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Autore: Kurrin Bright    12/06/2012    1 recensioni
IN RISTRUTTURAZIONE ;)
Questa storia parla della HoennShipping,una delle tante coppie dei pokémon,i due ragazzi sono Brandon(Brendan in inglese,Yuki in giapponese)e Vera(May in inglese,Haruka in giapponese)in caso a te non piace questa coppia sei invitato,anzi,PREGATO a non leggere niente.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Estate,la brezza danzava su Albanova, non molto lontano dalla cittadina, sul percorso vicino,un ragazzo sdraiato ai piedi di un albero, occhi color rubino splendente, capelli neri come la pece che non si vedevano a causa di quel cappello, sembrava aver i capelli bianchi con la radice avvolta da una fascia rossa con un disegno a forma di mezza pokéball bianca, indossava una tuta rossa e grigia con scarpe da ginnastica dello stesso colore.
Il suo nome era Brendan,fin da piccolo viveva ad Albanova,dove il padre, il professor Birch studiava i pokémon, fu propio lui a dargli il suo primo, cioè un tenero Mudkip, ora diventato uno Swampert, Brendan viaggiava per Hoenn da molto tempo, partecipando alle gare, era ormai diventato bravissimo con le combinazioni. 

Se ne stava sospirando sotto un albero a causa di lei.

Lei!May!Una ragazza di Jotho,suo padre era un capopalestra, nonché il miglior amico del professor Birch. 

La famiglia di May si era trasferita ad Albanova dato che il capo famiglia aveva trovato una nuova palestra, Brendan venne a conoscenza di May e divenne felicissimo, ad Albanova non cerano molti ragazzini quindi di amici ne aveva pochi. 
Appena May era arrivata era così eccitato che fece una figuraccia, mentre il camion dei traslochi si fermò davanti alla casa vicino alla sua lui era in camera, da solo, a leggere un manuale per neo allenatori di pokémon. 
Il giorno prima aveva ricevuto Mudkip ed era pronto per iniziare il suo viaggio, ma prima voleva assolutamente vedere quella ragazzina, lei salì in camera sua,disse un saluto accompagnato da un sorriso delicato come un raggio di sole al tramonto, si voltò e iniziò a presentarsi, Brendan notò che May non aveva con se nessun pokémon così le chiese se ne poteva catturare uno per lei.
Poco dopo lui doveva andare ad aiutare suo padre, se ne andò di fretta dalla camera e la ragazza provò una lieve delusione.
Brendan se ne rese conto solo poco tempo dopo e non fu bello ricordarsi di quel momento, dopo quel giorno iniziò a dedicarsi alle combinazioni, elemento fondamentale delle gare, durante il suo viaggio incontrò May molte volte. 
Insieme hanno condiviso tutte le emozioni che ognuno vorrebbe provare, insieme non hanno mai condiviso la tristezza, il dolore, l'odio o la rabbia, ma sapevano benissimo consolarsi a vicenda, lo trovava un po' strano.

Erano sempre in un luogo aperto a raccontarsi le loro storie e le loro confessioni:su una spiaggia, camminando tra gli alberi, nella piazza di una città, sul fianco di una collinetta popolata dalle roccie...

Brendan ripensò a tutto questo,guardando le fronde del maestoso albero sopra di lui che li faceva da ombra, guardava i raggi del sole mentre veniva accarezzato dalla brezza, sentiva che le lacrime si stavano riversando dentro di lui, stava piangendo, quelle lacrime anche se interne non poteva cancellarle, May era lontana, ad allenarsi da sola per la lega di Hoenn, lui temeva di non vederla più per tutta l'estate.
Si alzò, decise di sgranchirsi un po le gambe, camminò lentamente per ritornare in città, sentì un urlo, era una voce chiara e familiare, Brendan corse verso il luogo da dove proveniva il suono e vide uno spettacolo orribile:una ragazza coi capelli color terra tenuti da una bandana rossa e gli occhi color zaffiro aveva sfumature color fuliggine sulla faccia,era a terra e respirava a malapena, quella ragazza era May. 
Brendan si avvicinò a lei e le parlò "May!Che ti è successo?Come stai?".
May all'inizio non rispose, sbatté le palpebre più volte, prese fiato e iniziò a parlargli:"Mi ha attaccato un Salamence selvatico,tutte le mie pokéball sono scivolate e ora mi ha ferita...". Brendan rimase scioccato, l'accarezzò lievemente, vide le sue pokéball distanti da loro solo qualche metro, le restituì a May e lei lo guardò, non disse niente, ma quel sorriso sembrava ringraziarlo, si presero in mano e lui la portò a casa.

Durante la sera Brendan non fece niente, cenò a casa, e per il resto del tempo pensò a May, se magari le era successo qualcosa di veramente grave e cosa avrebbero pensato i suoi genitori.
Quando si fece buio uscì di casa a camminare, oltre alcuni alberi cera una spiaggia abbastanza isolata, ascoltò in silenzio il rumore delle onde, vide che su uno scoglio cera una figura, si avvicinò, May era lì,si era tolta la bandana ed era seduta a piedi nudi, non sembrava che un Salamence l'aveva ferita poche ore prima, Brendan tolse le scarpe e le calze, corse verso la ragazza e le parlò:"May...". 
Lei si girò sorridente, con gli occhi blu che brillavano come le stelle nel cielo. 
"Grazie!Da quando ci siamo conosciuti tu sei riuscito a salvarmi in tutti i modi in cui una persona può essere salvata,anche se forse non te ne rendi conto!". Lui felice si sedette di fianco a lei, insieme guardarono il cielo stellato, non lo avevano mai visto così splendente,"Figurati May!". 
Esclamò Brendan.
La ragazza la guardò meravigliata sorridendo con la bocca spalancata, lui l'avvolse con le braccia e lei si lasciò trattare un po come un peluche, lui posò la sua bocca su quella di May, si baciarono sotto il chiaro di luna, in quel momento le stelle sembravano cadere e brillare per loro.

   
 
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