Terremoto.
La scuola oscilla e le mie gambe iniziano a tremare. Mannaggia a me e alla mia stupida idea.
Non potevo aspettare, ero troppo in ansia. Daltronde, capita a tutte le future zie di essere in ansia mentre aspettano l'arrivo del loro nipotino.
Ebbene sì, mia sorella è all'ospedale che partorisce e io cono qui, rinchiusa nel bagno al terzo e ultimo piano della scuola con il mio Nokia in mano e poca speranza di sopravvivere.
Un'altra scossa.
Sento l'allarme dell'evaquazione suonare.
Mi catapulto fuori dal bagno e sbatto dentro un colosso. Timidamente, ma proprio molto timidamente, alzo il viso.
Cavoli se è alto! Ehm, forse sono io ad esser bassa. Lo certifica il mio metro e inquanta scarso.
Lo guardo negl'occhi.
Occhi marrone chiaro.
Occhi marrone nutella.
Occhi marrone terra bagnata.. E questo aggettivo da dove salta fuori?
Oh no... No!
Tutti ma non lui, non può essere.
È ufficiale, sto per morire.
''Oh, scusa''.
E ti sei svegliato finalmente, però, che voce sensuale... fa priprio pendant con il suo aspetto sexy, provocante, figo, muscoloso, dio dell'Olimpo e... e stop! Altrimenti non finisco più.
Insomma, è un bonazzo... questo l'avrete capito.
''E di cosa? Sono io che correvo''.
Trovo quella poca vce che mi è rimasta.
''Come mai non stai scappando? C'è il terremoto''.
Come se non lo sapessi!
''Sì che sto scappando ma mi sono scontrata con un blocco di marmo..''
Faccio la faccia dell'offesa e mi massaggio involontariamente la spalla.
Lui inizia a ridere.
Wow, è proprio vero che è perfetto. In tutto.
''Dai, ti faccio compagnia, però andiamo giù''.
Mi limito ad annuire e lui mi prende sotto braccio.
Anche questo no eh!
Aiuto, fra un po' mi viene un infarto!
Almeno sta compensando la mia perdita di coraggio, ho solo paura che questo rudere di scuola mi cada in testa.
Ah, dimenticavo... Lui è Taylor Lautner.
Sì, proprio lui.
L'attore figo figo e a chi è capitata la fortuna di parlargli?!
A me!
Certo che però è proprio un colosso.
A scuola gira solo attorno alle cheerleader e a quelli di lacrosse; gioca anche lui a lacrosse e quindi è ovvio che passi il tempo tra racchette, muscoli, cosce e culi scoperti.
Quanto le odio le cheerleader, sempre pronte a prenderti per i fondelli.
Chissà se lui è ancora fidanzato. Alcune voci di corridoio dicono che recentemente è uscito con una sua ex e forse stanno insieme.
''Hey, ci sei ancora?''.
Lo guardo negl'occhi.
È ovvio che ci sono, figone!
''S-sì''.
Un'altra scossa mi fa perdere l'equilibrio, gli finisco addosso e lui mi tiene stretta tra le sue braccia, le nostre faccie sono vicine, molto vicine.
Sento le guance bruciare, cacchio no! Non adesso!
Lui sorride.
''Non crecevo di farti questo effetto!''.
''Beh, è normale, non trovi? Tutti i giorni mi capita di andare a sbattere contro un figo assurdo e famoso''.
Sorride di nuovo.
Mi sto sciogliendo!
''Anche tu sei...scusa la ripetizione...una figa assurda''.
Scoppia in una stupenda risata.
Spalanco gli occhi.
Come mi ha definita?!
Una
figa
assura
Wow, vorrei farmelo subito, anche con il terremoto.
''Comunque io sono Taylor''.
Mi porge una mano mentre scendiamo le scale come se non fosse così famoso e conosciuto da mezzo mondo.
''E io sono Charlotte''.
Stringo quella mano...Non è poi così calda!
''Che bel nome, proprio come la sua proprietaria''.
Arrossisco violentemente, ma che cavolo! Vuole proprio farmi morire!
Un'altra scossa.
Gli finisco di nuovo addosso e questa volta lui mi abbraccia.
Più di così non potevo sperare.
Grazie terremoto.
Ti stimo troppo.
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Piccolo delirio nato durante una pallosa ora di scienze umane. No, non mi sto inventanto una materia...esiste davvero ed è la materia principale del mio corso a scuola. Tornando alla storia, non ho molto da aggiungere. È nata così, tra uno sbadiglio e l'altro, giusto per non crollare sul banco e ritrovarmi una nota mega chilometrica sul registo.
Detto questo, vi saluto e spero in qualche piccola risposta da perte del pubblico!
Vi ringrazio per la pazienza se siete arrivati fino qua.
Ciao Ciao
Leah. P.s.: Per evitare fraintendimenti.. Questa storia l'avevo scritta in una mattina di febbraio e l'ho ritrovata solo qualche giorno fa e l'ho pubblicata poi ho pensato al terremoto che ha colpito l'Emilia e se ci penso mi viene la pelle d'oca perchè proprio il giorno prima della scossa del 20, io ero là, a Finale Emilia dai miai parenti. Voglio solo avvisarvi che questa storia non vuole farsi beffa dei fatti accaduti, solo l'ho pubblicata e me ne sono resa conto dopo che poteva essere male interpretata.