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Autore: Tactolien    12/06/2012    5 recensioni
Cosa succederebbe se due individui di un altro mondo piombassero nel Mondo Emerso?
Dopo "Il Potere Perduto" ecco un piccolo esperimento che mi frullava in testa già da un pò, con una storia che unisce i personaggi di Licia Troisi, con quelli di una mia storia originale. Spero che vi piaccia.
Per saperne di più... Cronache di Grimoire. Storie Originali Fantasy
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era quasi un mese che la giovane Maga spulciava ogni angolo della grande biblioteca, libro dopo libro, sgranando gli occhi ad ogni nuova meraviglia che trovava.

Le era sempre piaciuto studiare e imparare, sebbene la sua forza magica non fosse esattamente nella media.

Anzi. In realtà... nessuno sapeva esattamente che razza di magia le scorresse in corpo.

Per lo più sembrava variabile: se un giorno sembrava manipolare la mistica arte con la sola forza del pensiero... il giorno dopo non le riuscivano neanche gli incantesimi più semplici.

 

 
 

Fu quasi per caso che trovò quel sottile volume rilegato di velluto verde, intitolato "Portali e Trasporti".

Incuriosita, aggrottò la fronte scostandosi un ciuffo di capelli ramati dagli occhi.

Sfogliò qualche pagina, e leggendo qui e là intese che quello era un libro in grado di insenarle a usare un tipo di magia in grado di trasportarla da un posto all'altro senza bisogno di viaggiare. E magari... anche di portare direttamente da lei cose o persone, semplicemente evocandole.

"Magari posso provare" si disse lei, sorridendo già all'idea di portare un cavallo all'interno della biblioteca.

Si guardò intorno, cercando una persona, ma quella probabilmente era fuori dall'edificio ad allenarsi col suo maestro.

Non c'era giorno che non lo facesse. Era sua ossessione diventare sempre più forte per riuscire ad affrontare tutti i nemici che ancora gridavano vendetta.

"Mha... Forse è meglio così" pensò infine, allontanandosi con in libro sottobraccio.

Forse era meglio che il suo amico non fosse lì a vederla. Lui era molto contrario a sperimentare nuovi incantesimi se non era estremamente necessario.

Eh... Quello era un combattente, non un Mago. Sebbene anche lui fosse capace di compiere meraviglie.

 


 

Si piazzò in una stanza vuota della biblioteca, fatta apposta per chi come lei amava cimentarsi in nuove esperienze.

Poggiò il tomo aperto sul pavimento, e con un gessetto cominciò a tracciare sul muro davanti a sè un cerchio con pentacolo, decorato con fregi runici e arabeschi.

Fu attenta a seguire le istruzioni del libro. Ma non abbastanza.

Appena pronunciò la formula magica, e avvertì l'energia magica fluirle dalle mani... il disegno bianco esplose in un'intensa luce dorata che la accecò per un paio di secondi.

Quando tornò a vedere... al posto muro si apriva una sorta di voragine di fuoco verde, che sibilava in modo a dir poco inquietante.

La Maga scosse la testa con aria preoccupata.

Non era così!.

Non era quello che diceva il libro!.

Che diavolo era quel fuoco?!.

Cosa aveva combinato?!

Aveva seguito la procedura alla lettera.

- A meno che...-.

A meno che non avesse sbagliato qualcosa, nella formula o nel tratto disegnato.

Digrignò i denti, riprendendo in mano il libro per trovare il modo di annullare tutto, e ricominciare da capo.

- Bha... Ci sarà un motivo se tutti continuano a chiamarmi la "Maga Mediocre"-.

Un nuovo crepitio del fuoco verde. Stavolta più forte.

La ragazza scattò a guardarlo storto, come se quello dovesse chiederle scusa da un momento all'altro, ma per tutta risposta si alzò una folata di vento freddo talmente forte da strapparle il libro dalle mani.

- Cosa? Ma che succede?!- esclamò lei, cercando di tenersi a posto i capelli.

Come poteva esserci del vento? Quella stanza era priva di finestre, e la porta era chiusa.

Piccoli fulmini verdastri saettarono da quel fuoco magico.

La Maga fece per precipitarsi fuori dalla camera per chiedere aiuto, quando dall'interno di quella voragine magica si snodarono decine di tentacoli uncinati, che l'agguantarono per braccia e gambe, trascinandola all'indietro.

La ragazza urlò, oppose resistenza, ma altri tentacoli arrivarono a serrarle petto e vita, chiudendole ogni via di fuga.

Voci, rumori di passi che correvano nel corridoio, e che si stavano avvicinando.

Si voltò giusto in tempo per vedere i battenti di legno spalancarsi di botto.

Sulla soglia... qualcuno a guardarla stupefatto.

Sul subito non riuscì a vederlo bene.

Chi era? Un amico, o un nemico che li aveva trovati?.

Bè, chiunque fosse sarebbe sempre stato meglio che farsi risucchiare da quel vortice.

Urlò ancora, e l'individuo misterioso si gettò in avanti per afferrarla.

Le mani dei due non riuscirono neanche a sfiorarsi che la Maga era già sparita all'interno del varco.



 

 
  
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