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Autore: gallavich    13/06/2012    3 recensioni
-Hey, che hai?- chiese lui, con la maglietta tra le mani e un punto interrogativo stampato in volto.
La ragazza lo guardò con uno sguardo pieno d’odio, le mani strette in due pugni e la mascella contratta.
-Guardami. Sono uno straccio. Per colpa tua.-
Si indicò gli occhi per fargli capire che era rimasta sveglia tutta la notte, con una caraffa di caffè amaro accanto.
-Sono stata ad aspettarti da quando sei uscito fino ad adesso, Zayn! È da una settimana che non dormo perché tu devi per forza andare in discoteca e fare quello che vuoi, vero? E sai che ti dico? Mi dispiace essermene accorta solo ora, ma io la notte voglio dormire, accanto al mio fidanzato dopo aver cenato insieme e dopo aver visto un film. Non voglio questa vita e se tu la desideri, trovati una che è disposta a viverla.-
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don't you know that you're toxic?

 
 
 
 
 
 
 
Era sempre così.
Quella sera non era tornato e Gloria non sapeva se essere arrabbiata perché l’aveva lasciata sola a casa un’altra volta, o preoccupata perché non sapeva che cosa stava facendo Zayn in quel momento.
Era sempre così.
Zayn usciva, si ubriacava, perdeva il controllo e poi non si faceva sentire per dodici ore.
Gloria lo aspettava sempre nell’appartamentino che avevano comprato per vivere insieme, come una coppia che passa le serate accanto, sul divano, a guardare un film; non una composta da una ragazza perennemente preoccupata e da un ragazzo al quale non importa niente tranne che divertirsi ogni sera.
Gloria guardò l’orologio: le cinque di mattina.
Il sole stava cominciando a nascere, così come la sua rabbia.
Aveva passato un’altra notte in bianco per colpa dell’amore che provava per il suo dannatissimo fidanzato.
Anche se sapeva ed era convinta che Zayn stesse bene, perché che il ragazzo non tornasse prima delle sette di mattina era già successo troppe volte da preoccuparsi, lei non poteva evitare di pensare il peggio.
Sicuramente si era ubriacato e aveva incontrato qualche ragazza.
Di solito Gloria non gli chiedeva che cosa aveva fatto la sera prima perché aveva paura che dopo aver sentito la risposta, non avrebbe più voluto guardarlo in faccia.
Forse aveva ragione a non fare domande, ma non era sicura al cento percento che lui la tradisse. Magari si ubriacava e si divertiva con i suoi amici, un po’ più sobri, razionali e tranquilli di lui. Per questo, quando Zayn usciva con Louis, Liam, Harry o Niall, lei tirava un sospiro di sollievo perché sapeva che sotto l’occhio vigile dei ragazzi, il suo fidanzato non avrebbe combinato niente di male.
In caso ci avesse provato, le mani forti di Liam, o anche quelle di Louis quando riteneva che Zayn si era spinto troppo oltre con l’alcool o col fumo, erano sempre a disposizione.
Per questo Gloria li ringraziava ogni volta che uno dei suoi amici portava Zayn a casa sano e salvo. Aveva anche pensato di costruire loro una statua, perché senza quei quattro non sapeva come avrebbe fatto.
Invece, quando il moro non tornava a casa e usciva da solo, riceveva una telefonata alle sei di mattina da parte di Liam che, preoccupato, le chiedeva se Zayn fosse tornato. Lei, assonnata, rispondeva di no, con quella voce impastata dal sonno e un singhiozzo che regolarmente la scuoteva ogni volta che Liam era dall’altra parte della cornetta. Poi chiudevano la telefonata e in un quarto d’ora il ragazzo si presentava con dei cornetti al cioccolato e un doppio cappuccino di Starbucks per colazione. Li posava sul bancone di marmo della cucina e poi lasciava che Gloria piangesse sulle sue spalle. La ragazza gli doveva veramente tutto. O riportava a casa Zayn, oppure le faceva compagnia la mattina dopo mentre aspettavano che il ragazzo tornasse.
Una cosa che la faceva arrabbiare così tanto da urlare istericamente, era che quando Zayn tornava a casa, dopo ore di baldoria, alcool, donne e tutto il resto, si avvicinava a lei e la baciava, sussurrando “Buongiorno” contro le labbra rosse della ragazza.
La guardava con quegli occhi così belli, profondi, che l’ammaliavano e la facevano affogare dentro quelle pozze d’oro liquido. Si odiava perché era così debole quando Zayn le stava accanto e non poteva rimediare in nessun modo, perché non era abbastanza forte.
Ma perché Zayn doveva fare sempre così?
Gloria gliel’aveva detto che non lo sopportava e avevano litigato.
Louis e Liam gliel’avevano detto che non era il comportamento giusto e avevano litigato.
Quando Zayn si rifugiò da Harry, non tornando da Gloria per quattro giorni, anche il riccio gliel’aveva detto di mettere la testa a posto e quindi era scappato da Niall, che però gli confessò che non voleva fare parte di quell’intrigo e di cercare un altro posto.
Zayn tornò a casa, chiese scusa alla sua fidanzata, non uscì per due giorni e poi ricominciò la sua solita routine ogni sera.
Due partner di solito si rispettano a vicenda, giusto? Non fanno tutto ciò che vogliono, chiedono un’altra opinione. Ma allora perché tra Gloria e Zayn non era così?
La ragazza scosse la testa.
Era uno straccio.
Aveva i capelli castani e ramati scompigliati e pieni di nodi, le occhiaie sotto gli occhi, una canottiera bianca spiegazzata, dei pantaloncini neri che le stavano stretti, una vestaglia arancione che le faceva sentire freddo, lo smalto rosso rovinato e le mani che le tremavano. Stava per crollare di sonno sul bancone della cucina.
Guardò l’orologio e felicemente vide che mancavano cinque minuti alle sei. Finalmente avrebbe parlato con Liam.
Squillò il telefono. Prese velocemente la cornetta tra le mani tremanti e rispose.
“E’ tornato?”
La voce di Liam era così rassicurante e dolce, profonda. Non vedeva l’ora di averlo tra le braccia.
“No.”
Lei chiuse la telefonata dopo che venne scossa da quel singhiozzo che non era mai in ritardo e poi si diresse verso il piccolo salotto. Si distese sul divano fissando in alto.
Improvvisamente tutti i suoi ricordi si proiettarono sul soffitto e le lacrime furono inevitabili.
Sperava che Liam sarebbe arrivato presto, perché non voleva continuare a sentirsi in quel modo.
La relazione tra Gloria e Zayn era malsana, ma erano come due calamite che si attraggono e che non possono stare lontane.
Per quanto Zayn cercasse di negarlo, di fare quello che voleva senza che nessuno gli desse ordini, la sua mente era sempre rivolta ai sentimenti della persona più importante per lui, che lo aspettava sveglia ogni sera, a casa. La loro casa.
Forse gli unici momenti in cui aveva un pizzico di autocontrollo era quando usciva e si ubriacava perché con tutto quell’alcool nel corpo, il viso di Gloria non gli passava per la mente. E quando si rendeva conto dei suoi pensieri egoisti, beveva ancora di più.
Ma al contrario di Zayn, la ragazza non voleva dimenticarsi di lui, non voleva l’autocontrollo. Gli piaceva ricordare, avere gli occhi di Zayn impressi nella sua mente, perché anche se le lacrime scendevano, era una piacevole tortura.
Il rumore di una chiave nella toppa la fece sorridere. Finalmente Liam era arrivato, usando le chiavi che gli aveva dato. O almeno così pensava, prima di vedere Zayn entrare in casa.
Era perfetto, in ogni situazione. Anche dopo ore di sbronza.
Però Gloria sapeva che dentro era una pezza.
Si mise seduta a gambe incrociate sul divano.
Come da manuale, il ragazzo si avvicinò a lei e la salutò con un bacio sulle labbra.
Abbastanza casto inizialmente, ma che poi si fece più profondo e Gloria non sapeva perché, ma piano piano ritornò distesa come era prima, solo che non teneva gli occhi aperti e non pensava a niente, perché le labbra di Zayn la facevano fremere.
Il ragazzo si distese sopra di lei e solo quando si tolse la maglietta interrompendo il bacio, Gloria si svegliò dalla trance che il moro gli aveva provocato, alzandosi e spingendolo via.
-Hey, che hai?- chiese lui, con la maglietta tra le mani e un punto interrogativo stampato in volto.
La ragazza lo guardò con uno sguardo pieno d’odio, le mani strette in due pugni e la mascella contratta.
-Guardami. Sono uno straccio. Per colpa tua.-
Si indicò gli occhi per fargli capire che era rimasta sveglia tutta la notte, con una caraffa di caffè amaro accanto.
-Sono stata ad aspettarti da quando sei uscito fino ad adesso, Zayn! È da una settimana che non dormo perché tu devi per forza andare in discoteca e fare quello che vuoi, vero? E sai che ti dico? Mi dispiace essermene accorta solo ora, ma io la notte voglio dormire, accanto al mio fidanzato dopo aver cenato insieme e dopo aver visto un film. Non voglio questa vita e se tu la desideri, trovati una che è disposta a viverla.-
Gloria voleva veramente andarsene, perché se fosse rimasta alla fine l’avrebbe perdonato, come aveva sempre fatto, ma Liam sarebbe arrivato in poco tempo e lei sentiva il bisogno di parlargli.
Zayn era ancora senza maglietta e non sapeva che fare.
Era consapevole che era colpa sua, che aveva rovinato tutto perché una relazione non la poteva avere a causa della sua immaturità, che Gloria era la migliore ragazza del mondo, che non voleva lasciarla andare, che doveva dire qualcosa per farla rimanere, ma le parole si bloccavano nella sua gola, visto che la parte irrazionale e stupida del suo cervello aveva prevalso.
Gloria vide Zayn rimanere fermo, nello stesso punto tra il divano e il tavolino di legno.
Con Liam ci avrebbe parlato più tardi, l’avrebbe perdonata. Lei doveva uscire da quella casa.
Andò in camera sua quasi correndo, afferrò il suo cellulare e poi tornò in salotto. Zayn la guardava quasi implorante, ma le emozioni che provava non si riuscivano a percepire guardandolo negli occhi. Quelle pozze che di solito sembravano limpide, in quel momento si erano trasformate in due barriere.
-Ci vediamo, Zayn.- concluse lei prima di uscire di casa e sbattere la porta.
Era libera di lasciare scivolare le lacrime.
Non sapeva dove andare, quindi si sedette su un muretto accanto la casa, aspettando che qualcosa avvenisse. Magari Zayn sarebbe sceso, le avrebbe chiesto scusa e tutto si sarebbe “sistemato.” Ma non era quello che Gloria voleva. Zayn si era scusato troppe volte e tutte le sue promesse non erano state mantenute. Ormai non si fidava più di lui.
Ma allora perché non riusciva ad odiarlo pienamente?
-Perché non sei dentro?-
-Liam!-
La ragazza scese velocemente dal muretto e si gettò sul ragazzo che aveva entrambe le mani occupate. A quell’impatto il cappuccino stava quasi per cadere a terra.
Gloria cominciò a piangere sulla sua spalla, mentre cercava di ricavare anche un po’ di calore.
-Che è successo?-
-E’ finita, è finita…- sussurrava la ragazza. Ancora non ci poteva credere che aveva finalmente detto la verità a Zayn.
Liam era molto contrariato. Lui era come un prete, un punto di riferimento per chiunque si vuole confessare, quindi sapeva sia ciò che provava Gloria, che quali erano i sentimenti di Zayn e sapeva che questa rottura non avrebbe aiutato nessuno. Anzi, avrebbe peggiorato tutti i rapporti tra di lui, Zayn, Louis, Niall, Harry e Gloria. Tutto sarebbe cambiato e basandosi su ciò che il moro e la ragazza gli avevano detto, non avrebbero resistito un giorno sapendo che la loro relazione era finita.
-Gloria, questa rottura non ti farà stare meglio.- sussurrò lui.
Incatenò i suoi occhi a quelli di lei.
-Io vado a parlare con Zayn. Dovete risolvere questa cosa.-
-No, Liam, io non voglio stare più con lui. È così egoista e irrispettoso e mi fa stare male.-
La guardò un’ultima volta e le porse il cappuccino e il sacchettino di carta con i cornetti.
Senza nessuna esitazione entrò dentro il palazzo e salì le scale fino al quinto piano.
Aprì la porta verde di legno e trovò quello che si aspettava di trovare.
-Zayn, sei una causa persa.- disse.
Il ragazzo era seduto sul divano, con la testa tra le mani e uno sguardo vuoto. Era ancora senza maglietta.
Zayn non rispose, la gola tratteneva le parole. Era stato così stupido. Si era divertito per troppo tempo, quando a casa sua c’era una bellissima ragazza che moriva per lui e con la quale poteva passare delle splendide serate. L’aveva lasciata andare. Aveva fatto morire la loro relazione come un fiore che non viene innaffiato. L’errore più stupido.
-Devi rimediare, Zayn. Nessuno di voi due starà bene se non ritornate insieme.- Liam scosse la testa e andò a sedersi accanto a Zayn, il cui unico segno di vita era il torace che si alzava e si abbassava più lentamente del normale. –Siete così testardi. Cavolo, ma avete mai parlato di quello che provate? Gliel’hai mai detto che la ami? Lei te l’ha mai detto che quando la sfiori impazzisce, che ogni tanto mentre ti fai la doccia e lasci la porta aperta lei sbircia per vedere i tuoi muscoli? Cazzo, gliel’hai detto che la sera ti ubriachi solo perché sei stupido, perché credi che lei abbia totale controllo su di te e quando l’alcool è in circolo hai una scusa per combinare le più grandi cazzate, così che lei ti lasci e che stia con una persona migliore di te?! Perché è così che ti senti! Ti senti inferiore e pensi di non essere all’altezza, ma sappi che lei crede che tu non la desideri, ecco perché in questo momento è sotto, che piange e che aspetta che tu faccia qualcosa! E Zayn, se non ti alzi adesso da questo dannato divano ti prendo in braccio e ti scaravento dalla finestra.-
Finalmente il moro si girò verso l’amico che lo fissava speranzoso, e si alzò.
Non si mise nemmeno la maglietta e mentre sussurrava “Io la amo”  ripetutamente, scendeva le scale saltando due gradini alla volta. Non gli importava di cadere o di rompersi qualcosa. La doveva raggiungere il prima possibile.
Uscì dal portone e si guardò intorno.
La gente che si affacciava dai balconi per stendere la biancheria lo guardava male, ma lui non se ne curava e continuava a cercarla.
La trovò seduta su un muretto con un bicchiere dello Starbucks in mano e un’espressione triste. Era anche sporca di Nutella ai lati della bocca.
-Gloria!- urlò.
Le fece alzare lo sguardo e mentre Zayn andava verso di lei, lei non si muoveva.
-Gloria perdonami. Io ti prometto, ti giuro che non lo farò mai più. Passeremo le sere insieme, ceneremo insieme e cucinerò la pasta, la carne, la zuppa, quello che vuoi, poi guarderemo i film sul divano e lo sceglierai sempre tu. Possiamo vedere Mean Girls quante volte vuoi, o tutta la saga dei Pirati dei Caraibi e ci addormenteremo insieme nel lettone di camera nostra e la mattina dopo ti porterò la colazione a letto perché tu non mi puoi lasciare, io non posso stare senza di te, ti prego, ti prego, non andare via.
I-io ti… ti… ti amo.- disse tutto d’un fiato e poi la guardò con un’espressione speranzosa sul viso, mentre i canini gli torturavano il labbro inferiore.
-Ti prego.- sussurrò ancora.
Gloria inizialmente era un po’ scettica e non voleva perdonarlo, ma poi notò che quegli occhi erano tornati liquidi e sinceri e le mancò il fiato per un momento. Era la sua aria.
Come aveva potuto pensare che porre fine alla loro relazione sarebbe stata una scelta giusta? Non si può vivere senza aria e Gloria non poteva vivere senza Zayn.
Intanto Liam dal quinto piano osservava perfettamente la scena.
E quando vide che Gloria gettò il cappuccino a terra e saltò addosso a Zayn tirò un sospiro di sollievo e si sedette sul tavolino di legno.
Di quei baci se n’erano dati pochi ultimamente e non c’era sensazione migliore di sentire le labbra dell’altro unite alle proprie.
Zayn si sentiva di nuovo pieno di qualcosa, ma non riusciva ad esprimere le sue emozioni a parole. Non faceva altro che baciarla, baciarla e baciarla ancora e a Gloria quello bastava. E la schiena di Zayn sotto le sue mani era veramente il Paradiso.
Zayn la staccò un secondo.
-Se vuoi sbirciare il mio corpo sotto la doccia, puoi benissimo spogliarti e farmi compagnia, lo sai, vero?-
Il ragazzo sorrise, il che spinse Gloria ad incurvare le labbra. Non lo vedeva felice da molto tempo.
-Liam te l’ha detto.-
-Già, ma sai, è lui che mi ha spronato a dirti che ti amo, finalmente, quindi forse dovremmo ringraziarlo, che dici?-
Gloria nascose il suo viso nell’incavo del collo di Zayn e al ragazzo vennero i brividi.
-A proposito, me lo puoi ridire ancora?-
-Ti amo così tanto.-
Non era mai stato così sincero in vita sua.
Gloria chiuse gli occhi per un momento.
-Non farmi soffrire più, però.-
Zayn la strinse ancora più forte.
-Mai più. Giuro.-

 
 
 
 
 

*Occhi a me*
Ok, ciao a tutti c:
Per chi non lo sapesse l’altro giorno ho pubblicato una OS un po’ triste e chi ha recensito Grazie davvero tanto c’:
Comunque, come potete vedere sono un pochino più felice, anche perché la mia classe è stata tutta ammessa agli esami, perciò: *-*
Vabbè, spero che questa One-Shot vi sia piaciuta perché a me piace e ieri sera ci ho pensato prima di andare a dormire, dopo aver visto Punk’D ovviamente. u.u
Lasciatemi qualche recensione, mi piacerebbe sentire il vostro parere. :)

Pace e amore a tutti quanti. ♥

  
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