Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Onlyna    27/05/2012    7 recensioni
Arriva davanti alla porta con il vassoio in bilico su una mano, come un perfetto cameriere, e si blocca all'improvviso: cosa sono quei mugolii e quelle risate che sente dall'altra parte? E, soprattutto, perché gli sono così familiari?
– Non fare il verginello, adesso, – è Zayn che parla, di questo è certo. – Stanotte non facevi tante storie.
Genere: Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prompt: voyeur
Genere: commedia, erotico
Avvertimenti: slash, one-shot, lime
Rating: arancione



Don't tell nobody 'bout this freaky thing I'm gonna show you.


Liam è un ragazzo tranquillo, tutto sommato, che si fa gli affari suoi e non dà fastidio a nessuno - secondo il suo pensiero, ovviamente, gli altri non sarebbero d'accordo.
Quel giorno, convinto di fare un favore all'amico, è andato a casa di Zayn con le sue chiavi - sì, ha il doppione delle sue, di quelle di Niall e di Harry e Louis - ed è entrato senza suonare né annunciarsi in alcun modo, convinto che il suo ospite, come sua abitudine, stia ancora dormendo.

Nell'appartamento non c'è nessun suono dopotutto, né musica né il rumore dell'acqua o quello della televisione accesa, quindi Liam si dirige in cucina per preparargli la colazione; ci tiene a queste cose, nonostante non sia un granché come cuoco, e ogni tanto gli piace sorprendere i suoi migliori amici con il vassoio pieno di cibo a letto. Così, anche quella mattina, si mette ai fornelli e cucina un paio di uova, scotta la pancetta e mette a bollire l'acqua per il tè, premurandosi di fare il minor rumore possibile.
Quando è tutto pronto, come sempre, apre a colpo sicuro uno dei pensili e prende il vassoio di metallo che lui stesso ha regalato all'amico, riponendovi poi il piatto con le uova e la pancetta, un paio di fette di pane fresco che ha comprato strada facendo, la tazza di tè con un po' di latte e rigorosamente senza zucchero, un bicchiere di succo all'arancia, le posate e un tovagliolo pulito: è molto preciso in queste cose e ammira soddisfatto il suo operato, prima di ripulire velocemente il piano di cottura e affrettarsi verso la camera da letto dell'amico - non vuole che si freddi tutto, a Zayn piace mangiare quando è ancora tutto caldo.
Arriva davanti alla porta con il vassoio in bilico su una mano, come un perfetto cameriere, e si blocca all'improvviso: cosa sono quei mugolii e quelle risate che sente dall'altra parte? E, soprattutto, perché gli sono così familiari?

Non fare il verginello, adesso, – è Zayn che parla, di questo è certo. – Stanotte non facevi tante storie.
Sa più o meno da sempre che Zayn è bisessuale - ne ha avuto la conferma quando, sbirciando nel suo portatile, ha trovato una vasta collezione di video porno gay in una cartella mica tanto nascosta - ma non l'ha mai visto né sentito flirtare con un ragazzo; non perché la cosa potesse dargli fastidio, per carità, ma Zayn è una persona molto riservata e preferisce fare determinate cose per conto proprio - ora che ci pensa, non l'ha mai visto flirtare nemmeno con una ragazza, e dire che ce ne sono centinaia che stravedono per lui.

Mi hai distrutto, come puoi essere ancora così attivo? Di cosa ti fai, posso saperlo?
Momento, momento, si dice sgranando gli occhi, questo è...
Niall?
No, deve aver per forza sentito male.

Di niente, Horan, è che tu sei una mezza sega, – la voce divertita di Zayn toglie tutti i dubbi al povero Liam, rimasto pietrificato con una mano sulla maniglia e il vassoio ancora in precario equilibrio sull'altra. – Il tuo amichetto però non sembra tanto stanco, eh?
Il mio amichetto? – la risata di Niall rimbomba tra le pareti della camera, mentre Payne si muove un po' a disagio, rischiando oltretutto di rovesciare quello che sta portando, e si decide a posare il vassoio sul pavimento, sedendosi poi contro il muro indeciso se darsela a gambe e fingere di non aver sentito nulla o rimanere lì dov'è per sapere se ha capito davvero bene quello che sta succedendo dall'altra parte. – Zayn, davvero, ma che cazzo hai la mattina?
Non sente la risposta del ragazzo, ma il gemito di Niall, oh, quello lo sente fin troppo bene: si ritrova ad arrossire come un marmocchio beccato dai genitori con le mani nella ciotola delle caramelle, e senza rendersene nemmeno conto allarga appena le gambe e lascia che una mano scivoli sul cavallo dei pantaloni - e quando realizza ciò che ha fatto arrossisce ancora di più.
Niall continua a gemere, a volte piano e altre più forte, e la risatina maliziosa di Zayn accompagna il tutto - e, caspita, dovrebbero davvero dare più assoli all'irlandese, se ha davvero quella voce. Liam si dà dell'imbecille appena formula quel pensiero, mordendosi un labbro quando, all'ennesimo verso dell'amico, schiaccia più forte il palmo contro il principio di erezione che ha nei boxer; dannazione, non gli è mai capitato di eccitarsi ascoltando qualcuno fare cose, perché gli deve succedere proprio quel giorno, con due dei suoi migliori amici dall'altra parte del muro?

N-non azzardarti, – sbotta Niall, con voce malferma; Liam drizza subito le orecchie quando sente il letto cigolare - cavolo, non pensava di avere un udito così fine - e allontana di colpo la mano dal proprio inguine, scattando in piedi e rischiando di rovesciare tutto il contenuto del vassoio posato accanto a lui. – Non puoi lasciarmi così proprio adesso, fottuto bastardo.
E la successiva risata di Zayn è talmente vicina alla porta che Liam sente il sangue congelarsi nelle proprie vene: non può farsi beccare, assolutamente, però non riesce a muovere un muscolo nemmeno quando i suoi occhi si fissano sulla maniglia che si abbassa. È come in un film, una scena al rallentatore, sembrano trascorrere ore mentre in realtà è appena una manciata di attimi, e il padrone di casa lo sta fissando, senza nemmeno uno straccio di boxer addosso.

L-Liam?
Payne non dice nulla, completamente pietrificato sul posto dall'imbarazzo, e quando Niall, completamente nudo e con un'evidente erezione tra le gambe, si avvicina a Zayn e si accorge della sua presenza vorrebbe semplicemente essere risucchiato dal pavimento.
Nonostante tutto, però, riesce perfettamente a sentire il calore al bassoventre divampare: è inutile negarlo, vedere due dei suoi migliori amici in quelle condizioni lo eccita - e, sì, può insultarsi mentalmente quanto vuole, ma la realtà tanto non cambia.

Liam?
Questa volta è Niall a chiamarlo, una nota isterica nella voce, mentre si nasconde alla bell'e meglio dietro il corpo di Zayn - è inutile, vorrebbe dire Liam, se la sua, di voce, non fosse andata in vacanza nel giro di trenta secondi, tanto ormai l'ha visto.
Payne abbassa gli occhi all'improvviso, mentre un gorgoglio sinistro prorompe dalla sua gola - si affretta a tossire per mascherare almeno un po' quel rantolo.

N-non volevo disturbarvi, – prova a scusarsi, balbettando un po' e accorgendosi solo in quel momento, con un moto ancora più forte d'imbarazzo, che quello che prima era un semplice principio di erezione si è trasformato in tutt'altro - ed è anche piuttosto visibile. – Ero venuto a prepararti la colazione.
Chiude gli occhi, aspettando la sfuriata del padrone di casa, e sobbalza quando un altro tipo di suono arriva alle sue orecchie. Ha sentito Zayn mormorare qualcosa all'orecchio di Niall, qualcosa che non è riuscito a cogliere, e pochi attimi dopo l'irlandese ha sospirato di piacere.

Liam, – lo chiama Zayn, aspettando che l'amico riporti lo sguardo su di lui e intanto accarezzando piano il sesso di Niall; è un sorriso strano, quello che Payne riesce a vedere non appena alza gli occhi sul suo viso. – Vuoi guardarci?
Senza sapere esattamente come e perché, Liam si ritrova ad annuire: cazzo, se lo vuole.
Non pensava di essere quel genere di persona che si eccita ascoltando e guardando qualcuno fare sesso ma, santo cielo, quei due gli hanno fatto rivalutare completamente la cosa - lo trovava squallido, prima, i guardoni non gli sono mai stati molto simpatici. Li segue con gli occhi, mentre indietreggiano per tornare a sdraiarsi sul letto, ed entra nella camera solo a un cenno di Zayn, che lo invita con lo sguardo a sedersi sulla poltroncina proprio lì accanto.
Niall ridacchia per qualcosa che il suo amante - e Liam arrossisce ancora, al pensiero, perché è strano pensare che tra quei due ci sia qualcosa di diverso dall'amicizia - ha mormorato nel suo orecchio, e spalanca le gambe per cingere i fianchi di Zayn e tirarlo più a sé.
Si baciano, in un modo che probabilmente è illegale in molti, moltissimi paesi, e Liam geme di riflesso, mentre una mano scivola veloce verso la patta dei pantaloni, aprendo il bottone e tirando giù la zip; in un attimo le dita sono strette intorno alla sua erezione e si muovono piano, gli occhi sono fissi sui corpi nudi e suoi volti appiccicati di due dei suoi migliori amici.
Non gli sembra neppure così strano masturbarsi, guardandoli, sembrano fatti apposta per eccitarlo: le labbra rosse di Niall, quelle carnose di Zayn, le lingue che si accarezzano dentro e fuori le loro bocche, i bacini che sfregano l'uno contro l'altro, i muscoli che si tendono e rilassano ad ogni movimento, seppur minimo... non ha mai pensato di poter formulare determinati pensieri guardando due uomini, non gli era mai capitato prima - la volta che ha scoperto la collezione di Malik ha dato uno sguardo a uno o due dei video, sì.
Ma quelli che ha davanti in quel momenti, dopotutto, non sono due uomini qualunque: sono Niall e Zayn, i suoi Niall e Zayn, e questo rende tutto estremamente diverso.
E il senso di colpa che Liam sentiva prima scivola via, mentre la mano aumenta la velocità adeguandosi al ritmo dei due ragazzi stesi sul materasso e la colazione preparata con tanta cura si raffredda, ormai dimenticata sul pavimento del corridoio.

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Onlyna