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Autore: Charlotte Stewart    14/06/2012    6 recensioni
Edward se ne va di casa a 18 anni perché il padre maltrattava la sorella e la mamma e lui si odia per non averlo fermato. Sfoga il suo rimpianto nell’alcool e facendo pugilato.
Bella dopo la morte dei genitori va a vivere a casa del suo unico parente,suo zio Marcus.
Lo zio è da sempre interessato a lei,la ricopre di attenzioni troppo morbose,regali e parole languide. Una sera,mentre erano entrambi in un locale poco affidabile di Bristol,Bella sta per essere violentata da un ragazzo e viene trovata priva di sensi da Edward.
Vi abbiamo incuriosito? Allora cliccate e leggete! :) - Charlotte&Ronnie.
Genere: Drammatico, Erotico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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PROLOGO:

 

Quando ero piccola pensavo che sarei stata sempre con i miei genitori,che loro non mi avrebbero lasciato mai da sola. 

Ma la vita è piana di sorprese e risvolti spiacevoli. 

Il giorno del mio ottavo compleanno dovevamo andare a mangiare fuori,al 'Chicco di riso'. Pioveva,faceva freddo ma per quanto avessi paura dei temporali l'eccitazione e la felicità erano di gran lunga superiori. 

Indossai il mio vestito preferito. Uno nero a maniche corte,lungo fino alle ginocchia con un grande fiocco di velluto nero alla vita. 

Papà mi fece indossare il medaglione in argento della nonna con le loro foto dentro e mi posò un bacio sulla fronte.

Sorrisi tutto il tempo. 

Salimmo sul SUV nero e partimmo verso il 'Chicco di riso'. Avevamo fatto così tante volte quella strada che non pensavo che qualcosa sarebbe andato storto.

La pioggia cadeva copiosa e provocava un fastidioso rumore battendo sul parabrezza e suoi finestrini.

Papà sorrideva alla mamma tenedo la sua mano intrecciata a quella di lei sul cambio. Sorrisi a quell'immagine così tenera. 

Sognai tante volte di avere una storia d'amore come la loro. Di trova il principe azzurro che mi rendesse felice..

Improvvisamente un animale attraversò la strada,papà sterzò per evitarlo e la macchinà finì fuori strada. 

Urlai chiamando i miei genitori,ma loro non si muovevano. Mi faceva male la testa,il braccio destro e avevo male a tutto il corpo. Dopo poco vidi sul il buio. 

Mi risvegliai in una stanza do ospedale,su un lettino,con un ago nel braccio che mi inniettava della morfina. 

Ero completamente ricoperta di graffi. Non erano molto profondi ma erano comunque dolorosi. 

Avevo un braccio rotto e la testa era fasciata.. ma almeno io ero viva.

Quando chiesi dei miei genitori nessuno degli infermieri presenti in stanza risposero. 

Pensavo che non avessero sentito la domanda,ma quando vidi una signora piangere e una dei servizi sociali accanto capì che i miei non sarebbero mai più tornati. 

Dopo essermi ripresa,la signora dei servizi sociali mi disse che dovevo rimanere nell'orfanatrofio fino a quando non avrebbero rintracciato mio zio Marcus,l'unico fratello di mia madre ancora in vita. 

Arrivammo davanti il grande edificio e rimasi a fissarlo per un po'. 

Aveva grandi finestre,gli infissi erano scoloriti. Alcuni bianchi,celestini altri ancora azzurri. I vestri erano sporchi,opachi,e le tende gialle che si vedevano dalla strada erano rovinate. 

Salì le scale,portandomi davanti al grande portone marrone,sbiadito anch'esso. Aveva un grande maniglione a forma di leone nel mezzo. 

La signora Margaret,così si chiamava,bussò tre volte prima di essere aperti dalla direttrice. 

Margaret spiegò la mia situazione e poi se ne andò via,lasciandomi lì come un pacco che era stato recapitato. 

La direttrice era una donna alta,snella con un'espressione sempre seria stampata sul volto. Aveva i capelli raccolti in uno chignon e della leggera matita attorno agli occhi per valorizzare l'azzurro di essi. 

La mia stanza era l'ultima del corridoio del secondo piano. 

Era piccolissima! C'era solo un comodino,un letto e una piccola lampada. I muri erano scuri,la finestra sporca,non c'era il riscaldamento e si sentiva puzza di vomito. 

Ero quasi sicura che prima del mio arrivo quella non era affatto una stanza. 

Nei giorni successivi provai a socializzare con le altre bambine,ma nessuna di loro era interessata a fare amicizia con me. Così,mentre loro erano fuori nel cortile a giocare,io andavo in biblioteca,prendevo un libro e salivo in camera a leggere. Alternando lo sguardo dalle pagine scritte alle bambine felici in giardino. 

Ad ogni compleanno mi cantavo la canzoncina da sola,stringendo tra le mani l'unico ricordo della mia famiglia,il ciondolo della nonna. 

Guardavo le foto di mamma e papà,dicevo auguri e mi addormentavo con il viso bagnato di lacrime. 

Passai così tanto tempo in quel posto che vidi le bambine diventare ragazze,vidi la signora direttrice invecchiare e morire,vidi il giardino appassire,giorno dopo giorno. Vidi le pagine dei libri ingiallire insieme al vecchio comodino. Vidi il mio corpo crescere e diventare più maturo. 

Pensavo che sarei morta dentro quella fotutta stanza,ma un mese dopo il mio diciassettesimo compleanno mio zio Marcus venne a prendermi,diventando così il mio tutore legale. 

Mi faceva sempre provare agitazione e disagio con i suoi sorrisi languidi e le sue carezze lascive. 

Quando scesi giù per le scale e lo vidi sorridermi mi venne l'irrefrenabile voglia di fare marcia in dietro e di ritornare in camera e chiudere la porta chiave. 

Mi accarezzò una guancia e mi scortò fuori,fino alla macchina di lusso che ci aspettava.

Arrivammo a casa sua,una grande villa bianca di quattro piani con un grande giardino davanti. 

Scendemmo,mi mise una mano sul fianco destro e mi sussurrò all'orecchio: " Benvenuta a casa,mia cara." 

Provai a ingnorare il brivido di terrore e disgusto che mi aveva procurato quella frase e facendomi coraggio superai il grande cancello di ferro. 

Adesso iniziava la mia nuova vita. 

 

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Allora,questa è solo una piccola anticipazione della storia.

A scriverla siamo in due. Io,Charlotte,e la mia amica Ronnie. :)

Abbiamo deciso di dividerci i compiti: io scriverò i pov Bella e lei i pov Edward. Così da non creare casino e confusione. xD

Il prossimo aggiornamento sarà un prologo dal punto di vista di Ed,sul suo passato e sui com'è finito a .. bhe,lo scoprirete da soli. lol

Spero vi piaccia e che vi incuriosisca. :)

Un bacio,charlie&ronnie.

 

ps: ringrazio la mia futura sposa Clelia per il bellissimo fanmade. :3 

I love u. 

  
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