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Autore: CL_Kiki    14/06/2012    4 recensioni
Questa storia l'abbiamo scritta io e mia cugina! I B2ST sono la nostra band preferita e sono loro che ci hanno dato l'ispirazione!
"Due ragazze, un'opportunità per realizzare il loro sogno. Andra tutto bene o ci saranno degli imprevisti inaspettati?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“I sogni sono per chi è capace di credere che un giorno ,anche se pur lontano, diventino realtà; per chi non si arrende davanti a niente e nessuno finché non li realizza.
Fin da piccola nella mia testa avevo già tutto ben chiaro, cosa avrei voluto fare e come realizzarlo, non mi sarei mai fermata davanti a niente…dritta e ferma nei mie piani con passi lenti e decisi realizzai ad uno ad uno i miei desideri e il mio più grande sogno stava per realizzarsi…mancava così poco, pochissimo…

Ho sempre odiato i cambiamenti improvvisi perché ho sempre pensato che non portino mai cose positive, ma non avrei mai immaginato che l’unico cambiamento che accettai avrebbe modificato così tanto la mia vita portandomi  in un bivio…
Che cosa scegliere?? Quale sarebbe stata la scelta più giusta? A chi dar retta? Alla mia testa o a quello che mi dettava il cuore?
Forse per la troppa paura o perché non sono capace di affrontare i problemi ho deciso di scappare…

Lo so ho scelto la via più facile e più crudele per te e… per quello che poteva essere per noi… Perdonami se ti lascio così, ma questi tipi di problemi non sono il mio genere, mi sono sempre occupata di problemi economici ma mai quelli sentimentali.Ho imparato della vita a non fare affidamento sugli altri e di farne a meno… Sarà anche per questo che lasciarti senza darti la possibilità di aver delle spiegazioni mi è sembrato giusto, se avrei visto il tuo visto…quei tuoi occhi rivolti a me non avrei saputo dirti niente finendo per complicare tutto.

Per un solo piccolo attimo volevo mandare all’aria i miei piani e sogni dimenticando ciò che volevo essere solo per seguire te ma la paura, vuoi anche l’egoismo e la persona fredda che con gli anni sono diventata mi ha riportato a inseguirli.
Come ben sai prima di te avevo alle spalle una storia di tre anni ma a causa dei miei sogni ho rovinato tutto, perciò per il tuo bene ho rinunciato al nostro sogno.
Non abbandonare i tuoi sogni, realizzali anche per me. Non arrenderti mai…
Voglio vederti splendere tra le stelle…le stesse che quella sera, lo nostra sera erano rivolte solo per noi… Addio amore mio..”

Elena scrisse queste parole su un foglio che un attimo prima era bianco cercando di trattenere le lacrime ma non riuscì e alcune caddero sul foglio..
disse mentre asciugava il viso posando la penna e prendendo un fazzoletto dalla sua borsa.
Il cellulare che aveva accanto al foglio cominciò a illuminarsi alternandosi, era arrivato un messaggio, lo lesse.
< è arrivato il momento-si voltò per guardare l’appartamento per l’ultima volta- perdonami ma è la scelta migliore per entrambi…spero capirai ma non voglio che per colpa mia abbandoni i tuoi sogni sapendo quanto hai lottato per raggiungerli>.

Il cellulare continuava ad accendersi con molta insistenza, qualcuno la stava chiamando.
< si Han sei qui sotto casa? Ok il tempo che sistemo le ultime cose e scendo>.

Detto questo ,Elena prese le chiavi che aveva dentro la tasca del giubbotto e le posò sopra il foglio, si recò davanti alla porta d’ingresso e si voltò, sapeva dentro di lei che quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe visto l’appartamento e gli vennero in mente tutti i momenti vissuti con Jun Hyung, ma lei doveva .. doveva allontanarsi altrimenti se ne sarebbe pentita di rimanere lì accanto a lui in quelle circostanze.

Con la mano prese la maniglia stringendola con forza per darsi coraggio, la aprì e con passo forzato avanzò fuori chiudendosela alle sue spalle… Un vuoto le piombò addosso ma ormai quello che aveva deciso non poteva e non doveva ripiangerlo.

Avanzò davanti all’ascensore entrò e premette il pussanti b2, dovela attendeva Hannah e da li sarebbero andate dritte all’aeroporto di Incheon per ritornare in Italia.
Han la aspettava fuori la macchina e quando la vide gli corse incontro prendendo qualche valigia, misero tutto dietro il bagagliaio della macchina e partirono…l’aeroporto distava circa 60 km da Seoul e l’aereo partiva alle 12:50 e sarebbe arrivato a Roma alle 21:35 dopo circa 15 ore di volo diretto, sarebbe poi andata in un albergo e da li avrebbe aspettato il primo volo per Palermo.
Durante il viaggio in macchina nessuna delle due ragazze parlò, Elena guardò il paesaggio con grande malinconia e tristezza... aveva tanti ricordi che lasciava in quella città che fino a qualche mese fa non avrebbe mai pensato di poterla visitare… né lei né tanto meno Hannah …

E pensare che Seoul era solo nei loro sogni di bambine, visitavano siti che parlavano della Korea del sud, ascoltavano i vari gruppi che avevano maggior successo, sapendo quasi tutto e avevano iniziato a studiare il coreano ma mai avrebbero pensato che un giorno il loro sogno sarebbe diventato realtà.

Eppure ora Elena era su quella macchina che invece la allontanava da quel sogno che aveva semplicemente sfiorato e mai raggiunto… C’era ancora tanto che avrebbe voluto visitare, ma le circostanze non l’hanno permesso e nella sua mente cercava di rimuovere tutto al più presto e trasformandoli inun sogno…
<…già è stato solo un sogno…un sogno che tra un paio di ore avrò completamente dimenticato…> disse Elena.

Hannah era intenta a guidare ma aveva sentito perfettamente ciò che sua cugina aveva detto e non sapeva cosa fare, sapeva che qualsiasi cosa non sarebbe servita a niente…neppure Jun l’avrebbe fermata, sua cugina era più testarda di un mulo quando si metteva delle cose in testa.
In lontananza videro l’insegna che portava all’aeroporto.

< sei sicura? Vuoi mettere fine a tutto ciò? Non te ne pentirai un giorno?>
< si Han… devo farlo per il suo bene>
< ma perché sai cosa sia giusto per lui? >
<..lui per arrivare a quello che è diventato ha dovuto sacrificare molto, non voglio che per colpa mia sacrifichi i suoi sogni…ormai ho deciso, prenderò quell’aereo e tutto quello che è stato sarà solo un sogno…solo un sogno>.

Dicendo questo Elena cominciò a tremare, Han accostò nella prima sosta di servizio e scesero dalla macchina… Elena cominciò a piangere sfogando tutto il suo dolore che aveva trattenuto dentro, avrebbe perso il suo amore ma il pensiero che tutto era dovuto al fatto che era per far inseguire i sogni a Jun gli dava la forza per andar avanti…

Si sedette a terra con il viso bagnato dalle lacrime, Hannah era ferma davanti a lei non sapeva cosa dirgli perché l’unica cosa che voleva fare era riportarla indietro ma se l’avrebbe fatto sua cugina l’avrebbe odiata per il resto della sua vita, anche se non capiva il motivo di quella sua partenza così improvvisa...


Riuscì solo a pronunciare il suo nome perché la sua voce cominciò a tremare e dal suo volto cominciarono a scendere lacrime.
Elena si fermò quando sua cugina s’inginocchiò per abbracciarla forte a se piangendo a dirotto.
.
Elena alzò il viso per guardare quello di Han, aveva gli occhi pieni di lacrime ma sapeva che se avrebbe spiegato tutto lei non avrebbe capito...
.
<…ma io ho bisogno di te ora! In questo momento!>

Elena riusciva a leggere in quegli occhi rossi e pieni di lacrime tanta tristezza ma anche molta paura, sapeva che aveva bisogno di lei ma non era sola, aveva Yo Seob accanto che l’avrebbe aiutata a superare questo periodo perciò si limitò ad appoggiare la mano accarezzando quel viso tanto dolce e tenero di una ragazzina di soli 18anni, aveva tanto da imparare e il pensiero di lasciarla sola rendeva le cose più complicate del previsto ma non poteva lasciarla lì senza nemmeno avvisarla, no a lei non poteva ma non perché erano cugine ma per il legame così forte che avevano fin da piccole.

Han abbassò lo sguardo come segno di resa nei confronti di sua cugina e si alzò, asciugo il volto e si mise di nuovo alla guida accendendo il motore; Elena la raggiunse poco dopo …ripartirono e dopo alcuni km arrivano e dopo aver posteggiato si fecero coraggio stringendosi la mano ed entrarono…
Il volo stava per partire si recarono al check-in posando le valige che doveva imbarcare…il momento del saluto arrivò ma Han aveva lo sguardo rivolto verso il pavimento.
< Han... scusami!-Detto questo Elena strinse a se sua cugina più forte che poteva-…scusami se ci riesci, non ti chiedo ora ma cerca di capirmi e perdonami per averti lasciato qui non mantenendo la promessa che ti feci il primo giorno che siamo arrivati…ricordi? Eravamo in quel bar e ordinammo qualcosa da mangiare, ti promisi che non ti avrei lasciata qui sola e avremmo fatto tante cose insieme…mi dispiace di non aver mantenuto alla mia promessa…>.

Hannah nascose il suo viso tra le spalle di Elena quando una voce avvisò che l’aereo diretto a Roma stava per partire. Le due ragazze si divisero ed Elena prese il trolley e senza voltarsiproseguì versi il metal detector…
<…Sono sicura che lui ti verrà a cercare!- disse Han correndo verso la ragazza ma fu fermata dalla polizia-…TI PREGO ASPETTALO! LUI VERRA’!>
Mentre la polizia la teneva ferma, Elena si voltò guardando sua cugina circondata dalla polizia,non poteva più andar verso di lei per fermarla e per calmarla la salutò mandandogli un bacio, subito dopo Han la vide sparire tra la folla…
< Aspettalo Ely, lui un giorno sarà lì da te e ti porterà in quei luoghi che tanto sognavi fin da bambina…io lo so lui ti porterà via> disse Han mentre fu allontanata dalla polizia fuori dall’aeroporto, si recò nella sua macchina dove sul parabrezza c’era una foto… raffigurava quattro ragazzi che si divertivano in un pub… sorrise...

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“ Non so perché hai lasciato questa foto a me…hai deciso di lasciare tutti i ricordi qui, come a voler dimostrar a te stessa che hai solo sognato! Ma l’amore non si sogna, quello che avete vissuto voi non è stato solo sogno…Ely perché?”.
Rimase lì per tutto il pomeriggio, ricordando quella splendida sera…la prima sera arrivati a Seoul. Che splenditi ricordi erano rinchiusi lì dentro… poi posò la foto nel cruscotto della macchina e rivolse lo sguardo nel cielo che si tingeva di blu scuro illuminato dalle prime luci delle stelle...

“ Te ne vai lasciando tutti i tuoi sogni qui….”
< LEI DOV’E’?>
I pensieri di Han fuori interrotti da una voce, fu sorpresa nel vederlo li…
< perché si arrivato ora?- disse guardandolo dritto negli occhi- perché non prima???>.
< HAAAAN! DIMMI DOV’E’??>
Han con sorriso finto indico un aereo che proprio in quell’istante si alzò sopra le loro teste...
.

Ma non rispose guardava fisso quell’aereo con occhi increduli, non voleva crederci, era impossibile, no…. No si rifiutava di quello che vedeva.
< DIMMI CHE E’ SOLO FRUTTO DELLA MIA MENTE! DIMMI CHE LEI NON E’ SOPRA QUEL DANNATO AEREO….DIMMELO!!!!!!!!!!!!!!!>
Jun afferrò con forza le spalle della ragazza strattonandola, ma non disse niente, che doveva aggiungere più di quello che aveva davanti ai suoi occhi? Niente
Allentò la presa per poi piano lasciarla…alzò lo sguardo osservando il puntino luminoso allontanandosi sempre più da lui…

<…Perché?...>  domandò
< Non l’ha voluto dire…mi ha solo detto che io col tempo avrei capito, ma sinceramente non capirò mai il suo gesto…>.
 I due furono raggiunti da Yo Seob che nel veder i loro volti non disse nulla… Han quando lo vide gli andò incontro…
< Yo Seob…andiamo- si voltò verso Jun- ehi…tieni quando ti senti di tornare prendi questa…in questo momento non credo di esserti d’aiuto poiché lei l’ha fatto per te!> detto questo lanciò le chiavi della sua macchina e insieme a Yo Seob ritornò a casa.
< …Davvero non sai niente? Tua cugina non ti ha accennato nulla su questa storia?> domandò Yo Seob.
< No…niente…mi ha chiamato ieri sera in lacrime dicendomi che aveva fatto il biglietto, che sarebbe tornata a casa e che dovevo accompagnarla senza far domande…solo questo, niente in più…>.

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Per tutto il percorso Yo Seob non aggiunse altro, era preoccupato per quello che sarebbe successo da qual giorno in poi, non sapeva come poter aiutare quei due ad affrontare questa separazione improvvisa arrivata come un tuono in ciel sereno…la sua adorata Han era accanto a lui con sguardo triste e perso tra le luci della città, non se la sentiva di lasciarla sola decise di andare a casa sua almeno quella sera, se ne fregava se qualche paparazzo li stava osservando… lei aveva bisogno di lui e in quel momento era la priorità anche sul lavoro…
Arrivati sotto casa della ragazza, cercò di entrar senza farsi veder da nessuno, quando si sedettero sul divano Han aggiunse...
<... Sai Ely mi ha detto che un giorno avrei capito tutto, avrei capito cosa significhi sacrificare i miei sogni, il mio amore, la mia vita per veder realizzare i sogni della persona cui tengo tantissimo…un giorno così avrei capito la sua reazione. Per ora tutto questo non ha senso. Forse per la mia età, per le mie poche esperienze…ma credo molto al fatto che in amore si riesca a superare qualsiasi ostacolo, non importa quanto sia lunga la salita…gli ostacoli si superano in due quando si è una coppia…>.
Han era ferma con la tesa appoggiata alle spalle di Yo Seob che le accarezzava il viso.
disse il ragazzo…
<…sono sicura che loro due si rincontreranno…è scritto nelle stelle- disse Han- quando il destino vorrà farli rincontrare, non si lasceranno mai più…ne sono sicura> detto questo Han si addormentò fra le braccia di Yo Seob.

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Mentre Jun era seduto sull’asfalto a guardare o meglio a cercare quel puntino ormai troppo lontano dai suoi occhi e con la speranza nel cuore che lei sarebbe arrivata alle sue spalle per dirgli che era tutto uno scherzo…le ore passavano e stava fermo a scrutare ogni minima luce nel cielo per un qualche segnale…

<…Ehi…>
Jun di scatto si voltò incredulo…quella voce …
<…scusami se ti ho fatto aspettare…l’aereo ha ritardato>.
Era lei non aveva dubbi...
< ma che fai lì intontito…aiutami con queste valigie, sono pesanti per me sola….uhm…allora???>.

Jun stava per andar incontro quando si accorse di un particolare…era pieno inverno ma lei indossava un vestito estivo, chiuse gli occhi e quando li riaprì,non era più li...
Il forte desiderio di vederla, di poterla stringere a se lo fece ritornare a quella volta che per un lavoro di una settimana la costrinse a dover ritornare in Italia…quell’assenza, anche se breve era un fuoco che lo divorava all’interno e rivederla gli procurò una gioia cha mai aveva provato…
Ma questa volta non erano questione di ore, di giorni, di settimane o di mesi… si trattava di una rottura ma neppur sapeva lui darsi una spiegazione…
Era inutile restar li, non sarebbe più tornata e doveva farsene una ragione. Prese le chiavi e ritornò a casa, anche se tornare lì dove i ricordi erano ancora vivi gli avrebbe procurato un dolore immenso.
Aprì quella porta come aveva sempre fatto quando finiva tardi di lavorare per non svegliare Elena, mentre piano piano si metteva sotto le coperte, adorava vederla dormire così tenera fra le sue braccia... ma da quella sera tutto era cambiato…senza accorgersi del biglietto si recò in bagno per sciacquarsi il viso.

Si sedette sul divano e come aveva pensato il suo ricordo era troppo vivo in lui, ogni angolo della casa ricordava quegli attimi vissuti insieme…gli sembrava di impazzire, non resisteva un solo attimo in più …prese le prime chiavi di casa che vide e si accorse del foglio che Elena aveva scritto…
Cominciò a leggere, non credette a ciò che aveva scritto…dalla rabbia voleva distruggere quello che capitava, prese le chiavi della macchina e si allontanò… dai suoi ricordi…da quella città…ma più si allontanava più dentro di lui sentiva e vedeva lei…Elena sorridente…Elena triste…Elena che cucinava…che puliva…che dormiva…che giocava con lui…che lo aspettava in camerino per dirgli quant’era stato bravo…Elena gelosa delle sue fans….

Vedeva Elena accanto a se… seduta mentre stringeva la mano ogni volta che correva…adorava farla impaurire…adorava punzecchiarla perché poi sapeva come fargli passar la rabbia…
Ma ora che lei non era lì accanto che ne sarebbe stato dei giorni a seguire?
Non voleva pensarci…e per dimenticare accelerò andando più veloce che poteva…pensando stupidamente di tornare indietro a quei giorni…
“ Che scemo…non si può tornare indietro, ne posso farla ritornare contro la sua volontà…”.

Si fermò in uno posteggio deserto lontano dalla città…scese e rivolse lo sguardo al cielo stellato.
< Le nostre stelle ora sono distanti…quasi non si toccano più. Hai deciso di finir il nostro amore prima del nascere…al primo ostacolo mi hai voltato le spalle lasciandomi solo e con delle spiegazioni che per me non hanno senso; se sei felice così cercherò di farmele bastare…ma dimenticarti… dimenticare quello che c’è stato tra di noi….no, non posso e credo che neppur tu riuscirai a farlo, non è stato solo un sogno… ma è stata la realtà! La realtà più bella che abbia mai vissuto… ti amo e ti amerò per il resto della mia vita, perché dopo di te nessuna potrà occupar il tuo posto… il pensiero che anche da così lontano tu, alzando gli occhi possa vedere questo stesso cielo, mi fa sembrare di esserti vicino…
Non ti dico addio, né arrivederci, né ciao… mi basterà sapere che sei felice per esserlo anch’io… mi manchi e mi mancherai ogni giorno di più, la tua assenza renderà difficile la situazione ma ce la farò per entrambi…per realizzare i miei sogni così potrò portarti dove hai sempre voluto essere…>.

Jun disse queste frasi ad alta voce perché voleva credere che l’avrebbero raggiunta ovunque lei adesso fosse…poi gridando...
< ELY! NON DIMENTICARMIII! IO NON LO FARO’  ASPETTAMI!>
Lo gridò con tutta la forza che aveva, se ne infischiò che doveva cantare quello stesso pomeriggio…doveva far in modo che quelle sue parole le arrivassero…
“ Realizzerò i nostri sogni…per me…per te…PER NOI!”.






Ciao a tutti! Come avrete letto questa storia è stata scritta da me e mia cugina Jessica! Siamo letteralmente innamorate del kpop e dei B2ST naturalmente!  
Questa è la nostra prima FanFiction quindi siate clementi :D Ihihih!
Nel prossimo capitolo inizierà a prendere forma la storia!
Seguiremo diverse canzoni.
Beh per ora direi che non ho altro da aggiungere quindi ci sentiamo al prossimo capitolo. ^^
   
 
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