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Autore: ToraStrife    29/05/2012    4 recensioni
Com'è iniziata la fortunata carriera di Sora in veste di protagonista di Kingdom Hearts? Per quale motivo Disney e Square hanno creato Kingdom Hearts? Perché mi sto facendo tutte queste domande se le risposte le ho già scritte in questa breve e insensata fiction?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Kingdom Hearts, Contesto generale/vago
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Celebrity Sora Sora.

Oggi lo conosciamo tutti come l'Eroe della Keyblade, il protagonista della famosa serie di videogames Kingdom Hearts, i quali per starci dietro devi spendere una fortuna non solo in giochi, ma anche in console.
Ma chi è in realtà questo giovincello dai capelli più rizzi, ehm, no, ricci, no, che scrivo? "Rizzati", ecco! Rizzati in testa come neppure Cloud Strife riuscirebbe mai ad avere?

Beh, a dire la verità, guardando indietro la storia di Soruccio, o Soruchan, anzi, Sora-chan, come preferite chiamarlo, scopriamo che condivide un passato simile a tutte le stars che ultimamente hanno avuto a che fare con un contratto con la Disney, tipo Zac Efron e quei divetti lì.
In altre parole, anch'egli, prima di conoscere il piacere della popolarità, era un ragazzino normale, ingenuo e che amava stare a contatto con gli altri.
Beh, forse "con gli altri" è un pò esagerato, considerando che questi "altri" si riducevano a due persone di numero.
Queste due persone risultavano poi essere i suoi conviventi, il misterioso Riku e la dolce Kairi, due ragazzi (masculo e fimmena) con cui condivideva una capanna in mezzo all'Oceano, passando le giornate a pescare, senza una Play, senza Internet, senza TV, senza preservativi (perché se fossero passati ancora un pò di anni quella questione sarebbe saltata fuori indubbiamente, con una ragazza che cresce con due maschietti).
Quest'ultima eventualità di peccaminose esperienze di congiunzione astrale (per le compatibilità dell'oroscopo) e carnale (per le compatibilità... ci siamo capiti) - Laguna Blu docet - non andava a genio alla notoriamente bigotta Disney, che tutto osserva e tutto censura, tranne poi disegnare cose a forma di pene in tutti i suoi film (o almeno così si ostina a farci credere qualche fanatico, di quelli che vedrebbero il Diavolo anche nei Teletubbies, e in quel caso non potrei dare loro torto).

Pensa e ripensa, riunioni su riunioni, brainstorming su brainstorming, alla fine qualcuno del consiglio di amministrazione ebbe un'idea diabolica quanto geniale: bisognava impegnare i ragazzi in qualche avventura staordinaria ed emozionante, ma soprattutto tenere Sora e Riku occupati a combattere e sopravvivere
anziché farsi sfiorare dall'idea di "Kairi=donna".

Ma la grande House of Mouse, la Casa del mitico Topolino, in cerca di continui guadagni, cullava anche un altro obiettivo ben più ambizioso: il dominio sul mondo (o meglio, il dominio sui mercati del mondo).
Ma la conquista del Giappone non era affatto cosa semplice, cioé, Tokyo Disneyland era un buon inizio, ma non era abbastanza, e l'occupazione militare era fuori discussione (In tanti anni intere civiltà aliene si erano estinte nel suddetto tentativo, e il reclutamento di tutti i Supereroi Marvel sarebbe avvenuto solo molto tempo dopo). 
Serviva un compromesso che permettesse sia di risolvere la questione Sora-Riku-Kairi, sia di dominare (i mercati del) mondo.
"Se non puoi combatterli, fatteli amici".
Allora un emissario della Disney andò in Giappone a contattare la Square, uno dei più grandi colossi economici in terra locale, per discutere insieme di un mastodontico piano che avrebbe giovato alle casse di entrambi.

Pausa drammatica, gran risata generale di tutti i malvagi  della Disney e della Square: loro adorano i piani diabolici.

Bisognava, innanzitutto, trovare un cattivo davvero potente e apocalittico, così da poter impegnare Sora e Riku per gli anni a venire.
L'idea venne da un libro: "La storia infinita".

Negli anni 80 quest'opera ebbe un gran seguito la cui consacrazione avvenne con la realizzazione di un film, a cui fece seguito un seguito, e di seguito, il seguito del seguito (giusto perché non amo ripetermi); ma ahimé, il tempo passò e venne presto tutto dimenticato.
E si sa, quando vieni dimenticato, è il "Nulla". Il Nulla, eureka!
Un buco nero che succhia emozioni e sentimenti, e tutto scompare al suo passaggio.
Era il cattivo perfetto, proprio perché non muore mai.

Fu così che allora team specializzati della Disney/Square andarono a prelevare dal Regno di Fantasia (sì, in realtà era proprio il mondo del film omonimo della Disney, dimenticavo di dirvi che all'epoca erano sperimentati anche i famosi viaggi interdimensionali presenti poi in Kingdom Hearts) campioni di questo fantomatico Nulla.

Che poi vi lascio immaginare gli equivoci che nascevano tra gli scienziati, stile Polifemo e Ulisse.

- Allora, avete preso il Nulla? -

- Sì, abbiamo preso proprio Nulla! -

- Cosa? Idioti! Tornate subito laggiù e prendetelo! -

- No, capo, non era quello che intendevo... -



Furono costruiti laboratori ed effettuati intensivi esperimenti su questo "Nulla", che come Buco Nero funzionava già abbastanza bene: sapeste quanti finanziamenti venivano risucchiati periodicamente nelle spese!

Ma, inevitabilmente, la storia insegna, tutti i progetti megalomani comprensivi di esperimenti, alla Capcom lo sanno bene con le faccende di Resident Evil e Dead Rising, sono destinati non solo al fallimento, ma anche allo scatenarsi di un GROSSO problema.

In questo caso il Nulla, che sfuggì al controllo degli scenziati e inghiottì tutti, personale, laboratori.
La mutazione dovuta agli esperimenti provocò anche degli effetti collaterali: la creazione di particolari "zombie" tutti piccoli e neri, ma senza uovo in testa come Calimero, che vennero chiamati Heartless (senza contare i loro "doppi", i Nessuno).

Il Nulla venne chiamato L'Oscurità, e il contagio globale cominciò a infettare entrambi i multiversi Disney e Square, e i mondi con i loro abitanti cominciarono a scomparire l'uno dopo l'altro.

E meno male che allora la Disney non aveva ancora acquisito la Marvel, risparmiandola così al contagio: ve le immaginate le difficoltà comportate dal dover affrontare gli Heartless e i Nessuno di Wolverine o peggio, dell'Incredibile Hulk?

Bene, ormai il cattivo perfetto lo avevano, bisognava solo sbrigarsi a scritturare gli eroi che avrebbero dovuto occupare il loro tempo a combatterlo, e in fretta!

L'Oscurità fu 
però più tempestiva dei due colossi finanziari, perché inghiottì il mondo natale di Sora e dei suoi amici, e quindi li separò.

Kairi venne portata chissaddove e Riku venne sedotto dall'Oscurità stessa (ma il prode Topolino aveva già subodorato il pericolo, e si era lanciato coraggiosamente in una grande avventura per soccorrerlo, ma questa è un'altra storia).

Alla Disney non rimase che proseguire col piano, e si presentò davanti a Sora, l'unico rimasto, con un succoso contratto che lo scritturava come protagonista dell'allora inedito, fantastico gioco Kingdom Hearts.
Per l'occasione, l'azienda si servì dell'opera imbonitrice di due maestri dell'adulazione e, soprattutto, del truffaldinaggio: il Gatto e la Volpe, direttamente da Pinocchio.
Il Duo, fedelmente a una famosa canzone di Edoardo Bennato (a loro dedicata), offrirono Mario Monti, pardon, Mari e Monti al ragazzo, con promesse succulente e allettanti: - Lavorerai già da subito con due vere Celebrità! - o anche vaghe allusioni come - Avrai moltissime occasioni per chiav... - senza specificare alcun riferimento alla Keyblade.
Sora, poverino, senza una casa, senza un lavoro, senza una donna e senza un amico, finì per cedere alle facili tentazioni e firmò.

Fin da subito, in effetti, il povero Sora si ritrovò le due celebrità, un papero e un cane sull'orlo del licenziamento. Si unì alla compagnia anche il Grillo Parlante, forse perché si sentiva in dovere di rimediare al misfatto provocato dai suoi due co-personaggi imbroglioni di prima.

Anno dopo anno, capitolo dopo capitolo, ormai Sora-chan fa il "Vagabondo dello Spazio e del Tempo" in cerca degli altri due suoi compagni (assunti nel frattempo in sede separata, e dislocati in altri posti), e combattendo nel frattempo il macello di infestazione causato nel frattempo dal Nulla, pardon, l'Oscurità.
E a dimostrazione che la Disney è un datore di lavoro particolarmente sadico, il povero Sora non avrà tempo di chiudere un attimo gli occhi dal sonno (alla fine di Chain of Memories) che un clone uscito da sé stesso (Roxas in Kingdom Hearts 2) cercherà subito di fargli le scarpe.

Coraggio Sora, sei tutti noi! ( O forse hai la sfiga di tutti noi?)
  
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