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Autore: Samurai Riku    05/06/2012    1 recensioni
Gintoki precipitò a terra, attraversando fronde e rami di alberi verdi e lussureggianti, finendo di faccia sul suolo.
-Uoooh!!!- lentamente si alzò a sedere guardandosi attorno. -Ma dove sono finito? Una foresta…? Chi ha spostato la città?- poi si alzò in piedi spolverandosi i vestiti. -Nh…? Aaaah!!!! Ma come sono conciato!!!???- indossava stivali scuri su pantaloni bianchi, una pettorina da combattimento, un mantello lungo bianco anch’esso all’esterno e blu intenso all’interno e una fascia blu stretta attorno alla fronte. Una spada lucente al fianco.
-C’è qualcosa che non mi quadra…-
Un grido poco lontano da lì -Aaaah!!!! Aiuto!!!!!!-
-Ma questa… è la voce di Shinpachi!!!- Gin si mise a correre nella direzione del grido -Shinpachi!!! Dove sei?-
-Gintoki!!!! Qua su!!!!-
Alzò lo sguardo e trovò il ragazzo incastrato fra i rami di un albero.
-Che ci fai lì!!??-
-E io che ne so!!! E tu come sei vestito?!-
-Perché, tu ti sei visto?! Sembri un bonzo!!!-
-Ecco perché a terra c’è quel bastone… tirami giù Gin!!!!- implorò.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gintoki Sakata, Kagura, Nuovo personaggio, Shinpachi Shimura, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Una giornata comune all’agenzia tuttofare di Edo… nessun cliente all’orizzonte.

Kagura e Sadaharu rientrarono con la spesa.

-Siamo a casa!-

-Bentornata Kagura!- salutò Shinpachi.

-Guardate cosa avere dato me al supermercato!- la ragazzina prese una scatola quadrata di cartone dalla borsa della spesa.

-Nh?- anche Gin, intento a leggere Jump, si interessò all’oggetto. -Ehi, ma…-

-È una consolle con un videogioco allegato.-

-E te l’hanno data in omaggio?! Sicura di non averla rubata?- chiese Gintoki.

Sadaharu gli azzannò la testa con le sue possenti fauci, facendogli scivolare un rivolo rosso sul viso.

-Certo! Io povera, ma non ladra!- disse Kagura. -Gioco in omaggio per promozione di nuova consolle e io fortunata!-

-Prima vinci un viaggio nello spazio, ora questo… comincio a credere che sei diventata la preferita dell’autore.- commentò Shinpachi.

-Oppure quel vecchio si diverte a farci fare la figura dei pezzenti a noi due!-

Il campanello suonò.

-Vecchia!! Se sei tu te l’ho già detto, non abbiamo i soldi dell’affitto!!- gridò Gin.

-Sono Riku!-

-Shinpachi, va ad aprire!-

-Sì, vado, vado…- il ragazzo andò all’ingresso -Ciao Riku!-

-Ciao Shinpachi!- sorrise -Posso entrare?-

-Ma certo, accomodati.- disse facendole strada nel soggiorno.

-Salve ragazzi!!-

-Riku!!- esclamò tutta contenta Kagura.

-Come mai qui? La vecchia ti ha licenziata?-

-No! Anzi è proprio lei che mi manda! Dovete pagare l’affitto…-

-Non abbiamo i soldi oggi.- rispose Gin.

-Ma avete fatto grande spesa! Ehi, cos’è?- si avvicinò al tavolino dove tutti erano riuniti. -Un videogioco!? Non avete soldi per l’affitto ma li spendete per un videogioco!?!-

-Non è come credi! Non l’abbiamo comprato!!- disse Shin.

-Oggi io fatto spesa e dato me in omaggio!-

-Sul serio? Ma che fortuna Kagura! A voi due non capita mai nulla di simile! Chissà perché!-

-Non ti ci mettere pure tu!!!- esclamarono all’unisono Gintoki e Shinpachi.

-Allora? Lo proviamo?!-

-Perché no!- Gintoki collegò la consolle alla televisione e poi inserì il CD del videogioco.

-Aaah!!! Che bello!!!! Voglio giocare!!!- Kagura si impadronì del joystick.

-Ehi aspetta! Ci sono prima io!!!- Gintoki cercò di strapparglielo dalle mani.

-Cos’è questa storia? Vuoi giocarci per primo solo perché sei il protagonista?! Fate giocare me!!!- anche Shin si unì alla rissa.

-Shinpachi, è inutile che cerchi di importi! Una spalla sei e una spalla rimarrai!!!

-Fate giocare anche me!!!! O date i soldi ad Otose!!-

-Ma non li abbiamo!!!-

-Mollate!!!!- ribadì Kagura.

Nella foga della lotta per contendersi il primo turno, inavvertitamente Gin premette un pulsante rosso contornato di blu sul joystick e un bagliore proveniente dal televisore, investì l’intera stanza.

-…. Eh?-

La luce fosforescente avvolse i quattro ragazzi e Sadaharu. Quando si ritirò nello schermo la casa era deserta.

 

Gintoki precipitò a terra, attraversando fronde e rami di alberi verdi e lussureggianti, finendo di faccia sul suolo.

-Uoooh!!!- lentamente si alzò a sedere guardandosi attorno.  -Ma dove sono finito? Una foresta…? Chi ha spostato la città?- poi si alzò in piedi spolverandosi i vestiti. -Nh…? Aaaah!!!! Ma come sono conciato!!!???- indossava stivali scuri su pantaloni bianchi, una pettorina da combattimento, un mantello lungo bianco anch’esso all’esterno e blu intenso all’interno e una fascia blu stretta attorno alla fronte. Una spada lucente al fianco.

-C’è qualcosa che non mi quadra…-

Un grido poco lontano da lì -Aaaah!!!! Aiuto!!!!!!-

-Ma questa… è la voce di Shinpachi!!!- Gin si mise a correre nella direzione del grido -Shinpachi!!! Dove sei?-

-Gintoki!!!! Qua su!!!!-

Alzò lo sguardo e trovò il ragazzo incastrato fra i rami di un albero.

-Che ci fai lì!!??-

-E io che ne so!!! E tu come sei vestito?!-

-Perché, tu ti sei visto?! Sembri un bonzo!!!-

-Ecco perché a terra c’è quel bastone… tirami giù Gin!!!!- implorò.

 

Dopo che Shin fu coi piedi per terra:

-Si può sapere che sta succedendo?-

-Che ne so!! Mi sembra di essere in un gioco di ruolo con tanto di cos play!- disse Gin.

-Gioco?!?- Shinpachi ebbe l’illuminazione -Ehi, vuoi vedere che…-

-Cosa? Hai capito che ci è successo?-

-Credo… anche se è un’idea assurda!-

-Parla Shinpachi!-

-E se fossimo veramente in un gioco!? In quello che ha portato a casa Kagura!?-

Gintoki lo fissò per un attimo in silenzio, poi scoppiò in una risata nervosa -Ahahahahahh!!!! Ma che assurdità!!! Questo significa che siamo intrappolati qui!! No, no, no impossibile!!!!- sudava freddo.

-Mantieni il controllo Gintoki!! È l’unica spiegazione anche se assurda!!!-

-E come facciamo ad uscire da qui!!!??- prese per le spalle l’amico scuotendolo.

-Probabilmene dobbiamo finire il gioco… almeno non siamo soli.-

-Già, anche Kagura, Riku e Sadaharu dovrebbero esserci, quindi non ci resta che trovarli!-

-Esatto!!! Non perdiamoci d’animo!!-

-Per niente! Ma questa storia è assurda! Assurda!!!-

 

Gintoki e Shinpachi percorsero il sentiero nella foresta.

-Vediamo… io sarei il guerriero e tu il fidato bonzo consigliere?-

-A quanto pare…-

-Anche nella vita virtuale non sei più di una spalla!! Incredibile!!!-

Dopo quel commento la testa di Gin venne colpita con il bastone d’orato del bonzo.

-Ahio!!!! Deficiente!!!-

Arrivarono ad un bivio.

-…-

-… adesso?- chiese il guerriero.

-Ehm… non hai letto il libretto delle istruzioni?- non fece in tempo a finire la frase che Gin stava già andando per il sentiero di sinistra. -Gintoki, sei sicuro sia la via giusta?-

-Fidati! Me lo sento dentro!- rispose serio.

-Ti stai personificando troppo!!!!!-

Percorrendo la via…

-Giuro che se ci hai fatto sbagliare strada non so cosa ti faccio!-

-Abbi un po’ di fiducia!-

Un bastone rosso centrò in pieno le teste dei viaggiatori, finendo poi a terra.

-Aaah!!!!-

-Che cavolo era!?!-

Una figura emerse dal verde della foresta -Scusate, mi è scivolato….-

-Ah, Riku!!!-

-Shinpachi! Gintoki!!- esclamò la ragazza riconoscendoli.

Gin la squadrò a capo a piedi -… che razza di costume è?-

La samurai, imbarazzata, distolse lo sguardo -Me lo chiedo pure io!!!-

Indossava un corpetto sbracciato fatto di verdi foglie che si univa ad una corolla di petali rossi che le facevano da gonna.

-Chi saresti?- chiese Shinpachi.

-Lo spirito della foresta. Tu sei il bonzo?-

-Sì, e lui il guerriero.-

-Allora la mia idea era giusta… siamo nel videogioco!!-

-Infatti! Come sia successo non lo so, ma dobbiamo uscirne!!-

-Concordo! Tu che ne pensi Gin? Gin?-

Impugnò il bastone rosso dalle estremità dorate e glielo picchiò forte sulla testa.

-Finiscila di fissarmi così!!!!!!-

Per lo spavento Shinpachi fece un passo indietro.

-Ma sei scema!!?? Mi hai spaccato la testa!!-

-Purtroppo è troppo dura per rompersi!!!!-

-Avanti, non è il caso di litigare! Dobbiamo trovare Kagura e Sadaharu!-

-Giusto, giusto! Allora, riprendiamo il cammino.- disse Gin, deciso, proseguendo per quel sentiero.

-… ehm, Gin…- tentò di richiamarlo Riku.

-No, non fermatemi. Sono deciso ad arrivare fino in fondo a questa storia.- rispose senza voltarsi.

-Mi sta bene ma devi sapere che…-

-Voglio portarvi tutti fuori da questo posto e se l’unico modo è terminare la partita allora affronterò ogni pericolo per farlo!-

-Va bene ma… quella è la strada sbagliata.-

Il samurai si fermò di colpo, rimanendo imbambolato per qualche minuto, poi si voltò a testa bassa, non avendo il coraggio di guardare gli amici, e con passo rigido tornò da loro.

-Perché me lo sentivo che avevamo preso il sentiero sbagliato…- commentò Shinpachi frustrato.

-Tu come lo sai?-

-Ehi, sono lo spirito della foresta! Io consiglio e indirizzo! Quindi dovete seguire me se non volete smarrirvi in questo bosco!-

-Anche tu ti stai personificando troppo!!!!!-

-Visto Shinpachi! Te l’avevo detto che era il sentiero a destra! È sempre il sentiero a destra!-

-Ma che faccia di bronzo!! Sei tu che ti sei lanciato a sinistra senza il minimo senso logico!!!-

Il bastone fracassò il cranio dei due ragazzi che stramazzarono a terra.

-Ma che fai Riku!?!-

-Altro che spirito della foresta sei il demonio!!!-

-Continuerò a colpirvi se non la smettete di disturbare la tranquillità di questo luogo sacro!- li rimproverò.

-L’abbiamo persa, l’abbiamo persa!!-

-E adesso in marcia!! Statemi dietro e non vi perderete!!- aggiunse sorridendo.

Con Riku in testa al gruppo il gruppetto percorse senza indugi i meandri intricati in quel verde florido.

-Non vedo l’ora di tornarmene a casa, perché devo essere io il bonzo!-

-Io voglio solo togliermi questo ridicolo costume!! Non è proprio da me!-

-Questo cambio di look ti sta bene, ti fa risaltare!- commentò il guerriero con fare assorto.

-Non ti smentisci mai!!!- lo rimproverò il bonzo.

-Gin, vieni davanti!- ordinò lo spiritello irritato.

Lui si spostò in testa al gruppo -Ma perché? La mia era una critica costruttiva!-

-Cammina!!!- gridò piantandogli un’estremità del bastone nella schiena.

 

Arrivarono ai confini della foresta e da lì la vista del paesaggio era completa: sulla destra su una collina montuosa si ergeva un castello, alle sue pendici, poco più avanti c’era un villaggio e intorno si estendeva vegetazione a perdita d’occhio.

-Caspita! Che panorama!!!- disse Shinpachi.

-Cosa dovremmo fare ora?-

-Se continuare il viaggio vorrai, le principesse dal castello salvare dovrai!- rispose Riku lasciando allibiti gli altri due.

-Che fai, ti metti pure a parlare in rima ora!?-

-Non ci posso fare nulla, è il personaggio!!!-

-Lasciamo perdere… hai detto salvare le principesse?? Ce ne sono due!?-

-E se una di loro fosse Kagura!?-

-Probabilissimo!! C’è un solo modo per scoprirlo!-

 

Gintoki, Shinpachi e Riku si portarono davanti al maestoso castello.

-Scommetto la mia spada che c’è un drago o roba simile da sconfiggere!-

-Esatto. Le principesse bisogna salvare e il guardiano ammaestrare, se quest'impresa compirai, caro guerriero, un'importante vittoria tu otterrai, ma per non uscirne senza forze agli assistenti affidar dovrai la tua sorte!-

-Cominci a darmi sui nervi!-

-Affidarmi a voi? Per sconfiggere il mostro? Va bene, ma che mostro sarebbe?-

-Questo non lo so proprio.-

-Sono stufo di aspettare, muoviamoci!!!- il bonzo varcò l’entrata.

-Shinpachi aspetta!!! Potrebbe essere pericoloso!- disse Gintoki.

Si fermò voltandosi verso i compagni -È un videogioco! Cosa vuoi che ci capiti!?-

In men che non si dica il ‘mostro’ uscì allo scoperto fiondandosi su Shinpachi, azzannandogli la testa.

-Aaaah!!!-

-Sa-Sadaharu!!??!!- esclamarono esterrefatti gli altri.

-Cosa!!!?? Il mostro è Sadaharu!?!- Shinpachi stentava a crederci -Ehi, Sadaharu… sono io, Shinpachi… lasciami!!!!-

Il cucciolone bianco spostò la testa di lato per darsi la carica e lanciò il ragazzo contro un muro di recinzione in pietra.

-Shinpachi!!!- Riku accorse da lui -Come ti senti?-
-Bene… credo…- si rialzò. -Se Sadaharu è qui allora c’è anche Kagura!-

-Ne sono convinta! Dobbiamo trovarla!-

-Come facciamo con Sadaharu?-

-Sentita la filastrocca? Gintoki deve affidarsi a noi!-

-E come?-

-Così…- Riku indicò davanti a sé.

Gintoki stava correndo in tondo nel tentativo di non essere preso dal cane gigante che, tutto contento, lo inseguiva con possenti balzi.

-Gintoki!!!!- gridò il bonzo.

Con un poderoso balzo Sadaharu atterrò il samurai e gli azzannò la testa.

-Aaah!! Ra-ragazzi, affido a voi il salvataggio… io lo tengo occupato…-

Sadaharu aumentò la stretta.

-Aaaaaaaaaahh!!!!!-

-Andiamo!-

-Resisti Gin!!!-

Shinpachi e Riku entrarono nel castello.

-Dove sarà Kagura?- chiese Riku.

-Ma tu non eri quella che sa tutto!!?? Che spirito sei!!?? Comunque… di solito la principessa da salvare sta nella torre più alta e lontana dall’ingresso.-

-Allora proviamo da questa parte!-

Non fecero in tempo a muovere un passo che udirono un grido di donna nella direzione opposta

-Cos’è stato?- chiese Riku.

-Qualcuno ha gridato! Eppure mi sembrava una voce famigliare…-

Da una stanza uscirono tre individui mascherati che trascinavano una ragazza.

-Sta buona!-

-Non vogliamo farti del male!!!-

-Lasciatemi!!-

Uno dei tre si voltò, vedendo Riku e Shinpachi poco lontani da lì.

-Ehm… c’è un problema…-

-Cosa c’è Yamazaki?!-

-Ho sentito bene…? Yamazaki!?- Riku era perplessa.

-Waaaah!!!! Avevo ragione!! Era la voce di mia sorella!!!!!-

-Otae!!??!! Ma che ci fa qui!!!???

-Allora se quello è Yamazaki il piccoletto è Okita…-

-E l’altro è Hijikata…-

-Che cavolo sta succedendo qui!!!???- gridarono il bonzo e lo spirito.

-Oh no! Ci hanno scoperti!! Dobbiamo fuggire!- disse Okita.

-Soprattutto prima che l’altra ci senta!- aggiunse Yamazaki.

Non fece in tempo a finire la frase che dalle spalle dei buoni arrivò con un calcio volante una ragazzina

-Lasciatela!!!!!!!- gridò infuriata.

-Ka-Kagura!!!???-

Il colpo era diretto ai tre che trascinavano Otae, ma un imprevisto fermò quel poderoso attacco.

Gintoki volò dentro quella sala, lanciato da Sadaharu, aprendo un varco nella parete in pietra e atterrando su Kagura.

-È la nostra occasione! Filiamocela!!!-

E sotto l’ordine di Hijikata il gruppo fuggì portando via Otae.

-Gin!-

Kagura si rialzò sollevando il guerriero di peso -Idiota!!! Li hai fatti scappare!!!- disse scuotendolo forte. -Ma… Gintoki? Shinpachi? Riku?- solo allora si rese conto di chi avesse intorno. -Aaah!! Che bello! Che bello!! Ci siete anche voi!!!-

-Ci spieghi che cosa sta succedendo?-

-Quando io e Sadaharu arrivati qui abbiamo trovato Otae e poi tre brutti ceffi arrivati per rapire Otae e tu li hai fatti scappare!-

-Scusa, scusa…-

-Ma che ci fanno qui mia sorella e quei tre della Shinsengumi!!??!!-

-Non lo so…- rispose Kagura.

-Magari questo gioco utilizza i ricordi di chi ci finisce dentro, e gli altri personaggi hanno le sembianze di chi conosciamo…-

-Gin potrebbe aver ragione, ma se Otae è stata rapita dai quei tre allora c’è da pensare che il cattivo finale sia Kondo…-

-Non ci posso credere…- tutti erano sconcertati.

-Kagura… potresti lasciarmi…?-

-Certo Gin!- la ragazza lo lancio fuori dal castello.

-Uoooh!!!!-

-…-

-Perché l’hai fatto?!- chiese Shinpachi.

-Lui detto di lasciare andare e io fatto!-

-Ma non intendeva in quel modo!!!!-

 

Allontanatisi dal castello il gruppo riprese il cammino per il villaggio, con l’aggiunta di Sadaharu che portava sulla schiena Kagura.

-Shinpachi è bonzo e Riku spirito di foresta?-

-Esatto! E Gin l’eroe della storia…- spiegò Riku.

Kagura guardò un istante il guerriero, poi con disprezzo sputò a terra -Ptù! Io essere eroe meglio di lui!!-

-Intendi dire che io sarei stato la principessa!!!??-

Riku e Shinpachi scoppiarono a ridere -Ahahahahahahahh!!!!-

-Tsk! Non c’è più rispetto per gli eroi!-

-Adesso dove dobbiamo andare?- chiese Shinpachi.

-Io fame! Noi fermare in locanda a mangiare?- disse Kagura.

-Eh no! Vuoi mandarmi in rovina pure qui!?- sbraitò Gin. -E poi non so neanche se ho i soldi!!!-

-Anche in un videogioco siamo dei poveri disgraziati…- si avvilì Shinpachi.

-Io fame, Gin!! Molto, moltissimo fame!-

-Anch’io ho fame, Gin.- disse Riku.

-Cosa!? Ma sei uno spirito, non puoi avere fame!!-

-Credi che viva di rugiada!? Per chi mi hai preso?!- gli urlò contro la ragazza.

-Finitela voi tre!! Vi pare il momento di litigare o pensare al cibo!? Siamo intrappolati in questo dannato videogioco, io sembro un bonzo da quattro soldi, Riku uno spiritello posseduto dal demonio, Kagura la figlia dell’imperatore allevata da dei barbari e Gin un samurai squattrinato!-

I compagni di viaggio rimasero allibiti davanti alla sfuriata di Shinpachi.

-…’-

-Adesso raggiungiamo quel borgo, fermiamoci in una locanda e prepariamo un piano!!- detto questo il bonzo si incamminò sicuro e svelto per la strada che portava al villaggio.

-Essere spalla delle volte essere frustrante.-

-Per me ha una forza d’animo nascosta.-

-Gli serve solo una camomilla, sta diventando nevrotico.-

Commentarono Kagura, Riku e Gintoki seguendo poi il compagno.

 

L’allegra comitiva si fermò in una locanda economica sul ciglio di una strada secondaria, e prima di discutere un piano d’azione si rifocillarono.

-Kagura, vedi di contenerti. Ci stanno guardando tutti!- la riprese Gin con moderazione.

-Se loro avere problema, loro devono risolvere!- disse lei ripulendo l’ennesimo piatto, poi si voltò verso gli altri clienti -Che c’è? Non avere mai visto ragazza affamata in locanda?-

Riku alzò una mano per farsi notare dall’oste -Un’altra porzione, per favore!!-

-E tu da quando mangi così!?!-

-Scusa Riku, ma essendo lo spirito della foresta dovresti essere immateriale e quindi non dovresti soffrire la fame.- appurò Shinpachi.

-Non ho idea di come vivono gli spiriti, ma io ho fame!- addentò un panino.

-A me sembri proprio palpabile…- Gin allungò una mano per toccare il sedere della ragazza.

-Anche questo è materialeeeee!!!!!!!- con uno scatto d’ira Riku colpì il samurai con il bastone che atterrò a terra dopo dieci metri sputando sangue.

-Gin!!!- gridò il bonzo, poi si volse a Riku -Ma chi sei Hachiman il Dio della Guerra!?! Non puoi ucciderlo, finirebbe il gioco!-

-Tranquillo, è vivo.-

-Non si muove!! Non si rialza più!!-

Kagura andò dal guerriero, punzecchiandolo con una bacchetta.

-Gin, tu vivo?-

Si sentì un rantolo, poi lentamente si risollevò sostenendosi alla parete di legno. -… e io che pensavo che gli spiriti della foresta fossero tutti buoni e gentili… con i costumini carini!-

-Sì, ma si arrabbiano anche gli spiriti buoni e gentili!- gli sorrise dolcemente -E se ci riprovi faccio diventare te uno spirito, ma senza costumino carino!-

-…’ è una minaccia?-

-Siate seri adesso e vediamo di capire qualcosa di tutta questa faccenda!-

Tutti si sedettero al tavolo ad osservare la mappa del mondo virtuale.

-Ma da dove è saltata fuori la mappa…? ...’- si chiese Gintoki.

-Noi siamo qui!- Riku indicò un mucchio di case con scritta < villaggio > -Dobbiamo andare qui!- indicò, sul lato opposto, un antro oscuro riportante la scritta < covo del cattivo >

-Semplice! Strada essere tutta dritta e senza ostacoli!-

-Che gioco da bambini!- commentò il samurai quasi con disprezzo.

L’oste arrivò al tavolo con il conto -Prego signori, dovete pagare.-

I quattro alzarono lo sguardo -Waaaaaaahh!!!!!!!!-

-No, non è possibile!!- esclamò Gin.

-È una persecuzione!!- esclamò Shinpachi.

-Brutto sogno! Questo essere brutto sogno!! Svegliatemi!!- esclamò Kagura.

-Siamo al limite dell’assurdo!!- esclamò Riku.

-Che avete da gridare, deficienti!! Vi ho solo chiesto il conto!!- sbraitò la donna.

-… Otose, dovresti saperlo…- iniziò Shinpachi.

-… siamo senza un soldo…- concluse Gintoki.

Otose si accese una sigaretta in tutta calma -Ah sì? Non potete pagare?-

Tutti scossero la testa -No, no.-

-Allora fuori di qui!!!- con un poderoso calcio sbatté tutti fuori dal locale. -E non fatevi più vedere!!!-

-Ahia, ahia, ahia!!-

-Che male!!-

-Ci sono proprio tutti…-

Una donna dall’abito verde con delle orecchie da gatto squadrò male i quattro a terra -Ptù! Non vogliamo degli straccioni come voi!- rientrò nella locanda.

-… no, pure Chatrine…- si demoralizzarono tutti e quattro.

Una moneta d’oro luccicante cadde davanti a Gintoki facendo due saltelli sul terreno e tre giri su se stessa, poi si sdraiò a terra.

-… eh?-

-È una moneta d’oro!- esclamò Shinpachi.

Ne cadde un’altra e un'altra, e un’altra ancora.

-Piovono soldi dal cielo!- esclamò Gin alzando le braccia.

-Impossibile!!!- si sbalordirono Riku e Shin alzando lo sguardo.

-È un miracolo, mal credenti!- disse Kagura raccogliendo le monetine.

-Ma quale miracolo!- ribadì Shinpachi -Le monete stanno cadendo dal sacco bucato che porta in spalla quel tipo che c’è sul tetto!!-

-Un tipo sul tetto con un sacco colmo di soldi…? Un ladro!!!- esclamò Riku illuminata.

Davanti ai nostri eroi apparvero tre uomini in uniforme.

-Arrenditi!- gridò il primo al tizio sul tetto.

-Non mi avrete mai!- ribatté.

-Non costringerci a spararti.- disse il secondo brandendo un bazooka.

-Consegnati!- aggiunse il terzo.

-Questi sono armati! Andiamocene prima di cacciarci in qualche guaio!- esclamò il bonzo scattando in piedi, imitato dagli altri.

-E voi chi siete?! Complici di quel criminale?!- chiese il capo dei tre.

-No, noi siamo… waaaaah!!!!! Voi!!!- urlò Riku indicando gli armigeri. -Guardateli bene!!-

I tutto fare fissarono le guardie

-Il maionese-dipendente!-

-Il patito del volano!-

-Il re del sadismo!-

-Che diavolo blaterate voi quattro?!! Non mi piacete, non mi piacete per niente! Siete sospetti! E la ragazzina ha le monete rubate!- disse Hijikata.

-Ti avevo detto di non prenderle!!- Gintoki diede un pugno in testa a Kagura.

-Ahiaa!-

-Per me sono a corto di personaggi in questo videogioco…-

Shinpachi annuì all’affermazione dei Riku.

-Okita, Yamazaki, arrestateli!- ordinò.

-Agli ordini!-

-Cooosaa!!!??-

Con un elegante balzo il ladro scese dal tetto, atterrando tra i poliziotti e i protagonisti. Accanto a lui c’era un grosso pinguino bianco.

-……’-

-E-elizabeth!?- esclamò Kagura.

-Z-zura!?- esclamò Gintoki.

-Non sono Zura, il mio nome è Katsura.- disse lui pacato.

-Arrenditi, dannato rivoluzionario!- intimò Hijikata.

-Mai!- poi si rivolse alle persone alle sue spalle -Fuggiamo! Ora!!- e dopo aver gettato un fumogeno seguitò a correre.

-Aspetta!!-

-Zura!! Non coinvolgerci!!-

-Siamo già nei casini fino al collo, filiamocela!!!!-

E sotto incitamento del bonzo seguirono Katsura ed Elizabeth.

-Ach! Ach! Maledetto! Dov’è andato?!- chiese Yamazaki.

-Da quella parte!- indicò Sogo.

-Prendiamo lui e i suoi complici!-

-Ah! Me dimenticata una cosa!- esclamò Kagura, poi si voltò gridando -Sadaharu!!!!-

Al richiamo il cagnone bianco sbucò da un vicolo correndo incontro ai suoi padroni, travolgendo gli armigeri.

-Uoooh!!-

-Cos’è stato?!- chiese Yamazaki atterrito, come gli altri.

-Bravo cucciolone!- sorrise Kagura saltandogli in groppa.

Gin affiancò il ladro nella corsa -Allora, qual è il piano?-

-Corriamo fino al fiume, lì ci sarà una barca per attraversarlo. Una volta raggiunta l’altra sponda ci nasconderemo nella foresta disperdendo false tracce.-

-Si può sapere noi che cosa c’entriamo!?!?- Shinpachi era esasperato.

-Come fai ad avere sempre un piano di fuga?! Chi sei, Ishikawa Goemon?-

-Non sono Goemon, sono Zura.-

Dopo un attimo di pausa

-Non sono nemmeno Zura, mi chiamo Katsura!!-

-Questa storia ha superato l’assurdo…- pensò Shinpachi.

 

Poco dopo il gruppo di fuggiaschi raggiunse il fiume e, proprio come aveva detto Goemon… cioè, Katsura, c’era una piccola imbarcazione ad aspettarli. Una volta che tutti furono a bordo, il bandito diede l’ordine di partire e la barca si allontanò dalla riva, seguendo il flusso della corrente.

Il bonzo tirò un sospiro di sollievo -Siamo salvi, per fortuna…-

-Questa volta ci è mancato veramente poco!- disse Riku.

-Corsa di fuga stata sfiancante!!- sbuffò Kagura con aria esausta, lasciandosi andare contro una parete.

-Ma se eri in groppa a Sadaharu!!!- la riprese Gin -A proposito, dov’è Sadaharu?- il samurai si guardò intorno non vedendo il cagnone bianco accanto a loro. -… Zura, non voltarti…-

-Perché?- chiese confuso voltandosi e vide Sadaharu azzannare la testa di Elizabeth, che per liberarsi correva in circolo. -Oh mio Dio!! Elizabeth!!!-

-Lasciala immediatamente, Sadaharu!!- ordinò Shinpachi.

Sentendo il richiamo, il cucciolone lasciò la testa della papera e balzò sul bonzo, buttandolo a terra.

-Comunque…- Katsura riprese il controllo -Mi dispiace di avervi coinvolti in questa storia. Mi assumo la responsabilità di ogni pericolo.-

In quel preciso istante un colpo di bazooka sfiorò la piccola nave generando una grande onda.

-Aaaaaah!-

-Che succede?!-

-Gin! Laggiù!!- gridò Shinpachi indicando la riva del fiume.

Sulla sponda tre uomini correvano nella stessa direzione della barca. Uno di essi imbracciava un bazooka e cercava di mantenere la mira.

-Cosa!? Ancora quei tre!-

-Ma non si arrendono mai?!-

Esclamarono Gin e Kagura.

-Dannazione, ci hanno raggiunti! Cosa potremmo fare?!- si domandò il bandito.

-è tutta colpa tua se ci troviamo in questa situazione!!!-

-adesso ci tiri fuori da questo casino!!!-

-assumiti le tue responsabilità!!!-

-io stufa di tuoi assurdi piani di fuga!!!-

Riku, Gintoki, Shinpachi e Kagura pestarono il povero Katsura.

Intanto sulla sponda:

-Non mancare la mira questa volta, Okita!-

-Non temere Hijikata, centrerò il bersaglio…- voltò l’arma avanti a sé e fece fuoco, centrando Hijikata.

-Waaaaaah!!!!- il poliziotto fece un volo di diversi metri finendo poi in acqua.

-Ma che hai fatto!!??- chiese Yamazaki sconvolto.

-Secondo te l’ho presa bene la mira?- chiese Sogo con non curanza.

-Non riemerge, l’hai ucciso!!!-

-… ma che succede?- chiese Riku dopo aver visto l’esplosione.

Tutti si voltarono verso la sponda.

-Evvai!! Adesso il posto di vicecomandante sarà mio!!- esultò Okita.

Dall’acqua riemerse Hijikata balzando su Yamazaki che finì disteso a terra. -Dannato bastardo!!- gridò contro Sogo.

-Oh, Hijikata! Sei vivo, vero? Stai bene, vero?- chiese Okita fingendo spudoratamente di essere preoccupato.

-Finiscila!! Lo so che non sei affatto dispiaciuto!! Mi vuoi morto!!-

-Chi, io!?!- Sogo si indicò indignato.

-Mi dai sui nervi!! Ti faccio a fette!!-

-…’ pure qui devono ammazzarsi tra di loro…-

-Così li conosciamo, Gin…-

-Approfittatene per fuggire, forza!- incitò Zura.

-Giusto! Andiamo ragazzi!- incalzò Shinpachi.

La barca si avvicinò all’altra sponda e i quattro eroi e il cane balzarono a terra.

-Buona fortuna per la vostra impresa!- esclamò Katsura ripartendo.

-Grazie! Anche a te, Zura!- salutò Gin.

-Il mio nome è Katsura!!!!-

Elizabeth alzò un cartello con la scritta < ciao, ciao! >

-Bene! Adesso proseguiamo!!!- esultò Kagura procedendo con Sadaharu in testa al gruppo.

 

Pochi passi dopo, nella foresta, giunsero al covo nemico.

-… ok, la cosa non ha senso…-

-Shinpachi… in questo gioco non c’è nulla che abbia senso…- Gintoki gli mise una mano sulla spalla.

-Non ho mai visto un videogioco più semplice di questo!- ammise Riku.

-Tanto meglio per noi!! Liberiamo Otae!!!!- Kagura, carica come non mai, corse davanti all’entrata del covo, ma lì davanti si bloccò all’improvviso.

-Tutto bene Kagura?-

Lei fece retro front correndo a nascondersi dietro al samurai. -Tanta paura, Gin!!- disse con le lacrime agli occhi.

Lui sospirò -E tu che volevi essere l’eroina del gioco!-

-Secondo voi cosa troveremo?- chiese intimorita Riku.

-Ma tu non eri lo spirito onnisciente??!! Come fai a non sapere cosa incontreremo!?!- si esasperò il bonzo.

-Io sono uno spirito buono, non conosco i cattivi!!-

-Sei posseduta, è questa la verità!!-

-Tu sei un bonzo, no?! Perché non provi ad esorcizzarmi!!??!!- Riku impugnò saldamente il suo bastone.

-finitela voi due!!!- gridò Gintoki prendendo le loro teste e facendole sbattere una contro l’altra -manca poco per finire questo gioco! Resistete!!-

-Ahia! Ahia! Ahia!- Riku si massaggiò la fronte.

-Aaah!! Scusaci Gin… è tutta questa storia che ci fa impazzire.-

-Adesso smettetela di fare casino, entriamo in quel covo e recuperiamo Otae!! Siamo la sua unica speranza! Dobbiamo salvarla da quel gorilla!! Chi è con me!?-

-io!!!!- esclamarono i suoi compagni di avventura.

-Riusciremo in quest’impresa, anche a costo della vita! Recupereremo Otae, finiremo la partita, torneremo a casa e festeggeremo con tanti dolci!!-

-Sìììì!!!!!!!-

Gintoki era capace di dimostrare un tale carisma da esaltare e dare la carica a chiunque… anche se sparava un sacco di cretinate.

-Andiamo!!- incitò, indicando l’entrata del covo -Shinpachi, vai avanti tu!- disse poi, afferrando per le spalle l’amico spingendolo in avanti, come eventuale scudo.

-Coooosaa!!??? Ma perché io!!?? E tutto il bel discorso che hai appena fatto?!!?-

-Ma scherzi! Potrebbe essere pericoloso! Se muoio io finisce il gioco!-

-E sacrifichi la mia vita!!??-

-Siamo i soli uomini, ma la mia vita è troppo importante!-

-Che razza di ragionamento è!!??-

Riku abbassò il capo demoralizzata -E io che mi illudevo…-

-Sadaharu, tu rimani qui a fare guardia!- disse Kagura, e il cane si sedette davanti alla parete di pietra, abbaiando in segno di obbedienza.

-Bravo cucciolone!!- sorrise la ragazza.

Il samurai era riuscito a spingere il bonzo fino all’ingresso, ma questo si era aggrappato con mani e piedi alla roccia della grotta opponendo resistenza.

-Avanti! Non fare il vigliacco!!-

-Sei tu che fai il vigliacco!!-

Kagura andò da Riku -Allora, andiamo?-

-Se quei due si dessero una mossa!-

-Prendetevela con Shinpachi! È lui che non collabora!!-

-Ovvio!! Mi vuoi sacrificare!!-

Le ragazze cominciarono ad innervosirsi.

-Magari non ci saranno pericoli, pensa positivo Shin!-

-Allora perché non vai avanti tu?!-

-Io non riesco a pensare positivo!-

-Che fine ha fatto il tuo carisma!?!-

Sulla fronte delle ragazze divenne ben visibile la vena della rabbia che pulsava.

-muovetevi!!!!!!!- gridarono colpendo Gin e Shinpachi con un potente calcio e una bastonata micidiale che li spedirono nell’antro oscuro.

-Aaaaaaaaah!!!- sparirono alla vista.

Kagura e Riku li raggiunsero poco dopo.

-Voi incontrato pericolo?-

I due erano tramortiti a terra.

-… no, non ancora…- rispose Shinpachi alzandosi sorreggendosi alla fredda parete.

Una pietra si infossò nel muro e il bonzo ritrasse la mano. -… che è?-

Un rombo risuonò in lontananza; poco dopo dal fondo del tunnel videro avvicinarsi una grossa sfera di pietra.

-Waaaaah!!!-

Gin alzò la testa da terra -Cosa succede?-

-Dietro di te!!- urlò Kagura.

-Scappiamo!!!- urlò Riku.

-…!?- il samurai si voltò e vide la sfera di pietra avanzare minacciosa.

L’attimo dopo i quattro si ritrovarono a correre per scappare dalla trappola.

-Chi è l’idiota che ha fatto scattare questa trappola?!-

-Shinpachi!- risposero in coro Kagura e Riku.

-Mi avete dato dell’idiota!?!-

-È una trappola troppo scontata, come hai fatto a cascarci!!??-

-Mica l’ho fatto apposta!!-

-Sapevo che avresti causato solo guai! Sarei dovuto andare avanti io!!-

-Ti ammazzo!!!-

-Smettetela!! Risparmiate il fiato per correre!!- li riprese Riku.

-Non ce la faccio più!!-

-Resisti Kagura!- incitò Gintoki -Ci penso io!- si fermò impugnando la spada.

-Gintoki!!!-

Con un abile mossa tagliò la parete laterale aprendo un varco per fuggire.

-Di qua! Presto!!-

Tutti attraversarono il varco, entrando in un salone. La sfera di pietra passò per il tunnel, proseguendo la sua corsa.

-Uff… salvi per miracolo…- il bonzo tirò un sospiro di sollievo.

-Già… ugh! Ma cos’è successo qui?!- si stupì Riku guardandosi intorno. La sala era piena di uomini stesi a terra privi di sensi… forse alcuni erano anche morti…

Al centro della stanza, seduta a terra, tutta sorridente c’era Otae.

-Sorella!!-

-Otae!!-

Il gruppo la raggiunse.

-Come stai?!- chiese Riku.

-Bene, grazie! Ma voi che ci fate qui?-

-Siamo venuti a salvarti, ovvio!-

-Avete fatto un viaggio inutile, Shinpachi, mi sono salvata da sola!- sorrise.

Kagura voltò l’uomo steso a terra accanto ad Otae. -Gin guarda! È il gorilla!!-

-… hai steso anche Kondo?!-

-Sì!-

-… vorresti dirci che abbiamo fatto tutta questa strada…- iniziò Riku.

-… affrontato mille pericoli…- proseguì Kagura.

-… le abbiamo prese…- continuò Gintoki.

-… per niente!?!- concluse Shinpachi.

-Voi siete venuti qui, io non vi ho chiesto nulla.-

I quattro eroi scoppiarono in lacrime -è stato tutto inutile!!!!-

-Fermi tutti!- Gintoki parve rinsavire.

-Cosa c’è…?-

-Qualcosa non quadra. Se il Boss finale è stato sconfitto come mai siamo ancora qua?-

-È vero… non c’è una qualche parola magica?- chiese il bonzo.

-Mmmh… fammici pensare…- lo spiritello ci pensò su.

-Forse bisogna gridare ad alta voce il nome del gioco…… Jumanji!!!- urlò Gin.

Shin lo colpì con un pugno in testa -Idiota!!-

Una forte luce si diffuse in tutta la sala, inglobando i quattro ragazzi, poi si espanse invadendo l’intero covo di roccia.

 

-Cos’è successo…?- chiese Riku.

-Eh…?-

Poggiavano i piedi sul pavimento in legno, c’era una televisione, due divani, una scrivania e il cartello appeso alla parete con su scritto < contiene zucchero >… casa dolce casa!

-Siamo tornati!!! Siamo a casa!!- esultò Kagura -Sadaharu!!!- corse incontro al cane che sonnecchiava vicino al divano, abbracciandolo.

-Ha funzionato!! Il mio metodo ha funzionato!!-

-None esaltarti, Gin. Dovevamo solo aspettare, Jumanji non è servito a niente!!-

-Io dico di sì!-

-L’importante è che tutto sia tornato alla normalità!! Aaah! Sono felice di riavere i miei vestiti!!- disse Riku abbracciandosi le vesti tutta contenta.

-Mi piaceva quel costume…-

-Vuoi prenderle ancora!?!- la ragazza lo fulminò con lo sguardo.

-Era un complimento!!-

-Sì… siamo proprio tornati alla normalità!- sorrise Shinpachi.

Dei colpi alla porta d’ingresso seguiti da una voce interruppero l’attimo di gioia -Lo so che ci siete, manica di fannulloni!!! Mi dovete cinque mesi di affitto, vi decidete a pagarmi!!??-

-…… sì… proprio tutto alla normalità….-

  
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