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Autore: serelily    31/05/2012    10 recensioni
One Shot legata a Dimmi che ti importa, con un Lucas quindicenne:
Una lacrima scende solitaria e bagna il cuscino. E tu stringi i pugni, perché non sai più a cosa appigliarti. Vorresti cadere, per smettere di sentire quel peso che sta soffocando il tuo cuore e non ti permette di respirare.
Vorresti smettere di avere paura, vorresti non essere un codardo. Smettere di vivere la tua vita fingendo di essere qualcun altro.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'You can be anything you want to be'
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Come promesso, ecco la piccola One Shot con protagonista Lucas, a quindici anni. E' un po' triste e mostra un lato del ragazzino che pochi conoscevano. L'ho voluta scrivere per far capire meglio il carattere di questo personaggio e il suo modo di agire con il fratello e l'uomo che ama. Non vedo l'ora di sapere la vostra opinione.
Un saluto, Serelily.


 

TUTTE LE TUE BUGIE

 

 

 


Una lacrima scende solitaria e bagna il cuscino. E tu stringi i pugni, perché non sai più a cosa appigliarti. Vorresti cadere, per smettere di sentire quel peso che sta soffocando il tuo cuore e non ti permette di respirare.
Vorresti smettere di avere paura, vorresti non essere un codardo. Smettere di vivere la tua vita fingendo di essere qualcun altro.
Vorresti essere un adolescente, e invece ti tocca comportarti da adulto e nascondere, nascondere tutto.
Vorresti mandare al diavolo tua madre, con la sua mania del dover sempre apparire, apparire, apparire.
Vorresti prendere a pugni tuo padre per quello che ti ha fatto passare in questi ultimi tre anni, ogni volta che alzava la mano come a volerti colpire e tu ricordavi il dolore che faceva la sua cintura sulla tua pelle.
Vorresti non essere nato in una famiglia ricca, in una famiglia dove tutto è finto e devi vivere secondo le regole.
Vorresti avere il coraggio di dire a tuo fratello come stai, ma hai paura che tuo padre farà così anche con lui, che tuo padre picchierà anche lui. E non vuoi.
Lui è l’ultima cosa bella che ti è rimasta, e se per farlo star bene devi far finta di non sapere che sia gay, allora lo farai.
Perché Oliver è la tua metà, e se Oliver sta bene anche tu sei felice.
Ora quello che conta è far si che lui non soffra!
E poi c’è Josh, l’amore della tua vita. Quell’amore che ti sta facendo soffrire perché sai che non potrai mai viverlo, sai che non potrai mai dirgli quello che provi.
Temi che tuo padre possa punire anche Josh, possa ritenerlo responsabile della tua devianza, come la chiama lui.
Certe notti hai pure avuto gli incubi; sognavi tuo padre che uccideva Josh, che si accaniva con rabbia su di lui, e ti svegliavi piangendo.
Quando Oliver ti chiedeva cosa avessi, rispondevi che avevi sognato di prendere un brutto voto. Sapeva che mentivi e tu sapevi che lo sapeva.
Ma fate finta di niente, perché capite meglio i vostri silenzi che le vostre parole.
Ringrazi Dio di averti dato Oliver, senza di lui ti saresti già tolto la vita, perché non sopporti più tutto quello che sei costretto a subire.
Tuo padre non ti ha più toccato da quel giorno nel bosco, ma ogni volta che ti lancia quello sguardo, sai che può benissimo farlo.
È violento, lo senti quando litiga con la mamma o si arrabbia con Oliver, anche se non li ha mai picchiati come ha fatto con te.
Se sapesse che Oliver è gay, sai che gli farebbe anche di peggio.
Jeremy, l’altro fratello, è come lui. Da piccoli vi tirava i pizzichi e vi faceva male. Era invidioso del rapporto che tu e Oliver avevate. Si arrabbiava quando lo escludevate da qualcosa, quando vi leggevate nel pensiero.
E vostro padre gli ha sempre dato ragione.
Non riesci più a fermare le lacrime che cadono, il cuscino ormai è tutto bagnato.
Pensi al fatto che a quindici anni dovresti essere felice, a giocare con gli amici, ad avere le prime cotte, e invece ti ritrovi incastrato in qualcosa che è più grande di te, e che ti spaventa tanto.
Vorresti tanto avere una mamma come quella di Josh, che la sera prima di andare a dormire lo abbraccia e gli dice di non credere a quello che gli dicono i bulli, che lui è una persona speciale, che sempre lo sarà.
La mamma e il papà di Josh non lo picchierebbero se sapessero che gli piacciono i ragazzi. Sono severi ma non sono cattive persone.
Non sai cosa daresti per avere anche tu una mamma che ti abbraccia e ti coccola.
La tua non lo ha mai fatto, nemmeno quando eri appena nato. Ha fatto passare te e Oliver da una balia ad un'altra, e ogni tanto veniva a trovarvi, più per dovere che per piacere.
Sembrava quasi che sfornare degli eredi fosse un lavoro per lei, e una volta fatto non le importava molto di accudirli.
Ti senti così solo, così triste. Vorresti avere Josh lì con te, che ti abbraccia e ti bacia, ma inorridisci all’idea, ricordando tuo padre e la sua cinghia.
Ormai sai che ti ha segnato per sempre. Ogni volta che pensi ad un ragazzo, ricordi tuo padre e le sue botte.
E piangi, perché sai che la vita non potrà che peggiorare per te.
All’improvviso senti un rumore, qualcuno che apre la porta. È notte fonda, e sai che quello è Oliver che ritorna da una festa.
Volevi andarci anche tu, ma alla fine hai detto di no. Preferisci non rischiare che si verifichi di nuovo un incidente come quello di tre anni prima.
Senti il fruscio delle lenzuola del tuo letto che vengono spostate, poi il dolce peso di Oliver dietro di te.
Tuo fratello ti mette un braccio attorno a la vita ti stringe. Non dice niente, semplicemente ti tiene stretto.
«Hai avuto un altro incubo?» chiede, dopo quelle che a te paiono ore.
Annuisci e basta, hai un groppo in gola e non sai se riuscirai a parlare o scoppierai a piangere.
«Lo sapevo. Ero alla festa e all’improvviso ho avuto voglia di piangere. Sapevo che eri tu che stavi male, ho lasciato tutto e sono corso da te»
Oh, Oliver! Se non ci fosse lui tu saresti perduto. Il tuo gemello è l’unica cosa che ti permette di andare avanti.
Stringi il suo braccio, quasi fosse un’ancora di salvezza in mezzo al buio in cui ti trovi, e inizi a singhiozzare forte.
Oliver ti costringe a girarti e ti abbraccia, quasi come volesse stritolarti.
Non ti chiede perché sei triste. Sa che se glielo volessi dire, lo faresti da solo, senza incitazioni. Ti stringe semplicemente, donandoti tutta la forza straordinaria che ha. La forza che ti permette di respirare quando ti senti soffocare.
«Ti voglio bene, Lucas» ti dice, e tu ti stringi ancora di più a lui.
Vi addormentate così, stretti l’uno all’altro, e per un attimo ti dimentichi di tutte le tue bugie.

 

Vi ricordo la mia pagina facebook, dove potrete torvare anticipazioni, foto dei personaggi e quant'altro: SerelilyEfp

   
 
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