-Ecco a lei, le sue 25 fotografie-
-Grazie mille- La ragazza sorrideva deliziosamente –Quanto?-
Assottigliando gli occhi, sperava al massimo in 1000 Yen.
-Sono … 1250 Yen, signorina- Il ragazzo, un aitante commesso sulla ventina, aveva prontamente risposto alla signorina dal caschetto castano.

Accidenti. Avrebbe dovuto  ricorrere al suo asso nella manica.

La ragazza aveva spalancato  gli occhi, alzato le sopracciglia e aveva sorriso, mordicchiandosi il labbro inferiore.
Nessuno avrebbe mai resistito all’ angelico visino di Nabiki Tendo.

-Sconticino … per una cliente affezionata?-
- Solo per lei, signorina Tendo… -  Lui, letteralmente, stava pendendo dalle sue labbra – …Sono 950 Yen…-
Lei aveva schioccato la lingua, seccata. –Tsk… Se non si può fare più di così… Va bene, mi accontenterò. Arrivederci.-
-Arrivederci signorina Tendo. Buona giornata!- 

Nabiki Tendo. Tanto bella quanto determinata.

Il ragazzo l’ aveva seguita con lo sguardo fino all’ uscita del negozietto.
Poi, aveva sospirato avvilito.
***
-Bene bene … Vediamo un po’…-
Nabiki era entrata in camera sua, abbastanza soddisfatta del proprio acquisto.

Le foto, ovviamente, non erano state sviluppate per lei, ma per ricavarne personalmente il maggior profitto possibile.  
Moltissime persone richiedevano la sua assistenza e lei, da brava ragazza quale era, aiutava la società, rendendo serena la  gente. Con le fotografie.

I suoi due modelli preferiti erano talmente gettonati da farle fare affari d’oro. 
Ranma e Akane.

Soprattutto con le foto di Ranma, Nabiki, riusciva ad accaparrarsi sia una clientela maschile che femminile, a seconda delle versioni del modello stesso.
Ranma ragazzo era desiderato soprattutto da Kodaichi Kuno, la strampalata ammiratrice del codinato; Ranma ragazza, principalmente da suo fratello, altrettanto strambo, Tatewaki. 
Quest’ ultimo sperperava i suoi soldi anche con le foto di Akane.

Ma doppia felicità per Kuno, significava doppio guadagno per Nabiki.
***
Nabiki  era tornata a guardare la sua fonte di profitti.

Raffigurati nelle foto erano sempre loro: I due piccioncini al Luna Park, Ranma e Akane.
In una posa alquanto strana per i loro standard: mano nella mano, si guardavano amorevolmente negli occhi.

Sua sorella sembrava raggiante. Sorrideva e arrossiva lievemente.
Akane stringeva al petto un pupazzetto di stoffa, raffigurante un bambino dai capelli castani ramati, legati da un fiocchetto azzurro e una folta coda castana chiara.
Una specie di bimbo-volpe. Adorabile.
Probabilmente era stato vinto e, di conseguenza, regalatole dallo stranamente dolce Ranma, in un ricco stand proprio accanto a loro.

Il “solitamente-mal-sopportato” Saotome invece, teneva per mano Akane, con un’ espressione ebete e beata in volto.
Sembrava quasi Ryoga. O Kuno.
Come completamente sopraffatto dal sorriso della fidanzata.
La tipica espressione di chi è indubbiamente innamorato.

Nabiki, guardando quegli scatti mielosi e sdolcinati, sbuffava. Chi le avrebbe mai comprato quelle foto?
Avrebbe dovuto ricontrollarle dal fotografo, prima di buttare al vento quasi 1000 Yen.
***
Nei  fotogrammi seguenti , aveva intravisto il pericoloso avvicinamento (seppure lentissimo) dei due visi e poi, in un attimo, un cambio repentino di pose.

Nella foto, si capiva che i due tontoloni avevano scoperto il misterioso paparazzo. Erano girati verso l’ obiettivo ( o meglio, la stessa Nabiki) completamente rossi in viso.
Sfogliando le altre immagini, si vedeva nitidamente un Ranma infuriato, che si avventava contro la fotografa in questione, e un’ Akane, di un colorito violaceo (il quale, solitamente, non prometteva nulla di buono), che stava stritolando, seppur  amorevolmente, per la gola il peluche in mano.
Il povero bimbo-volpe aveva una testa gonfia e tesa quanto un palloncino.

Gli scatti seguenti erano in ordine: Un primo piano di Saotome, catturato nel momento in cui stava gridando la “A” di “NAAABIIIKIIIIII!!!”; un dettaglio di una bocca spaventosamente aperta,segnale di una  mandibola apparentemente dislocata, e infine un paio di palmi che delicatamente prendevano la macchinetta demoniaca e la sbattevano furiosamente in terra.

Convinto di aver distrutto le prove incriminanti,  il codinato era tornato dalla fidanzata, furiosa. Il loro momento magico era stato spazzato via dalla tensione del momento.
E così, era tornato tutto alla normalità.
Akane che gli gridava –BAKA!!- , lui che le rispondeva – MASCHIACCIO!!!- e così via…
***
Ma, la previdentissima Nabiki,  aveva usato una fotocamera digitale, con una memoria minuscola ma resistentissima, che si era salvata dall’ urto del caro artista marziale.

Ripensandoci, anche se le foto non avessero avuto successo tra i suoi soliti clienti, Nabiki avrebbe potuto ricattare Saotome, costringendolo a ricomprarle una nuova macchina fotografica.

Stavolta l’ avrebbe presa indistruttibile.
 


Sagami’s corner
Konnichiwa!! Rieccomi a voi con una One-Shot ( o Flash-Fic?) dedicata principalmente a Nabiki Tendo.
Riprendendo la passione per la mediana delle Tendo delle fotografie, mi è venuta in mente questa idiozia, apparentemente (APPARENTEMENTE?!) demenziale. Spero che riesca a strappavi un sorriso.
In ogni caso, colgo l’ occasione per farmi Publicità *Ta-ta-ta-ta*. La mia precedente One-Shot, Body Change, ha ricevuto pochiiiissime visite e nessuna recensione. Gradirei molto se mi diceste voi se devo toglierla dalla faccia della Terra oppure tenerla lì. Mi piacerebbe  anche che questa  attuale fic fosse recensita ( in maniera negativa o positiva, scegliete voi =D) per aiutarmi a scrivere sempre meglio.
Dimenticavo: In onore della grande Rumiko Takahashi, ho inserito intenzionalmente un personaggio di sua creazione. Spero riusciate a riconoscerlo. Se sì, fatemelo sapere in una recensione, grazie =D.
Vi saluto, e alla prossima!
Sagami.