GRAZIE DI TUTTO CIO' CHE HAI FATTO PER ME

"Miaooooooo Maiuuuuuuuuuuuuuu prrrrrrrrrprrrrrrrrr Maoooooooo"
"Miauuuuuuuuuu" miagolavi.
Facevi cucu dalla porta. O ti addormentavi sulla finestra e io ti dovevo chiamare per un bel pezzo prima che tu aprissi gli occhi.
E quando li aprivi, e li aprivi prima o poi, io non vedevo occhi normali, perchè tu non avevi occhi normali.
Io vedevo due splendidi pozzi di una strana tonalità di verde. Perchè tu avevi due splendidi pozzi di una strana tonalità di verde.
Ti prendevo in braccio e sistemavo sulle mie coscie a pancia in su, ti facevo i grattini o le "pseudofusa", come le avevo chiamate io stessa.
E ricordo che il tuo miagolio era simile a quello di un gatto maschio.
Eri ancora un po' piccola, per vivere le insidie della natura, ma cacciavi lo stesso.
Eri molto abile, cacciavi spesso topi, lucertole, o piccoli di merlo.
Stavi imparando ad affinare la tua tecnica, e per questo avevi stabilito il tuo territorio intorno alla nostra calda casa.
Proprio combaciante a quello di Meo, che per questo ti mordeva, e tu miagolavi "Miaaaaaaaauuuuuuu"
Meo e Nerina sono ancora qui, forse poverine non hanno ancora capito che sei nel cielo.
Ti sei messa le ali piumate, e sei volata via, esattamente come sei arrivata.
Io ti ringrazio di avermi fatto compagnia in questi mesi, sei stata di grande aiuto, sai?
Mi ricordo di come ti stringevo a me quando insieme alla mamma guardavamo Quarto Grado.
Di come ti rincorrevi la coda sulle scale, eri così buffa! Avevi pure sbattuto, e fatto "Mao!".
Di come facevi le fusa addosso a me.
Di come tu strusciavi la tua testolina sulle mie gambe.
Di come io ero piena di tuoi peli su tutti i vestiti, e di come quella volta ti sei nascosta nel sacchetto che si trova nell'armadio della mamma.
Di come per sbaglio una volta ti ho chiusa nella camera di Roby. Scusa.
Ricordo di come mi avevi messo un topo morto sullo zerbino. Volevi farmi un regalo? Grazie.
E di come hai mangiato il tuo primo topo: gli avevi staccato la testa e stavi divorando il corpo.
ghghghghgh... Mi sono fatta tante risate con te.
Ti prendevo in braccio e tu stavi esattamente come stava una bambina, dormivi serena. Il mio sentimento era quello di una madre piena di amore che con amore fa dormire la figlioletta tra le sue braccia.
Ricordo di come, quando eri più piccola, rincorrevi il gomitolino di lana o la palla pazza che avevamo ritrovato io e Roby chissà dove...ghghgh.
Ricordo anche di come una volta, Meo ti aveva iniziata a mordere sulle scale, avevo paura che tu cadessi! .
E di come bevevi l'acqua della piscina, o ti nascondevi sulla sedia, scodinzolando poi con la coda bassa e grossa, ondeggiando come per attaccarmi: quello era il segno che tu volevi giocare. Saltellavi felice in giardino.
Abbiamo pure dormito insieme alcune volte.
Mamma ti metteva sopra di me per farmi svegliare, e io mi svegliavo subito, volendo giocare con te.
Ti sto ancora aspettando perchè tu venga scodinzolando con la tua smorfietta tipica, per prendere il tuo cibo. Ora ti riempio la ciotolina gialla. Perchè non ritorni?
E ricordo il tuo corpo, così  peloso a pelo lungo e setoso, eredità di tua madre.
E ricordo soprattutto questo: la tua smorfietta quando sbadigliavi, eri così carina!!
Volevi solo stare con tua madre. Eri così dolce...
Grazie di tutto, Macchia. Spero che tu non abbia sofferto...
Avevi il pelo chiazzato di varie macchie, per questo ti avevamo ribattezzata "Macchia".
E il nasino macchiato quasi tutto di nero.
Eri la mia piccola Macchia, e lo sei ancora.