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Autore: TizianaRivera    29/05/2012    2 recensioni
Buio totale. Ecco da cosa era scandita la vita di Felicity Rivera. Dal ricordo di immagini, figure, colori. Tutto ciò l’aveva conosciuto, ma non l’avrebbe mai più rivisto. Non avrebbe più potuto guardare negli occhi le persone che le parlavano, non avrebbe più visto il colore delle foglie degli alberi variare di stagione in stagione, non avrebbe più potuto vedere il tramonto, la luna, il mare , e la cosa le mancava sempre più di giorno in giorno.
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Damon Salvatore, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Darkness and Bourbon



Buio totale. Ecco da cosa era scandita la vita di Felicity Rivera. Dal ricordo di immagini, figure, colori. Tutto ciò l’aveva conosciuto, ma non l’avrebbe mai più rivisto. Non avrebbe più potuto guardare negli occhi le persone che le parlavano, non avrebbe più visto il colore delle foglie degli alberi variare di stagione in stagione, non avrebbe più potuto vedere il tramonto, la luna, il mare , e la cosa le  mancava sempre più di giorno in giorno. Tutto questo le era stato portato via tre anni fa , in un dannato giorno di Maggio , il 27 , quando vestita con il suo solito ottimismo e con il suo sorriso entrò in quel dannato bagno, dove ne sarebbe uscita diversa, difettosa. Quando entrò di certo non poteva immaginare che avrebbe subito una tale infamia , ma successe. Entrò nel bagno e si trovò davanti Sasha e le sue scagnozze. Sasha era una ragazza dell’ultimo anno che per qualche motivo ce l’aveva con lei , ma Felicity non avevo paura di lei, non era certo una persona che si faceva intimidire facilmente , ma si sbagliava. Se avesse saputo cosa aveva intenzione di fare non sarebbe mai entrata in quel bagno, non sarebbe proprio andata a scuola . Ma non lo sapeva; non poteva saperlo. Iniziarono a discutere e Sasha , di punto in bianco prese la candeggina che c’era nel carrello della bidella e gliela lo lanciò addosso, colpendola in pieno volto, nei suoi meravigliosi occhi azzurri. Iniziò a urlare dal dolore, a contorcersi da quanto le bruciavano e vide le confuse figure di quelle bestie scappare, continuò a gridare per qualche interminabile minuto prima che qualcuno entrasse nel bagno e chiamasse l’ambulanza. Quando arrivò in ospedale era svenuta , fu portata d’urgenza in sala operatoria e i medici dopo vani tentativi di salvare la sua vista uscirono , spiegando ai suoi genitori che la loro unica figlia, la luce dei loro occhi, era diventata cieca , e che le speranze che riprendesse a vedere erano pressoché nulle.
Quando si svegliò i suoi genitori tra le lacrime le comunicarono che i medici avevano fatto il possibile , ma invano ; sua madre iniziò a sussurrare “tesoro sei diventata…” ma non riuscì a finire la frase , non riuscì a dire la parola “cieca” poiché la voce le si spezzò in gola e riprese a singhiozzare .
Nei primi mesi la disperazione la invase, non riusciva ad accettare ciò che le era successo. Ma presto dovette fare i conti con la realtà , e fu in quel momento che decise di reagire. Così iniziò a praticare vari arti marziali, a frequentare yoga e dei corsi di braille , tutto questo per diventare almeno un minimo autosufficiente, per non dipendere costantemente dai suoi genitori.
Il tempo le diede ragione poiché nei tre anni successivi entrambi i genitori sparirono . Sua madre si suicidò appena un anno dopo che lei era diventata cieca e suo padre morì in un incidente stradale un anno e mezzo dopo la morte di sua madre.
Fu in quel momento che Felicity decise di abbandonare quella cittadina e di trasferirsi a Mystic Falls , il luogo d’origine del padre , da sua nonna che ormai era rimasta sola , ed era ben felice di ospitare la sua unica nipote .
Così partì lasciandosi il passato alle spalle e scongiurando un futuro migliore.
Il viaggio fu lungo e quando arrivarono a destinazione il tassista molto gentilmente la avvisò, capendo che lei da sola non poteva vedere che erano arrivati .  La fece scendere e Felicity sentì subito la voce della nonna che la chiamava dal portico di casa , così mentre il tassista toglieva i bagagli dal cofano si diresse verso la nonna , quando improvvisamente qualcuno sbattè contro di lei facendola quasi cadere –Hey ragazzina! Guarda dove cammini!- le urlo un giovane prepotentemente , così lei si girò guardandolo con i suoi ormai inespressivi occhi vitrei e li rivolse verso il giovane che era a una ventina di centimetri da lei urlandogli –Se potessi lo farei brutto stronzo!-. Il giovane rimase sorpreso nell’apprendere che la sua interlocutrice era cieca , quindi era naturale che non potesse “guardare” dove metteva i piedi così proseguì il suo cammino senza chiedere ne scusa né senza dire niente.
Intanto la nonna la raggiunse –tesoro va tutto bene?!-la sua  voce aveva un tono preoccupato quindi le sorrise annuendo e l’abbracciò e l’aiutò a portare le valigie in casa ,anche se la nonna continuava a insistere affinché lei non l’aiutasse viste “le sue condizioni”, ma era abituata a essere autosufficiente , quindi essere trattata come un invalida le seccava .Una volta entrate in casa sistemò le sue cose nella sua nuova stanza e poi  passò il resto della serata a chiacchierare con sua nonna.
Il giorno seguente iniziò la scuola. Era molto tesa, perché a Mystic Falls non c’era una scuola per ciechi e quindi sarebbe dovuta andare alla scuola pubblica insieme a tutti gli altri ragazzi, ragion per cui sarebbe stata quasi sicuramente additata come la cieca e messa da parte. Ma nonostante ciò doveva andarci , voleva un istruzione completa e quindi doveva finire il liceo.
La mattina seguente si alzò presto e si preparò per andare a scuola. Una volta arrivata si diresse con il suo fedele bastone all’entrata dove trovò la preside che si presentò e la condusse nel suo ufficio . Poteva sentire tutti i borbottii e le cattiverie , ma ormai c’era così abituata che erano solamente come un fastidioso ronzio . Entrata in presidenza si accomodò e la preside iniziò a parlarle dei corsi che aveva scelto e le consegnò l’orario delle lezioni il braille poi alzatasi le strinse la mano dicendo –Signorina Rivera spero si trovi bene nella nostra scuola e che riesca ad ambientarsi velocemente, adesso l’accompagnerà in classe la nostra volontaria Elena Gilbert , visto che l’aiutante che la condurrà alle lezione giorno per giorno non è potuto essere qua per motivi familiari , ma entro una settimana al massimo arriverà- le sorrise e dopo mi voltò verso la porta che si era appena aperta e da dove era appena entrata un una ragazza. Felicity tese  la mano-Ciao Elena , io sono Felicity , è un piacere conoscerti- sorrise e Elena le strinse la mano sorridente –Molto piacere Felicity!- .
Così dopo le presentazioni uscirono dalla presidenza e iniziarono a camminare per il corridoio dove ai lati si sentiva lo spettegolare gli studenti .
-Bene, da dove vieni ?-ruppe il silenzio Elena
-Sono originaria di Seattle , ma mio padre era di Mystic Falls , quindi visto che per quanto io mi impegni per essere autosufficiente non potrò mai esserlo del tutto mi sono dovuta trasferire da mia nonna qua - . Tutto tacque , poi dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante Elena riprese a parlare:
 –Hey ti va di conoscere i miei amici , sono agli armadietti, così almeno inizierai a conoscere qualcuno!- annuii e così si diressero verso gli amici di Elena . –Hey ragazzi questa è la ragazza nuova , Felicity!- disse Elena con entusiasmo e tutti gli altri si limitarono a sorriderle e a salutarla , poi si presentarono uno per uno. C’era Stefan , il ragazzo di Elena ,poi  Caroline e Bonnie , le quali erano le migliori amiche di Elena. Erano tutti molto interessati alla sua condizione e le ponevano tante domande ,soprattutto Bonnie , che fu la ragazza con cui Fel legò più facilmente .
Le chiesero come per esempio facesse a muoversi per la città da sola, in che modo i suoi sensi si erano meglio sviluppati per rimpiazzare la vista perduta . Erano tutti molto gentili e in piccoli momenti in cui fu in difficoltà la aiutarono , senza aspettare che glielo chiedesse , immaginando quanto poteva essere umiliante per una persona dover chiedere continuamente aiuto. A metà mattina si recarono in mensa per la pausa e Elena propose di andare al Grill di pomeriggio e tutti acconsentirono e poi lo domandarono anche a Fel che accettò.
 
Così dopo scuola si recarono al Mystic Grill si sedettero e quando arrivò il cameriere tutti ordinarono e Fel ordinò il suo solito bourbon, fedele compagno che l’aveva accompagnata negli ultimi tre anni dandole sollievo nei momenti più difficili , come ordinò un silenzio calò nella tavolata e tutti iniziarono a fissarla, così aspettò che qualcuno parlasse , ma tutti restarono in silenzio, così  dessi – sentite  non se ve ne siete accorti, ma sono cieca! Alias non vedo le vostre facce e non capisco cosa ho fatto di male , quindi qualcuno potrebbe avere la decenza di spiegarmelo?!- disse stizzita , così sentì Stefan schiarirsi la gola per poi risponderle- Felicity , non  hai fatto nulla di sbagliato, solo che siamo rimasti sorpresi da ciò che hai ordinato, tutto qui- così Fel cercò di sdrammatizzare –se può consolarvi non vi preoccupate, non c’è pericolo che inizi a vedere doppio!!- disse ammiccando e tutti scoppiarono a ridere.
Lei e Bonnie erano immerse in una discussione molto seria , stavano discutendo sul se fosse giusto o no la pena di morte -Sai Bonnie , io non penso che la pena di morte sia la soluzione , dopotutto cosa dimostreremmo uccidendo un assassino? Ci potremmo ancora reputare migliori di lui?- Prima che Bonnie potesse rispondere un ragazzo si avvicino al tavolo , fece un cenno di saluto e poi disse –Già Bonnie, uccidendo un assassino saresti poi così diversa da lui?!- il suo tono sottintendeva qualcosa che a Fel sfuggiva , ma che tutti gli altri avevano colto. Bonnie non rispose a quella provocazione , ma si limitò a dire :
–Emh devo andare , ci vediamo più tardi- sussurrò e se ne andò . Così lo sconosciuto si sedette dove era seduta prima bonnie, a fianco a Felicity.
Fu Elena ancora una volta a spezzare quel silenzio imbarazzante –Emh , Felicity ti presento Damon , il fratello di Stefan – Fel porse la mano e salutò e lui ricambiò con un suadente -Incantato- peccato che avesse riconosciuto Damon , era la stessa persona che le aveva dato della ragazzina e che l’ aveva quasi fatto cadere così disse –Ah , allora sei più educato di quanto ti sei mostrato la prima volta- il silenzio ancora una volta invase la tavolata , così Damon dopo aver sbuffato disse –Ci siamo già incontrati, io stavo camminando di fretta e per sbaglio le sono finito addosso e non sono stato molto gentile- chiarì, Fel sorrise- molto gentile eh?! Mi hai detto di guardare dove mettevo i piedi!! E dopo aver visto che ero cieca te ne sei andato senza nemmeno scusarti!-.
Continuarono a punzecchiarsi per un po’ poi quando fu ora di andare via Damon si offrì di riportarla a casa e Fel accettò. Stava guidando quando il silenzio fu spezzato- Sai una cosa ? tu sei davvero strana!- Disse Damon con un mezzo sorriso – perché ?- chiese sorridendo e non capendo il perché di quella affermazione - Hai accettato un passaggio da me , che sono uno sconosciuto, potrei che ne so essere uno psicopatico e volerti uccidere , e tu non potresti difenderti-  affermò con tranquillità
- Sono costretta a fidarmi della gente nella mia condizione, per tutto , dai passaggi in macchina al chiedere se il semaforo è verde a un passante , a chiedere indicazioni stradali; ma non so completamente indifesa , ho praticato vari arti marziali e sono sicura che se tu fossi davvero uno psicopatico potrei tentarmela , non dico che vincerei, ma ci proverei e lotterei con tutte le mie forze per far si che non accada- il sorriso sparì dalla faccia di Damon -e se la tua forza non dovesse bastare?- chiese interessato -morirei, vorrebbe dire che è destino e lo accetterei, dopotutto non potrei fare altrimenti- Fel sorrise , Damon ghignò dicendo in tono più convinto di prima –sei davvero strana -.




Angolo autrice:
Ciao a tutti!!! E così mentre dovrei continuare le storie ormai iniziate da tempo me ne tiro fuori una nuova! XD ma che ci volete fare , mi è venuta in mente e il primo capitolo si è praticamente scritto da solo !! Ora non so quando lo riaggiornerò ... penso che dipenderà dal numero di visite e dal numero di recensioni ... ma in realtà dipende da quando mi viene l'ispirazione per il secondo capitolo!! XD Va bè ... ora vi lascio!! Un bacione e alla prossima !! Baci =D

  
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