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Autore: gellabaccella    04/06/2012    3 recensioni
Cosa succederebbe se i Malandrini vivessero nei nostri giorni? E se incontrassero gli One Direction? Se vi interessa non aspettate ad entrare!
Storia scritta in collaborazione con Muffin alla carota!
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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-Ahhhh!!!!-

Un urlo lacerante squarciò l’aria.

Un urlo lacerante svegliò Leslie Tomlinson, il primo giorno di vacanze.

Un urlo lacerante segnò, molto probabilmente, la fine del malcapitato urlatore.

 

-Chi ha osato svegliarmi?!-

Una Leslie Tomlinson in vestaglia, con i capelli che andavano contro ogni legge della fisica e delle occhiaie che avrebbero fatto invidia alla fossa delle Marianne, si presentò in cucina pronta a strozzare l’idiota che aveva urlato.

-Sorella, cara sorella, potresti non uccidere i miei amici di prima mattina, per favore?-

Uno sguardo più nero della pece incontrò gli occhi celesti di Louis William Tomlinson.

-Tu sai che io odio svegliarmi presto durante le vacanze.-

-lo so, ma, vedi, Harry ha urlato solo perché ti è arrivato un sms...-

-Eh?!-

-Sorella di Louis, c’è uno stupidissimo uccellaccio fuori dalla finestra!-

-Senti riccio dei miei stivali , uccellaccio dillo al tuo stupidissimo telefono!-

Aprì la finestra e prese dal gufo una lettera e l’immancabile gazzetta del profeta.

Dopo che il gufo se ne fu andato il “riccio” uscì da sotto il tavolo e si rimise a fare una tranquilla colazione.

-Ahhhhh!!!!!!!-

-E adesso cosa c’è?!-

-Il tuo giornale si è mosso! L’avete visto anche voi vero?!-

-O mio dio Louis! Ma dove l’hai trovato questo qui?! In un manicomio forse?!-

-Te lo giuro Leslie, non ho idea di che cos’abbia oggi!-

-Ok , ho capito: non è colpa tua se i tuoi amici sono degli squilibrati e, comunque, nel mio mondo le foto si muovono, qualche problema?!-

-No, nessuno.-

-Bene!-

-Bene!-

Leslie strappò il giornale dalle mani di Harry e si sistemò nella parte più lontana del grande tavolo di cucina: in una mano la lettera e nell’altra una tazza di té.

-Mamma!-

-Si Leslie, cosa c’è ?-

-Può venire una mia amica a stare da noi per un po’ di tempo?-

-Ma, Leslie, ci sono già i ragazzi...-

-Questa è discriminazione bella e buona! Gli amici di Louis si e una, una soltanto, delle mie amiche no?! Io me ne vado da questa casa! Me ne vado e non tornerò mai più! E poi ve ne pentirete e vi chiederete  “Chissà come sta la povera Leslie, sola e abbandonata dalla sua stessa famiglia nel buio e freddo mondo?”...-

-D’accordo, d’accordo! Di alla tua amica che può venire!-

-Grazie mamma, lo sai che ti voglio bene!-

Prese un ultimo biscotto al volo e, con la tazza ancora in mano, si diresse in camera sua.

-Louis, tua sorella è una forza!-

-Lo so Zayn , lo so-

Finita la colazione ognuno si diresse nella propria stanza, pronti a prepararsi per una nuova giornata di beato far niente.

-Mamma, io esco. Vado ad aiutare la mia amica a portare le sue cose. -

-D’accordo amore, dove la potremmo sistemare secondo te?-

-Può anche stare nella mia stanza: è abbastanza grande per noi due!-

-Ok allora le preparo il letto.-

-Grazie mamma, ciao ragazzi!-

-Ciao sorella!-

 

 

-Louis ma dove va tua sorella?-

-Saranno affari suoi no Harry?-

-Si ma...-

-Senti Harry, hai bisogno di uscire e trovarti una ragazza per l’estate!-

-Ma...-

-Niente ma Harry! 

-Ragazzi, io esco a fare la spesa. Non combinate nulla!

-No mamma, tranquilla!

-Cosa facciamo adesso?- chiese Louis una volta che la macchina della madre uscì dal vialetto.

-Boh, non saprei...-

-Ehi ragazzi, io avrei un idea...- iniziò Niall.

 Zayn e Liam si guardarono negli occhi.

-Non ti spaventa il suo sguardo da novello genio del male?-

-Si decisamente ma, ogni tanto, gli viene qualche idea geniale quindi sentiamo un po’ che cosa ha pensato quel suo cervellino bacato.-

-Farò finta di non essermi offeso per le vostre considerazioni sul mio più che brillante cervello. Vi ricordate di quando siamo andati a prendere la sorella di Louis alla stazione?-

-Si certo e chi se lo dimentica?!-

-E vi ricordate di quella fantastica scopa volante...?-

-Non vorrai mica dire dire che...?-

-Dai, e quando ci ricapita l’occasione di poter salire su una vera scopa volante?!.- 

-Niall ha ragione in fondo-

-Si Harry, però se mia sorella ci becca, come minimo ci uccide. In particolare te che oggi l’hai svegliata-

-Dai Louis, non è che ti vuoi tirare indietro proprio ora?-

-Io? Io ci sono già salito-

-Allora perfetto, così non corriamo rischi- 

-Ragazzi, non facciamolo. E‘ pericoloso e poi non mi fido affatto di Louis-

-Liam non è così che si tratta il padrone della casa in cui vivrai per i prossimi tre mesi-

I ragazzi si misero a discutere fino a quando Zayn rientrò in cucina stringendo la scopa di Leslie.

-E dove l’hai presa quella?-

-Voi non vi decidevate così sono salito e l’ho presa dal suo armadio-

-Fantastico Zayn!-

-Andiamo nel giardino sul retro, così non ci vedrà nessuno-

I cinque ragazzi uscirono capitanati da Harry e Niall che pensavano a tutte le possibile acrobazie, seguiti da Zayn e Louis che stavano scommettendo chi tra di loro avrebbe vinto una gara di velocità e, infine, con Liam che si chiedeva come mai quei ragazzi dovessero essere così stupidi.

-Allora chi inizia?-

-Io-

-Perché dovresti iniziare tu, Harry?-

-Perché ho i capelli più belli-

-Appunto per quello dovresti essere l’ultimo, altrimenti si scompigliano-

-Così sarò più sexy-

-No, Harry. Inizio io perché sono il fratello della proprietaria-

-Ma l’idea è stata mia-

-E io ho preso la scopa-

-Io invece vado a chiamare il pronto soccorso-

-Liam, noto che hai proprio tanta fiducia nelle nostre capacità-

-Sta zitto Louis!-

-Allora inizio io! Posso andare da Nando’s?-

-Ma è a Londra-

-Lo so, ma io sarei su una scopa volante e non resterei imbottigliato nel traffico-

-Niall sarà l’ultimo-

-Chi sei tu per dirmelo Harry?!-

-Il più bello. Allora è deciso io e Louis prima poi voi altri-

-No, non è deciso nulla!-

-Sei sicuro Zayn di voler sciupare il tuo ciuffo?-

-Va bene, iniziate voi-

Harry e Louis si batterono un cinque e si misero a cavalcioni sulla scopa. Subito quest’ultima si alzò e i ragazzi persero subito il controllo.

-Louis, come cazzo si fa a usare questo aggeggio?-

-Io, ehm...ecco, non me lo ricordo-

-Non ci credo!- Harry si girò verso l’amico -Tu non ci sei mai salito sopra, ammettilo!-

-Si, hai ragione!-

-Oddio, ci stiamo alzando!-

-No, non è vero-

-Si invece-

-LIAAAAAAAAAMMMMM, AIUTACIIIII-

-Oddio, ma Louis tu non sapevi come usarla?- urlò il ragazzo correndogli dietro, seguito dagli altri due.

-Ha mentito, chiama qualcuno!-

Nel momento in cui Harry chiese aiuto la scopa cercò in tutti i modi di disarcionarli. I ragazzi iniziarono a urlare in modo poco virile mentre Niall non stava in piedi per il troppo ridere. Zayn li seguiva allungando le braccia per aiutarli, mentre Liam era sul punto di una crisi nervosa.

-COME SI PUO’ ESSERE COSI’ STUPIDI! COME SI PUO’?-

-Zayn, allungati di più!-

-Non ce la faccio Harry-

-Impegnati-

-Abbassatevi voi!-

-Non ci riusciamo-

-Impegnatevi!-

Mentre quei tre continuavano a litigare un sonoro “pop” attirò di tutti i ragazzi, che si girarono nello stesso istante.

-COSA STA SUCCEDENDO QUI?-

-Nulla-

-Nulla?! Liam si sta strappando i capelli per la disperazione, Niall sta soffocando per il ridere, Zayn sta saltando per cercare di prendervi e voi due siete sulla mia scopa, la mia sacra e adorata scopa. E questo ti pare nulla, Louis?!-

-Ti prego, aiutaci!-

-Aiuterò la mia scopa, non voi-

Con un semplicissimo movimento della bacchetta i ragazzi furono sbattuti per terra e la scopa volò dritta tra le mani della padrona.

-Potevi essere più delicata-

-E tu meno cretino, Harry!-

-Scusami Leslie, prima di ucciderli, potresti aiutare Niall. Non riesce più a smettere di ridere-

Leslie calmò anche Niall che la ringraziò, continuando a ridere.

-Comunque lei è Rose Fabray, una mia compagna di scuola-

-Ciao- disse lei timidamente.

-Ciao- risposero i ragazzi in coro.

-Bene, noi ce ne andiamo su in camera. La prossima volta che osate entrare in camera mia, prendere la mia scopa e tentare di suicidarvi io non vi fermerò.-

I ragazzi deglutirono e si guardarono impauriti.

 

 

-Rose, che succede?-

-Nulla-

-Mi hai inviato una lettera dove mi dicevi di venirti a prendere, ti deve essere successo qualcosa per forza-

Rose abbassò gli occhi e diventò rossa.

-Hanno litigato di nuovo per il fatto che tu sia una strega, vero?-

-Si. Penso anche che il babbo abbia iniziato a bere anzi, ne sono certa-

-Ti ha messo le mani addosso?-

-No, però forse su mia mamma. Non che lei sia meglio: sempre a dirmi che sono un mostro, mi ricorda Petunia-

-Comunque puoi restare qua quanto vuoi, casa mia è casa tua-

-Grazie- 

Le due ragazze si sorrisero quando un ticchettio richiamò la loro attenzione.

-Oddio no! Quello è il gufo di Black-

-Da quando ti scrivi con Black?-

-Da quando lui mi ha svegliato alle cinque del mattino per ricordarmi quanto è figo-

-Ed è ancora vivo per raccontarlo? Vedo che hai lavorato sul tuo autocontrollo.-

-Non per molto-

 

 

“Carissima Leslie,

mi duole moltissimo aver interrotto il tuo sogno dove, sicuramente, ero il protagonista. E mi duole che, nonostante la mia compagnia notturna, tu sia acida come al solito. Non si trattano così male gli amici di penna e non osare dire che non lo siamo. Comunque pensavo che potremmo vederci tutti noi Grifoni, oppure solo io, te e un delizioso gelato alla menta diviso in due. 

Aspetto con ansia (anzi no, l’ansia fa venire le rughe) una tua risposta.

Saluti, lo stra-strafighissimissimo Black (non potevo più firmarmi con strafighissimo)”

 

-Questa è la volta buona che lo ammazzo-

-No, dai. Fammi leggere-

-Perché quello sguardo? Tu non hai mai quello sguardo! Io ho sempre quello sguardo! E quello sguardo porta sempre a guai!-

-Leslie, non ho nessuno sguardo. Pensavo solo che sarebbe bello prendere un gelato tutti insieme-

-Stai scherzando spero?! Io non ho voglia di passare un pomeriggio con Black!-

-Staremo tutti insieme! Dai, dì a Black di sì, io avviserò le altre-

-No-

-Vuoi dire no a una povera ragazza maltrattata a casa?-

-Ti odio- disse Leslie prendendo una pergamena.

 

“Black,

TUTTI INSIEME prendiamoci un gelato domani alle 16.30. Se è alla menta te lo spiaccico in faccia e il cono te lo infilo tu sai dove.

Ti consiglio ti portarti un para-genitali così, per sicurezza!
Tomlinson”

 

Nel frattempo Rose era scesa in cucina e aveva inviato una lettera a Black.

 

“Black sono Fabray. Non portarti nessuno dietro, solo tu senza i tuoi compari. Non verranno neanche le ragazze. Vedi di non fare il cretino con Leslie, sennò altro che para-genitali.

Rose”

 

“Credo di amarti (no, io amo solo me stesso). Comunque non ti preoccupare, sarò un galantuomo.

Black”



Note delle Autrici.
Capitolo treeeeee scritto con la grandissima Muffin alla Carota! 
Il prossimo capitolo è in fase di lavorazione e ci sta piacendo particolarmente!
Comunque, prima di postarlo, ci piacerebbe sapere cosa ne pensate di questo.
Ringraziamo inoltre le cinque persone che hanno recensito, le quattro che hanno aggiunto la storia tra le preferite, le otto che l'hanno aggiunta nelle seguite e l'unica che l'ha aggiunta nelle ricordate!
Grazie infinite, non vediamo l'ora di sapere cosa ne pensate di questo capitolo!
gellabaccella e Muffin alla Carota!

 

  
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