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Autore: IosonoOmbra    14/06/2012    2 recensioni
dolce one-shot con Thor e Loki.. chi è in cerca di dolcezza a palate è il benvenuto!!! XD
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mani calde come il sole

Era una situazione strana.
Dico per Thor, non per me, che dalle male lingue ero conosciuto con il soprannome di “la puttana dei nove regni”. Per i miei nemici, invece, semplicemente Loki, o “il dio delle malefatte”.
Ma mio fratello non si è mai fatto tanti scrupoli, non arrossiva per quei gesti così espliciti. Le su mani mi toccavano, e io fingevo che non mi piacesse, tanto per infastidirlo... quella volta però mi stancai davvero.
“Hei, Thor...”
“Cosa vuoi, fratello?”
“Smettila di toccarmi... È strano.”
Lui mi guardò con aria sorpresa.
“Cosa?”
Mossi lo sguardo appena verso il basso, indicandogli con gli occhi quello che mi infastidiva.
“Perché mi tieni la mano?”
“Ah questo... è che sento caldo.” Disse Thor, sorridendo in quel modo così beota, e infantile.
Questa volta fu il mio turno di rimanere perplesso.
“Che vuoi dire?”
“Solo quello che ho detto. Io sento sempre caldo e perciò... la tua pelle fresca è rigenerante per me.”
Sbuffai, con aria annoiata.
“Ma hai i tuoi amici guerrieri, non è vero?”
“No, tutti gli altri sono fin troppo caldi, tu invece sei il più fresco.”
A quelle strane parole mi sfuggì un sorrisetto e, alzando appena lo sguardo verso Thor, aggiunsi:
“...certo, perché io sono unico.”
“Si, non c’è nessun altro che abbia il corpo fresco come il tuo.” Aggiunse, con aria sorniona, come se avesse davvero mai assaggiato il calore del mio corpo. Ma mi dispiace deludervi, non mi sono mai interessato a Thor, e oltre quel suo sguardo, per me nauseante, colmo di amore fraterno che mi rivolge ogni giorno, non ci siamo mai spinti.
Ora siamo qui, seduti su una delle tante terrazze del palazzo di Asgard, Thor che mi tiene la mano tra le sue, che bruciano come il fuoco. Potrei intrecciare le mie dita tra le sue, e scaraventarlo terra. Salirgli sopra, stringere le mie gambe attorno ai suoi fianchi, e sorridergli diabolico. Conosco i punti deboli di mio fratello... in effetti so tutto di lui. Guardare nei suoi occhi è come cercare di vedere il fondale di una fonte cristallina. Da considerare anche il fatto che convivo con questo testone da vari secoli, e quindi più facile di così...
“Il più fresco, eh...?” borbottai, sovra pensiero.
Strappai furioso la mia mano dalle sue, e mi alzai, dandogli le spalle.
Sentii il suo sguardo sorpreso poggiarsi sulla mia schena.
“Loki?”
“È normale che il corpo degli asgardiani sia caldo come il sole. Io sono l’eccezione.” Dissi, con tono indecifrabile. Mi voltai per lanciare uno sguardo a Thor, rimasto senza parole.
“Ti invidio, fratello. Tu sei normale... Non sprecare il tuo tempo con me, va’ in giro con i tuoi normali amici.”
Thor ascoltava in silenzio, con una faccia ebete, una specie di mezzo sorriso, che significava che il suo cervello stava elaborando i dati. Poi sembrò capire qualcosa e si allarmò, come se finalmente avesse colto la rabbia e frustrazione sotto le mie parole.
Mossi qualche passo veloce lontano da lui, come se volessi andarmene, Thor stava entrando in modalità “fratello premuroso”, e sapevo per esperienza che non avrei apprezzato quello che sarebbe seguito.
“Loki... aspetta! Loki, non andare!!!”
Mi afferrò per un braccio e io gli lanciai una delle mie gelide occhiate, ma lo sguardo addolorato di lui mi fece tentennare per un attimo.
“Ho sbagliato. Mi dispiace, fratello. Sono uno stupido...”
Gli tenevo le spalle, e ascoltavo quelle parole che non avevano senso. Di cosa doveva scusarsi? Si, Thor, sei davvero uno stupido.
“Non volevo insultarti. Loki, avevo dimenticato che odi questo genere di cose... è solo che io...” La voce gli moriva in gola, e sembrava non riuscire a trovare le parole giuste per esprimersi. Il solito bietolone. Thor, non ti sforzare troppo, sono io quello con la lingua argentina, non cercare di fare cose che vanno oltre le tue capacità intellettuali.
“...è solo che io...!!!” Mi strinse con forza per le spalle, quasi da farmi male, e mi voltai di scatto verso di lui, stupito e sconvolto da quell’improvviso cambio di umore.
“È SOLO CHE IO AMO IL TUO CORPO!"
Lo disse con un espressione cosi seria e determinata che la cosa mi spiazzò.
Mi strinse con ancora più forza avvicinandomi a sé.
“Mi piace la tua pelle perché è fresca. Ma oltre a questo, io amo il tuo corpo! E poi non sei solo gelo! Mentre ti tenevo la mano ho sentito che dentro hai anche tu un calore, e...”
Non potevo crederci. Ma cosa diavolo stava facendo?! Non riusciva neppure a spiegarsi, e la situazione non era soltanto ridicola, ma assurda!
“Asp... Thor, cosa...” smozzicai, senza parole.
“La tua mano è bianca, affusolata, e non viscida! E quando la tocchi ti senti bene, come se fossi a casa...”
Cercai di tappargli la bocca, mentre sentivo salirmi dentro un sentimento che non avevo ancora ben identificato. Thor si ribellò e cercava di continuare quel discorso senza capo né coda.
“Loki, aspetta! Non ho finito di spiegarti cosa ho sentito quando ho preso la tua mano e...”
“Fratello, smettila!!!” gli gridai, e dopo aver sentito il tono della mia voce si calmò.
Mi guardò come se mi supplicasse di non arrabbiarmi.
Io strinsi i pugni, conficcandomi le unghie nei palmi delle mani. Non riuscivo neppure a guardarlo negli occhi, e così distolsi velocemente lo sguardo, per non fargli capire quello che stavo provando.
“Tu... tu sei.... eheh... AHAHAHAH!!!” Una risata prepotente si srotolò fuori dalla mia gola. Mi piegai in due, tenendomi la pancia con le mani, mentre lacrime dispettose mi inumidivano gli occhi.
Era stata la scena più bella a cui Thor avesse mai potuto farmi assistere.
“...uh... fratello...?” chiese lui, interdetto.
“È stato così divertente...!” dissi, senza fiato, continuando a ridere come se non ne potessi proprio fare a meno.
“È stato così divertente sentirti dire quelle cose con una faccia così seria... davvero fantastico!”
Ora il viso di Thor divenne confuso, e stordito. Così decisi di facilitargli le cose, spiegandogli bene, e a chiare lettere.
“Non sono arrabbiato, fratello! Era solo uno scherzo...! Sei sempre così... ingenuo!” smozzicai le ultime parole tra le risate, perché mi tornò alla mente la frase che aveva detto pochi attimi fa.
Gonfiai il petto e lo imitai, facendo la voce grossa.
È solo che io amo il tuo corpo! Ahahaha! Impareggiabile... Santa madre di Odino... eheh...” Non ricordavo di aver riso tanto in tutta la mia vita.
L’espressione di Thor subì un lento excursus. Da confusa, a stupita, passando poi per la consapevolezza, e alla fine infastidita e leggermente imbarazzata.
“Smettili di ridere, Loki. Altrimenti mi arrabbio.”
Lo guardai sprezzante, ancora con le lacrime agli occhi.
“Perché dovrei? È così divertente!”
Fuggì veloce quando vidi Thor inseguirmi per farmela pagare, ma anche in quella situazione, avevo i crampi alla pancia per le risa.
Acchiapparella era un gioco che facevamo spesso da bambini. Ma era sempre Thor a rincorrermi, dopo che ne avevo combinata una delle mie, e io a scappare. Non è mai riuscito a prendermi.
Ben presto se ne rese conto e allora si allontanò leggiadro.
Coprì l’imbarazzo con un colpo di tosse, e si ricompose.
“Comunque... è vero che ho sbagliato. E se tu non sei arrabbiato allora...”
Ci pensò su e poi sospirò, con l’aria di qualcuno che almeno ci provava.
“Allora posso toccare la tua mano di nuovo?”
Thor mi rivolse uno sguardo incerto, come quello di qualcuno che chiede una grande concessione, e per favore.
Ne rimasi stupito, ma riacquistai subito il mio mordente. Gli sghignazzai davanti e gli dissi:
“No, non voglio.”
“Perché no...?!” esclamò lui, tra il disperato e l’impacciato.
Io sbuffai teatralmente e mi sfuggì un sorrisetto.
“Thor quanto sei ingenuo! È uno scherzo! La smetti di farti ingannare così facilmente da me?!”
“Non posso, Loki... perché so quanto ti piaccia. Ma ora... dammi le mani!”
Velocemente le prese tra le sue. Quelle mani erano forti e grandi, ma strinsero le mie appena, come se tra le dita tenessero fragili boccioli di rosa.
Guardai sovra pensiero quella dolce presa, e non riuscii a trattenermi dal mostrare un sorriso leggero, quando mi accorsi che le sue mani erano davvero calde come il sole.
Accarezzai col pensiero quelle dita, perché mai lo avrei fatto nella realtà, e rimasi ad ascoltare in silenzio il crepitare delle mie mani, che sotto quel tocco, si scioglievano come fiocchi di neve.


____________ sproloqui dell'autrice_______________

one-shot ispirata ad un fumetto che ho dovuto riscrivere dal coreano all'inglese.. tanto ormai ho capito che scrivo one-shot su qualsiasi cosa che si muova e assomigli a Loki o a Thor... quindi ho ceduto e mi sono messa a scrivere questo vilipendio.. XD spero piaccia.. è semplice.. e spero non banale!!! Bacioni!!!!!

ps. questo il fumetto!!!! ----> http://darkshadowinme.deviantart.com/#/d53g3fh

La vostra Jack
   
 
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