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Autore: Honest    10/06/2012    4 recensioni
"La ragazza riflette in silenzio e scuote la testa.
- Vai allo Starbucks qui dietro, voglio un frappuccino al caramello. -
Il ragazzo inclina la testa scocciato, spingendosi sopra di lei per baciarla.
- Non puoi accontentarti dell'acqua? -
- Voglio un frappuccino al caramello. - scandisce la cheerleader, prendendogli il viso con una mano e accarezzandogli la cresta con l'altra.
*
Dopo qualche bacio, un paio di scuse e la promessa di un trattamento speciale al suo ritorno, Puck acconsente e si riveste, lasciando la giacca sul pavimento chiaro, certo che farà presto ritorno.
"
[Pucktana, Missing Moment Season Two]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Santana Lopez
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Frappuccino Al Caramello
 

Santana non riesce a smettere di gemere, ed è strano, perchè non è una cosa che fa spesso.
Probabilmente è il fatto di aver aspettato tanto, o la voglia che la stava torturando sin dal primo giorno di riformatorio di Noah. Qualsiasi cosa sia, non fa agitare solo lei, ma anche il ragazzo che le sta sotto. In effetti hanno fatto sesso così tante volte che lo schema è ormai sempre lo stesso, e una novità come quella tende a notarsi. Di solito i respiri si velocizzano e i corpi si strofinano fra loro per un tempo indefinito, ma nessuno dei due commenta quello che sta succedendo. Quei mugolii di assenso sono piuttosto inaspettati quanto piacevoli. Noah si sta pian piano convincendo che stare a digiuno non gli ha fatto dimenticare del tutto come si fa, e Santana è sollevata del non aver perso occasione di farsi un paio di giri con Brittany, in fondo darsi un po' da fare prima di tornare alle buone vecchie abitudini era stato stuzzicante. Ora non riescono a staccarsi l'uno dall'altra, le loro bocche sono sensualmente sovrapposte in un bacio senza termine e come gli succede a volte non sanno fermarsi, non possono smettere di farlo, dal momento che non vogliono, o solo per dimostrare a loro stessi che il passare tempo assieme in quel modo può di tanto in tanto renderli felici. Noah riesce finalmente a sovrastarla ed eccitato dalle mani di lei che gli carezzano la schiena si abbandona al piacere, baciando il collo caldo della ragazza.
Puck è uscito dal riformatorio da più o meno sei ore, e ne ha appena passate tre ad accontentare gli appetiti sessuali dell'ispanica. Non che gli dispiaccia, adora andarci a letto, e pare essere una cosa reciproca da entrambi le parti.
Santana sospira, un sospiro lungo e accaldato che segna la fine del loro rapporto. Entrambi si rivoltano supini e la ragazza tenta di coprirsi con il lenzuolo chiaro. Da quella posizione non può che osservare la sua stanza piuttosto sterile. Le pareti scure sono vuote e il grande armadio bianco troneggia accanto alla scrivania di mogano. Il letto è posto al centro del parquet, e lei e Puck si sentono quasi a disagio in quel silenzio disturbato solo dai loro respiri affannati.
- Mi sei mancata. - finisce con il sussurrare lui, sporgendosi per abbracciarla.
Santana ne rimane un po' sorpresa e resta rigida, senza però negarsi la sensazione di calore che il corpo di Noah emana. Infine nasconde il viso nell'incavo fra il collo e la sua spalla e risponde con un – Anche tu - non troppo convinto.
Rimangono così per parecchi momenti, fino a che il ragazzo non ricomincia a baciarle il collo di nuovo voglioso. Santana viene risvegliata dal torpore nel quale era sprofondata e geme qualcosa di incerto, accarezzandosi la gola.
- Hai sete? - chiede Puck, notando il gesto e strofinando il viso contro la sua spalla nuda.
La ragazza annuisce e si sposta una ciocca di capelli scuri oltre l'orecchio. Poi lo bacia con leggero trasporto.
- Acqua? - domanda ancora il ragazzo, mentre si infila i pantaloni.
La ragazza riflette in silenzio e scuote la testa.
- Vai allo Starbucks qui dietro, voglio un frappuccino al caramello. -
Il ragazzo inclina la testa scocciato, spingendosi sopra di lei per baciarla.
- Non puoi accontentarti dell'acqua? -
- Voglio un frappuccino al caramello. - scandisce la cheerleader, prendendogli il viso con una mano e accarezzandogli la cresta con l'altra.
Noah guarda un paio di volte il corpo di lei, avvolto dal lenzuolo leggerissimo e lascia scorrere le mani su quel corpo che lentamente si rilassa. Dopo qualche bacio, un paio di scuse e la promessa di un trattamento speciale al suo ritorno, Puck acconsente e si riveste, lasciando la giacca sul pavimento chiaro, certo che farà presto ritorno.
Una volta sul corridoio sente la voce della ragazza che lo apostrofa alle sue spalle.
- Puckerman! Sbrigati, non abbiamo ancora finito. -
E il sorriso spontaneo che nasce sulle labbra di Noah è lo stesso che colora quelle di Santana.

   
 
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