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Autore: NancyGrangerWeasley    27/12/2006    10 recensioni
Hermione se ne stava lì:seduta nella solita poltroncina accanto alla finestra leggendo un libro di Trasfigurazione e ringraziando il cielo di non dover stare a litigare con Ron per una volta visto che stava giocando a scacchi con Harry. Era impossibile dire quanto lo detestava e quanto avrebbe tanto desiderato strangolarlo piuttosto che perdere tempo ad afferrare la bacchetta e ucciderlo con un Avada Kedavra. La verità era che non voleva assolutamente uccidere Ron, al contrario…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione! Tutte le scritte in corsivo non sono di mia appartenenza, ma appartengono alla scrittrice J.K.Rowling come tutti i personaggi presenti nella storia.

  

Hermione se ne stava lì:seduta nella solita poltroncina accanto alla finestra leggendo un libro di Trasfigurazione e ringraziando il cielo di non dover stare a litigare con Ron per una volta visto che stava giocando a scacchi con Harry. Era impossibile dire quanto lo detestava e quanto avrebbe tanto desiderato strangolarlo piuttosto che perdere tempo ad afferrare la bacchetta e ucciderlo con un Avada Kedavra. La verità era che non voleva assolutamente uccidere Ron, al contrario… L’ennesima prova che lei provava più di una semplice amicizia per lui fu il giorno in cui a lezione di Pozioni aveva sentito l’odore inconfondibile del suo Weasley preferito.

Flashback…

«Eccellente, eccellente!Ora questa qui… Sì, mia cara? »

«È Amorentia»

«Lo è. Sembra quasi sciocco chiederlo» continuò Lumacorno, decisamente colpito, «ma immagino che tu sappia che effetti ha…»

« È il filtro d’amore più potente del mondo! »rispose Hermione.

«Esatto! L’hai riconosciuta, immagino, dalla sua tipica luminosità madreperlacea…»

«E dal vapore che sale in caratteristiche spirali»proseguì Hermione con entusiasmo, «e dovrebbe avere un odore diverso per ciascuno di noi, a seconda di ciò che ci attrae, io sento aroma di erba appena tagliata e pergamena nuova e…»Ma arrossì e non finì la frase.

La verità è che aveva sentito il dolce profumo di Ron e di certo non poteva dirlo così davanti a tutti, soprattutto con lui accanto.

- Dai Ron, con te è impossibile giocare a scacchi!Non mi chiedere mai più di giocare con te almeno per qualche mese ok?-sbottò Harry con un tono di voce piuttosto alto che fece ritornare Hermione a leggere il suo libro.

-Che ci posso fare se sono il migliore giocando a scacchi magici?- rispose Ron con fierezza- L’unico modo di vincere contro di me sarebbe farti prestare da Hermione un po’ di Felix Felicis-

Hermione al sentir il suo nome pronunciato da Ron si voltò verso di lui senza mostrare un particolare emozione. Ron incrociò il suo sguardo e come per difendersi disse

- Che hai da guardare? Non ho detto niente di male-

-Ron stai tranquillo, non sono così idiota da guardare te!- rispose chiudendo di scatto il libro e alzandosi infuriata.

- A me sembrava il contrario!- la provocò il rosso.

Con grande stupore di Ron Hermione non si voltò neanche e uscì dal buco del ritratto della Salacomune.

Due giorni dopo…

«Oh, andiamo, Harry»sbottò Hermione. «Non è il Quidditch che è popolare, sei tu! Non sei mai stato così interessante come ora, e nemmeno così attraente, a dirtela tutta»

A Ron andò di traverso un pezzo enorme di aringa affumicata. Hermione gli rivolse solo uno sguardo prima di rivolgersi di nuovo ad Harry.

«Ora tutti sanno che avevi detto la verità, no? L’intero mondo magico ha dovuto ammettere che avevi ragione riguardo al ritorno di Voldemort e che veramente hai combattuto contro di lui due volte, negli ultimi due anni, riuscendo a sfuggirgli in entrambi i casi. Adesso, poi, tutti ti chiamano il «Prescelto»… be’, ancora non capisci perché la gente è ammaliata da te? »

Harry sentì all’improvviso come se nella Sala Grande facesse molto caldo, benché il soffitto mostrasse ancora un cielo freddo e piovoso.

“E poi hai subito tutta quella persecuzione da parte del Ministero che cercava di farti passare per un malato di mente ed un bugiardo. Si vedono ancora i segni dove quella donna diabolica ti ha fatto scrivere con il tuo stesso sangue, e tu continui ancora a tenerti in disparte da tutta questa storia…”

“Anch’io porto ancora i segni dove quei cervelli mi hanno afferrato al Ministero,guarda” disse Ron, sollevando le maniche della divisa.

“E come se non bastasse, sei anche cresciuto di circa 30 centimetri durante l’estate,” concluse Hermione ignorando Ron.

 “Io sono alto,” proruppe Ron, senza che nessuno ci facesse caso.

Io sono alto,” affermò lui senza alcuna logica.

Poi c’erano i provini di Quidditch e Ron parve davvero felice di aver vinto al confronto con McLaggen e soprattutto che Hermione gli aveva fatto i complimenti anche dopo la discussione di due giorni fa anche se i giorni a seguire furono veramente disastrosi per Ron ed Hermione. Prima Ron sa che Hermione ha baciato Krum, poi Ron che si mette con Lavanda e poi Hermione che finge di uscire con McLaggen… Insomma un totale disastro… Hermione non resisteva più in quella scuola, ogni tanto avrebbe desiderato tornare dai suoi genitori e farsi abbracciare… Fortuna che c’era Ginny che la consolava anche se era occupata da Harry ultimamente. E così arrivarno davvero i brutti momenti a Hogwarts. Tutto era cambiato, Silente era morto e si era portato via con sé tante speranze per un Mondo Magico più sereno e armonioso. Il primo fra tutti era Harry che demoralizzato non riusciva ad accettare la morte del caro Preside quando nemmeno un anno prima era morto Sirius. A chi sarebbe toccato ora? Hermione? Ron?...Ginny? Se sarebbe successo qualcosa ai suoi amici non se lo sarebbe mai perdonato perciò decise di lasciare Ginny al funerale del Preside. Inutile dire che fu una pugnalata sia per Ginny che per Harry stesso… L’unica cosa positiva di tutto questo era che Ron ed Hermione si erano finalmente riavvicinati. Al funerale piangevano una sulla spalla dell’altro e avevano finalmente messo da parte le rivalità, in parte perché Ron aveva rotto con Lavanda e l’altro motivo era l’aggressione a Hogwarts ovviamente… Quando furono lasciati in pace dalla folla i tre parlarono del viaggio che voleva intraprendere Harry alla ricerca degli Horcrux.Con molto coraggio i due amici avevano deciso di andare con Harry…

“Noi ci saremo Harry”annunciò Ron.

“Cosa?”

“A casa dei tuoi zii. E poi verremo con te, ovunque tu vada”

“No”rispose Harry; non l’aveva previsto, pensava che avessero capito che intendeva affrontare da solo quel pericolosissimo viaggio.

“Ce l’hai già detto una volta”sussurrò Hermione,”che c’era tutto il tempo per tornare indietro, se avessimo voluto. Il tempo l’abbiamo avuto, no?”

“Siamo con te qualunque cosa accada”ribadì Ron”Però, amico, devi venire a casa mia prima di tutto, prima ancora che andiamo a Godric’s Hollow”

“Perché?”

“Le nozze di Bill e Fleur, no?”

E infatti il matrimonio arrivò anche se non così allegro come si sperava. Gli invitati non erano molti, ma l’importante era che potessero stare, forse, per l’ultima volta tutti insieme. I preparativi furono piuttosto impegnativi soprattutto per Ginny ed Hermione che dovettero sopportare per un tempo illimitato la perfezione di Fleur. Tutto doveva essere fatto fuori dove fu preparato per l’occasione un corridoio di fiori colorati che portava a una piccola scalinata usata come altare dove si sarebbe detto il fatidico “Sì”. Le damigelle d’onore furono Ginny e Hermione che dovevano indossare un vestito senza spalline azzurro.

- Oddio! Come faccio con questi capelli? Non riesco a sistemarli, se solo avessi quella cosa che avevo usato al quarto anno! Ginny aiutami per favore-

 si lamentò Hermione già indossando il lungo vestito con delle scarpe eleganti.

- Ho capito ci penso io!- rispose Ginny che prese delle piccole roselline bianche e in chissà come riuscì a sistemare i capelli di Hermione in un elegante chignon. Ginny aveva deciso di lasciare i capelli sciolti proprio come piacevano al suo Harry.

- Herm, io scendo a vedere se Fleur ha bisogno di una mano altrimenti comincia ad urlare e sono guai!-disse all’improvviso Ginny uscendo dalla stanza e richiudendo la porta dietro di sé. Hermione stringeva tra le mani la bottiglietta di Felix Felicis incerta se prenderne qualche goccia per potersi godere meglio la giornata… E così fece…. Ingoiò due gocce di “fortuna” e senza un motivo apparente andò nella camera di Harry e Ron. Quando entrò vide Ron in boxer che rimase per un bel po’ intontito al vedere Hermione vestita così.

- Potresti anche bussare prima di entrare!- sbottò Ron.

- Scusa Ron, ero di fretta, devo parlare con Harry!- rispose la riccia cercando Harry con lo sguardo.

- Mi stavi cercando?- domandò comparendo dietro Hermione.

- Bhè sì… Volevo parlarti di Ginny… Lei ci tiene davvero a te e preferirei che tu gli parlasti. Non negargli di stare con te almeno oggi, per favore- disse Hermione

- Ci proverò, grazie per il consiglio-

- Non c’è di che-

- A proposito, stai bene vestita così-

- Grazie Harry, ci vediamo giù- rispose Hermione con un lieve rossore.

Scese le scale facendo attenzione a non cadere  soprattutto perché era facile inciampare con quel vestito lungo e le scarpe alte. Quando scese tutti alzarono lo sguardo per osservarla.

- Ehi Hermione hai deciso di uccidere Ron?- disse scherzosamente Fred.

-Un modo originale però!- aggiunse George

Hermione si limitò a lanciarli un’occhiataccia decisa a raggiungere la signora Weasley in cucina per aiutarla. La trovò in lacrime a lavare l’argenteria.

-         Signora Weasley? Tutto bene?- domandò coraggiosamente Hermione.

- Oh, cara! Non ti preoccupare, pensavo a quando… voi partirete, è una cosa così pericolosa- rispose scoppiando ancora in lacrime.

- Signora Weasley deve avere fiducia in Harry, in me e soprattutto in Ron. Lo so, è un po’ irresponsabile, scorbutico, insensibile, carino- si bloccò di colpo e continuò- cioè…  è comunque coraggioso quando si tratta di Lei-sa-chi. Adesso andiamo in salotto, hanno bisogno di noi-

La signora Weasley non molto convinta si alzò e insieme si incamminarono verso il salotto. Insieme cominciarono a sistemare i soprammobili e a spolverare tutto.

-         Miseriaccia se avrei avuto al Ballo del Ceppo questo vestito non avrei fatto di certo una figuraccia!-

Era la voce di Ron che scendeva dalla scale vestito con un elegante smoking. Hermione si voltò e lo guardò per un bel po’ prima di incrociare il suo sguardo e imbarazzata guardò da un’altra parte. Harry era vestito quasi nello stesso modo e cercava Ginny anche se lei era da Fleur.

-         Hermione hai visto… Sì insomma hai capito…- chiese Harry alla riccia.

-         - Vado a chiamarla, è da Fleur-

Hermione la fece uscire e prima che se nen potesse rendere conto quasi tutti erano usciti fuori.

-         Mi stanno chiamando fuori, ci vediamo- disse in fretta uscendo e trovando Ron infuriato.

-         Ma sei matta!?! Non puoi lasciarli soli… Lo sai come va a finire!- sbottò Ron

- So benissimo come andrà a finire Ron, è per questo che li ho lasciati soli… Aiutami con queste panche per favore- rispose Hermione soddisfatta indicando delle panche per far sedere gli ospiti al matrimonio.

- D’accordo, comunque non dev’essere sempre Harry a farsi avanti!- disse Ron spostando delle panche e mettendole allineate come richiesto da Fleur.

- Certo che sì! È l’uomo no? In una coppia io credo proprio che sia il ragazzo a dichiararsi-

- Perché scusa?-

- Perché è così deve essere, punto e basta!- riprese Hermione con un tono che non richiedeva nessuna replica.

- Sono arrivati gli ospiti- disse Hermione dirigendosi in salotto dato che tutti sarebbero arrivati con la Polvere Volante.

Arrivarono tutti i parenti di Fleur e i membri dell’ordine della Fenice. Bill era veramente vestito elegantemente anche se aveva ancora delle cicatrici al lato destro del viso e di tanto in tanto aveva la gamba indolenzita, ma a Fleur non importava, lei lo amava così. Ginny e Harry si tenevano per mano, segno evidente che si erano rimessi assieme. Tutti erano pronti per la cerimonia così si diressero verso l’esterno della casa dove tutto era sistemato al meglio. Presero posto e attesero l’arrivo delle damigelle ed in seguito della sposa. Hermione e Ginny fecero la loro entrata in modo spettacolare

- Carina la tua amica- disse un ragazzo, probabilmente amico di Fleur.

- Ti conviene starle lontano- rispose Ron infuriato.

 Il ragazzo non disse una parola per il resto della cerimonia e quando si baciarono i due sposi si levò un applauso e il giardino venne trasformato in una pista da ballo con tanto di orchestra.

Harry e Ginny iniziarono a ballare appena l’orchestra iniziò a suonare. Il ragazzo francese amico di Fleur chiese a Hermione di ballare e lei accettò tra gli sguardi inferociti del rosso. Quando finirono due canzoni Ron si decise ad invitarla a ballare con lui

.- Ehm… Hermione… ti andrebbe di.. di… ballare…- chiese balbettando alla migliore amica.

 Lei lo osservò come per osservare se quello era il vero Ron.

-         Se non ti va non importa- aggiunse di fretta

-Certo che voglio ballare con te- rispose felice. “Probabilmente la pozione sta facendo effetto”pensò la ragazza ormai tra le braccia di Ron tra un volteggio e l’altro. Si sentiva leggera con lui, libera di poter stare lontano da ogni rancore e tristezza.

- Ron, ti va di fare una passeggiata?- domandò d’un tratto Hermione.

Ron annuì ed insieme si allontanarono dalla festa .

- Sai, non mi sarei mai aspettata che mi avresti chiesto di ballare- disse la riccia.

- Già, neanche io a dirti la verità- rispose con un sorriso divertito il rosso.

- Ron, tu hai paura?-

- Sì, tanta- rispose semplicemente Ron. Si sedettero sull’erba a guardare il chiaro cielo e sentire il soffiare della piacevole brezza di Settembre.

- Hermione io devo dirti una cosa…- disse Ron cominciando ad arrossire.

- Ti ascolto-

- Ecco vedi noi siamo amici no? Dobbiamo dirci tutto no?-

- Sì-

- Bene. C’è una cosa che devo dirti da un bel po’ di tempo. Io vorrei che io e te… fossimopiùdiamici!- disse Ron in un modo incomprensibile.

- cosa?-

- Che noi fossimo più di…amici…ecco l’ho detto!- disse Ron come se si fosse tolto un enorme peso. Per Hermione fu come se la prendessero a schiaffi. Per una volta Ron aveva fatto una cosa che lei non sarebbe mai riuscita a fare. Ron non la guardava e fissava un punto della distesa erbosa.

- Ho detto una cosa stupida, lo sapevo, ho rovinato tutto, mi dispiace-

Hermione lo guardò e allungò la sua mano verso quella di Ron che alzò il capo pian piano vedendo Hermione sorridere raggiante.

-         Ron, posso baciarti?- chiese Hermione. Ron la guardò e si avvicinò al suo viso pian piano volendosi godere ogni momento di quello che aveva sempre desiderato da 4..5…6 anni o forse da sempre. Così timidamente si avvicinarono e si sfiorarono pian pano le labbra fino a baciarsi lentamente e con passione. Le loro labbra combaciavano perfettamente e non c’era niente che non andava… Si erano desiderati per anni, niente ora li avrebbe fermati. Quando si staccarono si guardarono per un po’ un po’ storditi entrambi. Si alzarono senza dire una parola e tornarono alla festa.

-         Hermione?-

-         Sì?

-         Ti a…-

Hermione gli tappò la bocca con un bacio a fior di labbra.

-         Voglio essere io a dirlo per prima… Ti amo Ron-

-         Ti amo anch’io Hermione-

Tornarono alla festa mano della mano tra gli sguardi straniti che tutti gli lanciarono e le lacrime di felicità della signora Weasley. Hermione si rese conto che tutto non era successo per effetto della pozione, ma del loro eterno amore anche se dovevano intraprendere quel pericoloso viaggio.

                    Fine

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