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Autore: Reykon23    12/06/2012    7 recensioni
Qualcosa è successo nel presente di akane...qualcosa che ha fatto si che lei e ranma si dividessero...nulla potrà dire cosa accadrà in futuro, i segreti sono tutti da scoprire e contenuti nei petali....in quei petali che vagano dimenticati...
Genere: Introspettivo, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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E adesso so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino, ovunque spingano la barca. Dare un senso alla vita può condurre alla follia ma una vita senza senso è la tortura dell'irrequietudine e del vano desiderio. (Edgar Lee Masters)




Quella Strada per Nerima...

Nulla sembrava essere cambiato dall’ultima volta che ero stata lì…le stesse strade grigie e silenziose, il placido ruscello che costeggiava tutto il quartiere, i parchi verdi e pieni delle risate gioiose e spensierate dei bambini prossimi a tornare dai genitori per la cena….il sole stava tramontando, creando un gioco di luci sullo specchio d’acqua che mi trovavo parallelo al mio percorso…finalmente ero tornata al posto che consideravo veramente “casa”…il rumore degli uccelli che piano tornavano ai nidi accompagnava la mia silenziosa camminata, prontamente osservata dagli ultimi raggi che stavano abbandonando il cielo per lasciare posto alle prime stelle della sera…uno spettacolo semplice forse, eppure sempre così affascinante…mi balenano in mente tanti ricordi e avventure del passato e che spesso riportano un po’ di felicità nel mio cuore ma, ormai, le strade per molte delle persone che conoscevo sono state separate dalla mia, e questo non debbo che accettarlo….tuttavia è spontaneo chiedersi ancora che fine abbiano fatto, che cosa stanno facendo ora, se è cambiato qualcosa nelle loro vite….beh dai, in fin dei conti sono solo passati 2 anni da quando avevo deciso di andarmene in cerca di fortuna, dopo essermi rassegnata al fatto che il mio destino non coincidesse…con il suo…con quel ragazzo così particolare e speciale, che già si distingueva dal resto del mondo per avere il suo caro e personale codino…..
Un senso di ansia stava cominciando a sorgere nel mio cuore, perché in verità non sapevo che aspettarmi da questo mio ritorno, forse dentro di me covavo la speranza che tutto magicamente tornasse come prima…prima che qualcun’altra lo portasse via da me…eppure è inutile che rimugino su queste cose, poiché sono stata io a decidere di andarmene e farmi la mia vita, anche se più o meno con scarsi risultati visto che sono tornata al punto di partenza, essendo purtroppo l’unico appiglio sicuro: Nerima! Un sobborgo così semplice e tranquillo, ma a volte anche caotico, dove comunque sia ho conosciuto tanta gente che, nel bene e nel male, mi ha lasciato qualcosa…
Credo che nonostante il tempo, dentro di me non sono cambiata per niente…forse si, sono maturata un po’ perché comunque l’età fa sempre una certa differenza, ma mi accorgo come, fermandomi davanti una vetrina, in realtà sono cambiata soprattutto esteriormente: ho acquisito qualche centimetro e, unito al fatto di avere comunque un fisico abbastanza asciutto, fa si che mi vedo molto slanciata e non passo certo inosservata tra le persone…i tratti del viso ora sono decisamente più calmi e rilassati di un tempo, che contornano i miei scuri occhi castani, in cui spesso rischio di perdermi da sola, e infine i capelli, un po’ schiariti a causa del sole, e ormai non più lunghi da coprirmi tutta la schiena…ormai arrivano alle spalle, e non sono più accompagnati dal solito fiocchetto bianco che usavo per legarli….la mia bocca è ferma in un mezzo sorriso pensando a tutte queste strambe considerazioni che faccio su me stessa, ma d’altronde queste ormai sono io, questa ormai è Ukyo Kuonji!
 
La notte era ormai giunta, probabilmente se mi fossi affrettata sarei arrivata prima a destinazione, ma finalmente eccomi qui…davanti al mio Locale! Fa un certo effetto trovarlo tutto buio e pieno di sbarre, come se per tutto questo tempo avesse protetto qualcosa di prezioso e di inestimabile valore, ma ora il mio unico pensiero è farlo tornare allo splendore di una volta, al ristorante di okonomiyaki più famoso di Tokio! L’unica cosa che non mi ha mai abbandonato è la mia abilità in cucina, la mia grande passione di creare qualcosa per la gente per cui essere ripagata anche con un solo sorriso..mi sento molto stanca a causa del viaggio, tuttavia voglio poter sistemare qualcosa prima di andare a dormire e riposare allontanando tutti i malanni provocati dal viaggio…sistemo i bagagli nell’ingresso e accarezzo con le dita il mio bancone pieno di polvere e fuliggine…quanti pomeriggi passati qui a cucinare per lui…per il mio Ranma! Eppure solo ora realizzo come in realtà veniva spesso non per farmi un piacere, ma solo per godere del mangiare…a volte non piacciamo alle persone per come siamo, ma per quello che facciamo…sicuramente si, sono stata una sua grande amica fin da piccola, ma nulla di più…ho tentato inutilmente di rubare il suo cuore, ma niente lo ha portato da me…i miei sentimenti li ho sepolti nel cuore che forte e deciso li ha incatenati con i migliori mezzi che aveva a disposizione….purtroppo non può fare la stessa cosa con i ricordi…maledetti ricordi! Questo tuffo nella memoria mi ha provocato un po’ di angoscia, sento la fronte sudata e il bisogno di prendere una boccata d’aria, così decido di uscire davanti la porta e godere un po’ la frescura della sera….eppure ancora non potevo sapere che proprio quella decisione avrebbe di nuovo cambiato la mia vita…..
 
La luce del lampione continuava a non funzionare bene, faceva continui lampeggi che provocavano coni d’ombra discontinui lungo la strada…sembrava non esserci nessuno in giro a quell’ora, sentivo giusto qualche abbaiare di cane in lontananza, quindi trovavo l’atmosfera abbastanza tesa e tetra…mi ero appoggiata con la schiena alla porta, sospirando e contemplando la luna crescente che si stagliava nel cielo scuro…creava una dolce luce chiara che amorevolmente mi accarezzava il viso, facendomi chiudere gli occhi…ero in pace assoluta col mondo che mi circondava, quando ad un tratto cominciai a sentire dei passi dal fondo del vicolo lì vicino….all’inizio erano udibili a mala pena, poi si fecero sempre più rumorosi finchè spuntò una figura all’angolo che si manteneva all’ombra….doveva essere qualcuno che tornava da lavorare, oppure qualche ubriacone che tardava ad andare a casa, quindi non diedi tanto peso alla cosa…tuttavia quella persona stava percorrendo il tratto che lo avrebbe portato al lato opposto della strada, e quindi sarebbe dovuta passare per forza davanti a me…decisi di rimanere lì ferma dove ero, tanto vale che mi toglievo il dubbio e poi non correvo nessun pericolo…sapevo benissimo come difendermi!
Ormai era arrivato quasi sotto al lampione fortemente indeciso se funzionare o meno dato che continuava la sua folle battaglia accendi-spegni...e appena passò sotto la luce…ebbi finalmente la rivelazione..…noooo! Non potevo crederci! Che buffo il destino! Sono appena arrivata a casa e chi è la prima persona che incontro?! All’inizio lo stupore mi aveva preso, lui stava continuando la sua camminata spedita, così decisi di alzarmi e rincorrerlo finchè ne avevo occasione.
< Mousse!!! > Urlai correndo, arrivando finalmente a fermarlo per la spalla.
Lui rimase lì per lì interdetto e stranito, si girò e, senza che mi stupissi affatto, aveva sempre lo stesso vizio di non mettersi mai gli occhiali, cosa che mi irritava alquanto!
< Scusa chi sei?! Ci conosciamo? > rispose stupito della mia chiamata.
< Idiota! Non sei cambiato per nulla! Prova a metterti le tue adorate lenti e magari qualcosa riuscirai a vederla > così estrasse prontamente la sua rotonda montatura che ho trovato sempre buffa e ridicola dalla manica e finalmente poté di nuovo vedere come era fatto veramente il mondo!
< Ohh ora va meglio…ehm scusa ma continuo a non capire…ci conosciamo?! >
In quel momento avrei spalancato la bocca, come poteva oltre ad aver perso la vista, anche la memoria?!? Poi però realizzai che in fondo quasi due anni erano passati e io comunque non sono rimasta proprio la stessa…
< Dai Mousse come sei esagerato, non mi riconosci?! Sono io, Ukyo! >
Una lampadina sembrò illuminarsi nella sua testa, come se si era destato da un sonno profondo che lo aveva fatto assopire per troppo tempo.
< Ukyo!!! Quanto tempo! Non ti avevo per niente riconosciuta! Ma sei davvero cambiata. Ormai capelli corti, ti trovo anche più magra mmh.. >
Sembrava che tentasse di scrutarmi e leggermi nei minimi dettagli osservandomi dalla testa ai piedi, e la cosa mi diede un pò fastidio, ma decisi di passarci sopra, poiché in parte era giustificato per la sua curiosità.
< Già, sono cambiate tante cose in questi mesi, una vita nuova, un look nuovo, anche se ora come vedi sto tornando alle origini > e dicendo questo indicai il mio negozio dietro di noi che era rimasto con una serranda semi aperta.
< Ah ecco! Ora ho capito la tua presenza qui, infatti ero rimasto a quando tu avevi deciso di partire lasciando di stucco a tutti, però ora mi fa piacere che tu sia tornata >
Lì per lì avremmo potuto parlare del più e del meno, ma si era insinuata l’idea irrefrenabile di chiedergli come andavano le cose lì a Nerima, come si stava svolgendo la vita…di certe persone.
< Beh come vedi sono arrivata da poco…tu invece che mi dici?! Come và la vita qui? Come stanno tutti? Shampoo, Obaba, Kuno…Ryoga! Chissà che fine ha fatto! E Akane e…Ranma?! >
Fu la cosa più sbagliata che potei dire!
Quasi come se avessi detto una bestemmia, lo sguardo di Mousse cambiò radicalmente e sembrò entrare in panico, apparve in lui una strana tristezza che non sapevo che il suo sguardo potesse esprimere….era quasi restio a parlare ormai, tuttavia il suo corpo rimase immobile, lo sguardo basso verso ai piedi, e di colpo decise di alzarlo per guardami diritto negli occhi.
< Da dove cominciare....Shampoo e Obaba ormai si sono trasferiti in cina dalla loro tribù e come sempre io li seguo fedelmente…certe cose non cambiano affatto! Ora sono qui perché devo prendere le ultime cose al nostro ex-locale e ritornare di nuovo da loro…tante altre cose invece sono cambiate tanto, e mi rendo conto che tu non sappia niente poiché…sono successi alcuni eventi dopo che tu te ne sei andata…. >
Qualcosa sembrò scattarmi dentro, come un fulmine! Cominciai ad avvertire paura dentro di me, la voce di Mousse sembrava un eco lontano che non faceva altro che mettere preoccupazione, tuttavia io dovevo rimanere ad ascoltarlo, dovevo sapere cosa mi ero persa nella mia assenza, cosa era successo alla realtà che conoscevo.
< Però…mi è davvero difficile parlartene…cavolo non sei rimasta in contatto con nessuno?! >
Ero stupita della sua domanda e l’unica cosa che potei fare era rispondere no con la testa, con uno sguardo indagatore e sospettoso, anche se tuttavia non ero preparata affatto a quello che mi stava per dire e che mi avrebbe scioccato.
< Dannazione Ukyo, non ci posso credere! Davvero non sai….chi è morto?! >
Il faro dietro di noi finalmente avevo smesso di mal funzionare…
aveva deciso di spegnersi definitivamente…..
  
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