella voce,
mentre si
nasconde alla bell'e meglio dietro il corpo di Zayn - è
inutile,
vorrebbe dire Liam, se la sua, di voce, non fosse andata in vacanza
nel giro di trenta secondi, tanto ormai l'ha visto.
Payne
abbassa gli occhi all'improvviso, mentre un gorgoglio sinistro
prorompe dalla sua gola - si affretta a tossire per mascherare almeno
un po' quel rantolo.
–
N-non volevo
disturbarvi, – prova a scusarsi, balbettando un po' e
accorgendosi
solo in quel momento, con un moto ancora più forte
d'imbarazzo, che
quello che prima era un semplice principio di erezione si è
trasformato in tutt'altro - ed è anche piuttosto visibile.
– Ero
venuto a prepararti la colazione.
Chiude
gli occhi, aspettando la sfuriata del padrone di casa, e sobbalza
quando un altro tipo di suono arriva alle sue orecchie. Ha sentito
Zayn mormorare qualcosa all'orecchio di Niall, qualcosa che non
è
riuscito a cogliere, e pochi attimi dopo l'irlandese ha sospirato di
piacere.
–
Liam, – lo chiama
Zayn, aspettando che l'amico riporti lo sguardo su di lui e intanto
accarezzando piano il sesso di Niall; è un sorriso strano,
quello
che Payne riesce a vedere non appena alza gli occhi sul suo viso.
–
Vuoi guardarci?
Senza
sapere esattamente come e perché, Liam si ritrova ad
annuire: cazzo,
se lo vuole.
Non
pensava di essere quel genere di persona che si eccita ascoltando e
guardando qualcuno fare sesso ma, santo cielo, quei due gli hanno
fatto rivalutare completamente la cosa - lo trovava squallido, prima,
i guardoni non gli sono mai stati molto simpatici.
Li segue
con gli occhi, mentre indietreggiano per tornare a sdraiarsi sul
letto, ed entra nella camera solo a un cenno di Zayn, che lo invita
con lo sguardo a sedersi sulla poltroncina proprio lì
accanto.
Niall
ridacchia per qualcosa che il suo amante - e Liam arrossisce ancora,
al pensiero, perché è strano pensare che tra quei
due ci sia
qualcosa di diverso dall'amicizia - ha mormorato nel suo orecchio, e
spalanca le gambe per cingere i fianchi di Zayn e tirarlo
più a sé.
Si
baciano, in un modo che probabilmente è illegale in molti,
moltissimi paesi, e Liam geme di riflesso, mentre una mano scivola
veloce verso la patta dei pantaloni, aprendo il bottone e tirando
giù
la zip; in un attimo le dita sono strette intorno alla sua erezione e
si muovono piano, gli occhi sono fissi sui corpi nudi e suoi volti
appiccicati di due dei suoi migliori amici.
Non
gli sembra neppure così strano masturbarsi, guardandoli,
sembrano
fatti apposta per eccitarlo: le labbra rosse di Niall, quelle carnose
di Zayn, le lingue che si accarezzano dentro e fuori le loro bocche,
i bacini che sfregano l'uno contro l'altro, i muscoli che si tendono
e rilassano ad ogni movimento, seppur minimo... non ha mai pensato di
poter formulare determinati pensieri guardando due uomini, non gli
era mai capitato prima - la volta che ha scoperto la collezione di
Malik ha dato uno sguardo a uno o due dei video, sì.
Ma
quelli che ha davanti in quel momenti, dopotutto, non sono due uomini
qualunque: sono Niall e Zayn, i suoi Niall e Zayn, e questo rende
tutto estremamente diverso.
E
il senso di colpa che Liam sentiva prima scivola via, mentre la mano
aumenta la velocità adeguandosi al ritmo dei due ragazzi
stesi sul
materasso e la colazione preparata con tanta cura si raffredda, ormai
dimenticata sul pavimento del corridoio.