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Autore: Sinead1370Kimaira    08/06/2012    6 recensioni
Dal testo:
tu quella notte Itachi compi quattordici anni.
Quanti uomini hai ucciso oggi,erano più o meno di quattordici?
Non lo sai.
Non vuoi saperlo.
Tanto non cambierebbe nulla.
I miei personali auguri ad un grande eroe.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio, Naruto Shippuuden
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Il compleanno di un vero eroe dal mio punto di vista.
 
 
イタチ。レッド戦争、赤の愛          Itachi. Rosso guerra,rosso amore
 
Itachi Uchiha camminava per le strade deserte del quartiere dove da anni viveva ghettizzato da anni il suo clan.
Ogni passo era misurato e studiato affinchè nessuno potesse rendersi conto della sua presenza,
permettendogli di scivolare silenziosamente nella sua dimora.
Era una prassi che ripeteva periodicamente dopo ogni rientro da una missione,mentre rimuginava e si torturava la mente con le immagini e le urla dei moribondi che avevano avuto la sfortuna di capitare sotto le grinfie di un esercito che silenzioso mangiava le loro vite.
Il soffio di vento gli ricordava il continuo digrignare e i leggeri movimenti degli alberi,
sembravano provocati dalla stessa energia cinetica che permette ai cadaveri di muoversi nel disperato tentativo di sembrare ancora vivi.
Quei gesti che lugubri descrivono l’ambiente dei campi di battaglia,inondati di sangue.
Innocente o colpevole.

Il rosso del sangue fresco che cola dai vestiti,
che crea solchi invisibili sulla carne già lacerata dai nemici e da vecchie ferite.
Lo stesso sangue non tuo che ti sbrana l’anima e ti rode dentro, ti smembra dal profondo e fa emergere le tue paure più nere.
E ti senti dannatamente costretto a versare sangue per una guerra che non vuoi.
Si,Itachi.
Perchè ancora una volta il sangue che urla nelle aride pianure,
che lentamente corrode la terra,quel sangue che raggiungerà gli inferi e sarà nutrimento per gli onori di altri combattenti non ti appartiene.
Non pensi che ti appartenga più neanche questa vita,
muovi il tuo corpo che senti pesante come un pezzo di legno lasciato a marcire sotto la fredda pioggia invernale.
La luna fa da padrona nel cielo,quella luna spettatrice degli abomini della guerra,
quella luna che sembra piangere stelle.
E sembra che le stia piangendo per te.
Per quel ragazzino di tredici anni che cammina con l’anima sporca e il cuore a pezzi.
Ma la luna sembra essersi dimenticata.
Come tutti del resto.
Si,perché tu quella notte Itachi compi quattordici anni.
Quanti uomini hai ucciso oggi,erano più o meno di quattordici?
Non lo sai.
Non vuoi saperlo.
Tanto non cambierebbe nulla.

Sei arrivato a casa tua.
Le lanterne di carta rossa sono ancora accese.
Non c’è nessuno ad aspettarti.
Ti saluteranno domattina e forse qualcuno ti farà gli auguri.
Solo per farsi bello ai tuoi occhi.
Sali in camera tua.Vuota,come il tuo cuore e fredda.
Una finestra aperta che si affaccia sulla luna lascia entrare una tenue luce accompagnata da un venticello da brividi.
Qualcosa si muove sul tuo letto.
Afferri il bigliettino.
Un classico.
La piccola lettera di auguri del tuo otouto.
Per un infausto scherzo del destino è scritta in rosso.
E’ un rosso che ti piace.Un rosso che ti inizia a correre dentro e che allevia il dolore.
Qualcosa,come un liquido caldo che ti rinfranca e ti fa sentire protetto.
E’ questo il rosso che ti piace,non quello dello sharingan,non quello del sangue,
non quello del simbolo degli Uchiha.
E’ quel rosso così simile ai pomodori che compri per tuo fratello,
il rosso delle candeline di compleanno,quello della macedonia di fragole o quello delle ciliegie che ami raccogliere.
Mentre ti togli i vestiti e li abbandoni con cura nel cesto ai piedi del letto immagini di essere ricoperto del rosso che ami e ora che ti ritrovi nel tuo letto dalle coperte rosse,
pensi che sia ora di andare a dormire.
Sei stanco di tutti quei colori che si mischiano,perché infondo,
tu ami dormire nel nero più profondo.
 
Anche ora guardi la luna.
La stessa luna che ti ha visto uccidere tutti e affogare nel rosso sangue della tua famiglia.
La stessa luna che ti ha visto torturare tuo fratello,mentre sentivi una parte di te morire.
Ora per il tuo ventunesimo compleanno,la luna non piange più stelle.
Forse ha capito anche lei che per un criminale non è giusto sprecare lascrime.
Hai trovato la combinazione perfetta.
Ora vesti di nero e rosso.
I colori del baratro.
C’era sempre la stessa luna quando Madara ti ha condotto nall’akatsuki.
Aka,rosso.
Ancora.
Per quanto cerchi ti toglierti quel colore di dosso,tanto più si attacca a te.
Tastandoti le tasche senti un leggero movimento di carta.
Estrai il piccolo biglietto,conservato con cura nonostante gli anni.
C’è ancora scritto : “Auguri nii-san!!”
Lo porti sempre con te.
Come portafortuna.
Lo posi accanto a te.
Inutile fare un paragone.
Il rosso della tua divisa non potrà mai competere con il rosso di quel disegno.
Il rosso della tua vita,delle tue lacrime e dei tuoi sorriso.
Il tuo rosso Itachi.
E ora la luna ha ripreso a piangere stelle,
perché infondo anche per un criminale c’è un posto nel cielo.
 
 
Ciao a tutti!!! Vi piace? Fatemi sapere!!
 
I miei auguri personali ad uno dei più grandi personaggi di Naruto.
Auguri Itachi nii-san.
 
  
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