Pioveva tanto, pioveva forte. Londra era invasa da gocce di pioggia. I lavoratori si stavano affrettando a tornare nella propria casa dopo una stressante  giornata di lavoro. Le nuvole non smettevano di piangere. Ad Harry non dispiaceva tanto la pioggia. Almeno non piangeva da solo. Si torturava le grosse mani e tirava pugni sul muro,esasperato. I suoi meravigliosi occhi verdi erano ridotti a due fessure. Si guardava la mano con cui stava colpendo il muro ed era tutta rossa,colma di sangue. Doveva smetterla di farsi male,non era lui il colpevole di tutta la situazione,non era lui. Era solamente colpa di quel cretino di Louis,che lo sapeva solo illudere.
Una settimana fa erano in casa da soli a guardarsi i soliti film stupidi e insensati che nessuno dei due capiva. Si erano circondati di birra e cibo e,comodi sul divano, avevano cominciato a scherzare come sempre guardandosi un film. I due avevano alzato un po’ troppo il gomito. Una birra non ti fa ubriacare ma ben tre di seguito si. E da lì cominciò tutto. Tutta la sofferenza di Harry. Lui e Louis stavano andando oltre lo scherzo. I piccoli morsi e le carezze stavano diventando qualcosa di più forte ed intenso. Nel giro di pochi istanti Harry si ritrovò le labbra di Louis che premevano contro le sue,in un bacio dolce,lento. Le mani del più grande accarezzavano dolcemente la schiena al più piccolo che non esitò a mettersi a cavalcioni sopra di lui ed a rendere quel bacio qualcosa di più passionale. A Harry era sempre piaciuto Louis,dal primo momento in cui l’aveva notato. Gli piaceva, da morire. Lui non fingeva di amarlo per fare la solita commedia alla “Larry Stylinson”, lui lo amava davvero. Quella sera gli diede prova del suo amore. Infatti quando il più grande gli sfilò la maglietta, egli cominciò ad abbassargli dolcemente i pantaloni e tutto fece il suo corso. Harry quella sera fece l’amore,il vero amore. Quello che non era mai riuscito a provare quando si era portato a letto mille ragazze della scuola,quello raro che non tutti riescono a provare.
Louis tutta la sera aveva fatto lo stesso. Gli aveva ripetuto che lo amava dieci volte. Ma Harry non ci aveva creduto. Si sa, l’alcool fa brutti scherzi e inoltre, Louis stava con lei. Eleonor.
Ma allora perché era successo tutto quello ? Harry non si dava una spiegazione,non riusciva a capire. Le immagini di quella serata gli passavano continuamente davanti agli occhi. Non si vedeva né sentiva con Lui da una settimana e gli mancava, gli mancava come l’aria. Louis era il suo ossigeno. Aveva passato due anni a osservare quel meraviglioso ragazzo dagli occhi blu, aveva immaginato tanto il momento in cui si sarebbero baciati, eppure soffriva,soffriva perché Louis se ne fregava di Harry. Non sapeva che lo amava. Quella nottata di sesso era successa così per caso,colpa della birra,o forse no.
Il riccio sentì bussare alla porta della sua stanza d’albergo e asciugandosi le lacrime , si apprestò ad aprire la porta.
Quando notò la figura che comparve davanti a sé il suo cuore perse un battito. Che ci faceva Louis lì ? In questo momento sarebbe dovuto essere con Eleonor e la sua famiglia al battesimo di una parente. Eppure era lì. Fissava Harry negli occhi mordendosi il labbro.
“P-posso entrare ?” domandò flebilmente Louis. Il più piccolo si limitò ad annuire,tenendo lo scguardo basso.
Si sedette sul letto.
“Dopo l’altra sera non abbiamo più parlato e ho delle cose importanti da dirti” cominciò Louis fissando Harry che lo fece proseguire.
“Non so cosa mi sia preso,saranno state le troppe birre..scusami..non capiterà più” si scusò lui sorridendo flebilmente.
“Per me non è stato un errore..” questa volta a parlare fu il riccio.
“Harry,io sto con Eleonor, amo lei,tu sei il mio migliore amico.."Louis pronunciò quelle parole senza pensarci due volte.
Le lacrime puntavano contro gli occhi ma Harry non voleva cedere,non davanti a Louis.
“Me ne farò una ragione,sappi solo che Ti amo. Come non ho mai amato nessuno.” Harry ce l’aveva fatta, si era dichiarato dopo due anni finalmente. Avrebbe voluto urlarlo a tutti.
Louis non poteva credere a ciò che stava ascoltando. Harry lo amava. Non per finta, ma per davvero. Non sapeva che dire,che fare. Non poteva negare di non aver provato niente a fare sesso con Harry. Ma Louis non era gay, né innamorato di Harry. O forse era quello che voleva far credere a sé stesso.
“Mi dispiace..io non ti amo,cioè amo El,non sono gay ” fu tutto quello che gli uscì dalla bocca in quel momento e detto questo,andò verso la porta.
Harry tirò un ultimo sospiro e lo guardò andarsene via.
Subito dopo si liberò in un pianto. Louis se n’era andato.
Passò un mese. Per fu il più lungo e doloroso. Aveva perso le tracce di Louis. La band si sarebbe dovuta riunire tra pochi giorni. Il periodo di riposo delle vacanze natalizie stava finendo e lui non era pronto per rivederlo. Su internet giravano mille foto di lui ed Eleonor in vacanza. Harry soffriva,soffriva veramente tanto e non ci poteva fare nulla.
Mentre Harry era rintanato nella sua stanza di albergo, quel giorno il più grande era in albergo con Eleonor.
La ragazza prese a bacargli il collo sbottonandogli la camicia bianca. I due si ritrovarono nel letto nel giro di pochi istanti. Mentre Eleonor stava baciando l’intimità del moro egli non provava più piacere come una volta. Cosa stava cambiando ?
Louis capì. Eleonor non era Harry. Capì che forse ci avrebbe dovuto provare,in somma,Louis amava trascorrere del tempo con lui e inoltre gli mancava , gli mancava da morire. In quel mese passato non aveva smesso di pensare a lui,a quella sera. Perché se n’era accorto così tardi? Perché ? Spostò la ragazza e scese dal letto indossando i vestiti e corse. Corse via dall’albergo. Via da Eleonor che non capì che cosa stesse succedendo.
Per poco non fece un incidente in macchina per la fretta. Sapeva che Harry era in albergo, lui lo sapeva.
Corse dieci rampe di scale. Non si fermava, voleva parlare con Harry.
Quando vide la sua stanza fece per bussare ma improvvisamente si bloccò. Stava facendo la cosa giusta? Lui amava Eleonor o Harry? Erano troppi i dubbi. Pensava , pensava a Harry a tutto quello che avevano passato in due anni. Improvvisamente qualcuno aprì la porta,Harry. Nel vedere Louis abbozzò un sorriso. Forse ci aveva ripensato o forse no..
Il moro nel vederlo capì tutto e si slanciò verso di lui poggiando le sue labbra calde su quelle del riccio.
L’amore non lì abbandonò più,da quel giorno.




Angolo autrice
Spero vi piaccia, mi è uscita così e allora l'ho scritto.
Se volete recensite e mi scuso per eventuali errori
Fatemi sapere il vostro parere.
Un bacioneee :)