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Autore: shesafeandsound    07/06/2012    2 recensioni
ricordo ogni singola parola. ogni nostra parola detta sotto quella notte stellata sperando che le stelle non rubassero nessun segreto. ricordo quelle parole che mi sussurravi. ricordo quelle parole che mi hanno fatto innamorare ma ciò che ricordo più intensamente sono quelle che hai usato per buttarmi a terra, trascinarmi in basso con la tua vigliaccheria...lo avrei dovuto sapere.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro diario,
eravamo seduti in quel prato, poco distante dalla mia casa di Nashville. Ricordo che lo avevo portato lì per fargli conoscere le mie origini. Lui faceva parte del mio presente ed io volevo che il mio passato facesse parte di lui. Riesco ancora a sentire l'odore di erba appena tagliata.
Le nostre mani erano intrecciate ed eravamo lì, a non fare nulla ma stavamo facendo tutto, tutto quello che gli innamorati possono fare: condividere attimi di vita che non torneranno mai più indietro. Eravamo sovrastati da una volta celeste piena di stelle che ci ricordava che c'era ancora tempo per raccontarci tutti i nostri piccoli segreti e le nostre giornate. Io ero solamente innamorata e non credevo di poter chiedere di meglio.
Tutti mi avevano detto di stargli alla larga ma lui era ciò di cui vivevo. Sapevo di aver trovato la persona giusta nonostante tutti gli avvertimenti e poi, in quella sera, era tutto così maledettamente perfetto per credere che ci sarebbe stata una fine.
"Sei stupenda" mi sussurrò lui avviciandosi pericolosamente alle mie labbra. Mi rubò un bacio. Un bacio velocissimo che fece andare in subbuglio il mio stomaco e mi sentii di nuovo viva, dopo tanto tempo. 


Che stupida che sono stata se solo avessi dato ascolto a mia madre, ora non dovrei asciugare le lacrime che continuano a bagnare questa pagina.

"Smettila" risposi trattenendo una risata. Non avrei mai voluto che il mio riso mi tradisse e lasciasse intravedere tutto il mio amore per lui.
Si alzò in piedi e si scrollò di dosso dei pezzi di erba dai suoi pantaloni neri che mettevano in risalto il suo fisico perfetto. 
"Vieni?" mi chiese porgendomi la mano come aiuto per alzarmi.
"Dove andiamo?" domandai piegando la testa, in tono perplesso.
"Non ne ho idea"  disse con tutta sincerità. Quello era il tipo di sincerità che mi aveva fatto innamorare di lui, sapevo di potermi fidare. Questa volta non riuscii a trattenermi e mi abbandonai in una risata per poi prendere la sua mano e mettermi in piedi.


Perchè l'ho fatto? Perchè mi sono fidata?

Cominciò a correre e riuscì a prendere molta distanza da me. Con il fiato corto, un po' per l'emozione, un po' per il freddo che entrava nelle mie calze di lana fina e che mi impediva di correre velocemente, tentai di raggiungerlo e quando fui abbastanza vicino lui mi sollevò da terra e mi fece girare sulle sue braccia.
"Fammi scendere!" gridai ridendo e dimenandomi. Mi diede un bacio sul collo "va bene, signorina". Una volta che mi rimise a terra mi accorsi di quanto mi sentissi protetta nelle sue braccia e di quanto calore riuscisse a trasmettermi il suo fiato vicino al mio collo.  Piegai indietro il collo e mi persi in una risata. Sentii la sua mano portare in avanti la mia testa e, in un secondo, fummo abbastanza vicini da baciarci. Le nostre fronti erano attaccate e i nostri nasi si sfioravano e, a quel punto, ci baciammo. Un bacio vero. Uno di quelli che ti fanno partire la testa, che ti fanno viaggiare con i pensieri. Uno di quelli che ti aspetti di ricevere la prima notte dopo essersi sposati. Uno di quelli che ti fanno, semplicemente, popolare lo stomaco di farfalle. Ritornai a casa e ricordo mia madre chiedermi "Siamo contente, vedo!". Mi strinse in un abbraccio caloroso ed io lo accettai con immensa gratitudine. Poi mi diressi in camera, le avrei raccontato tutto l'indomani mattina quando avrei avuto la mente più lucida.

Ma sarebbe stato troppo bello continuare in quel modo, vero? Sarebbe stato troppo difficile non tradirmi, immagino. è passato tanto tempo da quel nostro primo bacio ma lo ricordo perfettamente e ricordo le parole struggenti che arrivarono a me, senza nessun preavviso, e che mi fecero piegare a terra dal dolore. Credo che un pugno nello stomaco sarebbe meno doloroso.
Ed ora il mio telefono si è illuminato. Sai chi è? Sì, è lui, il traditore. Sta cercando da giorni e giorni di avere una mia risposta alle chiamate ma io ho deciso che cancellerò il suo numero. Cancellerò e brucerò qualsiasi cosa sia appartenuta a lui. Mi ha ucciso psicologicamente ed ora mia madre ha ragione. Lei ha sempre avuto ragione. Ero andata fuori di testa per quel ragazzo che tutto si meritava eccetto il mio amore. Ma per questa notte non ho voglia di fare nulla, non sono in grado di continuare a scrivere con gli occhi lucidi che mi bruciano. L'unica cosa che mi rimane da fare è provare a dormire e cercare di non fare incubi. 
Buonanotte.


Ps: vogl
io continuare a credere nel lieto fine.
  
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