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Autore: Sofy_m    27/05/2012    7 recensioni
Attenzione spoiler!
Castle ha sentito tutto quello che Kate ha detto in sala interrogatori.
Lei non è ancora a conoscenza di tutto ciò.
Ora iniziano i problemi.
Riuscirà Beckett a sistemare le cose? Rick sarà disposto a perdonare?
E come andranno le cose al distretto?
E' la mia prima fanfiction, ho iniziato a scriverla dopo aver visto la 4x19 e il promo della 4x20. Spero vi piaccia.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione
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capitolo 24


Always.


A R., grazie di tutto, davvero.


-Papà...- iniziò Beckett mentre tutti erano in silenzio, attenti.
-No aspetta Kate, voglio farlo io.- Castle le prese la mano e gliela strinse dolcemente, poi guardò Jim chiedendosi come fosse possibile che nessuno avesse ancora notato l'anello al dito della sua musa. -Signor Beckett quattro anni fa ho avuto l'immensa fortuna di incontrare sua figlia, e devo dire che da quel momento la mia vita è cambiata. Prima ero solo uno scrittore un po' troppo montato, un playboy divorziato due volte per cui l'unica cosa importante era la fama, ma adesso sono cresciuto e ho imparato quali sono le cose importanti nella vita, e tutto questo grazie a Kate.- Alexis guardava suo padre sorridendo felice.
-Jim, io amo sua figlia con tutto me stesso,- rivolse un sorriso a Kate. -e per chissà quale assurdo motivo lei sembra amare me. E io non potrei desiderare di meglio! Kate è diventata tutta la mia vita.- Jim lo guardava con uno sguardo serio da cui non trasparivano emozioni, Kate aveva abbassato gli occhi ed era arrossita sentendo le parole del suo uomo.
Ryan ed Esposito stavano già pensando a tutte le battutine che avrebbero potuto fare alla coppietta, mentre le donne erano al settimo cielo. Finalmente quei due testoni ce l'avevano fatta!
Ma non sapevano che non era finita lì.
Rick sentiva il suo cuore battere all'impazzata. -Voglio trascorrere il resto della mia vita con Kate e le prometto che la proteggerò, ogni giorno.- prese un profondo respiro. -Signor Beckett io voglio sposare sua figlia.
Nella stanza calò il silenzio. Lo scrittore e il padre della sua musa continuavano a guardarsi negli occhi, mentre l'ispanico, l'irlandese e la ragazza dai capelli si scambiavano uno sguardo d'intesa e le altre donne erano a bocca aperta; non si sarebbero mai aspettate niente del genere.
Per Rick quei secondi di silenzio sembrarono durare un'eternità.
Ma poi Jim sorrise.
-Sa, Richard, qualche anno fa mia figlia non sorrideva, non si divertiva, non usciva... la sua vita era il distretto, il lavoro, tutto girava intorno a quel maledetto caso. Era chiusa in se stessa, nessuno riusciva a comprenderla davvero. Poi, un giorno, è venuta a trovarmi e mi ha raccontato di aver incontrato il suo scrittore preferito, quello che con i suoi libri l'aveva aiutata dopo la morte di Johanna,- Rick si voltò verso la sua musa stupito, mentre lei abbassava lo sguardo imbarazzata. -e che ora lavoravate insieme. Ma la cosa sorprendente è che era cambiata, c'era luce nei suoi occhi, sorrideva. E lavoravate insieme da solo un mese!
Castle era a bocca aperta.
-E grazie a lei adesso so chi ha ucciso mia moglie, so chi ha tolto la gioia dal volto di mia figlia e ci ha rovinato la vita. Grazie a lei mia figlia sta tornando la ragazza spensierata che avrebbe sempre dovuto essere. Signor Castle, lei l'ha salvata dall'abisso e non può immaginare quanto io gliene sia grato.
-Non è merito mio, è sua figlia che è straordinaria...
-Lo so, ma so anche che senza il suo aiuto probabilmente non sarebbe cambiato nulla.- Il padre di Beckett scosse la testa divertito. -Quando eri piccola, Kate, pensavo che saresti sempre rimasta la mia bambina e odiavo vederti con dei ragazzi... Ma lui ti ama, l'ho capito la prima volta che l'ho visto, lui ti fa del bene e ti ha aiutata a superare tutto... Quindi se proprio devi sposarti, sono contento che sia lui il fortunato.
La detective abbracciò il padre commossa. -Grazie papà.
L'uomo le accarezzo i capelli. -Ti voglio bene Katie... Ah, Richard,- lo scrittore li stava osservando sorridendo sollevato. -provi a fare del male a mia figlia e dovrà vedersela con me, chiaro?
-Non si preoccupi, non accadrà.- rispose sicuro.

Lanie e Jenny, che fino a quel momento erano rimaste in silenzio, corsero ad abbracciare l'amica.
-Congratulazioni!- le disse la moglie dell'irlandese.
-NON CI CREDO, NON CI CREDO, NON CI CREDO!- urlò la dottoressa. -Gli hai detto di sì! La mia migliore amica si sposa con lo scrittore! Non ci credo!- stava saltellando intorno a lei.
La detective rideva, si sentiva leggera, felicissima, e l'entusiasmo dell'amica era contagioso. -Mantieni la calma, Lanie!
-Aspetta, aspetta, aspetta! Quello è l'anello?- le afferrò la mano e se la portò davanti agli occhi sorridendo. -NON CI POSSO CREDERE! E' FANTASTICO!
-E' solo un anello Lanie...
-Solo un anello?! SOLO UN ANELLO?! Stai scherzando vero? Stai per sposarti, è una cosa meravigliosa!- la guardò sorridendo. -Ma ti rendi conto?! Tu e Richard! Posso chiamarti detective Castle?- la dottoressa ci stava prendendo gusto.
Beckett storse il naso. -Ma dico, sei impazzita? Io ero, sono e rimarrò sempre Beckett, non metterti in testa strane idee!
-Ahaha! Va bene, va bene...
-Kate, adesso devi raccontarci tutto!- Jenny era curiosa di conoscere l'intera storia.

Martha si avvicinò a Rick con un gran sorriso.
-Questa non me l'aspettavo Richard!
-Scusa mamma, volevo fosse una sorpresa!- disse lui alzando le mani in segno di scuse.
La donna lo abbracciò. -Lei è quella giusta.
-Lo so mamma, lo so.- rispose a bassa voce. Ne era sicuro al cento per cento.
I ragazzi lo raggiunsero.
-Castle, finalmente ce l'hai fatta! Lei è tua!
-Devo ancora rendermene conto Espo... Ho paura di svegliarmi e scoprire che era tutto un sogno...- ammise ridendo.
Ryan gli pizzicò il braccio.
-Ahi!
-Bene, ora siamo sicuri che tu sia sveglio!
-Grazie ragazzi.- disse sorridendo. -E scusate se prima vi ho sconvolti!
-Pensavamo vi sareste saltati addosso o fatti a pezzi... Non ci aspettavamo di certo una proposta di matrimonio!- disse l'irlandese.
-Oh, beh Ryan, devo ammettere che la prima opzione mi è passata per la testa quando sono uscito dall'ascensore... E' così bella...- rispose ammirando Kate che chiacchierava con Lanie. Il suo sorriso era fantastico, Castle pensò che se avesse spento la luce avrebbe potuto illuminare l'intera stanza. -In questo mese ho capito che non posso vivere senza di lei, la voglio al mio fianco ogni giorno, per il resto della mia vita.
Esposito annuì. -Siamo contenti per voi, siete fatti per stare insieme. Beh, sei sicuramente meglio di Josh, ma le minacce valgono anche per te... Te lo ricordi, vero? Falle del male e dovrai vedertela anche con noi, oltre che con Jim.
-Lo so ragazzi, ma tranquilli, non ci tengo minimamente!- sapeva bene che i due non scherzavano, per loro Kate era come una sorella e avrebbero fatto qualunque cosa per proteggerla.
L'ispanico sorrise. -Buona fortuna allora!

Kate, dopo aver parlato con le due amiche andò a sedersi vicino ad Alexis, che era rimasta in disparte, sul divano.
-Senti, Al,- iniziò sottovoce. -mi dispiace, non ho mantenuto la promessa... Non sono riuscita a stare lontana da tuo padre e fra non molto diventerò parte della vostra famiglia... Ma ti prometto che non lascerò che si cacci nei guai, nessuno gli farà più del male, lui è troppo importante per me...- aveva pronunciato quelle parole continuando a fissarsi i piedi, aveva paura della reazione della ragazza.
-Detective,- disse quella con un sorriso. -chi crede abbia aiutato mio padre? Insomma lui voleva farti la proposta su una mongolfiera o su una barca a vela in mezzo all'oceano!
Beckett la guardò stupita. -Perchè...?
Alexis scrollò le spalle. -Mio padre ti ama, come non ha mai amato nessun'altra e questa è una cosa fantastica. E poi tu sei perfetta per lui, io ti ho sempre ammirata, tu mi piaci Kate! Mi dispiace per quello che ti ho detto quel giorno... Ero spaventata, avevo paura di perderlo, non lo pensavo veramente... perciò ti chiedo scusa.
Beckett l'abbracciò. -Grazie Alexis, non sai quanto sia contenta di sentire queste parole! Sei una ragazza fantastica! Sappi che non sono qui per rubarti tuo padre o prendere il posto di Meredith, ma se mai avrai bisogno di qualcosa sai dove trovarmi.
-Lo so, grazie Kate.
-Ecco qui le donne più importanti della mia vita!- Rick si sedette tra di loro, mise un braccio intorno alle spalle della figlia e diede un bacio alla sua musa. -Tutto bene?
-Sì.- rispose felice Kate.
-Papà, è andata come avevi programmato?- chiese curiosa la ragazza con gli occhi che brillavano.
-A dir la verità... no.- rispose lui ridendo. Non riusciva ancora a rendersi conto di quello che stava succedendo, si era sentito così felice solo quando era nata Alexis. -Sono arrivato davanti a lei e mi sono dimenticato tutto! Non sapevo da dove iniziare! Era la prima volta che mi capitava, le altre due volte sapevo a memoria cosa dire, invece oggi... ho improvvisato!
-E' stato perfetto Rick, tranquillo.- lo rassicurò Beckett appoggiando la testa sulla sua spalla, non avrebbe voluto sentire parole diverse dal suo partner. -E molto meglio al distretto che su una mongolfiera!
Alexis rise. -Te l'avevo detto!
-Grazie zucca!- le sussurrò Castle.

-Non vedo l'ora di vedere un piccolo Castle!
Erano seduti a tavola, Rick e Kate uno di fronte all'altro. Lanie era euforica, non riusciva ancora a credere che la sua migliore amica si sarebbe sposata. Finalmente avrebbe potuto essere felice. Se lo meritava.
-Lanie, non starai correndo un po' troppo?- chiese lo scrittore mentre mangiava la sua pasta. -Non abbiamo ancora deciso quando sposarci!
La detective lo guardò con uno sguardo gelido. -Che c'è Castle? Ti stai già tirando indietro? Hai già cambiato idea?- chiese con aria di sfida.
Rick rimase un attimo spiazzato, tutti gli altri risero. Quanto erano divertenti i loro battibecchi?
-Certo che no amore mio!
-Sei sicuro?- Beckett socchiuse gli occhi.
-Certo! Vuoi dieci figli? Avrai dieci figli! Nessun problema! I soldi ce li abbiamo e sai bene che per me non è un problema darmi da fare...- disse sorridendo malizioso.
La donna avvampò mentre gli altri ridacchiavano. -Rick!- diamine c'era anche suo padre lì!
Lo scrittore le si avvicinò ancora. -Scusa!- mormorò divertito, poi le prese il volto tra le mani e le diede un lungo bacio, intorno a loro gli invitati applaudirono. -Ti amo Kate.
-Ti amo anch'io Rick.- rispose imbarazzata.
-Beh,- Martha si alzò in piedi tenendo in alto il bicchiere pieno di vino. -direi di fare un brindisi!
-Ai due innamorati che ce l'hanno fatta!- Jenny alzò il suo bicchiere.
-Sì, ma la prossima volta che dovete fare pace avvertitemi, rientrerò a casa più tardi!- le parole di Alexis fecero scoppiare a ridere Ryan ed Esposito.
-Ehi, questa non la sapevamo!
-Castle, beccati da tua figlia?! Perchè non ce l'avete raccontato?
La detective li ignorò, anche se era arrossita. -A questa fantastica famiglia!- si perse negli occhi azzurri di Rick, in piedi davanti a lei. In quel momento esistevano solo loro due, nessun altro.
In quel momento pensò a sua madre e a Montgomery, avrebbe voluto che anche loro vedessero la loro felicità.
-A Roy e Johanna.- sussurrò l'uomo continuando a guardarla.
-Vorrei che fossero qui...- mormorò lei senza distogliere lo sguardo. Richard era riuscito a capire i suoi pensieri ancora una volta.
-Lo so Kate, lo so... Ma scommetto che tua madre ci sta guardando sorridendo mentre Roy starà esultando, lui ha sempre creduto in noi.
-Sì...
-Vi immaginate come avrebbe reagito se ti avesse visto farle la proposta al distretto Castle?- chiese l'ispanico ridendo.
-Penso che ci avrebbe ripresi... e che mi avrebbe ripetuto a vita "io te l'avevo detto"!- rispose Beckett con una nota di nostalgia nella voce.
-E pensate se Castle avesse fatto la proposta prima che la Gates venisse arrestata!
-Oh, avremmo sicuramente uno scrittore di meno...- disse Ryan. -Il nuovo capitano invece non ha detto niente, sembra un tipo piuttosto tranquillo...
-Sì...- concordò la detective.
Lo scrittore guardò l'orologio. -Che ne dite se tiriamo fuori il dolce?
Gli occhi di tutti si illuminarono. -Sì!
-Perfetto, Kate mi aiuti?
-Certo,- si alzò dalla sua sedia e si diresse in cucina. -arriviamo subito!
Entrò nella stanza ed estrasse il dolce al cioccolato dal frigo, Rick chiuse la porta e la abbracciò.
-Tutto bene detective?- sussurrò dolcemente al suo orecchio.
-Certo scrittore!
L'uomo la fece voltare per poterla guardare negli occhi. -Sei sicura? Mi dispiace di aver nominato Roy e tua madre...- disse preoccupato.
La donna gli diede un leggero bacio sulle labbra. -Va tutto bene Rick, sono contenta che tu abbia brindato a loro, fanno parte di noi, specialmente oggi.- disse con sicurezza. -E io sono la donna più felice del mondo in questo momento!
Castle sorrise e la strinse più forte a sè, dandole un bacio sulla fronte. -Allora posso approfittarne per farti una domanda?
-Certo, puoi chiedermi qualsiasi cosa!- rispose sicura.
-Bene... Allora... Davvero i miei libri ti hanno aiutata? E perchè non me ne hai mai parlato?- chiese guardandola con quei suoi fantastici occhi azzurri.
Beckett avvampò, si era fregata da sola.
-Perchè sei arrossita Kate?- le accarezzo una guancia spostandole i capelli. -E' così terribile ammettere che eri una mia fan?- era addolorato, non riusciva a capire quale fosse il problema.
Sentendo il suo tono di voce la detective venne colpita dai sensi di colpa e si sentì una stupida. Quell'uomo stava per diventare suo marito e lei aveva ancora paura di aprirsi con lui!
-Rick io sono una tua grande fan, lo sono sempre stata... ho fatto ore e ore di fila per avere il tuo autografo! Per ogni libro!
Castle era sbalordito. -Perchè... perchè io non me lo ricordo?
Beckett scrollò le spalle. -Perchè dovresti ricordartelo? Ero una ragazza, come tante altre, che stava lì, in attesa.
-Sì, ma come ho potuto non notare che eri la più bella donna del mondo? Come ho potuto non notare il tuo fantastico sorriso? Il colore dei tuoi occhi? Come ho potuto essere così cieco?- nascose il viso tra le mani.
-Non farne un dramma Castle! A quanto pare eri troppo occupato a fare dell'altro!- tipo autografare il seno di quelle oche, penso tra sè e sè.
L'uomo sospirò amareggiato continuando a nascondere il viso. -Come mi sono comportato?
-Stai tranquillo Rick, non hai fatto o detto nulla di male... diciamo che eri più preso dalle bionde!- rispose con una punta di gelosia.
-E' per questo che non mi volevi intorno all'inizio, vero? Perchè avevi già visto com'ero...
-La verità è che ti avevo sempre ammirato, ma vederti comportarti così... con le tue ammiratrici... Quello mi aveva fatto credere che non fossi l'uomo che pensavo di aver conosciuto attraverso i libri...
-Ti ho delusa.- affermò scuotendo la testa, disperato.
-Poi ti sei catapultato nella mia vita, e anche se inizialmente non ti volevo, lentamente ho capito che non mi ero sbagliata, tu sei incredibile.- ammise sincera.
-Mi dispiace...- lui non riusciva a capire come aveva potuto essere stato così stupido.
-Smettila Richard...
-Se solo...
-Se solo cosa? Se solo mi avessi guardata negli occhi e mi avessi detto che ero l'amore della tua vita?- disse la detective sarcastica. -Beh, sappi che in quel caso sarei scappata a gambe levate e avrei pensato che fossi solo un pazzo! Quindi falla finita e guarda come siamo messi! Ci sposeremo Rick! E comunque io ti devo ringraziare perchè i tuoi libri mi hanno aiutata a sopravvivere dopo la morte di mia madre, mi permettevano di staccare la mente dal mondo reale, mi permettevano di sognare!
-A quanto pare il mio destino era salvarti detective...- sussurrò Castle senza alzare gli occhi da terra.
-Sì, e grazie al cielo ci sei riuscito alla grande... Rick, guardami.- lo scrittore ubbidì. -Ti amo.
Kate gli prese il volto tra le mani e lo baciò appassionatamente. Castle affondò una mano tra i suoi capelli mentre con l'altra le accarezzava la pelle sotto la camicia.
-EHI! IL DOLCE SIETE ANDATI A COMPRARLO?!- Lanie stava urlando dall'altra stanza. In effetti erano passati quasi dieci minuti da quando si erano alzati da tavola.
I due si staccarono. -E' meglio se torniamo di là.
-Sì... Ah, ti amo anch'io Kate.- poi riprese a baciarla con foga.
La donna sorrise. -Andiamo Rick...
Si presero per mano e tornarono dagli altri con il dolce.
-Eccoli finalmente!- esclamò Martha mentre i due si sedevano.
-Scusateci...- si resero conto che non avevano pensato ad una scusa per spiegare tutto il tempo impiegato.
-Non vogliamo sapere cosa abbiamo interrotto!- disse Jenny alzando le mani.
-Niente, non avete interrotto niente!- rispose Castle velocemente. -Adesso tagliamo il dolce...
La detective gli sorrise maliziosa. -E comunque possiamo sempre concludere dopo...- sussurrò in modo che potesse sentirla solo il suo uomo, mentre gli accarezzava sensualmente la gamba con il piede sotto al tavolo.
L'uomo rimase spiazzato, non si aspettava un gesto del genere dalla sua musa. Deglutì a vuoto.
-S-sì... Sì, sì... C-certo...- balbettò guardandola sorridere.
Lei gli prese il coltello dalle mani e iniziò a fare le fette.
Lo scrittore scosse la testa. Prima o poi quella donna lo avrebbe ammazzato, sicuro.
Trascorsero il resto della serata chiacchierando, ridendo e scherzando. Erano tutti allegri e spensierati, non avevano problemi davanti a loro.
Giocarono con i videogiochi di Castle prendendosi in giro mentre Martha raccontava a Jim dei suoi spettacoli, poi guardarono tutti insieme un film.
Quando finì Rick si accorse che la sua musa si era addormentata con la testa sulla sua spalla e le mani strette alla sua camicia. Sorrise vedendo il suo volto rilassato e le accarezzò i capelli dolcemente.
-Non penso abbia dormito stanotte,- disse a bassa voce Esposito vedendo la scena. -ieri sera era piuttosto agitata e stamattina aveva il terrore che tu non arrivassi, non mi stupirei se non avesse chiuso occhio.
-Come ha potuto seriamente pensare che non sarei tornato da lei?!
-La conosci,- rispose l'ispanico alzando le spalle. -quando si tratta di sentimenti è sempre insicura.- prese per mano Lanie. -Ehi Castle, noi andiamo a casa, domani dobbiamo lavorare...
Lo scrittore annuì sbadigliando. -Sì... anche noi...- accarezzò la detective. -Ehi Kate... amore...
La donna si svegliò. -Dimmi...
-I ragazzi vanno a casa...
Lei si alzò di scatto. -Oh, sì... Anche io devo andare...- disse ancora assonnata. -Domani devo andare al distretto...
-Non... non rimani qui?- chiese timidamente Castle.
-Oh...- non ci aveva minimamente pensato. Si voltò per guardare il padre. -Io...
-Non preoccuparti Katie, penso che i ragazzi mi daranno volentieri un passaggio, rimani pure qui.
La donna sorrise e annuì guardando il suo futuro marito.
Poi salutò tutti gli amici.
-Sono esausta...- disse quando tutti uscirono.
-Anch'io.- concordò Rick. -Andiamo a dormire?
-Sì...- abbracciò le due donne dai capelli rossi e augurò loro la buonanotte.
Rick diede un bacio alla figlia, poi si distesero insieme nel suo letto. Kate lo abbracciò stringendosi a lui.
-Sono felice Rick.
-Non potrebbe esserci nulla di meglio.
La donna gli aprì la camicia e posò le labbra all'altezza del suo cuore. -Vorrei rimanere così, per sempre.
-Per me va bene.
Lei sorrise. -Quindi da domani tornerà tutto alla normalità, tu tornerai al distretto...
-Certo che sì, sempre che tu mi voglia lì...
-Certo che ti voglio Rick!- rispose all'istante. Era vero, se non fosse tornato lui sarebbe stato più al sicuro ma Kate aveva capito che aveva bisogno di lui al lavoro, la faceva divertire e lui avrebbe fatto di tutto per esserci.
-Detective, sa che potrei mal interpretare le sue parole, vero?- le domandò malizioso accarezzandole la schiena.
Lei gli morse la spalla ridendo. -Era quello che speravo...- si avvicinò lentamente alle labbra dell'uomo.
Lui era fermo immobile, averla così vicina lo mandava fuori di testa.
Quando le loro labbra si sfiorarono la detective si fermò. -Ma non stasera!- si voltò e gli diede le spalle trattenendo una risata.
Richard rimase in silenzio per qualche secondo, poi sospirò e la prese per i fianchi riavvicinandola a sè. -Tu mi vuoi morto Kate!
-Certo che no!- esclamò divertita.
Castle le posò una scia di caldi baci sul collo.
-Ti amo Richard Alexander.
-Ti amo Kathrine.
-Grazie per il tuo amore, per questa serata, per le meravigliose parole che hai detto a mio padre, per questi quattro anni, per i tuoi libri, per ogni singola cosa, per ogni singolo gesto. Grazie davvero.
L'uomo la fece voltare e la guardò negli occhi. -Always.
E Kate in quel momento capì il pieno significato di quella parola tanto per loro.
Non importa come sarebbero andate le cose, quanto sarebbe stata dura o quanti ostacoli avrebbero trovato lungo la strada, loro si sarebbero amati, sempre.

Fine.



Angolo dell'autrice:
Ecco qui l'ultimo capitolo di questa storia che spero vi sia piaciuta, mi scuso per il ritardo ma ho avuto dei problemi di ispirazione :)
Devo ammettere che per me è triste cliccare la casella "completata", mi ero affezionata, anche se più che una fine questo per loro sembra un nuovo inizio!
Lo so, il titolo è banale, scontato, ma penso sia l'unica parola che esprime tutto, è la loro parola. E penso che Castle e Beckett abbiano bisogno del lieto fine (e noi pure) :)
Grazie mille a tutti coloro che hanno seguito questa storia, spero che il finale sia stato all'altezza!
Alla prossima storia!
Un bacio,
Sofy_m.
  
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