Il cigolante letto si mosse dopo quel leggero movimento di Chris, spostantosi sul fianco destro, che dava sul comodino e sulla finestra.
Una sottile linea di luce illuminò una parte del copriletto color panna del letto matrimoniale su cui dormiva l’uomo, lasciando intravedere i piccolissimi pezzetti di polvere che fluttuavano nella stanza.
Il ticchiettivo dell’orologia appeso al muro di fronte al letto sembrava diventare sempre più irritante secondo dopo secondo.
L’ombra causata dall’anta dell’armadio di legno scuro rendeva ancora più scura una parte della stanza, il che angosciava ancora di più Chris, che non usciva da quel letto da due giorni.
Era stata una frase di Johnny a ridurlo così.
Due sere prima si trovavano in un ristorante e durante la cena il chitarrista disse “Mia figlia compierà gli anni proprio il giorno in cui noi torneremo a casa perché sarà finito il tour, sarà così bello per lei vedermi proprio quel giorno, sarà una sorpresa meravigliosa.. almeno spero! ahaha! - e così dicendo fecero un brindisi “alla famiglia” ma qualcosa turbava Chris, e Guy lo notò subito nel suo sguardo, ma silenzioso e riflessivo com’era ebbe esitazione nel chiedergli cosa lo turbava, per poi non farlo. Chris pensava che negli ultimi tre mesi di Tour non era mai riuscito a fare una scappatella fino a Londra dai bambini o Los Angeles da Gwyneth, impegnata nel set di un nuovo film. Non era mai nemmeno riuscito a fare una video chiamata su Skype. E per colpa del fuso orario era riuscito a chiamare davvero poco. Si sentiva un colpa, si sentiva un cattivo padre ed un cattivo marito, l’angoscia che lo pervase lo rese nervoso ed irritabile e lo costrinse ad alzarsi ed andarsene lasciando gli amici sconvolti al tavolo. Da quel momento nessuno aveva avuto il coraggio di parlargli, si era chiuso in camera e non aveva più dato segni di vita, preoccupando terribilmente gli altri componenti della Band ed il buon Phil.
Ma a quel punto nessuno ce la faceva più, e toccò a Will tirare fuori le palle.
Chris? Chris dai cazzo alzati e muovi quel culo!- urlò scorlando l’amico per svegliarlo.
Aveva saltato 4 prove per il concerto, non aveva fatto gli esercizi per la sua voce, non aveva controllato che la sua chitarra fosse apposto, non aveva fatto altro che dormire, leggere, ascoltare la musica e così via. Senza mai alzarsi.- Chris cazzo fra meno di 5 ore dobbiamo essere su un palco davanti a 50.000 persone, abbiamo fatto il sold out ancora mesi fa ricordi? Questa sera verrà Rihanna a cantare Princess of China con noi, viene apposta da Los Angeles, non puoi ridurti così! Alzati! Sei il front-man dipende tutto da te, non puoi farci questo!- Will tirò il braccio di Chris facendo si che si sedesse sul letto.
Will.. Will non posso..- mugugnò l’altro strofinandosi gli occhi indolenziti.- voglio tornare a casa Will, voglio vedere Gwyneth, Apple e Moses… voglio.. voglio solo questo..-disse con sguardo stralunato ed implorante, puntando i suoi profondi occhi celesti sulla foto della sua famiglia appoggiata al comodino.
Chris tra meno di un mese sarà tutto finito! Ti conosco da quanto ormai? 15 anni sicuri, e sai come la penso, quando sei in tour ti manca casa e quando sei a casa ti manca il tour. Quindi ora alzati e muovi quel culo inglese e corri su quel fottuto palco.
Dai il massimo, come fai sempre. Troppe persone sono qui per noi, e per te, non puoi deluderle con il tuo egoismo! So come sei, so che non faresti mai questo a 50.000 persone. Non saresti mai così egoista! Fai meno la diva che non c’è tempo, dobbiamo provare e recuperare quello che hai perso negli ultimi giorni in quel letto! Fila a farti una doccia, ti aspetto giù alla reception e se tra 15 minuti non sei li ti puoi considerare morto!-Will diede una pacca sulla spalla a Martin e fece per andarsene.
Ehi amico.. grazie-disse con voce strozzata il front-man alzandosi in piedi.
Eh di che!-sorrise l’altro chiudendosi la porta alle spalle.