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Autore: Marco1989    25/12/2006    6 recensioni
La pace non può durare per sempre. E a volte, quando la guerra torna a farla da padrona, anche gli eroi possono non essere sufficienti...
Genere: Triste, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Goku, Goten, Nuovo personaggio, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Dragon Ball: The Last Fight

Prefazione

Ciao a tutti!

Dopo il discreto successo ottenuto con "The Last Fight", la mia precedente fiction, ho deciso, nonostante abbia già in cantiere il suo seguito, di seguire il mio istinto, ed iniziare una storia del tutto nuova; anche in questo caso sarà un seguito di Dragon Ball Z, di poco successivo a questo, che perciò non tiene conto della serie GT e, in questo caso, neppure degli ultimissimi della serie Z ( quindi niente Ub, tanto so che non mancherà a molti di voi, e ad essere sincero neanche a me!). Al massimo, ma non sono sicuro di farlo, potrei inserirlo più avanti nella storia, ma in modo diverso dall'anime.

In pratica questa storia inizia circa sette anni dopo la sconfitta di Majin Bu, perciò Goku, Vegeta e gli altri personaggi "anziani" sono praticamente uguali a come sono dopo la battaglia con Majin Bu; Gohan è invece più simile a com'è nel GT; quanto a Goten e Trunks, ve li sapete immaginare come adolescenti vero? Dovrebbero avere quattordici e quindici anni. Pan e Bra invece sono due bambine, soprattutto Pan che è appena nata.

In questa fiction tornerò ad uniformarmi allo stile classico delle fiction su Dragon Ball di questo genere, ma il mio stile personale resta lo stesso, quindi aspettatevi parecchia azione e anche scene piuttosto tristi.

Un ultimo appunto per chi ha letto "The Last Fight" e, come mi ha scritto, si è commosso: anche in questa fiction avrete di che soffrire!

Scusatemi se vi ho annoiato con questa premessa, e buona lettura a tutti!

 

CAPITOLO UNO: FESTA DI COMPLEANNO

Bulma era in piedi dalle cinque di mattina, e da circa cinque minuti più tardi stava lavorando in cucina, ma, potendo finalmente ammirare il risultato della sua opera, dovette ammettere che ne era valsa la pena: un enorme tacchino stava finendo di arrostire nel forno assieme ad una vera e propria montagna di patate, e dalla mezza dozzina di pentole e padelle che si trovavano sui fornelli arrivava una miscela di odori che avrebbe resuscitato un morto più velocemente delle Sfere del Drago.

Certo, era stata una faticaccia, soprattutto dopo che Trunks e Vegeta si erano svegliati ed aveva dovuto sudare sette camice per tenerli lontani dalla cucina; mettersi fra un Sayan affamato e il cibo può rivelarsi simile a trattenere un leone per la coda, e Vegeta era arrivato a minacciarla di spedirla dall'altra parte del pianeta con un calcio se non si toglieva dai piedi, ma alla fine era riuscita a salvare il pranzo. E poi in fondo non capitava tutti i giorni che una figlia compisse due anni.

Bra se ne stava in salotto, a giocare con Trunks ridenddo di gusto, senza sapere che quello era un giorno importante per la sua vita. Per lei erano molto più interessanti i piccoli giochi di prestigio che le mostrava suo fratello, ai quali rispondeva con degli:- Ancora! Ancora!- entusiasti.

Senza farsi notare troppo, Vegeta se ne stava appoggiato al muro a guardare: quella bambina dai capelli azzurri, fin da quando era nata, era riuscita in qualcosa che Trunks, pur con tutto il suo impegno, era riuscito a fare in misura molto minore; aveva rubato il cuore al Principe dei Sayan, anche se quest'ultimo si sarebbe fatto ammazzare prima di ammetterlo.

Nonostante questo però la sua dignità veniva prima di tutto, e c'era voluto un bel po' per fargli accettare la decisione di Bulma di organizzare una grande festa per il compleanno della bimba; passino i palloncini appesi ovunque che ogni tanto si staccavano e gli rotolavano immancabilmente frai piedi, passino quelle abominevoli strisce di carta appese ovunque che gli umani chiamavano "festoni", passi anche quel mucchio inquietante di regali che, in salotto, sfidava la legge di gravità e per il quale sua moglie aveva speso più di quanto lui un tempo guadagnava vendendo un paio di pianeti, ma il fatto di trovarsi in giro per casa quel mucchio di idioti amici di sua moglie che gli ispiravano violenza a vista, trai quali ci sarebbe stato immancabilmente anche Kaaroth, era veramente troppo! 

C'era voluta una settimana di persuasione da parte di Bulma per convincerlo a non fare troppe storie e a non fulminare il primo che sarebbe entrato nella Capsule Corporation, e la prospettiva di un pranzo fuori misura aveva contribuito non poco. E poi in fondo a Vegeta non dispiaceva troppo festeggiare il compleanno della figlioletta.

Era ancora immerso nei suoi pensieri quando qualcuno suonò alla porta; Bulma andò ad aprire, e nell'ingresso della Capsule Corporation entrò Chichi, che subito abbracciò cordialmente Bulma consegnandole un grosso pacchetto contenente l'ennesimo regalo per la piccola Bra; la seguì un sorridente Goku, che scherzava con il figlio più piccolo, a tal punto che non si sarebbe potuto dire quale dei due avesse veramente quattordici anni.

- Ciao Bulma!- la salutarono i due in coro.

- Goku! Goten! Benvenuti!

Esauriti i convenevoli di rito, mentre Chichi restava a parlare con Bulma e Goten correva in salotto da Trunks Goku si avvicinò al Principe dei Sayan,

- Ciao Vegeta!- lo salutò allegramente il Sayan più giovane,- Tutto bene?

La risposta fu un grugnito scocciato, come a far capire che, se fosse stato per lui, in quella casa non ci avrebbe messo neanche piede.

Divertito più che sorpreso da quella reazione, visto che ormai aveva imparato a conoscere bene il Sayan più anziano, continuò ridacchiando:- Allegro fin dal mattino, vedo!

Altro grugnito, se possibile ancor più scocciato.

- Ehm...non ho capito!- disse ingenuamente Goku, - Puoi spiegarti meglio?

Per un attimo sembrò che Vegeta volesse incenerirlo con lo sguardo, poi disse:- Ormai che sei quì, renditi utile. Andiamo nella Gravity Room.

- Ai suoi ordini, principe!- disse ironico Goku, facendo una specie di saluto militare; in realtà non aspettava altro che un bel combattimento con il suo rivale di sempre; erano sempre piuttosto interessanti, anche se solitamente ne uscivano piuttosto malandati.

Mentre si dirigevano verso la stanza sentirono appena Bulma urlare loro:- Mettetevi un paio di tute da combattimento quando entrate, così non distruggerete i vestiti. E non conciatevi troppo male!

Nonostante ciò, una volta entrati nella stanza, i due si infilarono rapidamente due tute da combattimento e, dopo un breve riscaldamento, alzarono la fgravità a trecento volte quella normale ed iniziarono a combattere.

 

Mentre i due Sayan si allenavano gli altri invitati arrivarono alla spicciolata: Yamcho e Puar, Crilin con tutta la famiglia, il Genio delle Tartarughe con Oscar, perfino Tensing e Rif; mancava solo Junior, ma nessuno si stupì troppo della sua decisione di non venire. Gli ultimi ad arrivare furono Gohan e Videl, con la piccola Pan che sorrideva felice in braccio alla madre. Quando finalmente i due, pieni di graffi ed escoriazioni ma in condizioni migliori del solito, uscirono dalla Gravity Room, erano già tutti a tavola.

- Siete sempre i soliti!- urlarono Bulma e Chichi all'unisono con aria furiosa.

- Ma...ma cosa abbiamo fatto?- chiese Goku mortificato, mentre Vegeta non fece una piega.

- Ma guardatevi!- ringhiò Bulma, cercando però di non farsi vedere arrabbiata da Bra, che stava apprezzando tantissimo quella festa,- Sembrate i sopravvissuti ad un'esplosione!

"Una?" pensò Goku ricordando il combattutissimo scontro di poco prima, "Cinquanta!"

- Andate a medicarvi!- urlò acora Bulma.

Goku annusò per un paio di secondi l'arietta che si alzava dalla tavola imbandita, poi disse leccandosi i baffi:- Sono solo graffi! Possiamo medicarci dopo! ORA HO UNA FAME TREMENDA, QUINDI DIAMOCI DENTRO!

Mentre Bulma alzava le braccia in segno di resa e Goku si fiondava al proprio posto, Vegeta, anche se non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura, ringraziò mentalmente l'altro Sayan, per poi piombare a sua volta sulla sedia e mettere al lavoro le mascelle.

 

 

Chichi finì di lavare i piatti ed iniziò a metterli nel mobile; nonostante la mostruosa quantità di cibo ingurgitata a pranzo, sia Goku che Goten avevano fatto una cena estremamente abbondante, sporcando praticamente tutte le stoviglie della casa. Chichi sospirò: i Sayan davanti ad un piatto di cibo erano peggio dei bambini. Quel giorno a pranzo Vegeta, Goku, Trunks e Goten avevano tirato fuori il peggio di loro stessi, divorando qualunque cosa passasse loro a tiro ad una velocità impressionante. Non che comunque gli altri fossero stati da meno: Crilin, Yamcho e Tensing, preoccupati di restare senza niente, avevano tirato fuori dal loro repertorio una velocità simile a quella dei Sayan, tutti tranne Gohan, che sapeva che a lei sarebbe venuto come minimo un colpo vedendolo mangiare in quel modo.

A parte quel particolare era stata veramente una bella festa, al punto che al momento del brindisi, dopo che Bra aveva scartato tutti i regali, perfino Vegeta aveva alzato il calice con gli altri.

In quel momento Chichi si sentiva veramente felice della sua vita, ma nonostante questo, e nonostante l'assoluta mancanza di cooperazione da parte di Goku, che dormicchiava seduto sul divano, non poteva fare a meno di continuare a brontolare. In quel momento il suo bersaglio era Goten, con la sua scarsa voglia di impegnarsi a scuola:- Inzomma, non è che tu vada male, lo so, ma studi appena quel minimo indispensabile per non essere bocciato. Non sei stupido, potresti andare bene come Gohan! Ma invece perdi tempo a spasso dietro le ragazze!

Goten, seduto a fianco del padre, sospirò: sua madre non lo avrebbe mai capito, ma lui non era come Trunks. Che poteva farci se i libri di scuola erano una cosa per cui provava pochissimo interesse? Ogni minuto oltre lindispensabile che vi passava sopra per lui era tempo rubato ad altre attività molto più gradevoli, e questo non poteva cambiarlo, né voleva cambiarlo. Accese distrattamente la televisione per non sentire i rimbotti della madre, e nel giro di pochi secondi le immagini che vedeva sullo schermo gli tolsero completamente dalla testa i discorsi di Chichi.

- Insomma, se proprio non hai voglia di studiare dovresti cominciare a pensare a trovare un'altra strada...ma mi stai ascoltando?- chiese Chichi, stupita per la mancanza di reazzioni del figlio. Lasciò perdere i piatti ed entrò in salotto: Goten era in ginocchio sul tappeto, con il viso a due centimetri dalla televisione.

Contrariata, Chichi disse:- Ma insomma, io per chi parl...-

- Sssssh!- sibilò Goten, mettendosi un dito davanti alle labbra.

Chichi si bloccò di colpo, troppo stupita di essere stata zittita in quel modo dal proprio figlio.

Goten non ci fece neanche caso, e tirando il padre per la manica urlò:- Papà! Papà svegliati, presto!

Goku grugnì, poi aprì gli occhi e se li stropicciò sbadigliando:- Ma cosa c'è...io stavo dormendo così bene...

- Guardà la tv, guarda cosa sta succedendo!- insistette Goten sovraeccitato.

Goku e la moglie iniziarono a fissare lo schermo, e subito capirono perché il figlio fosse rimasto così impressionato.

Era in corso una edizione speciale del telegiornale, e l'annunciatore stava parlando di una notizia di enorme importanza:-...ciò che è accaduto continua a sembrare incredibile a tutti gli scienziati, ma ormai è stato ampiamente confermato che nel pomeriggio di oggi tutti i sensori militari posti nello spazio antistante la Terra hanno individuato un numero imprecisato di corpi estranei delle dimenzioni di una grande città, che sono state, fino a prova contraria, identificate come astronavi di provenienza sconosciuta. E'stato impossibile compiere ulteriori indagini sul contenuto di queste navi spaziali, poiché apparentemente sembrano essere circondate da una sorta di campo elettromagnetico che respinge qualsiasi indagine mediante radar o altri strumenti. Ogni tentativo di comunicazione in tutti gli idiomi conosciuti è stato inutile, ed è stato impossibile appurare se questi visitatori alieni siano amici o ostili. Per precauzione è stata ordinata la mobilitazione generale, e tutte le Regie Forze Armate sono state messe in stato di allarme; nelle città è stato ordinato il coprifuoco...

Goku a quel punto si alzò; non che fosse stupito, ne aveva passate troppe nella sua vita per poter essere ancora sorpreso da qualcosa, ma quella notizia lo aveva colpito, e gli aveva procurato una strana sensazione: una fredda inquietudine era entrata nella sua mente, e non sembrava volersene andare.

Uscì sul portico senza parlare, ed alzò gli occhi al cielo, tendendo al massimo i propri sensi nel tentativo di avvertire qualsiasi sensazione provenisse dallo spazio, ma non sentì nulla.

Goten lo raggiunse, e gli disse:- Non riesci a sentire nulla, vero?

- No.- disse cupo Goku,- Quelle schermature bloccano anche i nostri poteri.

- Ma la senti anche tu, vero? Questa sensazione di gelo...di pericolo imminente.

Goku guardò negli occhi il figlio, e l'adolescente poté leggere negli occhi del padre un'inquietudine che mai vi aveva visto. Sentiva il pericolo, e per la prima volta in vita sua sembrava averne paura.

 

 

Ecco pronto il primo capitolo! Spero di avere almeno destato la vostra curiosità! Ditemi per favore cosa ne pensate, perché se dovessi avere pochissimi commenti potrei pensare di non continuarla...scherzo, la continuerò anche se avrò un solo commento, per quell'unica persona a cui è piaciuta!

A presto!

 

  
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