Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Vattelapesca    13/06/2012    2 recensioni
A chi interessano i personaggi secondari? A me, per esempio. Quindi ecco a voi Rita Skeeter come non l'avete mai vista. Dagli anni ad Hogwarts alla Seconda Guerra Magica, tutto quello che avreste (e non avreste) voluto sapere a proposito di Rita.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Bellatrix Lestrange, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
4.Amici
 
Se le avessero chiesto come fosse successo, non avrebbe saputo dirlo, ma dopo quel viaggio lei e Norman diventarono amici. Al binario nove e tre quarti, l'ultimo giorno delle vacanze, venne loro naturale cercarsi tra la folla e poi condividere di nuovo lo scompartimento. Anche a scuola le cose cambiarono, finalmente Rita aveva qualcuno con cui sedere a pranzo, fare i compiti e parlare comodamente seduta davanti al fuoco. Certo, Amanda era ancora sua amica, ma dopotutto era una Tassorosso, ed il tempo che potevano trascorrere insieme era limitato. Inoltre, grazie a Norman, la strega ebbe la possibilità di conoscere meglio i Corvonero del suo anno, e non solo. Il ragazzo la presentò anche a Xeno Lovegood, quel tipo che aveva passato tutto il viaggio a dormire. A Rita non ci volle molto per etichettarlo come “strambo” , non faceva altro che parlare di creature inesistenti dai nomi strani, come il Ricciocorno Schiattoso. Tuttavia, la ragazza si premurò di tenere le sue opinioni per sé, sembrava che Norman trovasse Xeno una compagnia molto interessante e lei non voleva di certo iniziare una discussione con il suo nuovo amico.
 
L'inverno si sciolse in una sfavillante e calda primavera che segnava paurosamente l'arrivo degli esami. Rita tentava in tutti i modi di nascondere il suo terrore, e, se con Amanda ci riusciva piuttosto bene, la stessa cosa non si poteva dire con Norman. Il ragazzo era uno dei pochi ad aver intuito quanto lei volesse eccellere in ogni cosa, e quanto male la facesse stare il non riuscirci. Con il passare delle settimane, la strega aveva iniziato ad impazzire tra schemi di ripasso e pile di appunti. Ormai, quasi tutti i pomeriggi Norman, Amanda e a volte anche qualcun altro Tassorosso, venivano trascinati da Rita in biblioteca. Quel giorno era capitato ad Edgar Bones, che aveva avuto l'unica sfortuna di trovarsi con Amanda quando Rita era apparsa. Fuori splendeva un bel sole, e le espressioni di tutti la dicevano lunga su quanto avrebbero preferito stendersi vicino al Lago Nero, piuttosto che stare rinchiusi tra la polvere della biblioteca.
Andiamo, Rita...” Provò a farla ragionare Norman “Abbiamo studiato a sufficienza. Guardati intorno: qui dentro ci sono solo quelli del quinto anno e quelli del settimo. Ed è perché hanno i GUFO e i MAGO. Penso che noi potremmo benissimo prenderci una pausa.”
Amanda, che fino ad allora era stata costretta da Rita a ripetere almeno cinque volte le date delle guerre tra Troll, tirò un sospiro di sollievo. Anche Edgar Bones parve molto contento della proposta di Norman.
E' vero. E poi tu sei brava a scuola, sono sicuro che te la caverai più che bene.” Aggiunse infatti, incoraggiante.
Rita aprì la bocca, pronta a replicare, ma poi parve cambiare idea. Ripose in fretta la piuma e le pergamene, chiuse i libri e si caricò la tracolla in spalla.
Una pausa, eh? Sapete cosa vi dico? Prendetevela voi una pausa se la volete così tanto. Non sono affari miei. Più che bene?! E secondo te più che bene è abbastanza, Edgar? Forse lo sarà per te!” Soffiò inviperita. Poi, prima che nessuno avesse la possibilità di dire niente, sparì velocemente tra gli scaffali.
 
A quell'ora la torre di Corvonero era deserta, da dove si era seduta, Rita riusciva a scorgere lo scintillio del Lago Nero. Si sentiva così tesa da aver voglia di piangere. Possibile che i suoi amici non capissero? Lei non poteva essere mediocre. Ricordava ancora l'espressione di disappunto sul volto di sua madre quando aveva appreso i suoi voti scolastici, durante le vacanze di Natale. O, ancora, la severa raccomandazione che le aveva dato alla fine delle vacanze di Pasqua: “Mi aspetto che tu passi al meglio i tuoi esami.”
Il suono di una voce interruppe i suoi pensieri, il batacchio a forma di aquila si stava animando.
Ha braccia ma non mani, collo ma non testa.”
Sentì declamare, nel silenzio totale, Rita. Dopo un tempo che le parve interminabile, visto che dopo qualche secondo lei aveva già indovinato la risposta, sentì una voce familiare dire:
La camicia?”
Con suo estremo disappunto la porta si aprì, rivelando la figura di Norman.
Ehi, è la prima volta che indovino così velocemente!”
Era assurdamente facile.” Rispose lei, secca.
Sì, credo l'abbia fatto apposta. Voleva farmi entrare.”
Fantastico.” Borbottò Rita. “Adesso anche la mia stessa Casa è contro di me.”
Lui si avvicinò al tavolo e si sedette di fronte a lei.
Si può sapere che ti è preso?”
Scusa, ma io sto studiando.”
No, non è vero. Avere i libri aperti non significa affatto studiare.”
Rita sbuffò rumorosamente, infastidita. “Cosa vuoi, Norman? Non volevate prendervi una pausa? Perché devi venire qui a disturbarmi? Voglio essere lasciata in pace a studiare.”
Non è vero neanche questo. Se tu avessi voluto essere lasciata in pace saresti salita fino al tuo dormitorio.”
Be', credo che sia proprio quello che farò! Almeno lì non potrai seguirmi!” Sbottò lei, cominciando nuovamente a rimettere a posto le sue cose.
Dai, Rita, smettila. Dimmi cosa c'è che non va.”
Tu non capisci!” Esclamò lei, fermandosi di botto. “Non capisci! Io devo passare quest'esame! Non posso permettermi di fallire.”
Ma cosa stai dicendo? E' ovvio che passerai l'esame! Non hai fatto altro che studiare, ultimamente. E poi è tutto l'anno che vai bene a scuola, perché sei così preoccupata?”
No, no. Non è solo questo, è che... io devo andare bene, molto bene.”
Ah.” Fece lui. “Quindi il problema è come passerai l'esame.”
Lei si limitò a fare sì con la testa, senza dire nulla.
Be', non mi preoccuperei più di tanto neanche per questo, allora. Sei piuttosto brava, Rita. La migliore di noi Corvonero, direi.”
Ma non della scuola. Qualunque cosa faccia non potrei mai superare Bellatrix Black, o...”
Ancora lei?” Fece Norman, esasperato. “Possibile che torniamo sempre a lei? Lasciala perdere! Insomma, cosa te ne frega?”
Non è solo lei! Ci sono un sacco di altri studenti migliori di me, e mia madre...”
Tua madre? Quindi è lei il problema?”
No, cioè... anche. È che lei... lei si aspetta certi risultati da me, e io voglio raggiungerli.”
Rita, ascolta. Sei brava, davvero. E hai studiato davvero tanto, quindi sono sicuro che andrai benissimo. Lascia stare quello che vogliono gli altri, pensa a quello che vuoi tu.”
Le disse Norman con un sorriso. Lei non poté fare a meno di restituirglielo mentre flebilmente diceva: “Va bene.”
In realtà, quello che voleva era essere la migliore. Ma questo a lui non aveva avuto il coraggio di dirlo.
 
 
 
Quindi, mi pare di capire che la Coppa delle Case, quest'anno va a... Serpeverde!” Il tavolo dei Serpeverde esplose in un boato di applausi ed urla gioiose, alcuni cappelli volarono in aria.
Ovvio.” Bofonchiò Tina Hastings applaudendo con poca convinzione.
E dopo la Coppa del Quidditch hanno preso anche questa. E' rimasto forse qualcos'altro che possano vincere?” La spalleggiò Norman, seduto accanto a lei.
Se ci fosse vincerebbero anche quello.”
Bene, bene. Complimenti Serpeverde.” Continuò Silente. “E adesso vi lascio festeggiare con l'ottimo banchetto preparato dalle cucine. Prego!” Il preside batté le mani e, come sempre, i piatti vuoti si riempirono di ogni tipo di leccornie.
 
Cos'è?” Chiese Rita osservando il piccolo pezzo di pergamena che Norman le stava porgendo.
E' il mio indirizzo. Così quest'estate ci potremo scrivere.”
Giusto!” Esclamò la ragazza, affrettandosi a rovistare tra i suoi bagagli per trovare carta e piuma.
Che stai facendo?”
Cerco qualcosa su cui scrivere anche il mio, di indirizzo.”
Non importa. Vorrà dire che il primo gufo lo manderai tu.”
Oh, perfetto allora! Ho trovato il modo per liberarmi di te per tutta l'estate: non iniziare a scriverti! E io che mi stavo già preoccupando!” Scherzò lei.
Norman ridacchiò. “Che simpatica.”
Ormai manca poco, vado a cercare Amanda. Ci vediamo dopo, va bene?”
Mentre sentiva il ragazzo dire: “A dopo.” Rita sì alzò ed aprì la porta a vetri.
L'amica le aveva detto che avrebbe preso uno scompartimento con i Tassorosso, ma lei non aveva idea del dove. Fu così che, percorrendo il corridoio del treno, si imbatté in Bellatrix Black.
Stranamente, la ragazza era sola. Rita le rivolse un sorriso incerto. “Complimenti per gli esami, ho saputo che sei stata la più brava della scuola.”
La strega la guardò per un attimo spaesata, come se non capisse neanche di cosa l'altra stesse parlando. Evidentemente, non dava affatto peso alla cosa. Non quanto gliene dava Rita, almeno.
Certo.” Disse infine. “Adesso mi vorrai scusare, ma il Professor Lumacorno mi sta aspettando assieme agli altri. Vuole dirci arrivederci prima delle vacanze. È un peccato che tu non possa frequentare le sue feste, sono davvero interessanti.”
Già, ma non c'è modo di ottenere un invito se lui non lo vuole, quindi...”
Oh, alla fine non è così difficile. Si tratta solo di fare impressione.” Disse Bellatrix alzando appena le spalle. “Ci vediamo l'anno prossimo.”
Rita osservò la sua schiena dritta allontanarsi lungo il corridoio, poi tornò a cercare Amanda, scervellandosi, nel frattempo, sul trovare un modo per “fare impressione”.
 
 

PS: ecco, è passato un sacco di tempo un'altra volta. Non tedierò nessuno raccontando di quanto orribilmente pieno sia stato quest'ultimo periodo, adesso sono finalmente in vacanza e ho molto più tempo libero. Quindi, prima di partire, posto questo capitolo. ^^ La scuola è finita anche per la nostra Rita che, alla fine, è riuscita anche ad avere una piccola conversazione con la sua idola Bellatrix. Quanto le ci vorrà per accorgersi che quella è malvagia fino al midollo?
Poi ho finalmente inserito a modo Norman caro, che da subito si rivela un buon amico. Potremo dire la stessa cosa riguardo a Rita? Chissà... chissà...
Tu, che hai: letto questa storia, recensito, seguito, messo tra le preferite, o ci sei solo passato per caso, sappi che ti ringrazio tantissimo. ^^
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Vattelapesca