[...]Il cuore cominciò a battermi talmente forte che cominciai a temere che mi schizzasse fuori dal petto o che semplicemente mi sarebbe venuto un infarto e sarei morta senza neanche sapere cosa mi sarebbe accaduto. Girai il viso, solo per riuscire a sbattere il naso contro un paio di lucide scarpe di vernice nere con un tacco vertiginoso che avrebbe provocato invidia a qualsiasi popstar. Ansimai per lo sforzo di quel semplice movimento, mentre il profumo di menta che avevo sentito nel condominio mi investi nuovamente provocandomi nausea e capogiri. Cercai anche se dolorosamente di alzare il viso quel tanto che mi permettesse di osservare chi sedesse sui sedili posteriori.