Capitolo
1 – Lassiter scopre la verità
--- Lassiter
POV ---
Era stata una settimana difficile.
Il numero degli omicidi erano come
triplicati e come se non fosse abbastanza, O’Hara non era in se, era molto
distratta. Come se fosse una coincidenza il sensitivo non si era fatto più
sentire e non era venuto nemmeno a ritirare l’assegno sull’ultimo caso risolto.
Cosa che non aveva mai fatto e
allora mi trovavo seduto alla scrivania a risolvere i casi da solo, perché
avevo mandato Juliet a casa per farla riposare.
Non volevo lamentarmi comunque. Ero
stato ANNI, sette lunghi anni, a sperare di levarmelo di mezzo e ora che
qualcosa aveva esaudito il mio desiderio, ecco che il lavoro si sovraccaricava.
Ho sempre odiato chiedergli aiuto…
e non gliel’ho mai chiesto, tranne qualche raro ed estremo caso. Ma in sette
giorni ero riuscito a risolverne solo 3 su 6 e uno era stato addirittura
passato all’FBI. Per me è ancora più umiliante di lasciarlo risolvere da
Spencer.
Da quando Marlowe era tornata in
libertà (vigilata) ero molto più rilassato e lo era anche la Chief Vick. Anche perché finalmente avevo iniziato ad usare
tutti quei giorni di ferie mai utilizzati e così non doveva pagarmeli. In
quella settimana sarei dovuto rimanere a casa con la mia fidanzata, ma dopo
quello che era successo a O’Hara e il fatto che Spencer era sparito, la Chief mi aveva richiamato e mi aveva detto di rimandare le
ferie.
Anche quando spariva riusciva a
rovinarmi la giornata.
Fatto sta che decisi di alzarmi e ,
presi i file dei casi, andai dal capo.
-Senta, mi porto i file con me.
Cerco il sensitivo e gli chiedo di aiutarmi. Tanto a quest’ora sono sicuro che
sta ancora giocando con Guster. – Guardai il mio
orologio. Erano le 22:37.
-E’ ora che vai a riposarti.
Comunque se lo vedi dagli anche la sua parte.–
Mi passò una busta con sopra
scritto “ x Shawn Spencer”
Mentre scendevo le scale iniziai a
sbottonarmi la camicia e togliermi la cravatta. Ovviamente nell’ordine opposto
a quello detto. Entrai nella macchina e mi sistemai. Mandai un messaggio a
Marlowe, "Ritorno tra un po' a casa".
Mi diressi all'ufficio Psych.
Le luci erano fortunatamente
accese. Stavo per entrare quando...
"Si può sapere perché stai
dormendo qui? QUESTO È IL NOSTRO UFFICIO, SHAWN! Non lo devi usare come un
albergo! E perché non vieni...
"gus..."
"No. Lasciami finire! Sei TU
il detective tra di noi. Ammettilo io sono solo il tuo assistente...
"Gus..."
Guster indietreggiò continuando ad urlare.
"...tu non sai quanto è
difficile per me risolvere i casi. Che fine hai fatto?!"
"GUS!!!!
"No Zitto"
"Fammi spieg..."
"Lasciami finire"
Shawn gettò le mani sulle sue spalle.
"LE HO DETTO LA
VERITÀ..."
Ci fu silenzio... Poi continuarono.
"Ma..."
"Sa che non sono un
sensitivo... E non so che fare..."
Quella fu l'ultima cosa che capii.
Misi la busta nella cassetta delle lettere e me ne andai... Ero troppo felice.
Finalmente avevo scoperto che avevo ragione fin dall'inizio. Ora l'unica cosa
che restava da fare era incastrarlo. Non c'ero mai riuscito, perché anche se
non era un sensitivo, la cosa certa era che sicuramente aveva un grande cervello.
Ma sapevo a chi rivolgermi. Una
persona che non avrebbe avuto bisogno di poligrafi...
N/A: quando ho scritto il nome di “gus” così senza
maiuscola non è un errore… era per far intertenere che aveva la voce bassa. Ho
letto ora la nota riguardo gli errori grammaticali…