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Autore: DebDS    30/05/2012    3 recensioni
Può, una sola persona, distruggere il tuo mondo e, allo stesso tempo, renderlo migliore di quanto sia mai stato?
Va verso la porta e, prima di chiudersela alle spalle, si volta verso di me con un sorriso.
–Ci sarà modo.-
Inarco le sopracciglia.
–Ci sarà modo di conoscerci meglio.-
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Prologo.

 

 

 

 



 

 

Quest’estate ho lasciato i miei sogni liberi. E adesso vedremo se mi hanno portato da qualche parte.

Sono all’Accademia delle Belle Arti di Siena, è la quarta volta che vengo qui negli ultimi due mesi. Ma stavolta è diverso. Le altre tre sono venuto per dimostrare ciò che so fare, adesso vedrò se mi hanno capito, se mi hanno apprezzato.

Sto cercando di mostrarmi tranquillo, ma non credo mi stia riuscendo. In fondo a chi importa se sono calmo? Qui stiamo scoppiando tutti.

I cantanti si confrontano tra loro, provano acuti impossibili-spesso anche per loro-, ripetono testi su testi e si aiutano a vicenda con quelli inglesi.

Gli attori sono diversi, sembrano isolati dal mondo, con cuffie enormi e gli occhi chiusi, sembrano parlare da soli, alcuni provano espressioni del viso davvero poco credibili e mi fanno quasi ridere.

Alcuni ballerini fanno stretching, si preparano per una possibile esibizione. Vederli così mi fa sentire in colpa, io non ho pensato minimamente a preparare una nuova esibizione, quando mi hanno chiamato ho messo subito la tuta e sono corso qui. Adesso li guardo e sento l’ansia aumentare, siamo una decina e ne entreranno solo quattro o cinque.

E se, vedendomi così impreparato, mi mandassero direttamente via, se pensassero che non ho preso sul serio quest’opportunità?

Chiudo gli occhi e respiro lentamente appoggiandomi al muro.

-Ehi, ti stai sentendo male?-, una voce dal forte accento pugliese mi riporta alla realtà.

Apro gli occhi e mi volto verso la ragazza che mi ha parlato, è bassina, con grandi occhi verdi e delle labbra rossissime.

Scuoto lentamente il capo e cerco di ripensare a qualche esibizione che possa colpire gli insegnanti.

-Eh, ti capisco, anch’io sono nervosa… sei un ballerino, vero?-

Riporto lo sguardo sulla ragazza pugliese e le sorrido. –Sì, tu sei una…- la guardo, indossa dei jeans, quindi non è una ballerina, non ha fogli o spartiti, quindi non è nemmeno una cantante. -… attrice?-

Annuisce soddisfatta. –Sì! Fino a due mesi fa ero nei teatri di tutta la Puglia con uno spettacolo che ha avuto abbastanza successo, poi l’ho abbandonato. Vedi, recitare in teatro mi piace, ma avere l’opportunità di entrare qui è…-

Continuo a guardarla, smettendo di ascoltarla. Mi farebbe piacere parlare con lei, sembra simpatica, anche se un po’ troppo egocentrica, ma ora come ora la mia possibile esibizione ha la precedenza.

Mentre ripeto mentalmente la prima coreografia che ho portato, un omino basso e robusto esce dalla sala di danza con un foglio tra le mani. –Claudia Graffi, Alessandro De Marco e Mattia Barone.

Mi ha chiamato. Ha detto il mio nome. Aiuto!

Seguo gli altri due in sala, cercando di calmare il tremolio delle mani.

Claudia è una ballerina di moderno, ma sembra più una modella, è altissima e molto rigida.

Ho visto Alessandro provare alla terza audizione, è molto bravo, dà l’impressione di uno di quei ballerini classici presuntuosi e freddi, ma in realtà è molto simpatico, scherza con tutti e cerca sempre di stemperare la tensione.

Entriamo in sala e i due professori, un quarantenne dagli occhi piccoli e luminosi e una rossa sulla cinquantina, sembrano più temibili che mai. Sono più tesi di noi, devono fare una selezione molto accurata, non possono tralasciare nulla.

Fanno accomodare me e Alessandro in fondo alla sala e lasciano esibire Claudia. E’ nervosa e si nota. Dimentica alcuni passi e, nonostante faccia di tutto per riprendersi, le facce degli insegnanti si distendono. Hanno già preso una decisione.

Alla fine dell’esibizione si consultano brevemente con una terza insegnante e invitano Claudia a riprovarci il prossimo anno.

Sento l’ansia assalirmi, Claudia era una di quelle che stavano provando in corridoio. Ed è stata cacciata così. Io non ho minimamente provato…

-Mattia, vieni al centro.

Alessandro mi batte la mano sulla spalla e mi sorride, ma quasi non lo noto, sono troppo agitato.

Mi posiziono al centro della sala e aspetto che mi chiedano cosa ballerò, ancora non ho idea di quale possa essere la mia risposta.

I tre mi guardano e cominciano a consultarsi tra loro.

Ecco, hanno capito che non mi sono affatto impegnato e vogliono mandarmi via senza nemmeno vedere un’esibizione. Forse è meglio così, almeno questo strazio finirà prima.

-Mattia,- prende la parola un’insegnante che prima non avevo notato,- non abbiamo bisogno di un’esibizione.-

Avevo ragione. Sento il mio viso contrarsi in una smorfia d’angoscia.

-Ricordiamo bene le tue precedenti coreografie,- riprende la parola l’insegnante,- ci hai colpito molto…-

-E siamo d’accordo nell’ammetterti nella scuola.- termina l’uomo.

Sgrano gli occhi, forse sto sognando! –Da… davvero?-

La rossa ride. –Sì. Torna di là, prima che cambiamo idea!-

Annuisco e lascio la sala.

Quando sono i corridoio mi appoggio al muro e lentamente scivolo fino a terra.

-Ehi, ti è andata male?- mi chiede la pugliese di prima.

La guardo senza vederla davvero. –Sono dentro.- sussurro lentamente. –Sono dentro!-

La ragazza ride e mi abbraccia. –E’ fantastico!-

-Andrea Martini, Clarissa Pellegrino e Matteo De Rosa.- chiama l’omino.

-Spera che diano buone notizie anche a me!- mi urla la mora correndo nell’aula di recitazione.

Nello stesso istante Alessandro esce dalla sala danza e alza il pugno in aria. –Ce l’ho fatta!-

Lo guardo mentre alcune ragazze corrono ad abbracciarlo e a congratularsi.

Da oggi in poi vedrò questo ragazzo tutti i giorni, per almeno un anno. E questo perché ce l’ho fatta anch’io! Sono stato ammesso all’Accademia delle Belle Arti, studierò per fare della danza la mia vita. Il mio sogno ha raggiunto la prima meta!

 

 

 

 

 






 

 

 

Nota d’autore:

 

 

Dopo tanti sforzi e opere di autoconvincimento, l’ho pubblicata!

Non so da dove mi sia uscita questa storia, ma ora è qui e, be’, perché tenerla intrappolata nel mio pc?

Io la amo. Non mi era mai capitato di dirlo per una mia storia, ma questa… non l’ho scritta io, si è scritta da sola! E credo che molto altri ‘scrittori’ potranno capirmi, ahah.

Comunque, si svolge in un luogo simile a Paso Adelante-Amici-Accademia della mia vecchia, incompiuta storia.

E’ già finita, quindi non c’è rischio che l’abbandoni. Aggiornerò due volte la settimana, indicativamente il mercoledì e il sabato.

Bene, date le comunicazioni di base, passo ai ringraziamenti:

Grazie a chi leggerà questa storia, ci vuole coraggio, me ne rendo conto, ahah.

Grazie a chi mi ha spinto a pubblicarla, da sola non ce l’avrei mai fatta.

Grazie a Ross, che probabilmente non leggerà mai queste ‘note’, ma questa storia è per lei e lo sa. Senza lei non esisterebbe niente di tutto questo. Grazie.

Enjoy it.

Clì.

  
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