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Autore: Akisan    07/06/2012    9 recensioni
"Ichigo non credeva ai suoi occhi.
Mai, in sei mesi di turbolenta coesistenza, Grimmjow gli si era avvicinato per un motivo che non fosse attaccarlo o farlo incazzare in qualche modo."
Grimmjow e Ichigo sono alle prese con una convivenza molto particolare, oserei dire gattesca...
Genere: Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Kurosaki Ichigo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: In cui la bestia corre un rischio orribile.

 
<< Whaaaa! Che carini! Micetti! >>

Ichigo gettò un breve sguardo compassionevole alle ragazzine pigiate contro la vetrina di un negozio di animali.

Illuse.

“Non hanno la minima idea del pericolo mortale a cui andrebbero incontro, portandosi via uno di quei cosi” pensò, mentre dal trasportino che reggeva si levava un verso agghiacciante, che tutto ricordava tranne che un miagolio.

Un paio di passanti sussultarono, rivolgendo sguardi ansiosi prima alla sua figura piena di graffi, e poi al trasportino, da cui sbucava una zampa munita di artigli che cercava di mutilargli la mano.

<< Scusi… >> si azzardò a chiedere uno. << Ma che razza di animale c’è lì dentro? >>

Ichigo sospirò, mentre il suo braccio, nel tentativo di non mollare la presa sul suo carico, subiva violenti strattoni.

<< Un comunissimo gatto. Perché? >>

*

<< Comunque, Kurosaki-san, mi fa piacere vederla così in salute. >>

Ichigo finì di applicarsi l’ultima benda sulle mani martoriate e fissò Unohana stralunato, chiedendosi se lo stesse prendendo apertamente per il culo.

<< Questa è la prima volta che riesce a portarlo fin qui da solo, state forse cominciando a diventare amici? >> continuò lei sorridendo.

Per tutta risposta il trasportino ricominciò a sussultare e a sbatacchiare come se fosse posseduto.

Questo risparmiò ad Ichigo la fatica di esprimere a parole quello che pensava della loro presunta amicizia.

Subito dopo comunque Unohana finì di infilarsi i guanti bianchi con uno schiocco secco, e quasi per magia ogni movimentò cessò.

<< Le dispiace aprire la gabbietta, Kurosaki-san? >>

Ichigo esitò.

<< È sicura? Voglio dire, oggi è particolarmente di cattivo umore… >>

 << Sicurissima, non si preoccupi. >>

Il ragazzo allungò la mano e fece scattare la chiusura, ma stranamente non successe assolutamente nulla.

Nessuna bestia demoniaca uscì di botto per appiccicarglisi in faccia ringhiando.

<< Allora, come sta il nostro Grimm-chan? >> chiese dolcemente la veterinaria, infilando dentro le mani e tirandone fuori a forza Grimmjow, che si aggrappava con gli artigli alla plastica nel disperato tentativo di rimanere nel posto da cui, fino a pochi istanti prima, aveva fatto il diavolo a quattro per uscire.

Ichigo non poté fare a meno di provare un’enorme soddisfazione.

Vendetta, dolce vendetta.

<< Il suo pelo è migliorato parecchio dall’ultima volta >> dichiarò la donna, osservandolo con occhio critico. << A quanto pare si nutre più adeguatamente. Posso sapere cosa gli dà da mangiare? >>

<< Il mio pranzo >> borbottò Ichigo, memore del fatto che, non più tardi del giorno prima, la bestiaccia era riuscita ad avventarsi per l’ennesima volta sul suo piatto per rubare il tonno.

Grimmjow venne appoggiato sul lettino, dove cominciò a soffiare e a rizzare il pelo, ed Ichigo per puro istinto di conservazione afferrò la sua cartella, per usarla, se necessario, a mo’ di scudo: sapeva che nel dubbio quel sacco di pulci avrebbe preferito attaccare lui, perché aveva troppa paura della veterinaria per alzare anche solo mezzo artiglio su di lei.

In effetti, malgrado fosse sempre sorridente e cordiale con tutti, Unohana era la donna più inquietante che il ragazzo avesse mai incontrato.

Donna che ora aveva sollevato una siringa colma di un liquido trasparente.

<< Sembra parecchio agitato. Forse sarebbe il caso di aiutarlo a rilassarsi. >>

Due secondi dopo Ichigo si ritrovò a cercare disperatamente di scollarsi Grimmjow di dosso, visto che si era arrampicato sulla sua schiena a unghie sguainate per rifugiarsi sulla sua spalla e, da lì, soffiare in direzione dell’odiato oggetto.

 Lei tuttavia non si scompose e lo sollevò con delicatezza materna.

<< Su, su, Grimm-chan, non coinvolgere sempre il povero Kurosaki-san, non vorrai mica che si preoccupi! >>

“E chi si preoccupa!” protestò Ichigo mentalmente, chiedendosi se fosse il caso di fare un salto da suo padre per farsi dare qualche punto di sutura sulla schiena.

Visto che Unohana aveva messo via la siringa, il resto della visita procedette in modo quasi tranquillo: gli disinfettò un paio di ferite che doveva essersi procurato litigando con altri gatti, gli pulì per bene le orecchie e riuscì perfino a fargli un vaccino a tradimento, in seguito al quale Grimmjow si rifugiò di nuovo sulla spalla di Ichigo, ringhiando come un matto.

<< Abbiamo finito? >> chiese esasperato il ragazzo, una volta smesso di imprecare per questa nuova abitudine del felino di darsi alla scalata della sua persona.

<< Ancora una cosa. >> rispose la veterinaria riacciuffando il gatto e tenendolo in braccio.

 
<<Ha mai pensato di farlo castrare? >>
 

Ichigo strabuzzò gli occhi.

<< C-come? E perché mai? >>

Con suo sommo stupore, dopo le parole della donna Grimmjow si era completamente immobilizzato, quasi avesse capito il loro catastrofico significato.

<< Ha un carattere davvero troppo aggressivo, in questo modo si calmerebbe considerevolmente, senza contare che probabilmente non si azzufferebbe più in questo modo con gli altri gatti. Sarebbe la soluzione migliore sia per la salute di Grimmjow che per la sua, Kurosaki-san. >>

Il ragazzo ci rimase di sasso.

Non aveva mai pensato a una simile soluzione, ma in effetti la proposta di Unohana sembrava ragionevole.

Poi vide una cosa che lo lasciò ancora più esterrefatto, tanto che era sicuro che gli occhi gli sarebbero rotolati via dalle orbite per spiaccicarsi a terra: lo sguardo di assoluto orrore e disperazione che gli stava rivolgendo Grimmjow in quel preciso istante.
 

Gli stava… chiedendo aiuto?

 
Ichigo strinse i pugni. Ora aveva capito con precisione cosa doveva fare.

Lentamente, prese il suo cellulare, scorse le varie opzioni del menù, lo mise in posizione... 

E scattò una foto.

<< Grazie Unohana-san, ma non ce ne sarà bisogno. >> disse poi con un ghigno sadico, osservando il piccolo schermo.

Rivedere Grimmjow con un simile sguardo disperato e quasi supplichevole lo avrebbe risollevato di morale parecchie volte, in futuro.
 
 

 
Angolo felino
 
Bene, avevo detto che prima o poi avrei aggiornato, e così ho fatto, anche se non sono soddisfattissima del risultato, ma pazienza.
Stavolta è stato il turno di Grimmy di soffrire un po’, e finalmente Ichigo ha potuto vendicarsi! (Anche se alla fine è lui quello più martoriato fisicamente,ma chissenefrega.)
Poverino, prima si ritrova tra le grinfie di Unohana e poi Ichigo approfitta di un suo momento di debolezza per fargli una foto “compromettente”… quanto sono cattiva ~
Boh, spero vi sia piaciuto anche questo sclero, e intanto ringrazio Shuura, Saeko_san, Potatoes, LullabyMylla, Libiky, darkmeme13 e Chiby Rie_chan per aver messo questa storia tra le seguite, e Noemy90_ e Eliza per averla messa tra le preferite.
Alla prossima!

 
  
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