14/06/2012
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Il Vizio del Fumo
Santana dischiuse gli occhi lentamente e dalla coltre di coperte che la sovrastava, riuscì a scorgere il profilo del ragazzo che apriva con uno scatto la finestra della sua stanza. Spostò con un gesto pesante il piumone azzurro, che le impediva di avere una visuale completa. Osservò Noah che scostava le tende bianche e si appoggiava sui gomiti, respirando a pieno l'aria fresca del mattino, prima di estrarre il suo pacchetto di Malboro Light.
- Siamo in pieno inverno, così si gela! - esclamò la voce della mora alle sue spalle.
Lui parve ignorarla e si premurò di accendere una delle sigarette, prendendo una boccata di fumo grigio e rigettandola fuori l'apertura di fronte a lui.
- Puckerman, non scherzo! Chiudi quella finestra e smettila di fumare. - insistè Santana stizzita. Noah si voltò verso di lei con un sorriso divertito e rimbalzò sul letto soffice.
- Hai mai fumato? - chiese, avvicinando la sigaretta a quelle labbra carnose.
Lei sembrò quasi rifletterci, puntando gli occhi castani sul fumo che saliva verso l'alto.
- Mai. - sussurrò infine, sporgendosi verso la cicca fumante.
Puck spostò la mano in un gesto sinuoso, lasciando che le labbra di lei restassero appese al nulla. Santana sorrise maliziosa.
- Che devo fare per conquistarmela? - domandò con uno sguardo vitreo.
Il ragazzo si sporse per baciarla con trasporto. Lei mugulò e lo trascinò sotto i vari strati di coperte e lenzuola. Sembrava tutto così dolce e perfetto, come se non fossero solo amanti occasionali impegnati a distrarsi da se stessi, ma veri e propri fidanzatini che condividevano più di un solo momento di intimità. In quel trambusto di corpi che si accarezzavano, Noah evitò che la cenere bruciata cadesse sul cuscino sotto di lui.
- Attento! - esclamò l'ispanica con una risatina roca.
Non riuscì a protestare più di così interrotta dalle labbra del ragazzo premute contro le sue, assaporando quel gusto di nicotina e amaro che caratterizzava le lingue di entrambi.
Santana si separò per riprendere fiato e gli afferrò il braccio per portarsi alla bocca la sigaretta, ormai quasi finita. Puck distese il volto in un sorriso divertito e la aiutò a raggiungere l'oggetto delle sue attenzioni. La ragazza la prese e se la portò alla bocca, inebriandosi con quell'odore intenso e lasciando trapelare il fumo grigiastro dalle labbra.
Lui la guardò, aspettando un colpo di tosse o un giudizio sull'esperienza appena provata. Santana alzò le spalle e si girò supina, osservando le ultime nuvolette di fumo salire verso il soffitto. Gettò la cicca oltre il letto, facendo attenzione a centrare il piccolo cestino accanto alla cassapanca color mogano.
- Non è stato male... - ragionò sovrappensiero. - Ma non penso che possa diventare il mio vizio preferito. - concluse con voce annoiata.
- E al momento qual è il tuo vizio preferito? - chiese Noah già consapevole della risposta, limitando lo spazio fra loro. La ragazza arricciò le labbra e si avvicinò al suo corpo caldo, per unire le proprie labbra alle sue e ricordargli che in fondo avevano una dipendenza in comune.
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