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Autore: Lenni    02/06/2012    3 recensioni
Michelle ha appena compiuto sette anni e la mamma l'ha portata all'acquario per festeggiare, solo loro due, finalmente, senza nessuno a rompere le scatole. Qualcosa però non va come la piccola sperava e la mamma, per l'ennesima volta, trova una compagnia migliore della sua. Michelle è arrabbiata e non fa niente per nasconderlo: lei voleva vedere i pesci angelo!
Né la mamma né la sua nuova amica sembrano accorgersene, se non un buffo bambino con gli occhi quasi trasparenti e il sorriso sgangherato.
"Sembri un pesce palla, lo sai?"
[Chris&Michelle - Pre Season 1]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Christopher Miles, Michelle Richardson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sembri un
pesce palla,
lo sai?
 
 



Sei arrabbiatissima e non fai niente per nasconderlo: tua mamma l’ha fatto di nuovo.
«Oggi andiamo all’acquario, contenta?» ti aveva detto.
Il tuo cuore aveva cominciato a fare le capriole imbizzarrito. 
«Solo io e te?» La voce ti era uscita fuori fragile e incerta, simile ad un pulcino che abbandona il suo comodo guscio per affrontare il mondo: tu cercavi di fare lo stesso, con quelle quattro parole – lei è il tuo modo, tutto quello che hai.
La guardavi impaziente, in attesa di una risposta: mordendoti il labbro nervosa, torturavi i bordi della maglietta azzurra con le dita, sfilacciandone il tessuto. Eri così tesa e i secondi sembravano interi minuti.
Ma lei ti aveva sorriso – finalmente – e ti aveva anche fatto l’occhiolino. «Solo io e te»
Il tempo si era come fermato.
 
***
 
Sei arrabbiatissima e in segno di protesta incroci le braccia sul petto ancora inesistente: sono almeno quindici minuti buoni che tua mamma ti ignora – di nuovo – , nonostante i tuoi sospiri volutamente rumorosi.
«Mamma, andiamo?» le chiedi, strattonando la sua bella camicia di seta.
Lei e la sua nuova amica ti guardano, senza indugiare sul rigonfiamento voluto delle tue guance, ormai rosse per lo sforzo.
«Michelle, non vedi che sto parlando?» ti dice la mamma, lievemente scocciata. Senza attendere conferma, riprende con nonchalance il discorso da dove si era interrotto e passandosi una mano tra i capelli li porta di lato, per poi ridere allegramente scoprendo i denti perfettamente allineati.
«Ma mamma!» ribadisci, soffocata da una rabbia muta «Avevi promesso che mi portavi a vedere i pesci angelo!» 
Lei stavolta non ti risponde neppure. 
«Mamma!»
«Tesoro, perché non ti invii?» ti mordi il labbro, ma stavolta non per contenere l’entusiasmo o il tremito della voce – solo la delusione «Ti raggiungo subito, solo qualche minuto»
Stavolta sei tu a non rispondere e girando i tacchi te ne vai. Sai per certo che non è questione di solo qualche minuto.
 

***
 
«Sembri un pesce palla, lo sai?»
Sussulti, voltandoti. 
«Scusa?» chiedi, rivolta al bambino con la faccia spiaccicata contro il vetro della vasca.
«Ho detto che sembri un pesce palla» ripete lui pazientemente, facendo scivolare il viso contro la parete della vasca così da poterti guardare.
 «Sai perché si chiamano così?» ovviamente non perde tempo ad aspettare una risposta «Perché a forza di tenere l’aria dentro la bocca, le guance gli diventano grandi come le tue e finiscono per somigliare a dei palloni da calcio. È buffo, vero?»
Lo ascolti senza spiccicare parola, un po’ per la paura – la mamma non vuole che tu parli con gli estranei – , un po’ perché no, non la sapevi questa storia delle guancie dei pesci palla.
Il bambino ha gli occhi rotondi e quasi trasparenti, i capelli biondi pieni di gel fino a sembrare castani e quello strano sorriso sghembo, che ostenta orgoglioso qualche dente mancante. Lui però non sembra studiarti con la stessa tua accuratezza e la cosa – forse – ti infastidisce un po’.
«A me però non piacciono quei cosi» precisi di punto in bianco «Io volevo vedere i pesci d’angelo, questi non mi interessano»
Intanto il bambino, senza smettere di ascoltarti, si è preso entrambi gli angoli della bocca con le dita e si è messo a far penzolare la lingua nel vuoto. Dentro l’acquario, però, nessuno sembra apprezzare.
«Perché gli fai la linguaccia?» chiedi, sperando di non sembrargli troppo curiosa.
«Sono tristi, non vedi? È un vero peccato» risponde lui, seriamente dispiaciuto «È anche per questo che gli somigli»
«Ti spiace che io sia triste o che lo siano i pesci? Non capisco»
«A me spiace sempre quando qualcuno è triste»
Restate un attimo in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri. Poi il bambino ti guarda, incrocia gli occhi e si tocca la punta del naso con la lingua. Di punto in bianco scoppi a ridere, senza riuscire più a trattenerti.
«Ecco, molto meglio» esclama soddisfatto, ridendo anche lui «Comunque io sono Christopher. Tu però chiamami Chris, che è più bello»
«Piacere, io sono Michelle» dici a tua volta, porgendogli  la mano come hai visto fare alla mamma.
Chris la guarda un momento, poi ti da il cinque. Sorride e tu fai lo stesso.
«Andiamo a vedere i pesci angelo, Chelle?»
Nessuno ti ha mai chiamata così.
«Sicuro» 
Il tempo sembra essersi fermato.















Keep calm and read here.
Io sono in astinenza da Chris e con questo ho detto tutto: mi manca un fottio ç_ç Questo missing è nato ieri sera all'una ed è stato cancellato - me misera e tapina - mezz'ora dopo per idiozia errore. Sono qui a riproporvelo *contenti?*, propinandovi anche un'orrida immagine di cui mi vergogno profondamente <.< Se qualche artista volesse rimediare, sono qua a disposizione! Un bacione gente, sono stanca e non so che scrivè(?) Wah, a presto per delle note d'autore decenti. 
Tanto amore ragazzi e buona fine scuola - yeah buddy!
#Piccia.
  
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