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Autore: bik90    10/06/2012    3 recensioni
Questa storia è ambientata 18 anni dopo "Il portale", aspetto opinioni per sapere se ho il benestare a continuarla! Non voglio annoiare nessuno, grazie!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nagi Homura, Natsuki Kuga, Nuovo Personaggio, Shizuru Fujino, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Dodici anni dopo…
Il braccio che le circondava la vita le impediva di muoversi. Sorrise mentre lo accarezzava e godeva ancora del tepore delle coperte e i primi raggi solari filtravano attraverso le tapparelle abbassate. A quella tenue luce l’anello che portava all’anulare brillò per qualche secondo e lei lo contemplò. Ancora a distanza di più di un anno, non riusciva a credere che fosse tutto vero. Si strinse sotto quel braccio che la faceva sentire al sicuro e fece un respiro profondo. In quel momento dalla culletta sentì provenire il pianto della neonata. Sospirò spostando il braccio dell’uomo che le dormiva accanto e stava per alzarsi quando fu preceduta da quest’ultimo. Kyoshiro si avvicinò alla bambina sollevandola e parlandole dolcemente.
<< Cerchiamo di non svegliare la mamma e la sorellina, Sumire >> le sussurrò baciandola.
Midori si mise a sedere sorridendo mentre contemplava la scena. Nonostante suo marito fosse tornato tardi e fosse stanco, aveva sempre un sorriso e una parola gentile per lei e le bambine.
<< Oh, ecco la mamma >> continuò l’uomo cullando la piccola << Si è svegliata anche lei >>.
La donna inclinò leggermente il capo dopo essersi presa le ginocchia con le mani.
<< A cosa stai pensando? >> le domandò.
<< Sei una persona eccezionale, Kyoshiro >> rispose lei con calma.
Sentiva di amarlo esattamente come la prima volta che lo aveva capito. Da quel momento non lo aveva mai lasciato e ora erano entrambi due adulti diventati da qualche mese genitori.
<< Ti amo >> disse lui camminando avanti e indietro davanti al letto.
In quel momento si svegliò anche l’altra neonata iniziando a piangere. Midori si alzò dal letto per prendere tra le braccia la figlia e diede un leggero bacio al marito sulle labbra.
<< Mancavi solo tu, piccola >> disse la donna parlando alla bambina e accarezzandole la testa << Adesso siamo tutti svegli >>.
I due adulti si sorrisero. Da quando erano arrivate le gemelle nella loro vita non c’era stato un attimo di pausa. Le due bambine sottraevano tutte le energie ai genitori e in particolare a Midori che le allattava al seno. La madre baciò entrambe prima di sedersi sul bordo del letto e sbottonarsi la camicia da notte. Era l’ora dalla poppata. Nel frattempo Kyoshiro teneva a bada Sumire che aveva iniziato a piangere affamata.
<< Adesso tocca anche a te! >> esclamò divertito l’uomo cullandola su e giù per la stanza.
Midori lo osservava; suo marito aveva una dote naturale con i bambini. Di fronte alle continue notti insonni, ai cambi di pannolini, ai pianti; non aveva mai vacillato. Nemmeno lei era stata così sicura di sé, delle sue doti di mamma come lo era stato Kyoshiro.
<< Ti amo, Kyoshiro >> disse sentendo il bisogno di far uscire i suoi sentimenti.
Lui si chinò per baciarla contento delle sue parole.
<< Ho sentito la mia nipotina piangere? >> esclamò Ruka entrando in camera senza bussare << Oh, scusate piccioncini! >> aggiunse vedendo la scena che si stava svolgendo.
<< Ruka! >> rispose Midori << Quante volte ti ho detto che devi bussare prima di entrare in camera nostra? >>.
La sorella le fece un gesto con la mano mentre si avvicinava.
<< Su, dammi Kagura >> disse rivolta a Kyoshiro.
<< Quella è Sumire! >> dichiarò Midori risentita dallo scambio.
Ruka scoppiò a ridere.
<< Oh, non prendertela >> ribatté baciando la bambina << A questa età sembrano tutte uguali >>.
A quelle parole anche l’uomo rise.
<< La colazione è pronta >> continuò la ragazza tentando di calmare Sumire << La mamma ci sta aspettando giù >>.
I due coniugi annuirono.
<< Scendiamo non appena avremo finito >>.
Un quarto d’ora dopo si fecero vedere nel salone. Shizuru corse dalla figlia per darle una mano con le bambine che, finalmente sazie, si stavano riaddormentando.
<< Com’è andata la notte? >> chiese in modo apprensivo accarezzandole una guancia.
Midori si sedette versandosi del tè e si appoggiò allo schienale.
<< E’ ancora presto per sperare che dormano per più di tre ore di fila? >>.
Shizuru rise sottovoce mentre sistemava nel seggiolino per neonati una delle due nipotine e Kyoshiro faceva lo stesso. Quando le avevano comunicato che sarebbe diventata nonna, nessuno si aspettava che fossero due gemelle. Lei era stata felice, anche se si rendeva conto che il carico di lavoro sarebbe stato maggiore.
<< A che ora arrivano? >> domandò l’uomo dopo aver bevuto la sua tazzina di caffè.
<< Ho sentito Mai >> rispose prontamente Ruka << E si sono messi in viaggio adesso. La stessa cosa vale per Himeko >>.
<< Voi non dovete preoccuparvi di niente >> lo rassicurò Shizuru che aveva notato quanto fossero stanchi i due giovani << E’ già tutto organizzato >>.
<< Meno male, mamma >> sospirò Midori << Kagura stanotte ha anche avuto le colichette >>.
<< Credi che dovremmo preoccuparci? >> chiese il marito << Non è la prima volta che succede >>.
Shizuru sorrise.
<< Su Kyoshiro >> affermò << Non angosciarti più del necessario. È normale quando si è così piccoli >>.
La donna continuò a fissare la coppia mentre finivano di fare colazione. Dopo la laurea, aveva dato un lavoro a entrambi nell’azienda di famiglia; Kyoshiro gestiva le pratiche legali mentre Midori, laureata in economia e commercio, seguiva le sue orme. Un giorno sarebbe subentrata a lei a pieno titolo. Dopo il matrimonio erano andati a vivere con Shizuru e Ruka, la casa era abbastanza grande per ospitare tutti, incluse le ultime due arrivate. Midori, infatti, era stata restia ad allontanarsi dalla madre e dalla sorella con le quali aveva ritrovato il vecchio rapporto e l’uomo, comprendendo il desiderio della moglie, aveva accettato. In fondo non gli dispiaceva l’idea che ci fosse sempre qualcuno con lei e le bambine e che la aiutasse con loro quando lui era a lavoro. Inoltre Shizuru aveva destinato loro la dependance che era molto più grande di qualunque appartamento avessero visto prima delle nozze. Doveva ammettere, però, che era stato strano per Kyoshiro, staccarsi da Tirha e da tutto quello che aveva sempre conosciuto per vivere perennemente ad Ombras e anche per Mai e Tate il non poterlo vedere tutti i giorni all’inizio era stato un gran cambiamento. Per non parlare del fatto che da quando erano nate Sumire e Kagura telefonavano o videochiamavano almeno quattro volte al giorno.
Terminarono di mangiare e ognuno s’immerse nella sua attività. Shizuru andò a controllare che in cucina non mancasse nella, che il gazebo fosse stato apparecchiato e pronto a ricevere gli ospiti, Kyoshiro e Midori controllavano al computer alcuni file di lavoro finendo per addormentarsi sul divano e Ruka controllava le nipotine. Adesso che non aveva più esami all’università, aveva del tempo libero da trascorrere con loro. Diverse ore dopo, arrivarono Mai e Tate e la donna, ancor prima che l’auto fosse ferma, scese per correre a vedere le neonate che stavano dormendo nelle carrozzine. Costatò raggiante la loro somiglianza al padre e in maniera amichevole iniziò a battibeccare con Shizuru che invece, era dell’opinione che entrambe avessero preso dalla madre. Le due nonne erano molto gelose delle nipotine, forse perché erano le prime.
<< Credi che se Ruka o Himeko avessero un bambino, la smetterebbero? >> domandò in un orecchio Kyoshiro e Midori in modo ironico.
<< Probabilmente no >> rispose la moglie baciandogli una mano.
Mezz’ora più tardi arrivò anche Himeko col marito.
<< Dove sono le mie nipotine preferite? >> chiese facendosi spazio tra Shizuru e Mai per poterle vedere.
<< Per ora sono le uniche nipotine >> costatò il fratello punzecchiandola.
Nonostante fossero adulti, Himeko gli fece la linguaccia e iniziò a chiacchierare con Ruka. La madre delle due ragazze aveva organizzato quel pranzo per poter trascorrere del tempo insieme. In effetti c’erano parecchie occasioni da festeggiare, la nascita delle gemelle, il matrimonio di Himeko con Hiroshi, la laurea triennale di Ruka; e finalmente sembrava che ognuno, almeno per quel giorno, avesse messo da parte gli impegni per dedicarsi alla famiglia. Ridevano, scherzavano, facevano battute e progetti futuri. Midori a un certo punto prese il marito in disparte dal gruppo, allontanandosi leggermente dal gazebo e lo abbracciò.
<< Guarda >> gli disse indicando i famigliari << Che cosa vedi? >>.
Kyoshiro le cinse le spalle con un braccio e, dopo averle dato un bacio sulla tempia, osservò Hiroshi chiacchierare con Tate, Himeko conversare con Ruka, Shizuru e Mai tenere in braccio le gemelle che con tutta quella confusione si erano svegliate.
<< Vedo due bambine che tra poco piangeranno per la fame >> rispose scherzando.
<< Guarda meglio >> lo incitò la moglie.
L’uomo la guardò senza comprendere dove volesse arrivare. Midori gli diede un bacio sulla guancia sorridendogli e continuando a indicargli il gruppo.
<< Sul serio, non capisco… >>.
<< Guarda che famiglia meravigliosa abbiamo, Kyoshiro >> lo interruppe la donna << Ce la siamo meritata >>.
Suo marito la baciò a quelle parole ricordando ciò che era successo dodici anni prima.
<< Tua madre sarebbe orgogliosa di te >> le rispose tenendola stretta << Ti amo >>.
Si baciarono nuovamente prima di tornare dagli altri che li stavano chiamando.
 
  
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