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Autore: my shining world 7    16/06/2012    2 recensioni
In un tempo lontano vi erano una mortale e un vampiro che vivevano in due mondi assai diversi, ma la Luna riuscì a farli incontrare.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era notte quando Eglisè uscì per ammirare le stelle...era una meravigliosa notte invernale, soffiava un setoso vento gelido che Eglisè amava tanto,la luna era ancora coperta dalle nubi scure e ovattate,a lei piaceva camminare sulla neve bianca e fredda, le piaceva farsi venire la pelle d'oca quando gli venivano i brividi di freddo...però quella notte per lei era speciale...aveva contato gli anni, i mesi, i giorni, le ore i minuti e anche i secondi...aspettava quella notte da tantissimo tempo e finalmente era arrivata...indossava una camicetta da notte in raso, se la stistemò bene sulle gambe e si sedette sulla neve a meditare, chiuse glio occhi rannicchiò le ginocchia e le abbraccio, vi poggio la testa sopra ed aspettò.
Il vento aumentò e spazzo via le nubi, la luna emanava un immenso bagliore ed era più bianca del latte che lei beveva, e quando di colpo cessò la luna cominciò a colorirsi di rosso dall'alto verso il basso come una colata di vernice e fu proprio nell'istante in cui la luna fu interamente rossa che Eglisè alzò la testa i suoi occhi brillarono...sulle sue labbra che prima erano carnose e rosse comparve un sottile sorriso sbiadito, accompagnato da un ghigno...si alzò e con gli occhi fissi nel vuoto cominciò a camminare, camminare e camminare quando arrivata davanti ad una foresta di aghifogli una fittissima e luminosa nebbia l'inghiotti interamente fino a farla scomparire.
Era notte quando Shad si stava facendo la sua solita passeggiata di piacere...si sedette sulla panca in pietra del gazzebo interamente ricoperta di ghiaccioalzò la testa al cielo e notò qualcosa di strano...le nubi si agitavano vorticosamente intorno alla luna, allora Shad incuriosito si alza e la scruta meglio, la luna diventò rossa, rossa come il sangue che lui beveva e capì che qualcosa che non apparteneva a quel mondo stava arrivando velocissimo...così getto un'occhiata all'ingresso della foresta che era l'ingresso del suo mondo, poi si girò e fissò per un pò la sua dimora indeciso se avvisare o no i suoi genitori e l'intero mondo dei vampiri...ma si voltò e decise che l'avrebbe risolto lui qualsiasi problema si potesse presentare; così si avvicinò di più al portale...una luce potentissima esplose come un urlo Shad cercò di coprirsi gli occhi perchè alla luce non vi era abituato, ma il bagliore era accecante; quando tutto ridivenne scuro Shad levò il braccio dagli occhi e intravide una figura ferma immobile davanti a lui, a pochissimi passi da lui...sbattè un paio di volte le palpebre per vedere meglio era una figura snella, con contorni sottili e dolci curve, una figura femminile, l'odore di quel misterioso visitatore lo percepì solo quando il vento cambiò direzione -Umano?!?- disse perplesso, non ebbe alcuna risposta, ma lui non aveva bisogno di porre la domanda, l'odore non mentiva, per lui era un odore buonissimo, il tipico odore di umano... quello che si chiedeva era perchè un umano era entrato nel suo mondo; rimasero entrambi immobili ad aspettare che l'altro facesse la prima mossa.
Eccola lì circondata da una luce rossa calda e luminosa, il suo volto non mostrava alcun segno di preoccupazione, infondo al tunnel di luce vi era una macchia nera ed in quel momento Eglisè socchiuse gli occhi, di colpo tutta quella luce esplose e si dissolse e tutt'intorno diventò buio, lei sorrise, atterrrò in piedi. Sbattè un pò le palpebre per abituarla al buio, e vide davanti a sè una figura slanciata: alta, snella e...maschile <> sogghignò, con la testa bassa e rimase in silenzio aspettando che lui reaggisse, ma da entrambe le parti non vi fu neanche un leggero accenno al parlare o a fare una qualsiasi azione; il vento si agitò vorticosamente e poi si calmò fino a scomparire del tutto.
Lui fermo, inespressivo rimaneva davanti a quella che poteva essere la sua preda, la sua colazione, con il più servizievole gesto fece un grande e soave inchino -Benvenuta nel nostro mondo, si accomodi- disse indicando con il braccio teso la sua casa, non sapeva di preciso cosa doveva fare di quell'essere ma fu l'istinto a guidarlo.
I suoi capelli oscillarono come onde quando il vento cominciò a innalzarsi vorticosamente e ricaddero nella loro posa iniziale con la leggerezza di una piuma quando il vento cessò letteralmente; lui le indicò la grande dimora, facendo comparire una leggera espressione di sorpresa sul viso di Eglisè, ma che svanì come un cerchio nell'acqua, senza timore lei si incamminò verso quella figura, notò che vestiva elegantemente la prese sottobraccio e si diressero al portone finemente decorato con disegni in oro e con un grande battente in argento con la figura di un dente e di un artiglio incrociati.
Shad la prese sottobraccio e deciso come non mai puntò dritto alla sua casa, arrivati davanti alla porta d'ingresso stette a fissare il battente, tenendo la testa bassa, poi chiese di lei il nome <> gli sussurrò la sua mente si volto verso di lei sempre con la testa bassa e disse -Benvenuta nella mia casa, è da tanto vero?!- alzò la testa e prima che lei potesse aprire bocca gli occhi di Shad divennero rossi e luminosi lo sguardo di lei si fissò nei suoi occhi i suoi leggiadri capelli biondo paglia cominciarono a levitare, il suo corpo si illuminò e con un lieve bagliore finale blu lei non era più lei -Ora hai il nostro aspetto, non so perchè ma sento che devo proteggerti ora entriamo.
E di nuovo Eglisè si ritrovò avvolta da una luce, questa volta non vi era neanche uno scorcio di calore, ogni sua parte di corpo piena di dolore come tantissime punture d'aghi, sentì il sangue congelarsi, un bagliore blu, e tutta la luce scomparve, -Come voi... Come voi- entrarono; l'ingresso aveva una rampa di scale a destra e una a sinistra, ogni scalino era ricoperto da un tappeto velato rosso, le scale si univano nella parte superiore, sotto vi era una porta, dalla qualle proveniva una luce ondeggiante e fioca, -Io sono Shad, appartenente alla famiglia Dontblood, se volete seguirmi affascinante umana, vi conduco dai miei genitori, quando arriveremo fai un leggero unchino... vedo che ti dona il vestito da vampira haha- Eglisè, viso perplesso, che strana combinazione, e l'aggiunta di rossore sulle guance per l'imbarazzo evidenziò notevolmente la differenza con la pelle bianca e candida.
Lui l'accompagnò dai genitori e con sua sorpresa e sollievo i genitori non sospettarono di nulla, per loro quella era una vampira, una tra le tante che ci provavano con il loro figlio, principe di un grande impero, un bellissimo nobile che ormai non andava più in cerca di sentimenti ma solo di piacere. Shad poi dopo aver presentato Eglisè a tutti gli ospiti, volle andare nella sua camera e a lei la fece accomodare nella camera della giovinezza della madre e le disse di aspettare finchè non li portava la cena, e le raccomandò di non muoversi per alcuno motivo fuori di lì, dopo che lei fece un cenno di consenso lui chiuse la porta e si diresse in camera sua.
<> Eglisè fissava la luna fuori dalla finestra, seduta con le ginocchia rannicchiate sul davanzale della camera, la stanza era illuminata soltanto da una specie di lampadario medievale su cui vi erano tre candele che parevano infinite, <> , ogni tentavo per piangere era vano, il suo corpo si rifiutava, il corpo rifiutava i comandi della mente, chiuse gli occhi, si sentiva stanca, aveva la mente stanca aveva bisogni di alleggerirsi, si addormentò.
Shad prese da dentro il fondo del suo armadio un oggetto molto luminoso e se lo mise in tasca, uscì dalla camera e andò nella cucina a prendere del mangiare, tutto sistemato accuratamente su un lucidissimo vassoio d'argento, Shad andò nella camera dove Eglisè dormiva, lui chiuse piano la porta dietro sè, poggiò il vassoio sulla scrivania e andò vicino alla ragazza si sedette a terra accanto a lei a gambe e braccia inrociate con la schiena appoggiata al muro e chiuse gli occhi, rimase così per un pò di tempo, poi osservò la posa in cui dormiva Eglisè, la sollevò senza alcuna fatica come una sposa e l'adagiò sul letto e si ritornò a sedere dove stava prima e rimase con lo sguardo fisso sulla ragazza.
Una splendida e dolce luce mattutina illuminò il viso di Eglisè, aprì pian piano gli occhi e si guardò intorno, si mise seduta sul letto e stette a fissare senza dire alcuna parola il ragazzo seduto davanti alla finestra.
Senza staccare neanche un momento lo sguardo dal viso della ragazza con voce vellutata -Buongiorno- lo sguardo di lei era nuovamente perplesso.
Diede un'occhiata alla finestra, e ritornò a guardare quel ragazzo che rispetto alla notte precedente non pareva avere niente in comune... al suo sguardo perplesso Shad parlò -Al mattino siamo visti come esseri umani, infatti... ora hai nuovamente la vestaglia che portavi ieri, ora sei di nuovo umana, l'incantesimo non durerà molto, perfavore- pausa - mi spieghi che ci fai nel nostro mondo???- la sua voce si fece più cupa al pronunciare quella domanda, per la prima volta Eglisè provò un sentimento a lei doloroso, la paura.
Shad percepì la paura di lei, e chiese scusa non voleva alterarsi -Perdonami, il fatto è che non voglio che l'equilibrio tra i nostri mondi si spezzi nuovamente, io...- Si aprì di colpo la porta.
Sulla soglia comparve un ragazzo, bello e slanciato come Shad, tranna il fatto sul suo viso aveva tratti seri solo le labbra mostravano un pò di dolcezza -Shad, ti ha dato di volta il cervello???- -Mi sono solo scusato per averla spaventata- -Lo sai che ti tengo sotto controllo, ieri dal loro mondo era scomparsa una Feelstep molto potente, che ci fa qui???- -Prima di tutto calmati e cerca di abbassare quel tono da altezzoso con me- gli occhi di Shad fumavano di rabbia -Scusami tanto, mi dispiace ma lei deve sparire- -E' una cosa che già sapevo non credi???Ora visto che sei qui, falle un bel controllo- tono dolce ma un un leggero accenno di sfida, il ragazzo si voltò verso Eglisè, la squadrò dalla testa ai piedi, e con passo affrettato si avvicinò a lei che lo fissava con occhi spalancati, avvicinò il viso al suo orecchio, inspirò col naso e bisbigliò -Ah, io sono Jeremi, bentornata Eglisè- la ragazza rimase immobile come se fosse stata pietrificata -Jem!!!- - Che c'è fratello, non ci faccio niente con lei, e anche se volessi non potrei- entrambi si fulminarono con lo sguardo, Eglisè non sapeva più dove guardare, raccolse tutto il fiato e il coraggio che gli era rimasto in corpo e con lo sguardo basso parlò -Voglio andarmene, non sono stata io a voler venire qua, mi avete chiamata voi, voglio andarmene, voglio andare via, via , via da questo postooo- i ragazzi si girarono verso di lei e stettero a fissarla interrogativi -Ti abbiamo chiamata?- -E' tornato? Shad! E' tornato?- -Temo di sì- .
   
 
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