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Autore: Vitriolic Sheol    30/05/2012    3 recensioni
Due strade completamente diverse trovano il modo di incontrarsi, prima o poi.
Si affiancano, corrono parallele, si intrecciano; a volte una di queste irrompe nel percorso dell’altra stravolgendone il percorso, per poi andarsene altrettanto bruscamente.
A volte con conseguenze inimmaginabili.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Xigbar
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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* Ragione *


Due strade completamente diverse trovano il modo di incontrarsi, prima o poi.

Si affiancano, corrono parallele, si intrecciano; a volte una di queste irrompe nel percorso dell'altra stravolgendone la direzione, per poi andarsene altrettanto bruscamente.

A volte, con conseguenze inimmaginabili

****************

"Coraggio Elizabeth, è da tantissimo che non ci vediamo! Un bicchiere solo e poi potrai tornare ai tuoi libri, promesso!"

Accidenti a lei ed a quando aveva accettato l'invito di Emily, una vecchia amica del liceo, di andare a bere qualcosa. Quella non era proprio la serata adatta.
Odiava avere troppi pensieri per la testa. Ronzavano fastidiosamente creando un turbinoso, disturbante eco che la distoglieva dalle sue priorità. E per questo aveva deciso di isolarsi, almeno per strada, calandosi sul capo il cappuccio della leggera felpa nera, ormai quasi del tutto lisa sui gomiti per il troppo uso e le lacrime asciugate.

Nemmeno se fosse diventata un ammasso di stoffa informe l'avrebbe buttata; quella felpa era l'ultimo regalo di sua sorella Eveline, prima che una dose troppo potente di eroina se la portasse via a 25 anni.
Non ricordava quando avesse cominciato a bucarsi, quando aveva lasciato che la melma nera dell'autodistruzione cominciasse ad avvolgerla.... ricordava solo che quando l'aveva pianta all'obitorio, quella non era sua sorella.

Il volto cereo, le occhiaie pesanti e violacee, il naso affilato e leggermente appuntito...la pelle così tesa da delineare alla perfezione i limiti delle ossa. E l'interno del braccio sinistro martoriato dagli aghi delle siringhe.
Quello era il guscio di Eveline. Sua sorella, quella vera, era morta tempo fa, nello stesso istante in cui aveva tirato su quei millilitri di demoniaca sostanza con lo stantuffo di una siringa.
Cocaina, erba, fumo, acidi.... Eveline aveva firmato la sua condanna  a morte provando ogni cosa; ma era stata l'eroina a "conquistarla"  e poi a fagocitarla.

Ed ora lei, a 23 anni, viveva una vita per due.

*********

Sentiva ancora l'odore del sangue sulle mani. Forte, metallico, inebriante.
Quella sera avevano dato il meglio di loro stessi, sterminando quella banda di smidollati avversari dove, tra questi, vi era colui che aveva avuto la malaugurata idea di sfregiare la donna del loro capo, Xemnas, perchè aveva rifiutato le sue avances.

Era presente quando il fatto era accaduto. Grida di disumano dolore, accompagnate da un  pianto disperato, provenienti dall'esterno del loro covo, aveva riempito le loro orecchie,  facendoli catapultare all'entrata con le armi in mano.

Di quello che vide però, ricordava solo frammenti di immagine.

Il ragazzo della banda avversaria, con lo sguardo allucinato da un acido. Larxene a terra, tenuta per i capelli da questo. Il viso della donna sfigurato all'altezza della bocca, due profondi e slabbrati tagli ad entrambi gli angoli delle labbra., in una macabra parodia di clown.

Ricordò di essere rimasto colpito dalla dolcezza e dall'amore con cui Xemnas si prese cura della compagna durante la riabilitazione, e di come non avesse smesso di amarla, neppure ora che le cicatrici spiccavano rosee e visibili.

Pensava di non essere in grado di poter emulare il comportamento, qualora si fosse trovato in una situazione del genere. Non era mai stato un uomo dal carattere facile, e chiunque avrebbe potuto confermarlo.
Rude, burbero, dal carattere scontroso ed iroso, era (con i suoi 45 anni)  uno dei componenti più anziani della banda e, per questo,  il secondo in comando.

"Ehi Xig..." una poderosa manata di Xaldin lo riscosse dai suoi pensieri. "Siamo arrivati.

Prima di entrare li guardò tutti, uno per uno: Xemnas, Xaldin, Axel e Saix.... quattro fratelli, non di sangue, ma di spirito, quattro esistenze sbandate, anime lasciate sole a gridare la loro rabbia contro un Dio forse troppo annoiato per starli ad ascoltare.

Avrebbe dato la vita, il sangue per loro, sicuro che avrebbero fatto altrettanto.

Sorridendo, li seguì nel locale.

**********

Era in ritardo di circ un quarto d'ora, ma non se ne preoccupava granchè; conoscendo Emily, avrebbe ammazato il tempo flirtando con baristi o clienti. Una volta arrivata però, non potè reprimere un sospiro di sconforto; aveva sempre detestato le discoteche ed i locali promiscui e questo, dove l'amica le aveva dato l'appuntamento, alimentava la sua tesi che tali locali stanno agli uomini come i macelli stanno alle bestie.Già il nome le ispirava tutto tranne che simpatia: "THE EARTHLY HELL", l'inferno terrestre.

Mentre chiudeva la porta del locale dietro di sè, pensò che quando l'uomo immagina il paradiso in terra, il risultato è un rispettabile inferno
.


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* angolino dell'autrice *

Ben poco da dire, tranne che doveva essere una one shot. Sarà breve comunque, lo giuro.

La dedico a  Reno_From_Turks, per la pazienza e perchè una promessa è una promessa
  
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