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Autore: Thatswhatiam98    04/06/2012    5 recensioni
Salve! E' la seconda volta che scrivo questo ... Ma vabbè u.u
Londra, 1895: la vita del riccio principe Harry sta per essere sconvolta. Da cosa? Da una lettera, una semplice lettera, spedita da una persona non così semplice: Zayn Malik, principe del Wales. Cosa conterrà la lettera? E cosa ne comporterà il contenuto? Scopritelo leggendo u.u Chi altro vi sarà coinvolto? Semplice: un insegnante di scherma dagli occhi azzurri, un principe dai biondi capelli, due principesse dalla bruna capigliatura, un maggiordomo dagli scuri occhi ed il resto del reame. Interessati? Non ancora? Leggete :)
«Ma … Ma non è colpa sua» rispose il riccio senza interrompere il contatto visivo.
«Chi è quello che si è innamorato?» chiesi alzando un po' la voce.
Perché credeva fosse opera sua? Come poteva anche solo pensarci?
«Non … non è la mente a scegliere chi amare, Tomlinson, ma il cuore» disse Styles abbassando il volto. «e lui non bada ad alcuna sottigliezza ...».

Vi ho interessati? Spero di sì :3 Spero vi piaccia e che recensiate :) Ciao :3
LARRY AND ZIALL HERE, BITCHES.
Ps. Il rating della storia potrebbe cambiare in rosso!
Genere: Comico, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Past Into The Present: Rebirth

 

12 Settembre 1895, Londra

«Signorino, si svegli».
«Mmh …» dissi, rigirandomi tra le coperte del letto verde a baldacchino, facendolo cigolare non poco.
«Forza, signorino Harry, è tardi. Tra un'ora precisa ha la sua lezione quotidiana di scherma, alla quale non può assolutamente mancare».
«Mmh … Sì, va bene, mi alzo …» dissi, portando le braccia verso l'alto per stiracchiarmi e stropicciandomi i verdi occhi.
Mi alzai e detti uno veloce sguardo al comodino, ove era poggiata la sveglia, insieme ad un bianco centrino sul quale troneggiava ed il mio orologio da taschino: Liam aveva ragione, erano già le 9:30, in un'ora avrei avuto la mia lezione! Per quale motivo m'ero svegliato così tardi? Rimane tutt'ora un mistero: ero solito alzarmi alle 8:00 puntuale, essendomi abituato alla sveglia “collettiva”. Evidentemente, la sera prima non ero riuscito a prender sonno facilmente. In qualunque caso, mi soffermai, per un paio di secondi, ad osservar il volto del maggiordomo: lineamenti semplici, con labbra carnose, dolci occhi nocciola e biondi capelli scuri che incorniciavano il tutto. Era decisamente bello e tutto in lui esprimeva calma e dolcezza: sin dalla tenera età, fummo amici, superando la barriera della diversità economica; dopotutto, eravamo bambini, non potevamo capire. Così, diventammo quasi inseparabili: io, lui e mio fratello eravamo soliti giocare con qualsiasi divertimento a nostra disposizione, tipo corde, pupazzi, anche solo bottoni, a noi bastava la fantasia e tutto diventava … magico! Decisi di affrettarmi e cominciai a spogliarmi della camicia da notte mentre Liam faceva scorrere l'acqua nella vasca e preparava le vesti da indossare dopo il veloce bagno che mi apprestavo ad avere. Dopo esso, mi rivestii in fretta ed uscii dalla mia stanza seguito dal biondo, anche se le nostre strade cambiarono quando io girai a sinistra per accingermi a scendere le scale mentre lui voltò a destra per continuare a svolgere le sue mansioni quotidiane. Scese le scale, mi diressi nella sala da pranzo, ove le mie sorelle mi aspettavano per cominciare la colazione: entrato nell'enorme salone, completamente nei colori verde smeraldo, verde pistacchio, nero e marrone ciliegio, salutai le due ragazze sedute l'una di fronte all'altra, entrambe dai capelli marroni.
«Buongiorno sorelle».
«Buongiorno a te, Harry» rispose la più grande tra le due, volgendo il suo sguardo sulla mia persona per qualche secondo, per poi sbirciare alle mie spalle con occhi colmi di speranza.
Vana speranza: Danielle, la mia sorella maggiore, aveva una cotta per il maggiordomo Liam, il quale, però, rifiutava il suo amore per la sua situazione sociale. Ammettiamolo: mio padre non avrebbe mai accettato un matrimonio tra un maggiordomo ed una nobile, per di più sua figlia, la donna più grande dopo la madre, quella che bada a tutti noi mentre quest'ultima non è presente per vari motivi. Mi dispiace per lei: il suo è amore puro, eppure impossibile, peccato.
«Buongiorno, fratellino» disse l'altra mia sorella maggiore, Eleanor, senza distogliere lo sguardo perso dalla finestra.
«Buongiorno popolo! Che si mangia?».
Mio fratello, Niall, era appena entrato, sfoggiando uno dei suoi migliori e dolci sorrisi. Capelli biondi, occhi azzurri, fisico perfetto e, come già citato, sorriso dolce e rassicurante, spuntante ogni qual volta la sua risata cristallina viene fuori: quale ragazza malata di mente avrebbe potuto dire che fosse brutto? Sicuramente, non si poteva dire lui fosse perfetto: aveva sempre e comunque una fame enorme, non importava cosa stesse facendo, lui aveva fame.
«Il tè di quest'oggi è l'Early Grey, accompagnato da alcuni biscotti alla panna, signorino Niall» disse Liam entrando e facendo accomodare me e mio fratello ai nostri soliti posti.
«Buoni!» affermò Niall assaggiando uno dei docli posti nel piatto dai bordi argentati poggiato al centro del tavolo.
«Confermo, sono buonissimi,» approvò Eleanor distogliendo finalmente lo sguardo dal giardino al di fuori. «ma come mai non abbiamo svolto la colazione all'aperto come i precedenti giorni, Liam?».
«I vostri genitori, il Re e la Regina, non approvano il vostro banchettare all'aperto di questo periodo: oramai, il periodo del caldo si è concluso, ed ora ricomincerò il freddo» rispose il maggiordomo versando il tè in ciascuna delle tazze per poi congedarsi con un “se desiderate i miei servigi, sarò nella stanza accanto”.
Cominciammo a sorseggiar e il tè e ad assaggiare i biscotti, per colpa di Niall che se li era spazzati via in qualche secondo, senza trovare un argomento di conversazione, forse per la stanchezza o per la noia, non saprei, ma, alla fine, Eleanor ne trovò uno.
«Harry, per oggi hai per caso in programma la lezione di scherma?».
«Certo, Eleanor, come ogni giorno» risposi osservandola per qualche secondo stranito, per poi ritornare alla mia tazza.
«Oh, bene … Con il solito insengante?» chiese con curiosità che mi parve strana.
«Beh, ovviamente. Come mai?» posi osservando il suo volto arrossire non poco.
«Oh, così, era solo per parlare ...» disse lei tornando ad osservare il giardino con lo sguardo perso.
«Ah, Eleanor, ammettilo, non puoi nasconderlo per sempre!» disse spazientita Danielle, alzando lo sguardo dal tavolo. «Dovete sapere che la qui presente Eleanor Styles è innamorata persa dell'insegante di scherma, Louis Tomlinson!».
«Non è vero, Danielle! Sei una pettegola!» si difese immediatamente la ragazza, andando ad appurare i sospetti nei suoi confronti.
La vittima si alzò di scatto per dirigersi verso la sorella maggiore e cominciare con lei una breve litigata, composta soprattutto da rimproveri della prima e risate divertite della seconda. Niall ed io ci guardammo e scoppiammo a ridere, seguiti da loro. In seguito allo svolgersi della colazione, mi diressi verso il giardino e mi sedetti su una delle diverse panchine in attesa del mio maestro, non molto più grande di me. Erano le 10:35 quando vidi spuntare da dietro una bassa collina un alto ragazzo dai corti capelli marroncini: mi avvicinai e ci salutammo con una calda stretta di mano.
«Buongiorno Styles» disse lui sorridendo e ritraendo la mano dopo il saluto.
«Buongiorno Tomlinson» risposi sorridendo a mia volta e accompagnandolo nel capanno ove erano custodite le armi, tra cui anche le spade per la lezione.
Prese queste, ci dirigemmo su un punto non troppo alto rispetto al resto del giardino, per evitare scontri con qualche persona di passaggio, e cominciammo la lezione. Mentre lottavamo lui continuava ad urlare “Bravo!” e “Complimenti!” seguiti da suggerimenti e consigli. In seguito ad una mezz'oretta di esercizio, concordammo per una piccola pausa e ci sedemmo nell'erba, osservando o la gente o le nuvole. Mentre Louis fissava quest'ultime, mi fermai ad osservarlo: i suoi stupendi occhi azzurri riflettevano il cielo, rendendolo immenso, e le sue labbra sottili erano modellate in un sorriso semplice, ma bellissimo; i suoi capelli si muovevano leggermente al vento e l'accenno di barba all'altezza del mento completava il volto, lasciando tante donne, come mia sorella, con la bava alla bocca. Notò il mio sguardo curioso e chiese:
«Che c'è? Ho forse qualcosa sul viso?».
«Mmh, no. Stavo solo pensando» risposi puntando i mei occhi verdi nei suoi azzurri.
«A cosa? A quanto sia bello?» disse ridendo e trascinando anche me in una breve risata.
«No,» dissi smettendo di ridere sciamando. «no. Stamattina sono venuto a conoscenza della cotta di mia sorella Eleanor per lei, Louis, e vi meditavo sopra».
«Mmh ...» disse lui in segno di risposta e, detto ciò, si stese nell'erba, schiacciando qualche filo sotto il suo peso.
«Ne era già a conoscenza?» chiesi osservandolo mentre spostava il suo sguardo sulla volta celeste.
«Se devo essere sincero con lei Harry, sì, lo sapevo. E anche da un bel po’ …» ammise Louis poggiando i suoi occhi cielo sulla mia persona.
«Oh, quindi Niall ed io eravamo gli unici a non essersene accorti! Sembriamo davvero stupidi così!» e, detto questo scoppiai a ridere, mentre Tomlinson, ridendo a sua volta, mi trascinava giù, stendendomi accanto a lui per osservare il cielo, credo.
Ridemmo per minuti che mi parvero infiniti, continuando a farci scherzi a vicenda, come solletico, e divertendoci: sì, quel ragazzo mi era davvero simpatico. Ammetto di aver sempre sperato ad un’amicizia tra le nostre persone, ma sembrava troppo difficile perché ciò accadesse, essendo lui solamente un insegnante e non avendo una carica più alta: un po’ come Danielle e Liam, solo è differente il sentimento. (NdA: Per ora … Muahahahah XD) Ci rialzammo e continuammo l’allenamento senza altre interruzioni.
«A domani, Styles» disse Louis muovendo la mano leggermente in segno di saluto per poi correre via in tutta fretta a causa di un impegno.
«A domani, Tomlinson» risposi al saluto con un sorriso.
Riportai le spade al loro posto e mi accinsi a salire i quattro gradini che rialzano l’enorme villa, quando notai Danielle, seduta sull’erba lì vicino, in lacrime. Mi avvicinai lentamente e mi sedetti accanto a lei per consolarla, abbracciandola e facendole poggiare la testa sulla mia spalla.
«Ehi, ehi, che succede Danielle?» chiesi preoccupato osservandola negli occhi.
«Poco fa mi è giunta questa lettera …» rispose la ragazza mostrandomela.
La lettera recitava “Cara signorina Danielle Styles, la informo che il sottoscritto principe del Wales è in viaggio per incontrarla. Questo incontro è un’idea di mio padre, per combinare un matrimonio tra i due regni. Spero che lei comprenda a cosa serva ciò: se il suo ed il mio paese si unissero, sarebbero un’enorme potenza. Spero lei comprenda e non la prenda troppo male per averla avvisata così tardi. Ossequi, Il Principe Del Wales, Zayn Malik”. La lessi velocemente: poche righe ma taglienti. Cosa ne sarebbe stato del sogno di Danielle?

Salve, popolo di EFP :3 Spero che la storia sia stata di vostro gradimento e che ... recensiate, ovviamente! 
XD Accetto tutto, anche un "Ma và a zappare, sfaticata!" (anche se poi penserò seriamente che i miei genitori si siano impadroniti del vostro computer u.u) Va bene? Ciao :D
   
 
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