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Autore: MARK TLO    11/06/2012    0 recensioni
APOTEOSI DI MUSICA
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una piccola luce,

niente di che,

illumina un uomo

sulla sessantina,

con una sigaretta in bocca

ed una chitarra classica

fra le mani.

 

Inizia a suonare,

delicatamente,

una melodia che

ti prende,

ti fa innamorare.

Era bellissimo,

e la musica era fantastica.

 

Parte piano,

delicata,

dolce.

 

Due piccoli

violini,

ed un oboe.

Soffici,

deliziosi,

crescono piano,

aumentano il tono,

quasi senza

accorgersene, senza

disturbare,

e ci sei tu, fioca,

che mi ritorni in mente.

 

La musica sale, si fa

più forte.

Si aggiungono dei

violoncelli,

ed una viola.

Tutto sempre molto

calmo, ma forte,

deciso seppure

dolce, una carezza.

Da far venire i brividi,

mentre tu diventi sempre

più nitida.

 

Cresce, cresce sempre

di più,

e tu mi guardi, ti avvicini,

e partono i sassofoni,

e danno un tono malinconico,

e tu ti allontani,

no! perché vai via?

E soffro, soffro e la musica

è sempre più forte,

ma è viva,

poi eccole che arrivano!

Le trombe! Danno un

tocco imperiale alla melodia,

ed ecco che ti sto baciando,

e sono tornato in paradiso,

con tanto di chitarre ad

accompagnarmi.

 

Eccolo li, eccolo,

fateci caso, ampliate

appena l'udito, c'è

un accenno di mandolino,

lo sentite?

O per meglio dire

la sentite?

È lei, è la sua voce,

mi sta parlando,

ed è musica, musica viva,

musica forte.

 

Si aggiungono anche le percussioni,

energia, energia pura in un

attimo, e tu intanto sei sempre

più forte e mia, sempre più tra

le mie labbra, e ti amo come

non mai.

 

Il vecchio suda, dimena le sue

mani come il vento e la chitarra

sembra sul punto di rompersi,

ma non lo fa, la musica è troppo

viva per essere fermata.

 

Ed ecco l'orchestra, l'orchestra

intera che parte, forte,

decisa, intensa, ti prende,

ti coinvolge, si dimenano,

e la musica sale,

e tu sei con me,

e sale, sale,

e tu sei vicina, ti sento,

sento il tuo odore,

ti vedo ed ho gli occhi chiusi,

e ricordo di te e di come sei,

e sale ancora, sale sempre

di più, assordante come te,

mi riempe senza stancarmi mai,

mi distrugge i timpani,

e io e te stiamo facendo l'amore,

e sale, sale, sale,

e ti amo, e sale,

e ti amo ancora di più, e sale

ancora, e sto venendo,

sto venendo e tu sei li che mi guardi

e la musica raggiunge l'apice,

e il vecchio sembra quasi non

avere più delle dita,

l'apice, eccolo, eccomi,

eccoti, siamo di nuovo noi

di nuovo insieme,

che felicità, che bello..

 

tamburi, percussioni,

violini, violoncelli,

chitarre, viole, oboe,

flauti, clarinetti,

sassofoni, piatti,

mandolini,

intere orchestre tutte in un'unica

apoteosi di piacere che termina

con te, tutti ammassati armonicamente,

eccola, la sento, il piacere è intenso,

è immane, innaturale,

io, tu , la musica,

sono dio!

 

Poi svanisce, piano,

la musica se ne va, con calma,

dolce com'era tornata,

iniziata come se fosse

niente e finita ancora più

rapidamente,

e tu alzi le spalle,

non mi guardi più,

e i clarinetti e i flauti,

e le percussioni,

e i piatti, e le orchestre,

tutti se ne vanno,

e il vecchio con la sua

chitarra rimane,

e anche qualche violino.

E tu, seppur lievissima,

rimani anche tu.

 

Rimane un violino,

ed il vecchio con

la chitarra,

che piange, che sente

lei e la musica,

e la ama, come ha amato te,

e tu sei andata ormai,

e resta il pianto della chitarra

e la lieve luce che lo illumina,

tanto da mostrare al mondo

la sua lacrima.

La melodia è diventata semplice,

ripetitiva, ma ipnotizzante,

bellissima, amorevole,

dolce.

 

Poi finisce. Il vecchio

posa la chitarra, stanca.

Saluta il vento,

l'orchestra,

la luce,

la musica,

saluta lei e il suo ricordo,

si accende una sigaretta,

ha fatto di nuovo l'amore

stanotte.

Lo fa da anni ormai,

lo fa con la musica,

e ci da dentro tutta la notte.

  
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