Era su una scacchiera, era solo. Fuori, le persone che ballavano.
Sopra, i pedoni che cadevano inesorabilmente sotto il colpo della torre.
Doveva smetterla.
Sopra erano i pedoni, cavalli, alfieri. Fuori era Watson, Mycroft, Sim. Sopra, c’era la regina. Fuori, c’era Irene. Ma così come aveva deciso di lasciar andare la regina nelle mani di Moriarty, così come il pezzo che giaceva in mezzo ad altri corpi, così Irene era morta tra altri pedoni.
Aveva sbagliato, la tattica che vinceva sopra non vinceva fuori. Il suo cuore, quello che riteneva un semplice arto che lo faceva sopravvivere, era annientato, sconfitto.
Non c’era più nulla da fare, aveva perso. Doveva smetterla di sacrificare, di chiedere ad altri di perdere la vita, di giocare a scacchi con le persone. Irene aveva pagato per la sua tattica. Era colpa sua. Poteva salvarla. Poteva averla ancora con sé. Invece era lì, tra i pedoni morti sotto le mani subdole di Moriarty.
Sopra, la regina era morta. Fuori, Irene non c’era più.
N.d.A. Lo so, non è una conclusione degna di essere chiamata tale e non ha molto senso, ma tentate di comprendermi. E' stata scritta dopo l'euforia per aver fatto l'ultima interrogazione, quindi di fretta e delirante. Spero sia di vostro gradimento :D
Ci vediamo alla prossima fanfiction!
Luna