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Autore: ikarikun    12/06/2012    2 recensioni
Una raccolta di pensieri su Yuugi e L'Altro Yuugi. Ho cercato di attenermi principalmente al manga e spero di essere riuscita nell'intento.. E' la prima fanfiction vera e prorpia che pubblico spero non sia troppo orrenda..
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dark/Yami Yuugi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti. Questa è la prima "storia" che pubblico sul sito, fino ad ora ero solo lettorice.. Mi sono basata principalmente sul manga, ci sono pochi accenni alla seria, giusto per la parte di Horicalcos visto che non ho letto quella parte (niente scan complete su internet). Spero che possano piacer almeno un pochino.



A per Aibou
 
Da quando il puzzle del millennio era stato ricomposto, l’unica cosa di cui era stato certo era che non aveva nessuno. Non aveva bisogno di nessuno. Eppure quando Yuugi gli aveva chiesto di combattere insieme, di essere alleati, gli era venuto spontaneo chiamarlo Aibou.
 
B per Bullismo
 
Yuugi era sempre stato l’ideale di vittima per il bulli a scuola. Remissivo, che piegava sempre la testa. E non si ribellava. Per quel motivo lo spirito del puzzle combatteva al suo posto. Che Yuugi volesse o meno. E a quel punto c’era da chiedersi: Chi è il vero bullo?
 
C per Carità
 
Il mind crush era stata la sua soluzione ultima con Seto Kaiba quando il Death-T si era concluso, eppure non era servito. A quel punto era meglio che non avesse il dono della vita. Lasciarlo cadere era solo un atto di carità. Ma ancora non capiva perché Yuugi stesse piangendo.
 
D per Dolore
 
All’ultimo gioco di Shadi non si sarebbe mai aspettato un’illusione di Jonouchi. Non capiva perché un amico del suo alter ego dovesse essere la sua prova. Cosa poteva mai fargli se non era reale? Ma il dolore di Yuugi, che gli aveva attraversato il petto, lo aveva sentito benissimo.
 
E per Esistenza
 
Yuugi era sempre stato convinto che nessuno avrebbe mai notato una sua possibile sparizione. Era inesistente per gli altri. Eppure da quando aveva il puzzle era convinto che ci sarebbe sempre stato qualcuno che si sarebbe preoccupato per lui. Che desiderava che lui vivesse.
 
F per Furia
 
La rabbia non era mai stata propriamente una caratteristica di Yuugi. Non gli piaceva perché era qualcosa che non poteva contrastare né controllare. Eppure conosceva anche lui la furia che ti prende quando sei in difficoltà. Ma spesso era convinto che non fosse davvero sua.
 
G per Gelo
 
La stanza dell’anima di Mou Hitori No Boku era sempre fredda e umida. Terribilmente somigliante a una tomba e decisamente un posto poco accogliente. Ma per Mutou quell’aria gelida che lo circondava era come se non esistesse quando guardava gli occhi ardenti dell’altro sé.
 
H per Horichalcos
 
Pensavano che nulla avrebbe potuto dividerli. Che sarebbero sempre stati d’accordo su tutto, senza mai litigare o discutere su nulla. Eppure quella carta era riuscita nel suo intento, allontanando i loro cuori e poi le loro anime. E Yuugi per la prima volta aveva odiato. Odiava l’Horichalcos.
 
I per Indissolubile
 
Il loro era un legame speciale. Non potevano nascondersi nulla e questo li rendeva ancora più uniti di quanto potevano esserlo altre persone. E dopo tutte le prove che avevano affrontato sapevano che non si sarebbe mai spezzato, quel filo che li legava per sempre.
 
L per Lealtà
 
Nella sua vita da faraone aveva avuto molti servitori e sacerdoti. Tutti, nessuno escluso, gli avevano giurato eterna fedeltà e che avrebbero combattuto con lui e per lui. Eppure non poteva che vedere quelle promesse come bolle di sapone in confronto alla lealtà che Yuugi gli aveva dimostrato.
 
M per Mou Hitori no boku
 
Quando aveva conosciuto lo spirito del puzzle aveva avvertito subito la sua tristezza. Perché non aveva un nome e non sapeva chi era, per gli altri era solo un fantasma. Per Yuugi però questo non importava, perché per lui l’altro sarebbe sempre stato il suo amato Mou Hitori No Boku.
 
N per Nero
 
Prima di incontrare l’altro, Yuugi aveva sempre preferito gli abiti con i colori sgargianti o comunque chiari. Namonaki Pharaoh invece indossava sempre vestiti in cui predominava il nero. E Yuugi era convinto che non esistesse un colore migliore per l’altro sé.
 
O per Oblio
 
Non c’era nulla intorno a lui prima. Era circondato dal buio e dal nulla, senza un sopra o un sotto. E aveva temuto di restare rinchiuso in quel vuoto per sempre, perso in quell’oblio tanto simile alla morte. Quando ne era uscito aveva desiderato abbracciare la luce che era il suo Aibou.
 
P per Purezza
 
La stanza dell’anima di Yuugi era sempre piena di giocattoli, infantile come quella di un bambino e sempre pulita, pura. E Mou Hitori No Yuugi la ammirava ogni ora del giorno, perché la sua invece era sporca e i suoi peccati la rendevano più opprimente di quanto sembrasse.
 
Q per Quesito
 
Le domande che Yuugi avrebbe voluto fare al suo alter ego erano talmente tante che, quando stavano da soli per potersi parlare, non sapeva mai da quale cominciare. Eppure spesso non aveva bisogno di chiedere perché le risposte che cercava le trovava nei gesti dell’altro, ed erano solo per lui.
 
R per Richiesta
 
Il Puzzle del Millennio esaudiva i desideri di chi lo ricomponeva. Era uno dei suoi grandi poteri, e poteva esaudirne un numero incalcolabile. Ma il solo desiderio di Yuugi era anche il più innocente: un amico. E L’altro non era mai stato tanto felice di una richiesta come in quel momento.
 
S per Speranza

 
Voler qualcosa tanto intensamente da renderla reale è una dolce illusione che hanno sempre le persone. Yuugi e Namonaki Pharaoh non fanno eccezione, perché anche loro sperano di poter stare insieme per sempre. È una speranza sottile come il filo di una ragnatela, ma loro non vi rinunciano.

T per Torneo
 

Insieme hanno combattuto contro formidabili avversari, in ogni Torneo sono usciti vincitori. Ma per loro il più importante era sempre il primo che avevano affrontato insieme. Il Regno dei duellanti li aveva uniti davvero per la prima volta, e sarebbe sempre stata la loro sola, unica, vera vittoria.
 
U per Umiltà
 
Tra le tante cose che Yuugi gli aveva insegnato, di certo una tra le più importanti era l’essere umili. Il suo orgoglio che così spesso l’aveva aiutato si era rivelato una lama a doppio taglio con cui poteva ferirsi. E con cui aveva ferito anche chi gli era caro più della vita.
 
V per Verità
 
Essere sinceri non è mai facile. Tutti inevitabilmente finiscono per dire una bugia, senza tenere conto di quanto essa possa pesare sulle spalle. Eppure Mou Hitori No Yuugi sapeva che c’era almeno una persona che non glia avrebbe mai mentito. Ciò che diceva era sempre la verità.
 
Z per Zelo
 
Yuugi era felice di sapere che contava tanto per il suo compagno, che si prodigava per realizzare i suoi desideri e vederlo felice. Ma alle volte quello zelo gli faceva paura, perché l’altro sembrava dimenticare cosa era davvero importante per lui: vedere l’altro sè sereno, almeno quando erano insieme.


 

  
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