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Autore: whateverhappened    03/06/2012    2 recensioni
«Non mi piace l'idea che qualcun altro balli con te come ballo io. Quella tizia ti ha pure tirato per la cravatta! Quella è la mia cravatta e tu sei il mio ragazzo, cosa voleva? E smettila di ridere!»
Nick era ormai piegato in due, incurante dei richiami di Jeff. Lo divertiva sempre vederlo geloso, lo faceva sentire ancora più amato di quanto non fosse normalmente, ma mai lo aveva visto così. «Scusa, ma non ce la faccio! Ci avresti davvero separati se non fosse finita la canzone, vero?»
«Certo!» Jeff rispose come se fosse ovvio. «Ero già pronto a condurla con grazia fra le braccia di Richard».
Happy 3/6 Day!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Nick/Jeff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il pomeriggio era stato... insolito. Da quando Kurt era arrivato alla Dalton la loro routine era stata notevolmente cambiata, dando spazio ad esibizioni ben diverse a quelle a cui erano abituati: prima quella sorta di improvvisazione al Gap, poi la performance al Bel Grissino per San Valentino e ora quello. Quando era entrato a far parte dei Warblers non avrebbe mai immaginato che sarebbe finito a cantare in mezzo alla schiuma davanti a un gruppo di ragazzine esaltate.

«Andiamo, Jeff, è stato divertente!» Nick, che camminava al suo fianco, gli diede una leggera spallata. Voltò appena la testa per osservarlo, era ancora in maniche di camicia.

«Sì. La canzone è bella, preparare tutto è stato spassoso, abbiamo riso un sacco... Finché non sono arrivate quelle ragazzine urlanti».

«Sai, basterebbe questa frase per far capire al mondo intero che sei gay, Jeff» si intromise Trent. «O l'espressione che avevi quando quella biondina ti si è spalmata addosso».

«Mi stava facendo soffocare! Che ne è stato del “guardare ma non toccare”?» Nick e Trent scoppiarono a ridere all'espressione assolutamente sconvolta dell'amico: sembrava davvero turbato da quell'esperienza.

«Lo scopo di tutto era vedere se eravamo abbastanza sexy, direi che lo abbiamo appurato. Tranquillo, Jeff, alle regionali saremo su un palco!»

«Non mi serviva quella là per sapere che sono sexy» borbottò Jeff in risposta, lanciando un'occhiata obliqua a Nick. «Ho già chi me lo dimostra».

Nick fece un lieve sorriso, che però non venne ricambiato. Trent gli diede un leggero scappellotto. «Quante storie per due strusciatine! A volte fa bene vedere che sei ancora attraente per il mondo!»

«A me non serve» ribatté Jeff, di nuovo gettando strane occhiate a Nick. «Ma si vede che non è così per tutti».

Trent osservò lo sguardo da folle di Jeff, puntato sulla nuca di Nick. In un istante capì dove voleva arrivare l'amico e decise che non voleva assistere a quanto stava per accadere. Salutò rapidamente, certo di esser stato ignorato da Jeff e maledetto da Nick per averlo lasciato solo, e si allontanò con altrettanta velocità.

«Qual è il problema?» Chiese Nick una volta che furono arrivati in camera, ormai rassegnato a dover affrontare l'argomento. Si voltò verso Jeff, che era scuro in volto come poche altre volte. Seduto sul letto, stava fissando il pavimento e sembrava non voler scollare gli occhi da lì. Gli si accomodò accanto e gli accarezzò leggermente la guancia, facendogli alzare lo sguardo. «Jeff?»

«La giacca» mugugnò in risposta, mentre un lieve sorriso ricompariva sul volto di Nick.

«La giacca? Sei così perché mi sono tolto la giacca davanti alle ragazze?» Jeff notò che l'altro stava facendo di tutto per non ridere, ne apprezzò lo sforzo.

«Eri sudato, Nick. La tua camicia era trasparente. Ce n'erano un paio pronte a strappartela a morsi! Per non parlare di quelle che ti hanno fatto la radiografia».

A quel punto Nick rinunciò a tutti i suoi buoni propositi e scoppiò a ridere, guadagnandosi l'ennesima occhiataccia da parte di Jeff. «Avrei dovuto dare ascolto a quella astrologa quando diceva che gli scorpioni sono gelosi!»

«Non è colpa mia se non mi piace che ti stiano addosso. È una reazione assolutamente naturale».

Nick osservò di nuovo l'espressione di Jeff, sembrava essersi tranquillizzato rispetto a quando erano tornati. Ora sembrava più affranto dalla situazione che arrabbiato. «Lo so, Jeffie. Non ha fatto piacere neanche a me che Pippi Calzelunghe ti si strusciasse addosso...»

«Pippi Calzelunghe?» Lo interruppe Jeff, sorridendo divertito.

«Ho scelto il soprannome mentre ti passava la mano sul petto. E, sì, per un momento avrei voluto amputargliela».

Jeff lo guardò negli occhi, un lieve sorriso ad illuminargli finalmente il volto. «Davvero? Allora non sono geloso solo io?»

«Direi di no!» Nick rise allo sguardo sollevato del proprio ragazzo. «Ero tentato di strappartela di dosso. A fine esibizione, però, quando mi hai guardato, ho realizzato che Pippi non avrebbe mai avuto nessuna possibilità. Per quello non ti ho detto niente».

«Perché sei più tollerante di me» commentò l'altro. «Non mi piace l'idea che qualcun altro balli con te come ballo io. Quella tizia ti ha pure tirato per la cravatta! Quella è la mia cravatta e tu sei il mio ragazzo, cosa voleva? E smettila di ridere!»

Nick era ormai piegato in due, incurante dei richiami di Jeff. Lo divertiva sempre vederlo geloso, lo faceva sentire ancora più amato di quanto non fosse normalmente, ma mai lo aveva visto così. «Scusa, ma non ce la faccio! Ci avresti davvero separati se non fosse finita la canzone, vero?»

«Certo!» Jeff rispose come se fosse ovvio. «Ero già pronto a condurla con grazia fra le braccia di Richard».

«Immagino con che grazia!»

«Nick Duval, tu mi deludi! Sai bene che sono un gentiluomo, l'avrei delicatamente esortata a staccare i suoi artig... Ehm, le sue mani dalla schiena del mio ragazzo. Richard è un bel ragazzo ed è single, sono sicuro che non si sarebbe lamentato e avrebbe volentieri ballato con lei».

«E se lei non avesse voluto?» Era ormai palese che i due si stavano prendendo in giro a vicenda, tanto che stavano entrambi sghignazzando.

«A quel punto l'avrei leggermente scostata e avrei fatto questo» prendendo Nick di sorpresa, Jeff gli passò una mano sulla nuca e lo attirò a sé. Lo baciò con foga, come le prime volte, quando voleva fargli capire quanto avesse desiderato quel momento. Nick gli rise sulle labbra, rispondendo al bacio con lo stesso entusiasmo.

«Bel modo di lanciare un messaggio» sussurrò Nick, la fronte ancora appoggiata a quella del suo ragazzo. «Non so se lo avrebbe afferrato subito, però».

«Meglio sottolinearlo, dici?» Jeff ridacchiò, prima di impossessarsi ancora una volta della bocca di Nick. Le sue mani corsero lungo la schiena dell'altro, come a rivendicarne l'appartenenza. Nick fece lo stesso, percorrendo tutta l'ampiezza del suo petto.

«Magari ancora una volta giusto per essere sicuri» scherzò Nick, abbracciando ancora più forte il ragazzo.

«Certo che è proprio insistente!»

La risata di Nick riempì le orecchie di Jeff, cristallina e limpida proprio come lui. Lo baciò nuovamente, con dolcezza, come quelle volte in cui voleva fargli capire quanto lo amasse, ma con una fretta rara di sentirsi uno parte dell'altro. Jeff sapeva che Nick coglieva ogni sfumatura nei loro baci, proprio come lui, e quello era il primo dei loro baci di riappacificazione. Con buone probabilità sarebbe stato geloso di qualcun altro senza alcuna ragione, ma se quello era ciò che ne derivava valeva uno sfogo insensato. Era certo che Nick la pensasse allo stesso modo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Happy 3/6 day! =)

Questa storia l'ho scritta un saaacco di tempo fa, poi me ne sono dimenticata e non ha mai visto la luce. Quale giorno migliore di questo per pubblicarla?

È ovviamente ambientata dopo la performance di Animal (*ama*). Boh, mi ispirava Jeff gelosino XD

Grazie a chi ha letto/recensirà e quant'altro <3

   
 
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