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Autore: Iwantasmile    13/06/2012    70 recensioni
"Il Signore mette al mondo per noi un'anima gemella. Certe volte in uno sconosciuto, certe volte in un amico.. altre volte in persone molto vicine.. ad esempio un fratello."
Sorrisi.
Ero innamorata di mio fratello.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Il sole splendeva forte illuminando il prato in cui eravamo seduti e riflettendo la bellezza della chiesa di fronte a noi.
Una bellissima sposa uscì dall’ingresso accompagnata dallo sposo. Tutti applaudirono, risero e si baciarono.. la gioia si diffuse nell’aria.
Tuttavia i miei occhi non riuscirono per nessuna ragione a staccarsi dalla sposa.
Continuavo a guardarla incantata, come se fosse la cosa più bella che avessi mai visto.
“è bellissima.” Dissi a mio fratello che era proprio accanto a me. La mia voce da bambina acuta e contemporaneamente dolce.
Ero talmente impegnata a contemplare quella bellezza che non feci caso a lui.
Raccolse un fiore da terra e lo intrecciò in modo che sembrasse un anello, poi si mise di fronte a me, sorridente.
Mi prese il dito e mi mise il piccolo anello.
“Anche tu lo sei.” Disse. Sorrisi, poi ci voltammo e insieme iniziammo  a correre verso mamma e papà.
Giunti di fronte a loro, mio fratello disse: “Mamma,papà io la sposerò. Lo prometto. Sposerò Jude. La voglio sposare."
Risero tutti e due in coro, e si deliziarono dell’affetto che ci legava nonostante avessimo solo 5 anni.

12 ANNI DOPO
“Jude, Jude, per favore, vuoi muoverti?” Urlò mio fratello dal piano di sotto.
Avrebbe potuto benissimo chiamarmi prima invece che urlare poi in quel modo.
“Justin arrivo, due secondi.” Replicai frettolosamente.
Mi allacciai le scarpe in maniera veloce, afferrai lo zaino e corsi al piano di sotto.
“Eccomi.” Dissi saltando gli ultimi due scalini, e sforzandomi di nascondere l'ansia.
Justin prese il suo zaino e uscimmo dopo aver salutato mamma e papà.
Primo giorno di scuola, saremmo arrivati di sicuro in ritardo.
“Forza muoviti lumaca, o il primo giorno ci metteranno un ritardo.” Disse affrettando il passo.
“Aspettami.” Gli urlai dietro, anche se sapevo che lo avrebbe fatto comunque.
Justin era il mio fratello gemello, così frequentavamo la stessa classe e di conseguenza le stesse amicizie.
Conoscere persone nuove ed avere un numero sempre più ampio di amici mi affascinava, ma avere mio fratello accanto era sempre un appoggio e un sollievo per me. Una fonte di sicurezza e stabilità.
Il nostro passo, da veloce, diventò una corsa così dopo dieci minuti ci ritrovammo  di fronte l'enorme cancello della scuola.
Salimmo le scale velocemente e ci fermammo di fronte la porta della nostra classe. Prendemmo aria, dopo di che Justin mi fece strada.
“Buongiorno professoressa, scusate il ritardo..è stata colpa mia, mi sono svegliato tardi ed ho rallentato anche mia sorella.”  Annunciò. Non era vero nulla. Era stata colpa mia che non mi ero alzata dal letto finchè non avevo sentito la sua voce chiamarmi per la centesima volta.
Mio fratello era un po’ il mio angelo custode.
“Buongiorno ragazzi, chiuderò un occhio solo perché è il primo giorno.” Rispose la professoressa.
Ringraziammo e guardammo la disposizione della classe.
Era identica ai 3 anni precedenti, così io andai al mio posto fra le mie amiche, e Justin al suo.
La professoressa ci lasciò le prime ore libere per ambientarci nuovamente in classe, così il primo giorno di scuola non fu per niente stancante.
“Jude quanto ti sono cresciuti i capelli.. sono bellissimi.” Disse Sara.
Già, rispetto l'anno precedente i miei capelli erano cresciuti molto, raggiungendo la parte inferiore della mia schiena, proprio come le mie forme, in particolare il seno di cui ora non dovevo più vergognarmi.
Sorrisi, mostrandomi gentile.
Poi Sara si rivolse a Tamara e disse: “Allora Tamara, hai deciso se farti avanti o meno?”.
Sara era la più euforica ed estroversa del gruppo, oltre ad essere la più grande.
Tamara invece era una ragazza riservata e a quanto pare innamorata di qualcuno di cui non voleva svelare il nome.
Infatti la sua timidezza si mostrò ancora una volta.. La vidi arrossire violentemente mentre scosse la testa.
“Non è detto che ti rifiuterà..” Aggiunse un’altra nostra compagna con tono speranzoso e consolatorio.
“Ma quindi sapete chi è?” Chiesi io curiosa ed entusiasta.
Le ragazze annuirono e si guardarono, dopo di che Sara assumendo un tono divertito disse: “Ma come non lo sai? L’unica a non averlo capito sei tu.”
Spalancai gli occhi, e mi interrogai su chi potesse essere.. Tuttavia la mia riflessione fu interrotta da un ragazzo.
Entrò e venne verso di me con passo incerto ma veloce.
Aveva gli occhi verdi, e i capelli biondi.. lo riconobbi subito, Yuri della sezione C.
“Jude scusa, potresti uscire un attimo, vorrei parlarti.” Disse arrossendo e guardandosi intorno furtivamente.
Annuii, perché la mia prima regola mi imponeva di essere cortese e gentile con tutti.
Mi alzai e arrivammo appena fuori la porta, quando iniziò a stringersi le nocche delle mani quasi convulsivamente.
“Ecco Jude.. io.. “ Iniziò a balbettare, così intuii che fosse nervoso.
Lo guardai sorridendo, cercando di indovinare i suoi pensieri ed incoraggiarlo.
“Io.. mi sono preso una cotta per te.” Disse abbassando la testa e fissandosi con ossessione le scarpe.
Restai sbalordita a tal punto da innervosirmi con me stessa. Non ero convinta che ci fossero delle parole giuste per rifiutare un ragazzo, ma qualcosa avrei dovuto dire.
Mi voltai istintivamente a cercare mio fratello con lo sguardo, che mi vide, allungò il collo e capì subito quale fosse la situazione.
Si alzò e venne verso di noi, con passo svelto e i pugni serrati.
Riguardai Yuri, che continuava ad evitare di incontrare il mio sguardo forse perché in cuor suo conosceva già la risposta.
“Che succede qui? Jude la campanella sta per suonare, vogliamo andare?” Irruppe Justin rompendo il silenzio fra noi.
Annuii.
Non sapevo cosa rispondere a Yuri, era il primo ragazzo che si fosse dichiarato a me e non ero sicura di ciò che avrei dovuto dire. Justin entrò in classe, prese i nostri due zaini e tornò fuori, poi mi afferrò da una spalla e mi spinse verso la scalinata senza darmi il tempo di rispondere o salutare.
Camminai vicino a lui, sorpresa del fatto che qualcuno potesse innamorarsi di me..a scuola ero sempre stata Jude la sorellina di Justin il figo. L'intoccabile per qualunque ragazzo.
Ero così perplessa, che non mi resi conto degli sguardi che due ragazzi iniziarono a lanciarmi a metà corridoio.
Poi me ne accorsi, e li ignorai senza interrogarmi troppo sul motivo di queste attenzioni.
Tuttavia loro non fecero lo stesso, anzi si spinsero oltre.
“Piccola Bieber, vedo che oggi siamo in rosso.” Era un’affermazione riferita al mio abbigliamento.
Mi guardai..indossavo dei Jeans, scarpe nere, e una camicia bianca. Il rosso non centrava nulla. Non apparentemente almeno.
Poi guardai meglio. Oltre le strisce della camicia bianca, si poteva intravedere chiaramente il mio reggiseno..Rosso.
 Le guance mi avvamparono, e mi sentii profondamente in imbarazzo. 
Desiderai di scomparire.
Incrociai le mani sul petto e mi abbassai per l’imbarazzo. Come avevo fatto a non notarlo? E Justin, perché non mi aveva detto nulla? Forse nemmeno lui l’aveva notato.
Stavo per rialzarmi e incitare Justin ad andarcene, quando una felpa mi cadde sulle spalle dal nulla, senza preavviso.
La riconobbi subito dal suo profumo.. era la felpa di mio fratello.
Voleva che me la mettessi, e così feci, me la infilai e poi mi alzai pronta a tornare a casa.
Come mi voltai per cercare Justin, lo vidi dirigersi verso quei due ragazzi.
Iniziò una rissa furibonda, e vidi mio fratello aggredirli entrambi con una ferocia inaudita.
Andai verso di loro, e presi Justin dalla maglia.
“Lascia stare..” Urlai varie volte, ma non mi ascoltò. Il panico iniziò ad assalirmi. Intanto parecchie persone erano ormai accerchiate attorno a noi, poi tre ragazzi li divisero finalmente.
Tutti e tre avevano del sangue in volto, ma non mi importava di quei due idioti, ma di mio fratello,che intanto si era incamminato verso l’uscita senza dire nulla.
Gli andai dietro arrancando.
“Justin aspettami.” Lo afferrai da una mano, con il fiato corto.
Si voltò e dopo avermi guardata, si scrollò la mia mano di dosso con un gesto secco.
“Lasciami stare, vado in infermeria altrimenti mamma si preoccupa.” Si allontanò lasciandomi li.
La mia mano restò tesa verso di lui. Non si era mai comportato così nei miei confronti.. Come era possibile, e sopratutto perchè si stava comportando così?
Cosa avevo fatto io di male?
Ora che ci pensavo però, in questo periodo Justin era diventato molto strano con me.. certe volte lo sorprendevo fissarmi con uno sguardo che non avevo mai visto nel suo volto. Altre volte mi evitava, o mi trattava male.. tutto questo mentre indirettamente voleva mantenere le distanze. Forse si vergognava ad essere mio fratello?.. Forse vorrebbe un fratello maschio? Forse ero una scocciatura per lui?
Tempo prima, mi ero anche messa a cercare delle foto di quando eravamo appena nati, per guardarle insieme, per cercare di rafforzare ulteriormente quel legame che sentivo deteriorarsi giorno dopo giorno.. Purtroppo le uniche foto che avevo trovato erano di Justin.
Nessuna foto ci ritraeva entrambi da piccolissimi..
Le uniche foto che avevamo insieme, erano dai cinque anni in su.
A vedere le sue foto, mi stranii un po’.. Perché mamma e papà non mi avevano scattato nessuna foto?..O meglio.. Dov’ero io?
Decisi che non era quello il momento per pensarci.
Iniziai a correre per i gradini dirigendomi in infermeria, non sapendo che ciò che mi aspettava sarebbe stato un fatto sconvolgente.


Salve a tutte C:
Questa è la mia quarta FF..
Cosa ne pensate dell’inizio? Vi piace? Vi avevo già
annunciato che questa sarebbe stata una FF molto singolare, e diversa dalle altre.
Infatti è così C:
Però non preoccupatevi, con l’andare avanti dei capitoli, se vi piacerà e la seguirete, sorgeranno alla luce, molte cose stravolgenti.. ma emozionanti.
Detto questo, spero vi piaccia, e aspetto i vostri pareri per andare avanti.
Vi voglio bene
-Erika


@La Fanfiction prende spunto dall'anime (tratto dal manga) Boku wa imoto ni koi o suru. 
  
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