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Autore: LucyInTheSky_Rory    15/06/2012    3 recensioni
Lauren è una normalissima quindicenne, fin quando il destino non la porta in Italia, facendole incontrare tre ragazze. Ognuna di loro ha un segreto, un dono. Lauren scoprirà presto che il destino ha giocato con loro, rendendole sconvolte. Ma se fossero loro a cambiare il destino? E se il pericolo si rivelasse più vicino e subdolo del previsto?
Degli adolescenti si ritroveranno a fare un viaggio pazzesco, che regalerà a loro mille emozioni.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

 

Sono solo parole.

 

La sveglia suonò con il suo solito rumoraccio fastidioso.

Quella sveglia elettronica sul comodino in legno di ciliegio non solo stonava con la camera color azzurro cielo di Lauren, ma intonava un messaggio molto chiaro per lei:

Svegliati, è ora di andare a scuola!”

«Mm.. Altri cinque minuti.» disse con un filo di voce coprendosi la testa con il morbidissimo cuscino.

Lauren esitò un momento, ma poi con un gesto assonnato spense la sveglia essendo consapevole che era una questione di secondi prima che la madre arrivasse per scuoterla bruscamente, oppure innaffiarla con una caraffa piena d'acqua.

Dopotutto da Claire non ci si poteva aspettare altro, era una persona abbastanza prevedibile. Per lei veniva prima il lavoro, e solo dopo questo assillante pensiero c'era la sua figlia quindicenne, Lauren. Almeno questo era quello che la ragazza pensava.

Ma nonostante questo Lauren non odiava la madre. Il loro rapporto madre-figlia era speciale. Ogni cosa era divertente, se fatta insieme. Forse perché si assomigliavano molto, ma Lauren sapeva solo che quando stava con la madre era libera di essere se stessa, perché lei sapeva che la madre poteva vedere dietro quella maschera che ogni giorno si sentiva costretta a indossare.

Si alzò levandosi di dosso il suo piumone color ciliegia. Si specchiò, come tutte le mattine. Il pigiama celestino con sopra le pecorelle le donava molto.

Lauren si sbrigò a prendere un asciugamano dal cassetto del comodino, e si avviò nel bagno diretta verso il box doccia.

Per quanto poteva sembrare strano a Lauren, ultimamente sentiva un legame con l'acqua. Era l'unica cosa che la faceva sentire a suo agio.

Purtroppo quei minuti di profonda tranquillità furono interrotti dall'irruzione di Claire nel bagno.

«Lauren sbrigati, che devo uscire anche io!» sbraitò la madre.

Lauren emise un lieve sospiro facendo roteare i suoi occhi neri.

«Non vorrai arrivare tardi anche gli ultimi giorni di scuola!?» detto questo Claire se ne andò sbattendo bruscamente la porta.

Lauren sgranò i suoi occhioni neri.

Non si sentiva più la sua performance vocale, ma solo l'acqua che sgorgava dal telefono della doccia.

Era stupita. Ultimi giorni di scuola? Di che stava parlando? Perché lei non sapeva niente di questa storia?!

Chiuse il rubinetto dell'acqua, e uscì di corsa dal box doccia.

Ancora con l'asciugamano avvolto al suo esile corpo, si sciolse i capelli nero corvino e, dopo aver preso la solita spazzola grigia, iniziò a pettinarsi.

Raccolse i capelli in una coda con un fiocco rosso che non rifletteva affatto il suo umore, aveva il presentimento che quella giornata non sarebbe stata la più bella della sua vita. Dopo aver indossato la gonna scozzese, la camicia bianca e il resto necessario per la divisa scolastica, scese subito al piano di sotto.

Vide la madre seduta su una sedia in salone. Muoveva nervosamente la gamba, e non era una buona cosa. Prese subito il cellulare antiquato dalla tasca posteriore dei pantaloni, ma Lauren la interruppe.

«Mi spieghi cosa succede?» chiese attraversando a passo deciso il salotto.

Si sedette di fronte alla madre con le braccia incrociate sul tavolo rotondo.

Claire abbassò la testa emettendo un lieve sospiro.

«Vi dovete trasferire».

Gli occhi castani di Claire fissavano quelli di Lauren, che iniziavano a farsi lucidi. Lauren sentì gli occhi appannarsi.

«Cosa significa “dovete”? Io e papà?»

«Si.. tuo padre lavorerà lì e non vuole lasciarti qui come l'ultima volta. Quindi andrai con lui in Italia.» Claire incrociò le gambe.

Lauren fece un sorrisino, ma non uno dei suoi soliti sorrisini soddisfatti, un sorrisino di.. delusione. Claire recepì il messaggio e cercò di farle vedere il lato positivo della situazione anche se non era semplice, non solo per la pessima situazione, ma anche per il caratteraccio delle due donne. Se c'era una cosa che si tramandava nella famiglia Motta/ Van Daalen, era il pessimismo.

«Stavo pensando che se vengo anche io, possiamo prendere una casa io e te, se non vuoi stare da papà..»

«“Se”? Fammi indovinare, devi vedere se al lavoro ti concedono il trasferimento?» disse Lauren interrompendo la madre.

«Senti Laur, tuo padre ha preso questa decisione così all'improvviso, ed io farò il possibile per venire. Te lo prometto..»

«Dici sempre così, ma alla fine sono solo parole. Scusami, ma ora devo andare a scuola, non posso arrivare tardi anche gli ultimi giorni, no?» Detto questo, Lauren si mise lo zaino azzurro sulle spalle e uscì, soffocata da una strana sensazione di smarrimento.

 

   
 
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