Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: dreamUSA    06/06/2012    3 recensioni
Santana si preparò a salutarla con il suo solito sorriso e bacio del mattino, ma quando si voltò, trovò lo spettacolo più spaventoso che avesse mai visto.
Stava fissando una Magnum.
-Britt, che cazzo stai facendo?!?-
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Dave Karofsky, Noah Puckerman/Puck, Sam Evans, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1: Attivazione

Santana sbuffò infastidita. Si maledisse per non aver tirato le tende la sera prima, ora che i raggi del sole l'avevano svegliata. Richiuse gli occhi e incominciò a pensare alla nuova giornata che iniziava, ma si distrasse. Anche se condividevano quel letto da più di un anno, non riusciva ancora ad abituarsi a quell'odore dolce che riusciva a calmarla e rassicurarla in ogni momento, persino la mattina presto. Si alzò e stiracchiandosi raggiunse la cucina al piano di sotto, che trovò deserta. Dalle briciole sul tavolo sembrava che avesse già fatto colazione, così Santana si diresse nel bagno dove era sicura di trovarla. Si fermò davanti alla porta chiusa e attirò l'attenzione bussando lievemente. -Amore? Buongiorno! Ehy, sto facendo il caffè, se hai quasi finito.-
Udì solo un borbottio in risposta, che prese come un sì. Tornò in cucina, accese la macchinetta del caffè e aspettò. Dopo un paio di minuti, la cucina si riempì dei passi felpati della bionda che si fermò alle sue spalle. Santana si preparò a salutarla con il suo solito sorriso e bacio del mattino, ma quando si voltò, trovò lo spettacolo più spaventoso che avesse mai visto.
Stava fissando una Magnum.
-Britt, che cazzo stai facendo?!?-
-Secondo te?-
-Stai impazzendo...sicuramente. Ora... ora la poggi e ne parliamo... con calma.-
-Parlarne? Stai scherzando? Vuoi parlarne? Magari davanti ad un consulente matrimoniale fasullo per il nostro matrimonio fasullo da coppia fasulla?-
-Io... tu... Da quanto lo sai?-
-Dal nostro primo appuntamento. Anzi da prima, da quando mi hanno dato l'incarico.-
-Incarico? Tu sei... sei una... non ci credo... per tutto questo tempo... e ora? Ti hanno detto di terminare l'incarico? Devi uccidermi?-
-No, non lo farei mai. Dopotutto siamo sposate!- nonostante il tono ironico, Brittany abbassò l'arma. -Comunque ti devo fare i miei complimenti, amore: sei una brava attrice, superba, davvero! Sembrava vero, in certi momenti.-
-Io... si, altrettanto.- la Magnum era puntata verso il pavimento, ma qualcosa le diceva di non abbassare la guardia, che stava bluffando.
-Non hai nessuna domanda da farmi?-
-Perché oggi?-
-Ordini.-
-Ordini... dovevo immaginarlo. Beh, così, se dovessi morire, non dovrei vestirmi elegante per il matrimonio della mia detestabile cugina. Ti ci avrei portato, ma, sai, non potevo presentarti a persone non autorizzate, cara mogliettina mia.-
Anche se Brittany sorrise nel modo più angelico che Santana avesse mai visto, non si lasciò abbindolare: si spostò velocemente di lato, verso l'uscita della cucina, evitando una scarica di proiettili proveniente dall'arma della bionda. Dove un secondo prima c'era il suo naso, ora erano evidenti due grossi buchi nell'armadietto dei piatti. Brittany imprecò per non averla presa e si lanciò all'inseguimento dell'ispanica, che per metterla in difficoltà, continuava a far cadere a terra tutto ciò che aveva a portata di mano. Santana era disperata, disarmata, prigioniera di sua moglie nella sua stessa casa, l'unica cosa a cui poteva pensare era la sopravvivenza. Arrivò nella camera da letto, il suo addestramento da spia le suggerì di rimanere vicino alla porta, di aspettarla lì e lei l'aspettò. Quando Brittany entrò nella stanza fu colpita da un pugno che le fece perdere la pistola. Mentre l'ispanica afferrava l'arma al volo, la bionda sollevò il materasso matrimoniale e si lanciò verso la mora. L'impatto fu talmente forte che entrambe le ragazze caddero a terra, Santana perdendo la pistola, che finì fuori della stanza.
Brittany era ancora intontita quando l'ispanica l'afferrò per il collo e la sbatté contro un comodino. La bionda prese un vaso e lo ruppe sul braccio dell'altra che iniziò a sanguinare copiosamente, ma la presa sulla sua gola rimase salda.
-Quello era un regalo di mia madre, stronza!-
-Beh, era orribile.-
In tutta risposta Santana agguantò un portafoto di cristallo con la mano libera, ormai rotto dallo scontro della bionda con il comò, ne prese una scheggia appuntita e l'avvicinò alla giugulare della sposa. Aspettò quindi che quella smettesse di lottare, ma il suo sguardo venne attirato proprio dalla foto che era scivolata a terra.
Era la foto del loro matrimonio. Le due ragazze sorridevano spalla contro spalla. Sembravano a loro agio nei vestiti bianchi. Il sole colpiva e faceva risplendere i capelli dorati di Brittany, che tratteneva un lacrima di gioia. Come poteva essere tutto finto?
Mentre Santana ricordava nostalgica, venne sorpresa da un calcio, che la fece indietreggiare. Vide la bionda correre verso le scale, prendere la pistola e sparire al piano di sotto. Pochi secondi dopo sentì il rombo di un auto. La mora si affacciò immediatamente alla finestra, appena sopra il garage dove la macchina cominciava ad uscire piano piano.
-NO NO NO, la Lexus no, troia.- Indietreggiò di qualche passo e con un respiro profondo sfondò la finestra per atterrare sopra il tettuccio dell'auto. Brittany, con qualche parolaccia, pigiò sull'acceleratore e iniziò a destreggiarsi nel traffico mattutino di quella città tranquilla ad un passo dal mare, alternando momenti di grande velocità a frenate improvvise. Santana faceva di tutto per rimanere aggrappata alla macchina, nonostante venisse raggiunta da alcune scariche di proiettili. In pochi secondi prese una decisione: rotolando riuscì ad infilarsi nel finestrino abbassato da Brittany per sparare e finì addosso a lei. Riuscì a deviare la pistola verso l'alto e le coprì la visuale, approfittando dell'effetto sorpresa.
-Ehy, levati di mezzo! Non ci vedo un cazzo! Vuoi che ci schiantiamo da qualche parte?-
-Tanto mi devi uccidere comunque.-
-Rischiamo di travolgere civili! Fidati di me.-
Santana la guardò negli occhi e si spostò lentamente nel sedile passeggeri, ma prima di capire l'errore, Brittany frenò bruscamente. La bionda si tenne con tutte le sue forze mentre la latina sbatté violentemente la testa al cruscotto.
-Scusa, ti ho mentito, sapevo già che non c'era alcun pericolo di investire nessuno, ma era l'unico modo.-
Santana non aveva capito tutte le parole, il colpo l'aveva intontita parecchio, ma capì il discorso. Si guardò intorno: si trovava al porto merci, accanto a una pila di container, isolata. Brittany continuava a parlare e nonostante fosse vicina pareva lontanissima. Con uno sforzo immenso si concentrò, lottando contro il desiderio di addormentarsi, sapeva di avere una sola possibilità, che non poteva fallire. Doveva salvarsi per forza. Lavorò con le mani dietro la schiena. L'aveva messa lì nell'eventualità che qualcuno la attaccasse, così sarebbe stata pronta a combattere senza le armi che i suoi superiori le avevano impedito di tenere. Prese finalmente il piccolo oggetto in mano. Ora doveva solo aspettare. Nella sua testa iniziò a scandire i numeri che separavano le due ragazze da morte certa, alternando la conta alla rievocazione dei momenti belli della sua vita. Brittany, ogni tanto, faceva capolino fra i ricordi, così bella e genuina che pareva finta e, ragionandoci sopra, poteva benissimo esserlo.
Ormai mancava poco all'esplosione.
La bionda teneva l'arma salda in mano. L'aveva puntata addosso a Santana, ma sembrava non avesse il coraggio di ucciderla ora che, disarmata e ferita, era rimasta assolutamente immobile.
-Sai, dovresti sbrigarti a farmi fuori.-
Brittany si spaventò al suono della sua voce resa ancora più rauca del solito dallo sforzo intenso della mattina.
-Perché?-
-I tuoi uomini saranno qui a momenti, non vorrai passare per un'incompetente?- poi senza aspettare alcuna risposta proseguì- Io non ho mentito, non sempre almeno. Non rimpiango nulla di ciò che ho fatto... che abbiamo fatto. Ti voglio un bene dell'anima e te ne vorrò sempre. Comunque vada.-
La bionda la guardò confusa, ma prima di parlare Santana svelò il contenuto della sua mano: un piccolo oggetto che sarebbe sembrato innocuo se non fosse stato per i numeri nel display che scorrevano inesorabili.
-14... 13... dovresti muoverti se non vuoi morire con me qui.... 12...11...-
Brittany guardò inorridita la piccola carica di esplosivo e in pochi secondi era già fuori dalla macchina, correndo a perdifiato per allontanarsi il più possibile da quel pericolo, terminando il conto alla rovescia nella sua mente.
-5... 4... 3... 2... 1...- Sbarrò gli occhi il più forte possibile e si portò le mani alle orecchie per non sentire il fragore dell'esplosione. Nella sua testa Santana le sorrideva felice e le tendeva il mignolo, ridendo per qualcosa che la bionda aveva detto. Ma la realtà era diversa. Santana era imprigionata in quella macchina e sarebbe morta. Lentamente Brittany aprì gli occhi inondati dalle lacrime.
Non c'era stata alcuna esplosione.
Si alzò e infuriata si avviò spedita verso l'auto: l'aveva presa in giro, la bomba non esisteva, e lei ci aveva anche creduto. Ma mentre raggiungeva la Lexus fu scagliata con un forza sorprendente lontanissimo. L'onda d'urto la sbatté a terra con vigore mentre la macchina prendeva fuoco e si udiva un secondo boato del motore che scoppiava.
-SANTANA!!! Santana!- non riusciva a ripetere nient'altro mentre guardava il veicolo in fiamme. Ma era inutile. La consapevolezza che non avrebbe mai più visto la latina si fece strada in lei. Sarebbe andata in un posto irraggiungibile, in un posto sicuramente migliore del suo, dove non c'erano spie e i matrimoni erano veri.
-Era vero, Santana. Era tutto vero.- Aspettò che il vento le portasse le sue parole prima di chiudere gli occhi e non riaprirli più, cullata solo da Ti voglio un bene dell'anima e te ne vorrò sempre. Comunque vada.




Salve a tutti! Questa è la mia storia in assoluto, perciò non siate troppo cattive/i. ;)
Inizio dicendo che so che sembra molto corta (tanto che mi stupisco anche io), ma in realtà è molto densa e carica di avvenimenti, quindi direi che compensa, no? ;) Comunque, considerato il primo capitolo, penso che la terminerò molto presto, ma è ancora tutto da vedere. xD
Infine vi prometto che mi impegnerò al 100% ad aggiornare velocemente, anche se questo capitolo dovesse farvi schifo. :)
Grazie in anticipo a chi legge e mi fa sentire il suo apprezzamento salvandomi fra le storie che più amate o lasciandomi una recensione veloce. Vi invito infatti a farmi sapere ogni vostro dubbio e perplessità o anche consigli di qualunque natura!!! ;)
Ultimo ringraziamento alla mia sorellona che mi aiuta in tutto, tranne che con questa ff: brittana!!! (se mi fai un po di pubblicità non mi offendo -.-'').
Al prossimo aggiornamento! ;)
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: dreamUSA