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Autore: mrmorrigan    30/05/2012    0 recensioni
Personaggi ripresi da quella gran bella saga della Troisi. Ho amato specialmente le "Guerre", ma nella storia potrebbero esserci personaggi, luoghi o vicende prese dalle "Cronache" o dalle "Leggende".
"Placherò la mia sete con il tuo sangue, bestia. Sarai la mia colazione, il mio pranzo, la mia cena. Tu, sarai MIA."
Che la caccia abbia inizio.
[Storia Momentaneamente Interrotta]
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti
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Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di L. Troisi. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.


La caccia - parte uno


Con il naso all'aria fiutava il vento disgraziato: sangue fresco. Si stava avvicinando. Affrettò il passo avidamente e si diresse verso le prime tracce umane che trovò, alcune orme sbiadite e poche gocce rosse. Peccato che fosse ferita, la voleva intera. 
La lingua schioccava furiosamente contro il palato e le labbra carnose tremavano già di rosso piacere, mentre gli occhi fendevano il buio come fossero la lama del suo pugnale, attentamente nascosto nell'interno coscia. 
Pochi chilometri prima di uscire dalla foresta sentì alcune voci rauche. Si erano già accampati quando i primi filamenti dorati erano ancora lungi dal sorgere? 
"Dilettanti." - pensò mentre un orrendo ghigno le deformava le labbra. 

Uno dei tre aiutanti azzardò timidamente guardando di sottecchi la prigioniera - "Capo, non credi che dovremmo svegliarla e farle mangiare qualcosa?" 
Nessuna risposta. Sennar era più preoccupato per il fuoco; nonostante mancassero poche ore al risveglio del sole, il freddo mordeva ancora le carni e non permetteva al bandito di pensare lucidamente. Era lui che doveva mangiare e poi decidere il piano per i giorni seguenti. -"Vai a cercare della legna", ordinò con appena un filo di voce che il crescente vento aveva già disperso prima che l'ordine potesse arrivare a qualcuno dei tre ladri. Gli costò girarsi e con un'occhiata trapassare tutti e tre i corpi -"Legna!!"- latrò. Poi spostò lo sguardo sulla ragazza. Aveva accennato una mossa con la testa. Se si fosse svegliata sarebbe stato un problema. -"Portami le erbe e la pozione, sono nel suo fagotto", - ordinò a uno dei due ragazzi rimasti. Doveva preparare l'impacco prima che ritrovasse i sensi e la bestia in lei si destasse di nuovo. Era stata una faticaccia la sua cattura e anche abbastanza dolorosa. Doveva evitare un altro incidente del genere o non sarebbero arrivati dal mago in tempo. 

Si era mossa. Aveva appena fatto una smorfia, ma si stava risvegliando, e con lei anche il gemello rinnegato. L'agitazione saliva nel corpo di Dubhe e il sangue ribolliva sempre più rimescolandosi come in un torrente. La furia addormentata nel corpo di Fahren stava già stuzzicando i sensi della cacciatrice, i cui muscoli iniziavano a guizzare impazienti di mettere in moto la macchina da guerra che spiava tra le foglie. 

Nella mente addormentata di Fahren regnava il caos più totale. Si sentiva soffocare da una nebbia così lattiginosa da sembrare reale, sulla schiena sentiva ardere un fuoco maledetto e altre piccole ferite pizzicavano sul resto del corpo. Ora ricordava. Uno scontro. Aveva fallito. Era prigioniera? Tentò di muovere le mani, ma non capì se fu impossibilitata da qualche fune che cingeva i polsi o dalla droga che rendeva ancora pesante ogni singola fibra di carne. 
Ad un tratto qualcosa di gelido le bagnò la spalla bruciante di dolore. La differenza di calore fu così rapida che i suoi muscoli si contrassero e riuscì a socchiudere gli occhi senza farsi notare. Alcuni fasci di luna le proiettarono sul terreno di fronte l'ombra di una figura china sulla sua schiena. Era indaffarata a coprire il marchio con qualche strano impacco. Per un secondo una speranza balenò nei profondi occhi della ragazza.. -"Tehn..?" 

"Ti ci porteremo appena sorge il sole. Abbiamo bisogno di riposarci."- parlò la figura che aveva appena finito di fasciarle la spalla. Doveva pur arrivare intera e innocua a destinazione. Appena aprì meglio gli occhi, Fahren notò un altro uomo seduto su un tronco tagliato, più giovane di quello che aveva parlato. Mentre l'ombra riponeva una sacca vicino ad un gruppo di cavalli, fino ad allora rimasti nascosti poco più lontano dal fuoco che il giovane Kenaar stava alimentando, la ragazza notò che il suo curatore le dava le spalle, così che lei non potè vedergli i tratti del volto. 

Era finalmente sveglia e in grado di muoversi, il bastardo non era attento, due erano partiti per cercare legna e l'altro sembrava troppo stanco per poter svegliare i sensi in tempo. Era il momento perfetto. La luna, appena sparita dietro un banco di dense nuvole, sembrò invitarla ad agire il più in fretta possibile. Il desiderio di possedere la giovane assassina ebbe il sopravvento su qualsiasi altro sentimento. Un attimo di distrazione e fu l'inferno.





[Note dell'autrice]

Si prega di notare che i personaggi non hanno sempre (anzi, quasi mai) gli stessi ruoli che hanno nella storia originale, per cui se vi trovate un Sennar morto, per dire, non allarmatevi. Il vero Sennar, il mago, ha nome diverso.
  
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