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Autore: Bliss Blake    31/05/2012    4 recensioni
- Adesso siamo amici? -
- Fino alla morte, Efestione! -
- Fino alla morte… -
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alessandro il Grande, Efestione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pegno



Alessandro, con il cuore che batteva forte per l’emozione e il sorriso stampato sulle labbra, attraversò i corridoi più in fretta che poté, evitando a stento di scontrarsi con i servi che stavano trasportando i nuovi acquisti per il banchetto che si sarebbe tenuto quella sera stessa.
- Dove vai così di fretta, piccolo re? - gli chiese Artemisia, cercando di afferrarlo per un braccio.
- Tolomeo ha detto che era arrivato un nuovo bambino! Voglio andare a conoscerlo! - rispose tutto d’un fiato, senza neppure fermarsi un secondo. La sua curiosità era troppo grande. Da tempo passava pomeriggi interi a giocare con i soldatini mentre gli altri ragazzi erano impegnati con gli studi. Per questo non vedeva l’ora di conoscere il nuovo arrivato. Tolomeo aveva detto che avevano la stessa età e quindi Alessandro non aveva nessun dubbio sul fatto che sarebbero diventati immediatamente ottimi amici.
Giunto sotto al portico però non vide nessuno. Possibile che Tolomeo gli avesse raccontato una bugia solo per farlo uscire dalla sua stanza? No, non era possibile. Eppure lì non c’era nessuno. Deluso, si appoggiò con la schiena ad una delle colonne che circondavano il perimetro della corte, riprendendo fiato dopo la lunga corsa. D’improvviso uno strano rumore attirò la sua attenzione, costringendolo a voltarsi.
Era più basso di lui di poco, con i capelli scuri tutti spettinati e la pelle chiara. Se ne stava in disparte a tirare calci ad una palla, fermandosi ogni tanto a strofinarsi gli occhi con un braccio. Stava piangendo. Alessandro, indeciso se uscire allo scoperto o restare ad osservarlo in silenzio, si domandava per quale motivo l’altro fosse così triste. Era talmente concentrato sui suoi pensieri che non si accorse della palla che era rotolata proprio dietro la colonna al quale era appoggiato.
Il ragazzino, intento a rincorrerla, si ritrovò faccia a faccia con lui.
- Ciao! - esordì Alessandro sorridente, abbassandosi a recuperare la palla.
- C-ciao! - biascicò l’altro, cercando di asciugarsi il viso con imbarazzo.
- Io mi chiamo Alessandro, e tu? -
- Efestione… -
- Efestione! - ripeté Alessandro, scandendo bene ogni singola lettera. - Efestione… Mi piace molto il tuo nome! -
Efestione rimase interdetto, arrossendo improvvisamente, prima che Alessandro gli afferrasse una mano e se lo tirasse dietro con la palla sotto braccio.
- Forza, vieni, andiamo a giocare! -
Alessandro era un bambino molto vivace e non si fermava un momento. L’esatto opposto di Efestione, eppure insieme sembravano andare molto d’accordo. Giocarono a palla, a rincorrersi e alla guerra, fino a che non furono esausti. Spossato dal caldo, Alessandro si sdraiò prono, sotto il fresco porticato, mentre Efestione gli si sedette accanto a gambe incrociate.
- Perché piangevi? - chiese d’un tratto Alessandro, puntellandosi sui gomiti per poter guardare negli occhi l’altro bambino.
Efestione sospirò, distogliendo lo sguardo.
- Perché nessuno vuole essere mio amico… -
- Io voglio essere tuo amico! - ribattè energicamente Alessandro.
Efestione si voltò di colpo, sorpreso.
- Dici sul serio? -
- Certo! E per dimostrare che siamo amici, ci scambieremo un pegno! - fece Alessandro tirandosi su.
- Un pegno? -
- Esatto! Guarda… - sussurrò, frugandosi nelle tasche. - Tieni! -
Efestione rimase sorpreso, osservando il piccolo oggettino bianco che Alessandro gli aveva fatto scivolare in una mano.
- Mi è caduto proprio ieri! È tuo! -
Efestione, sprovvisto di un dono altrettanto importante da consegnare all’altro, aprì la bocca, afferrando un dente che aveva cominciato a dondolargli ormai da qualche giorno.
Con tutta la forza che aveva, lo tirò via, trattenendo le lacrime, dopodiché corse alla fontana per sciacquarsi la bocca e ripulire il piccolo dente dal sangue.
- Ecco! - farfugliò poi, allungando le mani a coppa verso Alessandro, porgendoglielo.
- Ti ha fatto molto male? - chiese l’altro preoccupato, infilando il dente in tasca.
Efestione scosse vigorosamente la testa, cercando di sembrare coraggioso, nonostante avesse ancora le guance rigate dalle lacrime.
Alessandro, notandolo, azzerò la distanza tra di loro, sfiorando le labbra di Efestione con le sue. Efestione, trattenne il respiro, assumendo un colorito vagamente rosato.
- La mia mamma dice che un bacio fa guarire ogni dolore! - si giustificò Alessandro, sorridendo.
Efestione sorrise di rimando, mostrando la piccola fessura tra i denti.
- Adesso siamo amici? - chiese poi, timidamente.
- Fino alla morte, Efestione! -
- Fino alla morte, Alessandro… -

  
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