Profiling, 'Nella buona e nella cattiva sorte' di Frosba su EFP Fanfiction

Un pomeriggio di qualche giorno fa, avevo la testa sopra i libri(e gli occhi puntati alla tv…), sarà stato che mio padre s’impossessa continuamente di Sky e la mia ADSL sempre morta(e per questo non vedo Profiling da un po’… :’( ) mi si materializzò in mente questa immagine di Chloé che si presenta alla porta di Thomas in lacrime.
Sarà che oggi mi hanno riattaccato internet e ho deciso di mettere tutta la terza stagione in download, per fare una mini maratona, ma eccomi qua.
La storia è completamente estranea dagli avvenimenti della terza stagione, se no per quanto riguarda che ora c’è Thomas apposto di Matthieu.
Mi scuso infinitamente per sta schifezza, ma ho pensato di pubblicarla lo stesso…chissà ci fosse qualche pazza a cui potrebbe piacere.

Nella buona e nella cattiva sorte.

Quando Thomas aprì la porta la vide.
La Saint-Laurent aveva le lacrime agli occhi, completamente rossi.
La donna si fiondò su di lui e continuò a piangere appoggiata al suo petto.
Il poliziotto che fino a quel momento era rimasto immobile, la strinse, e col piede chiuse la porta.
La criminologa continuava a sgorgare lacrime, continuamente scossa dai singhiozzi.
- Chloé…mi dica cos’è successo, la prego… -
Ma la donna rimase zitta.
Le prese una mano e la strinse.
Il pianto di lei, cominciò ad affievolirsi.
Quando smise completamente, la fece sedere sul divano, mettendosi accanto a lei.
- Vedo che non ha intenzione di lasciarmi andare la mano –
Disse sorridendo.
La donna la lasciò subito, ma l’uomo la strinse di nuovo.
- Non le ho mai detto che vorrei che lo facesse. Ora mi racconta cosa le è successo –
- Io, io ho sognato lui. Mi faceva segno di venire da lui, dietro c’era un albergo. Stavo per avvicinarmi, ma sentivo uno sparo e lui cadevo, poi ho visto Louise che sogghignava con un fucile in mano, mi sono svegliata. E sono venuta qui, mi scusi, ma io…non sapevo da chi andare. Ho paura -
Thomas la strinse forte a se.
- Lei non si deve scusare e non deve avere paura, ora ci sono io. –
Cominciò a cullarla pian piano.
I battiti dei loro cuori avevano lo stesso ritmo.
Il respiro della donna si fece regolare.
S’era addormentata.
L’ispettore la prese in braccio e le mise sul proprio letto, la coprì, le diede un bacio sulla fronte e si sedette nella poltrona accanto al letto.
Anche se sapeva che far prendere Saint-Laurent l’appartamento accanto al suo non era una cosa geniale, per ovvi motivi, non gli dispiacevano per niente questo sue visite serali.
Non gli dispiaceva per niente non dormire per più di due o tre ore al giorno, gli piaceva osservarla.
Non gli dispiaceva poterla stringere a se.
E ancora più non gli dispiaceva poterle dire ciò che provava.
- Ti amo Chloé, ricordalo per sempre. –
Le disse come sempre accarezzandole il viso.
E alla criminologa non dispiaceva per niente potersi far stringere e potersi sentir dire tutte quelle belle parole che il suo Thomas le diceva, pensando che dormisse, i piccoli baci che le posava sulla fronte, le carezze.
Quando poi lui appoggiava la testa e chiudeva gli occhi, lei si alzava da letto.
Li dava un bacio tra i suo capelli neri-grigiastri, che profumavano sempre di buono e gli diceva che anche lei ricambiava i sentimenti di lui.
- Anch’io ti amo –
Gli sussurrava piano nell’orecchio, rimettendosi piano a letto.

Nessuno dei due osava chiedersi per quanto il loro piccolo rituale sarebbe andato avanti, perché sapevano, e volevano, che l’unica certezza fosse passare il loro futuro, fianco e fianca.
Nella buona e nella cattiva sorte.
Per sempre.

The End.

Disclaimer: i personaggi non sono di mia proprietà, ma dei vari creatori e produttori, perché se fossero miei Matthieu non sarebbe mai morto, e in caso fosse dovuto succedere, Chloé starebbe già con Thomas.