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Autore: Roxanne Potter    02/06/2012    2 recensioni
Oggi è l'anniversario del giorno in cui postai una fanfiction, e da lì iniziai a frequentare il sito di Efp. Sentivo di dover fare qualcosa per ricordare questa giornata: e cosa c'è di meglio della scrittura?
Perché, per me, scrivere fanfiction non sarà mai un semplice hobby.
Spero che vi piaccia.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2 giugno 2011.
È passato un anno.
Sono seduta davanti al freddo schermo del mio computer, da cui quella data sembra fissarmi, stimolando i miei ricordi risalenti a un anno esatto fa.
Oggi è l'anniversario del giorno in cui decisi di postare su Efp una fanfiction nel fandom di Merlin, il telefilm che allora era la mia passione principale. Una breve flash, che ora rileggo mentre la mia mente coglie imprecisioni qua e là.
L'anniversario del giorno in cui ricevetti quel paio di recensioni positive, incoraggianti, che mi fecero pensare: “Ehi, e se iniziassi a scrivere attivamente fanfiction?”
È trascorso un anno preciso, da allora. E, se qualcuno mi chiedesse quali sono i miei migliori ricordi di questi dodici mesi, parlerei sicuramente del periodo in cui il sito di Efp divenne per me come una casa: l'estate del 2011. Citando una canzone che amo... was the best time I can remember.
Quell'estate in cui scrissi e imparai più che mai, in cui la mia fervida mente trovò sfogo sulla pagina bianca del computer e i personaggi dei miei libri preferiti acquisirono una vita nuova. L'estate in cui riuscii a concludere quella lunga storia che albergava da quasi due anni nelle mie fantasie, nell'attesa dell'ispirazione per l'inizio giusto, le parole giuste, l'intreccio giusto. L'estate in cui forse mi isolai troppo, ma ottenendo in compenso la nuova felicità che la scrittura mi donò.
Sì, è davvero il tempo migliore che io riesca a ricordare. Allora non esistevano orari rigidi, lo stress continuo, quei blocchi prolungati dello scrittore, la sensazione di essere arrivata a un punto di stallo dal quale non riuscivo a svincolarmi.
C'ero semplicemente io che trovavo sfogo in quell'ispirazione continua.
Sorridevo nel ricevere almeno una recensione ogni giorno. La mia pagina autore andava riempiendosi di storie con frequenza. Lasciare commenti alle altre fanfiction era diventata la routine quotidiana. Non mi era difficile avere una nuova idea, mettermi davanti allo schermo del pc e buttar giù le prime righe: riuscivo quasi sempre a concludere qualcosa.
Ormai la mia vita era quella. Avevo trovato una sorta di casa, una passione che mi prendeva come poche avevano fatto. Accendevo il pc e automaticamente digitavo il nome di Efp: veder comparire il logo e l'homepage del sito mi faceva sentire bene.
Le storie, le recensioni, tutti i contest a cui avevo partecipato... la prima volta in cui riuscii a classificarmi al primo posto, avvertii letteralmente un tuffo al cuore. E sorrisi.
Anche io avevo conosciuto la famosa ansia che coglie gli autori poco prima della pubblicazione della classifica, o mentre si scorrono i posti nell'attesa continua che compaia il proprio nome.
Mi soddisfava leggere i giudizi, quasi sempre positivi, che le mie fanfiction ricevevano. E ad ogni critica cercavo di trarre miglioramento.
Ma una delle cose migliori della mia esperienza di fanwriters fu conoscerne altre.
Ricevetti una recensione al primo capitolo della mia Long da una ragazza che mi chiese il contatto messenger. Quando mi collegai in chat e le parlai la prima volta, lei mi disse di volermi aggiungere a una conversazione tra altre autrici di Efp. Accettai: e quello fu il vero inizio di uno dei migliori periodi della mia vita.
Fu così, in tutte quelle conversazioni che si svolgevano ogni giorno, che conobbi altre autrici del sito. Passavo intere ore a chattare con loro, fino a tarda sera. Ricordo ancora con un sorriso divertito i nostri progetti di organizzare un “Msn party” o di rimanere collegate tutta la notte a parlare.
No, non ci siamo mai riuscite. Sì, spero ancora che un giorno potremmo riprendere in mano queste idee.
A volte la connessione cadeva e non potevo navigare sul web in nessun modo, ma il mio messenger continuava a funzionare, non so per quale mistero tecnologico. Così lasciavo perdere internet e rimanevo semplicemente lì, per un tempo che mi pareva interminabile, a parlare e scherzare con quelle ragazze così simpatiche che riuscivano a strapparmi risate e sorrisi come le persone che conoscevo nella realtà non avevano mai fatto.
Dallo sfidarci per gioco a scrivere una storia in un breve lasso di tempo, eravamo arrivate ad organizzare dei piccoli tornei di questo genere. Ci scambiavamo i link delle nostre storie, ci recensivamo a vicenda. Ma, oltre a fanfiction e scrittura, chiacchieravamo di molto altro e qualche volta affrontavamo anche argomenti seri.
Era divertente. Era bellissimo. Forse per la prima volta in vita mia, mi sentivo davvero parte di qualcosa insieme ad altre persone, per quanto distanti potessimo essere.
Avevo stretto legami più profondi con alcune autrici più di altre, certo. Ma vorrei citare tutti i nomi che riesco a ricordare, i nomi delle “ragazze della chat.”
Bethpotter, June, Somochu, Marzia, Erica, Noth, Annagiulia, Wynne_Sabia, MedusaNoir, JaneJ. Anche se ormai non ci sentiamo più come prima, vorrei ringraziare una per una queste ragazze: grazie, per tutte il tempo che ho passato parlando con voi, anche se solo attraverso uno schermo. Per avermi fatta sorridere e divertire, per quell'estate che per me è stata bellissima.
E non posso dimenticare Merope Molly Lestrange, con la quale ho iniziato a parlare su Facebook, ma che non avrei mai conosciuto che non fosse stato per Efp.
Non dimenticherò mai la mia estate del 2011.
Non dimenticherò il giorno in cui vidi l'ultimo film di Harry Potter e uscii dal cinema col viso bagnato di lacrime: oltre al pianto, l'altro sfogo per la tristezza che mi attanagliò in quei giorni fu scrivere una fanfiction su come mi sentivo.
L'homepage di Efp, il continuo spulciare nel fandom di Harry Potter. Parole come Slash, OOC e drabble che entravano a far parte del mio lessico quotidiano. Le storie che riempivano il mio computer, le innumerevoli recensioni che lasciavo. La soddisfazione e la malinconia nel postare l'ultimo, ventesimo capitolo di quella che fu la mia prima Long davvero importante. Il divertimento nell'organizzare contest, l'ansia e la tensione nel cercare il mio nome nelle classifiche.
Sulle pagine bianche di un programma di scrittura, prendevano vita le mie idee di James Potter e di Lily Evans, della nuova generazione, di Merope Gaunt e di sua madre, di tutta quella catena di personaggi di cui mi ero innamorata attraverso le pagine dei libri. Erano brevi le mie incursioni in altri fandom o nella sezione delle originali: tornavo inevitabilmente a scrivere della passione che primeggiava in me, Harry Potter, che iniziai a vivere con un entusiasmo persino maggiore attraverso quelle fanfiction.
Fu la mia vita di quell'estate.
Poi ricominciò la scuola.
Ancora adesso, dopo quasi nove mesi dal giorno in cui misi piede per la prima volta nella mia nuova classe del liceo, mi chiedo che fine abbia fatto quell'ispirazione che mi ha animata per un'intera estate.
No, non è stato lo studio a risucchiarla, come capita a molti: penso di non aver mai studiato seriamente in vita mia. Forse sono stati i nuovi orari, lo stress, le situazioni che si sono venute a creare in un ambiente nuovo.
Nel giro di qualche mese, la mia pagina autore si è bloccata. Scrivevo poco. O meglio, avevo trovato un nuovo sfogo nelle brevi poesie, nei pensieri e nelle introspezioni originali che spesso scribacchiavo su carta, senza avere né la voglia né il coraggio di pubblicare su Efp.
La scuola era iniziata anche per gli altri. Sempre più raramente io e le altre ragazze riuscivamo a ritrovarci insieme su messenger e dar vita a una di quelle affollate e allegre conversazioni.
Così si era aperto per me quell'eterno blocco dello scrittore.
Penso di aver dimenticato cosa si prova nell'avere la mente continuamente bombardata di idee e nel fiondarsi a scriverle ogni giorno. Non provo quella sensazione da troppo tempo.
Certo, non ho mai smesso del tutto di scrivere. C'erano sempre quelle poesie, quelle introspezioni che tenevo per me. Ogni tanto mi iscrivevo a un contest e pubblicavo qualcosa. Ma ho perso la scintilla che mi ha animata nell'estate del 2011, ed è una delle cose che mi fanno più male.
Dovrei equilibrare le fanfiction con tutto: il mio studio personale, la lettura, le relazioni. A volte non sono sicura di farcela.
Mi manca.
Mi mancano le conversazioni su messenger, gli scambi di link. Mi manca quella scrittura continua. Mi manca la soddisfazione nel ricevere nuove recensioni. Mi mancano i personaggi di cui scrivevo così spesso. Mi manca persino l'ansia da contest, e quel divertimento che provavo nel compilare lo specchietto quando inviavo la mail o nel valutare le storie altrui.
Non rivivo più le fanfiction come è successo quest'estate. Magari per qualcuno si tratterà solo di un passatempo, o qualcosa di stupido. Ma per me no, scrivere fanfiction non sarà mai un semplice hobby. Questa lontananza dal mondo di Efp mi fa male, assicuro che fa male.
Forse questo cambiamento è stata anche colpa mia, della mia svogliatezza e pigrizia, della mia tentazione a cedere alle perdite di tempo, solo perché una giornata mi aveva stancata.
Ma forse può tornare come prima.
L'ho creduto, nel momento in cui in una delle ultime giornate di questo maggio 2012 ho riaperto per la prima volta dopo molto tempo il mio Nvu e sono corsa a incollare una delle storie che avevo scritto da un po'.
L'ho creduto, quando ho visualizzato la vecchia e familiare schermata in cui selezionare la sezione dove postare.
L'ho creduto, quando ho cliccato per rileggere la storia che avevo appena pubblicato, e l'ho creduto quando mi sono messa a controllare le recensioni ogni pochi minuti.
Ho altre cose che fanno polvere in questo computer. Qualche fanfiction conclusa, poesie, introspezioni e delle storie lasciate a metà. Non sono intenzionata ad abbandonarle ai freddi file di un pc, dove solo io posso leggerle.
So che, se ricominciassi a pubblicare, tutto potrebbe tornare come prima. Beh, forse non proprio tutto. Sono cambiata in questo anno, e oltre alla scrittura ci sono altre cose a cui voglio dedicare il tempo che ritroverò questa estate. Magari non tornerò mai a parlare con alcune ragazze della chat.
Ma chi può dirlo? Posso rispolverare quella vecchia magia.
Posso trovare un equilibrio, lasciare che le mie dita danzino sulla tastiera del computer donando nuovamente vita ai personaggi che amo. Iscrivermi a dei contest, riprendere a recensire. Accedere a messenger e creare una conversazione tra le ragazze in linea.
Ormai siamo agli sgoccioli, è quasi estate.
Forse non sarà tutto come prima. Ma so che non tarderò a ritrovare quella vecchia ispirazione, quella passione che sembra essere fuggita da me. È stata in parte colpa della mia pigrizia, ma Efp mi manca troppo.
E ricomincerò da subito a dedicarmi alle fanfiction come facevo un tempo, senza alcuna intenzione di lasciare che l'entusiasmo scivoli nuovamente via. Dall'anno prossimo, nessun orario e nessuna scuola soffocheranno tutto questo. Stavolta andrà tutto bene.
Oggi è passato un anno, e so che nonostante quel blocco interminabile non ho mai smesso veramente di scrivere.
Succede molto in un anno. Per me ci sono stati scenari e persone nuove, stress, lacrime, problemi continui: e, in tutto questo, la scrittura ha sempre giocato un ruolo integrante.
È stata il mio sempre nel mai.
E stavolta, con il sorriso sulle labbra e la mente sgombra, tornerò a riviverla come ho fatto in questa estate del 2011.

Note.

Penso di non avere nulla da dire, sta tutto nella storia. Non so neanche perché sto scrivendo queste note, speravo che mi venisse l'ispirazione per dire qualcosa, ma sto solo vaneggiando a vuoto.
Perciò... spero che vi sia piaciuta. In questo periodo sto riprendendo a scrivere, anche se non come prima, comunque un po' di più. (Lo sapevo che avrei trovato l'ispirazione!) Come se il blocco si stesse lentamente sciogliendo.u.u (Che paragone idiota...) Mi sono anche iscritta a un paio di contest, ho ripreso a visitare Efp... beh, non vedo l'ora che arrivi l'estate. Avrò sicuramente più tempo da dedicare al sito. (Tenete duro, tutti voi studenti, ormai mancano pochissimi giorni!)
Ora non ho nient'altro da aggiungere, perciò vi saluto. Au revoir.:3

   
 
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