Non provavo nulla di tutto ciò che sentivano gli altri .
Non ero come Mahado che cercava di infonderti coraggio e ti rivolgeva la parola con la più assoluta riverenza.
Non come Akunadin che malediva quel giorno tanto atteso dal popolo intero.
Ero semplicemente lì ad assolvere il mio dovere senza capire il motivo di tanta solennità.
Al tuo cospetto tutti chinavano il capo ma io osai guardarti.
Il tuo volto era una maschera di impassibilità che mal celava la sofferenza e la paura presenti nel tuo spirito.
Nonostante la scomparsa di tuo padre fosse ancora una ferita aperta, ti accingevi a svolgere il compito che ti era stato imposto.
Eri solo un ragazzino eppure il tuo sguardo, degno di un grande sovrano.
Ne rimasi talmente colpito da giurare solennemente che ti avrei protetto, donando la mia miserabile esistenza a te.
Spazio dell'autrice
E siamo giunti alla fine anche di questa fic, penso che come finale qualcosa di solenne ci stia bene.