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Autore: Hao49    12/06/2012    3 recensioni
mettete nel calderone: un vampiro, il suo ragazzo che è anche la sua unica preda ed praticamente un mese di assenza e tutto ciò che comporta. Fatto? Bene allora se il risultato vi incuriosisce, leggete. Ovviamente un commentino alla fine fa sempre piacere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pochi fiochi lampioni illuminavano la via che un’ ombra incappucciata stava percorrendo. Camminava veloce sotto i raggi della luna piena che gli rischiaravano a tratti il volto: era un ragazzo di una ventina d’anni con gli occhi di brace, non era molto alto, ma aveva una muscolatura ben formata visibile anche sotto la pesante felpa scura. I pantaloni erano tra il nero ed il blu cobalto, attillati, slanciavano la sua figura; le scarpe da tennis attutivano i già pochi rumori che produceva. Aveva fretta, lo si poteva ben capire dall’andatura sostenuta, ma era una corsa composta ed aggraziata quella che stava conducendo.
Arrivò dinnanzi ad una villa maestosa, unica tale costruzione in un quartiere di condomini, a passo sicuro oltrepassò il cancello e vi entrò;  il silenzio ed le tenebre permeavano l’intero stabile, solo i ronzii di alcune mosche o zanzare osavano rompere quella staticità notturna.
Lui era l’unico ancora in giro a quell’ora perciò decise di dirigersi verso una delle stanze al piano superiore, entrato si chiuse la porta alle spalle togliendosi in fretta e furia la felpa che venne abbandonata senza remore sul pavimento. Al di sotto non portava niente e la pelle, diafana, risplende al chiarore lunare; azzardò un passo verso l’interno ma venne bloccato e sbattuto malamente contro la porta che all’impatto produsse un suono sordo.
Non riuscì a mettere a fuoco il dolore alla schiena che un altro, lancinante alla base del collo, gli fece venire un capogiro e rischiò di cadere rovinosamente a terra. Ma anche volendo non avrebbe potuto a causa di due fattori: primo, era completamente immobilizzato tra l’ingresso di mogano e il gelido corpo di un altro ragazzo; secondo, strettamente legato al primo, lo stesso gli aveva cinto la vita con un braccio per impedirgli di muoversi e per sorreggerlo. Il ragazzo dagli occhi rossi non rimase tuttavia sorpreso dall’accaduto e reagì portando una mano tra di capelli biondi dell’altro che rilucevano carici di vita propria invitandolo ad arrivare più in profondità nella sua carne.
Il biondo non si fece pregare ed in poco tempo il sangue della sua preda cominciò a scendergli in gola, inebriandolo, mentre la stanza si impregnò del tipico odore ferroso; bevve avidamente incurante dei lievi mugolii di dolore e dei fremiti provenienti dal corpo della vittima, finché non fu abbastanza sazio e lucido da capire che non poteva continuare, non quella notte, almeno. Si staccò piano dal 20enne cercando di non provocargli ulteriori sofferenze e, mentre lui appoggiava il capo contro il suo petto, lo guardava con occhi freddi celando preoccupazione; il collo ancora sanguinante lo chiamava a prendere di più, ma si impose la calma –nonostante la fame era più che in grado di controllarsi, era un vampiro di alto rango, era il minimo – per salvaguardare l’incolumità del suo ragazzo
- Ti ho fatto talmente male, Vanel?- chiese notando che il battito accelerato ed il respiro irregolare tardavano a calmarsi, cominciando a temere di avere esagerato
- Non … - ma si interruppe traendo prima un lungo respiro  - … Non ho il diritto di lamentarmi- concluse tracciando con l’indice della mano destra dei segni curativi sul collo. Nello spazio di alcuni secondi la ferita si rimarginò lasciando il posto ad un lieve rossore che sarebbe scomparso nel giro di qualche ora.
- Ne hai eccome. Qui sono io che non posso sopravvivere senza te, in tutti i sensi- sussurrò il vampiro suadente al suo orecchio.
Vanel avvampò all’ultima parte, nascondendo di riflesso il viso ancor di più nel petto di Riekil, facendo volare i suoi capelli corvini che andarono a coronare l’abbracciò in cui lo stava trattenendo il vampiro. Il moro giurò di averlo sentito sghignazzare divertito ma quello invece di farlo arrabbiare, lo gettò nel più completo imbarazzo, si sentiva in colpa.
- Forse, ma qui sono io quello che ti ha lasciato senza cibo per quasi un mese- disse contro il torace muscoloso del compagno.
Riekil prese una ciocca dei suoi capelli se la rigirò tra le dita e se la passò sulle labbra, emise uno sbuffo infastidito dopodiché gli alzò il mento con due dita e lo baciò, prepotente. Lo prese in braccio e lo sdraiò sul letto poco distante, sotto di lui
- E tu pensi che me ne importi qualcosa, se tu sei qui non mi interessa altro-
Riprese a baciarlo mentre le mani cominciarono a scendere veloci accarezzandogli il petto, sempre più giù. Sorrise malizioso e Vanel ebbe un sussulto di preoccupazione, ma non se ne curò. Reikil lo guardò un altro po’ prima di rituffarsi su di lui: erano due le cose che gli erano mancate in questo periodo e se la prima era il suo sangue l’altra la stava per ottenere.
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I raggi del sole penetrarono attraverso le tende messe più per abbellimento che per altro, svegliando i due amanti abbracciati sotto le candide coltri (forse non così candide NdA). Riekil, però, era già sveglio e si stava beando dell’ingenuo sonno di Vanel, giocando con i suoi capelli; quando questi aprì un occhio e sorrise, colpendolo poi con un pugno in pieno stomaco. Il vampiro lo guardò stranito ed il moro mise su un broncio infantile, rispondendogli offeso
- Manco da scuola 20 giorni e ora devo assentarmi per colpa tua, non ti sopporto!-
- Ti amo anch’io Vanel- rispose il biondo mettendosi a ridere prima di bacialo appassionatamente
- Si … Lo so –
 
 
 
 
*angolino*
Allora, allora, allora, che posso dire? Che questa one-shot è estremamente in ritardo, ma è per Akemi Matsumare, che ha fatto il compleanno qualche giorno fa. Scusa per il ritardo!
Poi… Beh, non so. Voi che ne pensate? A me non convince molto, ma fatemi sapere. Per il resto spero che non faccia troppo schifo e che non ci siano molti errori (cosa che, temo, sia impossibile)
   
 
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