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Autore: yachan    16/06/2012    3 recensioni
Un ballo, un costume e sguardi silenziosi. Due persone distanti si ricontrano a causa di un equivoco. Ma sarà proprio questo equivoco a renderli più vicini.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ash, Misty | Coppie: Ash/Misty
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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EQUIVOCO


Fissò a lungo quella stoffa color blu notte, quel lungo mantello e quel cappello particolare. Ricordava dove aveva già visto quel completo e anche di averne indossato uno simile anni prima. Però quella era un altra occasione, un altra avventura, un altro momento della sua giovinezza.
Sospirò e si guardò intorno, c'erano un sacco di altri abiti in quella grande stanza. Chi più eleganti, chi più semplici o chi più buffi. Aveva fatto un pensierino su quel completo rosso scarlatto, con quelle buffe maniche e cappello enorme. Già, avrebbe potuto sembrare un pagliaccio e farsi quattro risate con i suoi amici. Un modo come un altro per passare in allegria la serata.
Ma i suoi occhi si erano fissati su un altro abito, quello su cui si era soffermato e ora stringeva tra le mani.
Perché per una volta non poteva abbandonare la figura di ragazzino e mostrarsi più galante? Ma giacca e cravatta non facevano per lui. No, perché in fondo lui si sentiva ancora una sorta di eroe. Non avevano fatto che ripeterglielo da quando aveva iniziato il suo viaggio a dieci anni. E ora all'età di diciassette anni, Ash si sentiva ancora così.
Sentì la musica che proveniva dal piano di sotto, le danze erano già iniziate. Non stette più a pensarci e indossò quello che aveva in mano.
Corse nel camerino, si tolse in fretta gli abiti che indossava, si infilò i pantaloni grigi, gli stivali azzurri, camicia e gilè, una cintura e infine mantello e cappello.
Abbandonò su una sedia i suoi vecchi abiti e si precipitò fuori. Pikachu doveva essere con Dento, perché si era stufato di guardare il suo allenatore fissare come assorto l'abito ed era uscito.
Certo, in sua difesa Ash poteva dire che non poteva fare meno di pensare a Lucario che aveva incontrato al palazzo di Cameron e di come lo aveva visto sparire davanti ai suoi occhi per raggiungere il suo vecchio allenatore. Ma forse questa volta c'entrava qualcos'altro, qualcosa che la sua testa cercava di nascondere dietro un indecisione sul vestirsi.
Lui che era così istintivo, lui che addirittura aveva indossato una mela gigantesca e che aveva indossato ben tre volte un abito femminile, non era assurdo che ora aveva perso ben venti minuti nel vestirsi?
Scese le scale e sentì la musica aumentare. Per un istante si sentì una sorta di principessa che arriva tardi al galà. Ridacchiò nella sua mente, per la ridicola osservazione.
Un uomo all'ingresso gli porse una mascherina nera. Già, in questa festa c'era l'obbligo di indossare le mascherine. Un originale idea dell'organizzatrice della festa, che voleva mettere alla prova le coppie a riconoscersi.
Come se bastassero una mascherina e un abito a celare la propria identità!
Ash si fece largo tra gli ospiti e cercò con lo sguardo Pikachu e i suoi amici.
Ma vide qualcosa di più interessante, un tavolo con il buffet. Era come se lo stesse chiamando.
Si diresse lì, ma prima di poter arraffare qualcosa, un braccio gli si avvolse al proprio. Si voltò sorpreso, per trovarsi davanti gli occhi color verde acqua di una ragazza.
I suoi lunghi capelli color arancio, la sua carnagione chiara, la sua figura snella e slanciata, quel leggero tocco di trucco sulle sue guance e il vestito color celeste. Per un attimo si chiese se non stesse ancora dormendo, finché la voce della fata lo riportò alla realtà.
  • Ce ne hai messo di tempo- disse lei in modo un po' imbronciato- Pensavo che fossi andato a fabbricarli quei drink- poi notò che le mani del ragazzo erano vuote- E immagino che ora siano pure invisibili- aggiunse con una punta di sarcasmo.
Il ragazzo continuava a fissarla come ebete. Lei spostò la testa di lato confusa.
  • Ehi, che ti prende ora? Vabbè, lasciamo stare i drink- guardò la pista centrale- Dai, ora che c'è meno gente, me lo concedi un ballo, Richie?- ridacchiò lei e lo afferrò per la mano.
In quel momento il ragazzo sembrò svegliarsi. Lo aveva appena chiamato Richie?
Gli venne il sospetto che lo avesse scambiato per l'altro. Allora, non si era accorta di chi era...?
Nel momento che la ragazza gli aveva rivolto la parola, aveva creduto che stesse parlando davvero con lui, Ash, e che era tornata a sorridergli come era solita fare. Era solo un malinteso invece.
Già, non aveva fatto conto con la somiglianza che aveva con il castano. Anche dopo anni, i due avevano la stessa capigliatura ribelle, occhi castani, stesso fisico forgiato da anni di viaggi, stesso amore per i pokemon e quel modo di fare ribelle un po' fanciullesco.
Avrebbe dovuto chiarire subito l'equivoco, ma la ragazza si fermò, si girò verso di lui e fece un breve inchino, sollevando leggermente il leggiadro vestito. Le ali poste sulla sua schiena si scossero appena, i suoi capelli ricaddero sulle due spalle e un occhio socchiuso lo guardò con rimprovero. Tutti gli altri nella pista facevano lo stesso inchino.
Ash subito si chinò imitando il gesto della ragazza, un po' impacciato. Il suo sguardo cadde sul profilo raffinato della ragazza, chi l'avrebbe detto che quella ragazza così rude sarebbe un giorno diventata una signorina perbene? Da quella posizione, non poté evitare di sbirciare dalla scollatura provocante della ragazza. Si rimise in piedi con un gesto troppo rapido e brusco, mentre lei lo fece con lentezza e guardando perplessa il suo compagno. Sebbene coperto dalla maschera, lei poté scorgere il rossore sul volto del ragazzo.
  • Hai intenzione di non rivolgermi la parola per tutta la serata?- fece lei, mentre si avvicinò a lui e con una mano sulla sua spalla e un'altra stretta nella mano del suo cavaliere, condusse il ballo.
Il ragazzo si lasciò semplicemente guidare. Raramente aveva ballato e comunque non balli lenti. Semplicemente per lui erano noiosi e comunque il ballo non lo avrebbe aiutato a sconfiggere i capipalestra.
Poi Ash si accorse che la ragazza era ancora in attesa di una risposta, perché continuava a guardarlo risentita.
  • Non potremo almeno goderci questa serata insieme in tranquillità?- disse lei- Non c'è bisogno di farne un dramma ogni volta. Ti dico che non sapevo che sarebbe venuto Ash.
A quel nome lui sussultò.
  • Oh andiamo, è da una vita che non ci vediamo...che lui non si fa sentire- precisò con amarezza- L'ultima volta che ho avuto sue notizie da sua madre è stato quando è partito per Unima.
Il ragazzo la fissò. Aveva perso la sua occasione di dirle la verità senza venire poi ucciso dalla ragazza, ma non poteva negare che era interessato al suo racconto.
E così, sua madre e lei si sentivano... Non doveva sembrare così sorpreso, le due avevano trovato intesa fin dal primo momento e più di una volta sua madre gli aveva accennato delle visite di Misty. Solo che lui non ci aveva mai prestato attenzione.
E in parte era sollevato, perché sua madre non rischiava di lasciarsi prendere dalla malinconia per suo figlio.
Ma questo non spiegava il discorso della ragazza, cosa c'entrava lui tra Misty e Richie?
E lei sembrava avere del risentimento nei suoi confronti. Ma lo aveva potuto notare anche nel momento che lui e i due ragazzi si erano incontrati all'ingresso della villa. Lei per un attimo era impallidita e pareva aver perso la parola. Era stato Richie a parlare per i due e a fare le presentazioni con Dento e Iris.
Anche lui però, poteva pensarci su un attimo, era chiaro che ci sarebbe stata Misty alla festa. Glielo aveva detto anche Brock, che lo aveva chiamato informandogli della festa, che ci sarebbero stati come invitati i capipalestra. A quella parola, Ash si era fatto prendere dall'eccitazione di rivedersi con i suoi vecchi avversari e magari strappare qualche incontro. E sarebbe stata anche una buona occasione per i suoi amici Dento e Iris di conoscere i loro colleghi di un altre regioni.
Non aveva collegato che capipalestra, voleva significare che anche Misty sarebbe stata invitata come Brock.
E la cosa più assurda era, che lei si era presentata con Richie. Be', entrambi avevano fatto amicizia con Richie dai tempi del torneo Indigo, non ci trovava niente di strano, ma che i due andassero in giro a braccetto, quello aveva dell'assurdo.
  • Ho capito...quindi continuerai ad essere arrabbiato con me- concluse lei con rassegnazione.
La musica si fece più lenta, le coppie attorno a loro rallentarono l'andamento e si strinsero di più ai loro corpi.
Ash sudò freddo, quando vide fare lo stesso anche dalla ragazza. Misty accinse le braccia intorno al collo del ragazzo e appoggiò la testa sulla sua spalla.
Lui per qualche istante non seppe che Magikarp pigliare, temendo di essere scoperto, così fisso la coppia più vicina a loro e imitò l'uomo. Circondò la ragazza tra le braccia, evitando le delicate ali e le tenne ferme sui suoi fianchi.
Lei non sembrò essersi accorta della rigidità del ragazzo.
  • Io sono interessata solo a te, mi sembrava che fosse ormai chiaro- disse Misty con tono triste.
Anche se sapeva che non erano parole dirette a lui, Ash, in quell'istante il suo cuore aveva iniziato a battere forte.
Come se già avere il corpo di Misty incollato al suo, non lo avesse già agitato abbastanza! O forse era il terrore di venire scoperto da lei, a renderlo così teso?
Ma che colpa ne aveva lui? Aveva fatto tutto lei! Che colpa aveva che fra tutti i travestimenti, Richie scegliesse lo stesso? E che colpa ne aveva se Misty non era neanche in grado di riconoscere Richie?
Già, è così, era solo una vittima, lui! Doveva far valere la sua innocenza!
  • A cosa stai pensando?- chiese la ragazza, alzando la sua testa e guardandolo dritto negli occhi.
Innocenza un cavolo! Misty lo avrebbe distrutto!
  • Pensavo che te la fossi già tolta questa ridicola maschera- fece per sfilargliela. La mano di Ash fu più veloce e la bloccò dal polso.
Misty sembrò sorprendersi dal gesto improvviso di Richie. Le stava stringendo forte il polso e la guardava serio.
  • Mi fai male...- si lamentò. Ash lasciò andare la presa, pentendosi di essere stato così brusco.
Lei gli rivolse uno sguardo risentito.
  • Se non avevi voglia di passare la serata con me, bastava dirlo subito- si staccò da lui e gli diede le spalle- Che sciocca che sono...non siete poi così diversi tu e Ash- con passo spedito si allontanò.
Ma non fece molta strada, che il ragazzo l'aveva rincorsa e trattenuta per il braccio.
  • Lasciami andare- lo guardò minacciosa. I suoi occhi si erano fatti lucidi. Ma il ragazzo non l'ascoltò.
  • Perché mi fai questo, Richie! Lo sai quanto è stato difficile per me voltare pagina. Se avessi saputo che Ash sarebbe venuto, io certo non sarei qui- il ragazzo stette in silenzio. Lei si sentì scoppiare, ma trattenne le lacrime a fatica- Ti stai comportando solo da idiota, con questa sceneggiata del silenzio! Tra me e Ash non c'è e non ci sarà mai niente. È vero, c'è stato un periodo che mi piaceva...ma è passato, dimenticato! Non provo per lui niente ora. Ma se non vuoi credermi, prego, vattene pure, lasciami perdere!
Tentò nuovamente di liberarsi dalla stretta del ragazzo, ma lui fece l'opposto e la trascinò a sé. L'afferrò per le spalle e fissò gli occhi acquosi della ragazza. Era chiaramente addolorata per quel comportamento distaccato di Richie.
Con un gesto impulso, l'avvicinò ancora più al suo viso e la baciò. Un bacio timido e delicato, come per paura di farle del male.
Misty spalancò gli occhi per quel gesto improvviso. Con le mani, impedì al ragazzo di potersi allontanare da lei, lo afferrò da dietro la testa e lo spinse verso di lei. Inclinò leggermente la testa e ricambiò il baciò. Al contrario di lui, Misty sapeva baciare con più decisione.
Ash si lasciò trascinare dalla situazione e la strinse per le spalle, le accarezzò i setosi capelli, scivolò sulle morbide guance che scoprì bagnate. Misty stava piangendo, mentre lo baciava?
Ma non riuscì a soffermarsi su questo particolare, perché ormai la sua mente si era spenta, assaporando ogni carezza, ogni piccolo contatto dei loro corpi, ogni battito sincronizzato.
Le loro labbra si staccarono giusto per prendere fiato e poi riprendere a baciarsi con più foga. E in quell'impeto di passione, un sussurro che traspariva di desiderio, scivolò dalle labbra di lui.
  • ...Misty.
Il corpo di Misty si congelò e solo quando lei smise di colpo di baciarlo per guardarlo negli occhi, lui capì di aver fatto l'errore più grande della sua vita.
Il suo sguardo lo stava studiando attentamente e quando lei sbiancò, Ash comprese che non c'era marcia indietro.
  • ...Ash- concluse lei, con il terrore nella sua voce. Gli occhi si riempirono di nuove lacrime.
Lui non poté impedirlo, non gli diede tempo di reagire, che lei lo spinse via come se avesse davanti qualcosa di ripugnante.
Corse via, quasi avesse le ali ai piedi, come se davvero fosse una fata, sparendo tra la gente.
  • Ash!- esclamò la voce dietro di lui. Per poco non gli faceva venire un infarto!
Alle sue spalle c'era un ragazzo di carnagione scura più alto di lui, Brock.
  • Non mi sbagliavo, eri tu- continuò il castano- Ma allora...- indicò il punto dove era scomparsa Misty- Lei era...- non terminò la frase, che l'espressione addolorata di Ash rispondeva ai suoi dubbi.
Tutto sommato il vestito da pagliaccio, non gli avrebbe dato tutti questi problemi come in quella serata.


***§***§***§***


  • Ti sei fatto passare per Richie?!- esclamò Brock incredulo.
  • No, è Misty che mi ha scambiato per lui!- precisò lui innervosito e con le mani tra i capelli.
I due si erano allontanati dal salone centrale, per poter parlare in privato.
  • E tu hai pensato bene di non contraddirla- disse il castano con tono di rimprovero.
  • Ormai era fatta, cosa potevo fare? Ha fatto tutto lei, non l'ho certo fatto apposta.
  • Ah, e suppongo che il bacio sia tutta opera sua- ironizzò lui. Ash divenne rosso e cercò come poté di nascondere la testa tra le braccia- Posso immaginare quale subdolo ricatto ti abbia fatto, perché tu la baciassi.
  • Tu non capisci, Brock! - esclamò Ash esasperato- Tu non eri lì, non l'hai sentita, non l'avevi vicina...non so spiegarmi perché ho agito così, però lei non si è tirata indietro.
  • Perché credeva che tu fossi Richie.
E la verità cadde come un macigno. Ash sprofondò di più la testa.
Lo sapeva, cosa credeva Brock? Non era così stupido, per non accorgersene che le attenzioni di Misty erano dirette ad un altra persona, e non a lui. Ma in quel momento aveva desiderato davvero essere Richie.
E se non si fosse fatto sfuggire quella parola, se Misty non l'avrebbe smascherato subito, come sarebbe andata a finire?
Si toccò le labbra che gli ardevano, scoprendole unte del lucida labbra della ragazza. Quel sapore di ciliegio era dovuto allora al suo lucida labbra?
  • Ash, lo sai perché ti ho invitato alla festa?
  • Perché era da un po' di tempo che non ci vedevamo.
  • Un sacco di tempo- precisò Brock- Ma non era questo l'unico motivo. Volevo che tu e Misty aveste modo per parlarvi...di persona.
  • Oh, e ci sei riuscito alla grande- ironizzò lui- Con il risultato che se prima a malapena mi salutava, ora non mi rivolgerà più la parola.
  • Bastava che tu fossi sincero. Perché non le hai detto la verità? Di occasioni ne avrai avute tante.
  • Perché...!- si bloccò e si scompigliò i capelli- Argh! Basta!
Brock indietreggiò, come se a momenti Ash facesse qualche pazzia.
  • Andrò da lei, le spiegherò l'equivoco, mi scuserò, lei si infurierà ma poi mi perdonerà.
  • Tutto qui? Pensi che ci passerà sopra?
  • Non è la prima volta che litighiamo, perché questa volta non mi dovrebbe perdonare?
  • Perché...- poi rimase con la frase in sospeso, scrutando il ragazzo.
No, dai...Possibile che lui non se ne fosse accorto? Così cieco era ancora alla sua età? Non poteva essere così stupido a non comprendere i suoi stessi gesti. D'accordo che Ash agiva d'impulso, ma non aveva più l'età per nascondersi dietro questa scusa.
  • D'accordo, vai da lei. Ma prima di farlo, ti chiedo di riflettere un po' sulle tue azioni di stasera.
  • Anche tu hai qualcosa da criticarmi?- fece lui offeso- Anche Misty mi ha accusato di non essermi fatto più sentire. Ma cosa potevo farci? Eri anche tu con me, hai visto come mi tenevano impegnato le lotte in palestra! Non avevo tempo...ed è stato un gran sforzo venire fin qui, a vedervi. E voi non fate che accusarmi ingiustamente.
  • Noi?- inarcò le sopracciglia- Scusami, ma da quand'è che è diventato un peso sentire i tuoi vecchi amici?
  • No, io...- si grattò dietro la testa dispiaciuto- Non intendevo questo.
  • Lascia stare- fece lui sbrigativo- Sbrigati piuttosto a parlare con Misty, prima di ripartire per i tuoi soliti viaggi- aggiunse con tono di sarcasmo.
Ash sospirò quando lo vide marciare via.
No, definitivamente il costume da pagliaccio era la migliore scelta.


***§***§***§***


  • Misty?- fece Dento cercando di ricordare- Uhm.
  • Ehi, sai che indossi lo stesso costume del tuo amico Richie?- fece Iris divertita.
  • Già- mormorò lui sarcastico.
  • Pensa che prima lo avevamo fermato credendo che fossi tu. Pikachu invece lo aveva capito al volo.
  • Se tutti fossero come te, non si creerebbero equivoci- disse Ash sorridendo malinconicamente a Pikachu.
Iris lo guardò curiosa, non capiva a cosa si riferisse.
  • Oh, ora ricordo!- disse d'improvviso Dento- Misty, mi sembra di averla vista dirigersi al piano di sopra.
  • Mh, grazie.
  • Anche Richie la stava cercando- disse Iris- È successo qualcosa?
  • No, mh...solo un equivoco- cercò di evitare l'argomento.
  • Ti ha scambiato per Richie- disse Dento.
Ash indietreggiò imbarazzato. Cos'è, ora era di dominio pubblico?
  • Cos...?! Ma chi...Brock ve l'ha detto!- Dento negò- Allora Misty!
  • Non abbiamo avuto l'occasione di parlarle- spiegò Dento- L'abbiamo solo vista con qualcuno che era vestito come te. Credevamo anche noi che fosse Richie, però poi l'abbiamo incontrato da un'altra parte.
Stupendo, perfino loro ora sapevano che lui e Misty avevano ballato...un po' troppo vicini.
E Richie? Li aveva visti anche lui...e baciarsi...?
Avrebbe voluto sprofondare dall'imbarazzo.
  • Mhhrgh! Non ne posso più!- si spettinò nuovamente i capelli neri. Dento, Iris, Pikachu e Axew indietreggiarono intimoriti.
  • Non è che sei stanco? Forse sarebbe il caso di torn...
  • Non posso!- e se ne andò senza aggiungere altro.
  • Dicci Pikachu, tu che lo conosci da tanto tempo, Ash ha tutte le rotelle a posto?- chiese Iris.
  • Piiika...- sospirò il pokemon giallo. Però lui al contrario sapeva cosa girava per la testa al suo allenatore. Per questo quando lo aveva scorto tra la folla e l'aveva visto in compagnia di Misty, aveva resistito a chiamarlo.


***§***§***§***


  • Stupida festa, perché sono venuto!- borbottò il moro, mentre saliva per le scale.
Si pentì una e più volte di non essere rimasto ad allenarsi. E invece era venuto, aveva rincontrato una Misty che aveva preso le distanze da lui, un Richie che aveva preso il suo posto e un Brock che lo faceva sentire colpevole. Ah già, c'era anche il bacio. Perché cavolo non riusciva ancora a trattenere i suoi impulsi!
Si toccò le labbra, sapevano ancora di lucida labbra. Doveva però ammettere che Misty sapeva baciare bene...
Ma cosa cavolo stava pensando ora!
Si sarebbe volentieri dato un pugno, se non fosse che sentì delle voci in lontananza.
  • ...mi dispiace- disse la voce femminile. Era Misty.
  • .."mi dispiace", è l'unica cosa che sai dire?- questo era Richie.
  • Ti ho già spiegato che è stato un incidente- disse mortificata.
  • Certo, e io devo credere che non ti ha fatto piacere!
  • No! Come potrei esserne felice! Ero convinta di baciare te, non Ash! Come credi che mi senta io?
  • E tu non ti sei accorta di niente?
  • No...mh, eri silenzioso, ma credevo che fossi ancora arrabbiato per la nostra discussione.
  • E basta? Oh andiamo, sei riuscita finalmente a baciarti con il tuo amore segreto e mi vuoi far credere che non ti abbia fatto piacere!
Ash non poté vedere, ma dal suono pareva che Misty gli avesse mollato uno schiaffo.
  • Sei un idiota...- la sentì singhiozzare- Io ho scelto te, non Ash. Avrei potuto mentirti, ma volevo essere sincera con te. Ma a quanto pare, non basta per te. E questo mi dimostra che è stato un errore, non avremmo dovuto iniziare ad uscire insieme. Ci stiamo solo facendo del male...
  • Misty...- la voce di Richie si abbassò- Scusa. Ma come pensi che io possa reagire? Fin dal primo momento che hai accettato di uscire con me, ho come percepito che tu l'abbia fatto solo perché assomiglio a lui. E ora lui compare dal nulla e tu non sai distinguerlo da me.
  • Hai ragione, ho sbagliato. Forse io non l'ho dimenticato del tutto. Ma questo non vuol dire niente. Ash non fa più parte della mia vita.
  • Non potrai toglierlo dalla tua vita così facilmente. Forse quello che ti serve è parlargli...
  • Questo è fuori discussione! Io e Ash non abbiamo niente da dirci, soprattutto dopo quello che è accaduto.
  • Però...
  • Richie, per favore...non ho voglia di discutere ulteriormente. E per il nostro bene è meglio non vederci...
  • ...è un addio, allora?
Ash non la sentì rispondere, però intuì la risposta per lo sguardo mogio di Richie, quando uscì dalla saletta.
Fece in tempo a nascondersi dietro la porta, prima che il castano si accorgesse della sua presenza.
Misty si sporse nel balcone. Era una serata limpida da nuvole e c'era la luna piena. Peccato che la serata fosse stata rovinata dalla presenza di Ash.
Eppure aveva aspettato quella serata da tempo, il momento in cui avrebbe accettato il fidanzamento con Richie.
Che stupida.
Nascose la testa tra le braccia sopra la ringhiera. Voleva sprofondare, dalla vergogna, dalla rabbia, dall'imbarazzo e ancora dalla rabbia.
Come aveva potuto essere così cieca? Forse non aveva voluto vedere...
  • Che stai guardando?- chiese una voce dietro di lei.
La ragazza avrebbe voluto voltarsi, gettarsi al collo di lui e strangolarlo. Con quale logica mentale, quel ragazzo poteva venire da lei e con quel suo modo di fare così ingenuo rivolgerle la parola, come se niente fosse!
  • Più avanti ci dovrebbe essere un posto ideale dove sotterrare cadaveri...- disse lei con voce monotona.
  • Eh?- poi ci arrivò- Oh...Siamo arrivati a questi estremi?
  • Non so, dimmelo tu. Sei tu che hai il dono di distruggere tutto.
  • Io??- fece lui offeso- E di preciso, cosa avrei distrutto?
  • La mia stabilità, la mia relazione con Richie. Questa doveva essere la nostra serata.
Ash fece una smorfia risentita.
  • Non eri così innamorata di lui, evidentemente.
Misty lo guardò torva. Lo avrebbe sicuramente strangolato. Ash sembrò intuirlo e fece un passo indietro. Anche con un vestito da fata e un viso angelico, Misty poteva fare molta paura.
  • Ehm, volevo dire...non era mia intenzione intromettermi tra te e Richie.
  • Ah, buono a sapersi- fece lei sarcastica.
  • Ascolta, hai fatto tutto tu. Non sono stato io a dirti di essere Richie.
  • Ma non l'hai neanche negato.
  • Che altro potevo fare? Se te l'avessi detto, ti saresti arrabbiata di più.
  • E scoprirlo così invece, è meglio?
  • Mh...- si grattò la testa- D'accordo, è chiaro che entrambi abbiamo la colpa. Non possiamo semplicemente scusarci e metterci una pietra sopra?
  • No, Ash- lo guardò seria- Non più.
  • Cos'è cambiato da quando eravamo ragazzini?- chiese lui deluso.
  • Eravamo ingenui, erano altri tempi...
  • E ora...
  • E ora, siamo cresciuti Ash. Ognuno ha preso il proprio cammino e la nostra amicizia si è persa per strada.
  • Adesso sarebbe pure colpa mia se non ci siamo più sentiti! Ero sempre in viaggio, tu invece in palestra. Perché non hai cercato di contattarmi?
  • Ci ho provato! Quando gli impegni della palestra me lo permettevano, andavo a trovare tua madre e mi informavo sui tuoi viaggi. Ti ho inviato un regalo, in modo che non ti scordassi di me. E se te lo sei scordato, sono io che sono venuta da te per ben tre volte. Tu invece quante volte sei venuto a trovarmi in palestra?
Punto a suo favore. Ash si zittì, non sapeva cosa rispondere.
  • Te lo dico io, nessuna. E il discorso finisce qui.
  • Ma...- si zittì nuovamente. Poi un leggero rossore comparve sulle sue guance- Io ti piaccio ancora...
Misty si sentì precipitare sottoterra. Aveva temuto quel momento, ma sperava ancora che l'idiozia di Ash gli impedisse di comprendere ciò che gli aveva rivelato durante il ballo, e che lui non avrebbe tirato fuori l'argomento.
  • No- si sforzò di sembrare indifferente- Forse un tempo...Ora non provo niente. È Richie chi mi piace.
  • Lo stesso ragazzo che lo hai scambiato per me e che hai appena scaricato?
Punto per lui. Misty divenne paonazza. Perché cavolo Ash riusciva a toccare solo tasti dolenti?
  • Non è affare tuo. E certo che hai una gran faccia tosta. Prima mi baci e poi ti fai l'innocente.
Ora fu il turno di Ash di diventare paonazzo.
  • I-i-io non...
  • Oh andiamo, sei tu che hai cominciato per prima. Anche se posso immaginare cosa ti abbia spinto a farlo. Devo averti fatto davvero pena, con tutti quei miei discorsi...
  • Non è così...
  • Certo, come no- fece un sorriso smorzato- Il maschiaccio che si scopre essere stata innamorata di un suo vecchio amico e che cerca di dimenticarlo con un ragazzo simile a lui. Se questo non è patetico.
  • Misty...
  • Lasciamo stare...piuttosto, non devi tornare? Scommetto che domani dovrai riprendere il tuo viaggio.
  • Mh...- annuì poco entusiasta.
  • Be', allora questa è l'ultima volta che ci vediamo.
  • Non posso andarmene prima di risolvere la questione tra noi due!
Misty lo fissò per qualche secondo.
  • Non c'è niente da risolvere. Io non ho intenzione di rivederti.
Le parole di Misty ferirono il ragazzo, come poteva dirle con tanta disinvoltura?
  • Non ti mancherò neanche un po'?
  • No.
Ash serrò le mani.
  • Come puoi essere così fredda! Noi eravamo grandi amici!
  • Lo credevo anch'io- sospirò- Ma ho smesso di illudermi.
  • E non c'è modo per rimediare?
  • Hai una macchina del tempo? Allora impedisci il nostro primo incontro.
  • Stai esagerando. Mi stai dicendo che ti penti pure di esserci conosciuti?
Misty non rispose, ma dalla sua espressione era chiara la sua risposta. Ash si sentì fremere dalla rabbia.
  • Sei ingiusta! Bene, se non vuoi più vedermi, ti accontenterò subito. Sparirò dalla tua vita! Spero che sarai felice a fianco dello sfortunato che avrai come ragazzo!- e voltandosi, se ne andò a grandi passi, abbandonò il balcone e lei non lo vide più.
Lei si voltò a guardare il cielo notturno.
  • Bene...- era riuscita a chiudere definitivamente con il suo amore passato. Forse ora avrebbe potuto guardare avanti.
E allora perché era così triste? Si toccò le guance e si accorse di stare piangendo.
Perché? Non poteva essere felice? Era forse per Richie?
No, era successo anche quando stava baciando Ash credendolo Richie. Era come se in quel bacio, cercasse in tutti i modi di dire addio ad Ash. Però il destino le aveva fatto un brutto scherzo.
Si asciugò le lacrime e si sforzò a rientrare. Se l'avessero vista gli altri capipalestra, come avrebbe potuto giustificarsi?
Quando sorpassò le porte finestre del balcone, si sentì afferrare e stringere forte.
  • Idiota...- le sussurrò lui con la poca luce della luna, prima di posare le sue labbra su quelle della ragazza.
Misty non fece in tempo a reagire, che Ash la stava già baciando. Ma non lo stesso bacio timido e breve. Questo era più lungo e più intenso. La baciava con la stessa passione di un ora prima.
Lei dovette arrendersi a quell'esplosione di sentimenti. Ricambiò il bacio, non più come se avesse davanti Richie, ma con la certezza di avere Ash davanti.
Forse erano passati solo qualche minuto, ma per loro erano passati come ore. Si dovettero staccare, per riprendere respiro, ma Ash non lasciò la sua presa sui suoi fianchi. Forse per il timore che lei scappasse via o forse perché aveva scoperto che gli piaceva averla così vicina.
  • Misty...- la baciò- io...- non seppe come continuare. Erano tante le cose che voleva dirle, erano tante le cose lei doveva conoscere.
  • Mi hai mentito, credevo che te ne fossi andato...
  • Non potevo...- la baciò ancora. Aveva scoperto un'altra cosa, gli piaceva molto baciarla.
Era bramoso di baciarla ancora, di accarezzarla e sentire il suo battito.
Perché la faceva sentire come un assetato?
  • Ash no, è sbagliato- disse lei a fatica. Lui si costrinse a guardarla- Tu domani partirai per Unima e io invece tornerò a Cerulean City- lo allontanò- Non complichiamo la situazione...
  • Allora vieni con me- il suo sguardo si fece serio.
Le stava davvero chiedendo di seguirlo?
Quanto avrebbe voluto che lui glielo chiedesse anni prima, forse le cose non sarebbero diventate così insostenibili...
Ora invece la richiesta uscita da Ash sembrava solo egoista.

  • Sono una capopalestra, è mio dovere badare alla palestra.
  • Non puoi per una volta affidarla alle tue sorelle?
  • Stai scherzando?- fece un mezzo sorriso divertito- Non puoi tu per una volta, prenderti una pausa dai tuoi viaggi?- gli rigirò la domanda.
Ash strabuzzò gli occhi. Aveva ragione, era impossibile trovare un accordo con due mete così diverse.
Ma allora, lui non avrebbe potuto stare con lei?
Misty gli sorrise malinconica, era certa che Ash avesse recepito il messaggio. Riuscì a sciogliersi dall'abbraccio di Ash e si avviò verso la porta. Non disse altro, se ne andò semplicemente in silenzio, lasciando Ash lì.


***§***§***§***


  • Ash, Ash!- lo chiamarono.
  • Eh?- lui aprì gli occhi. Era disteso a terra accanto ai suoi pokemon. Si era addormentato durante gli allenamenti?
  • Che tipo!- si lamentò Iris- Prima dice di lasciarlo allenare da solo e poi lo troviamo qui a ronfare.
  • Ash, sicuro di stare bene?- chiese Dento preoccupato- Non mi sembra che tu abbia una bella cera.
  • È solo stanchezza- cercò di sorridere, ma le occhiaie erano ben visibili- Ultimamente non riesco a dormire bene.
  • C'entra qualcosa la ragazza che abbiamo lasciato a Kanto?
Ash lo guardò. Era così tanto prevedibile?
  • Hai fatto il suo nome mentre dormivi- spiegò Dento.
  • Oh- si grattò la testa imbarazzato- Non è niente- ma non era vero.
Da quando si era separato dalla ragazza, non aveva fatto che pensare a lei in tutto il suo viaggio a Unima. Solo gli incontri gli concedevano un attimo di tregua. Ma ormai erano come due o tre mesi che andava così...
  • Andiamo Ash, con noi ti puoi confidare- disse gentilmente Dento.
  • Sì- annuì Iris- Possiamo aiutarti.
  • Lo dubito- sospirò lui demoralizzato. Però ugualmente si confidò con loro. Sentiva la necessità di esprimere i suoi dubbi a qualcuno che non fosse la sua testa.
Raccontò della decisione di indossare l'abito che gli ricordava un avventura passata, all'incontro con Misty che l'aveva scambiato con Richie, il suo silenzio, il ballo, la discussione e infine il bacio. La scoperta della sua identità, il litigio di Richie con Misty, un altro bacio tra lei e Ash e la consapevolezza che anche volendolo, i due non sarebbero mai potuti stare insieme.
  • Aww, Ash ma è triste!- esclamò Iris in lacrime- Ci dispiace.
  • Sì. Ma sei certo di aver pensato ad ogni alternativa?
Ash annuì.
  • Non possiamo rinunciare ai nostri obiettivi. E anche volendo prendermi dei momenti di pausa tra una palestra e l'altra, Unima e Kanto sono lontani, non potrei mai farcela- disse depresso- Forse l'idea della macchina del tempo non era così sbagliata. Impedendo che ci incontrassimo, non dovremmo soffrire per la lontananza.
  • Rinunceresti a questo tuo sentimento, accetteresti di cancellarla dalla tua vita, solo per non soffrire?- disse contrariato Dento- Credi di essere l'unico a soffrire per amore? È bastato un solo ostacolo per farti arrendere? Non sembri lo stesso che dice che niente è impossibile.
  • Le lotte pokemon sono un'altra questione.
  • No, non cambia niente- disse lui inflessibile- Se per te starle lontano è difficile, non pensi che Misty stia soffrendo allo stesso modo?
Ash ricordò lo sguardo triste della ragazza, poco prima di sparire dalla sua vita. Se lei si era accorta già da prima dei suoi sentimenti per lui, era stato certo più doloroso il tempo trascorso in assenza di sue notizie.
E ora riusciva a comprendere le parole di Brock...la solitudine della lontananza, il terrore di essere dimenticati dalla persona che si vuole bene e la certezza di non poterlo impedire.
Che idiota...se solo avesse aperto prima gli occhi...Ma doveva proprio essere un equivoco a svegliarlo.
Poteva rivedersi quella sera, mentre l'indecisione su come vestirsi gli stava facendo perdere tempo. Perché quella sera, era insolitamente confuso? Prendere un vestito qualsiasi non avrebbe fatto differenza. Però qualcosa in lui, gli diceva che farsi vedere in tutta la sua luce, avrebbe catturato l'attenzione di una certa signorina che lo aveva snobbato all'ingresso della villa.
Un opportunità...chiedeva un opportunità per farle vedere che non era da meno del suo cavaliere. E ora ringraziava la coincidenza di gusti con Richie, che se non fossero apparentemente simili di fisionomia e gusti, non avrebbero scelto costumi identici e Ash non avrebbe avuto l'opportunità di ballare con Misty e scoprire i suoi sentimenti.
  • Anche Misty si è arresa- disse Ash, con rassegnazione. Perché era vero, lei non aveva neanche una volta provato a dirgli di tentare.
  • Forse si è accorta che nel tuo caso non valeva la pena di insistere- disse Iris con una punta di cattiveria. Ash storse le labbra- Lo farei anch'io se mi dovessi innamorare di un idiota che pensa solo a se stesso.
  • Mi stai dando dell'egoista?- fece risentito Ash.
  • Certo. Se tu avessi provato almeno ad ascoltarla, invece di saltarle addosso...
Ash divenne rosso. Iris lo stava facendo sembrare un animale.
  • N-non è vero!
  • Diglielo anche tu, Dento- disse Iris guardando il ragazzo dai capelli verdi.
  • Ehm...- non sapeva come dirlo- in effetti Ash, non sempre ti soffermi a pensare a cosa potrebbero pensare gli altri...
  • Ora sono pure un insensibile!- disse Ash offeso, poi guardò Pikachu- Anche tu la pensi così?
Il pokemon da prima alzò gli occhi e poi annuì.
  • Ma bene!- si alzò in piedi- È questo che ci ricavo a confidarmi con qualcuno.
  • No, aspetta Ash...- Dento cercò di tranquillizzarlo, ma il moro se n'era già andato. Sospirò, non era questo l'effetto che voleva ottenere.


***§***§***§***


  • Misty, questo dove devo metterlo?- chiese una ragazza alla capopalestra.
  • Mh?- guardò lo scatolone nelle mani dell'assistente- Oh sì, vedi quella stanza là? Lascialo lì grazie.
Tornò poi a spulciare i vari fogli che aveva sulla scrivania. Aveva appena finito di buttare giù la lista degli allenatori di quella settimana, i loro pokemon, il livello e se avevano vinto o perso. Erano come cinquanta ragazzini ogni settimana. Ogni mese aumentavano. Si chiese come faceva a starci dietro, con le tante cose che c'erano da fare in palestra.
Oh già, doveva fare l'ordine per quel carico di cibo per pokemon. Dove aveva la testa?
Lo sguardo si posò sul portaritratti vuoto. Lì una volta c'era la foto di lei e Richie. Ma da quella famosa sera, aveva fatto sparire tutte le cose che le ricordavano Richie, insieme all'altra scatola dove due anni prima aveva ficcato le foto di Ash e ricordi vari.
Perché era così difficile dimenticare, voltare le spalle e andare avanti. Le mancava la presenza di Richie...era riuscito a ridarle il sorriso e ora se n'era andato con lui.
Perché era stata così idiota da confonderlo con Ash, perché aveva baciato Ash e non Richie, perché gli aveva dato modo di dubitare dei suoi sentimenti, perché lo aveva allontanato invece di accettare di essere la sua fidanzata...perché sapeva che non sarebbe stata più la stessa cosa. Quel bacio le aveva fatto crudelmente intendere che i suoi sentimenti per Ash non se n'erano andati.
Però ora aveva detto addio sia a Richie e Ash. E sapeva che Ash aveva compreso la realtà e non si sarebbe più fatto vedere.
Capitolo chiuso.
  • Ehm, Misty, c'è un altro sfidante in palestra- la informò la sua assistente. Misty diede un occhiata all'ora e guardò seccata la ragazza.
  • È già passata l'ora degli incontri. Non gli hai detto di tornare domani, che la palestra è chiusa?
  • È quello che ho fatto- si difese lei- Ma è così insistente. Non sono riuscita a mandarlo via.
  • Be' trova il modo, perché non ho tempo per un altro incontro oggi. Ci sono un mucchio di carte da controllare.
  • Misty!- arrivò correndo un altro suo assistente- Emergenza, il ragazzo è caduto nella piscina e non riemerge!
Misty si alzò di colpo in piedi e corse fuori dallo studio. Anche questa ci mancava, un insistente allenatore che non sapeva nuotare!
Che era, la raffigurazione umana di Psyduck?
La capopalestra raggiunse in fretta la piscina e lì vide i suoi pokemon che fissavano l'acqua. Non ci pensò oltre, tolse la sua felpa, rimanendo con il costume che solitamente teneva sotto. Con un salto e agilità che solo un esperta nuotatrice aveva, Misty si sommerse nella piscina alla ricerca dello sventurato.
Lo individuò, lo afferrò e risalì in superficie.
  • Clare, prendi degli asciugamani!- le gridò all'assistente, lei corse via.
Misty nuotò fino al bordo piscina, tenendo saldo il corpo del ragazzo e credendolo svenuto. Ma prima che potesse toccare il bordo, delle braccia la afferrarono dai fianchi, spaventandola. Lei si voltò in tempo per incrociare due occhi castani, prima che lui avvicinasse il viso al suo e la baciasse.
Dovette sbattere più volte le palpebre, prima di rendersi conto di quanto stava accadendo. Lui continuò a baciarla, nel bel mezzo della piscina e tutti e due con gli abiti bagnati.
Misty reagì e si staccò. Guardò incredule il moro, che pareva divertito da quella insolita situazione.
  • Ash!- esclamò furiosa e rossa in viso- Che scherzi stupidi sono questi! Perché l'hai fatto.
  • Non volevi venire, così ho inscenato un annegamento- alzò le spalle ridacchiando- Sapevo che saresti accorsa in mio soccorso.
  • Tu sei pazzo! Potevi annegare per davvero!
  • Tanto ci saresti stata tu a farmi la respirazione bocca a bocca- disse con un po' di malizia e con ancora il sorriso stampato.
Misty sul bordo della pazienza e con il volto che le andava a fuoco dopo l'ultima frase di Ash, gli spinse la testa dentro l'acqua.
  • Rinfrescati le idee, cretino!- disse lei furiosa e uscendo dalla piscina.
  • Blub...coff, coff... Misty!- si lamentò il moro sputando l'acqua inghiottita.
  • Ecco gli asciugamani, Misty- disse Clare confusa dalla scena che aveva appena assistito.
  • Oh, grazie- ne prese uno.
  • Ehm, tutto bene?- chiese Clare indicando il ragazzo che usciva dalla piscina.
  • Dagli l'asciugamano e buttalo fuori- disse indifferente.
  • Ehi! Dopo la fatica che ho fatto per venire, è questa la tua accoglienza? Certo che sei una donna di ghiaccio- di risposta, ricevette un asciugamano in faccia. Gentile concessione della donna di ghiaccio.
  • Muoviti ad asciugarti- fece lei seria- Perché non appena avrai finito, ti voglio fuori dalla mia palestra. Ho tante cose da fare e mi hai fatto solo perdere tempo con la tua buffonata.
Detto questo Misty se ne andò diretta alla sua stanza. Quel pazzo! Per colpa sua ci avrebbe impiegato tutta la notte a terminare le faccende.
Si infilò nella doccia, una veloce lavata e uscì dal bagno.
Stava pensando a come recuperare il tempo perso, quando aprendo la porta del bagno, si trovò Ash nella sua stanza.
Ash aveva lo stesso sguardo sorpreso e pallido, come di uno che capisce di trovarsi nel posto e momento sbagliato. Quando poi notò che gli occhi del ragazzo scivolarono giù ripercorrendo il suo corpo e le guance man mano si coloravano di un intenso rosso, Misty lì reagì ricordando di essersi appena fatta la doccia e di...santo cielo, mica era nuda?! Per fortuna no, ma l'asciugamano non le copriva tutto il corpo.
  • Aaaah!!- finalmente le esplose la voce e si ritirò nel bagno, sbattendo la porta- Ash, pervertito, cosa ci fai in camera mia!- gli gridò, appoggiandosi con la schiena sulla porta.
  • Non lo sapevo!- si scusò lui- Te ne sei andata così in fretta, che non ho fatto in tempo a parlarti! Ho pensato di raggiungerti, ho bussato alla porta e non sentendo una risposta sono entrato. Non l'ho fatto apposta, non volevo vedere...
  • Già, dillo ai tuoi occhi che mi hanno analizzata per bene!- disse lei sarcastica e arrabbiata.
Ash doveva essere diventato paonazzo, perché lo sentì balbettare.
  • Non è vero!
  • Esci dalla mia stanza Ash!
  • No!
  • No?- ripeté Misty incredule. Ash aveva appena rifiutato di andarsene dalla sua stanza?
Pessima risposta il ragazzo, era già morto.
  • Se me ne vado, tu poi scapperai via. Invece ora sei costretta ad ascoltarmi, non puoi scappare da quel bagno.
  • Dimentichi la finestra, e che potrei urlate così forte che accorrerebbe in poco tempo la polizia. Sarai denunciato per sequestro!
Ash borbottò qualcosa. Misty proprio non voleva rendergli le cose meno difficili.
  • Allora entro dentro- disse con una voce che sembrava più un sussurro.
  • Non ti azzardare!
  • Se non mi lasci altra scelta...- intimò Ash. Avrebbe preferito non ricorrere a quest'ultima carta, ma se Misty non gli lasciava alternativa...
Seguì qualche secondo di silenzio.
Cavoli, perché Misty non parlava? Non le faceva effetto che lui entrasse e la guardasse?
Ash sudò freddo, non si era mica calata dalla finestra? In quelle condizioni!
Ma temeva di mettere piede dentro il bagno per verificare.
Afferrò la maniglia e deglutì.
  • Allora?! Ti decidi a parlare!- esclamò rassegnata dall'altra parte della porta.
Ash indietreggiò dalla sorpresa e un po' dal sollievo che non fosse scappata.
  • Mh...- annuì, anche se sapeva che non poteva vederlo- Non sono qui per una semplice visita.
  • Che scoperta!- ironizzò lei.
  • Puoi fare a meno di rispondermi così? Io ce la sto mettendo tutta per essere sincero con te- Misty non aprì più bocca. Almeno per un po' sarebbe restata in silenzio- Ho pensato a lungo su quanto ci siamo detti quella sera. E...be', ho concluso che sono stato un codardo. Non mi sarei dovuto arrendere così. È vero, io sono sempre in viaggio e tu hai una palestra da gestire. Ma non siamo la prima coppia che incontra ostacoli.
Silenzio. Ash si chiese se in effetti la ragazza stesse ascoltando.
  • Misty, se non tentiamo, come potremo sapere se funzionerà o no?
La sua richiesta era chiara, lui voleva provarci...con lei.
Ancora silenzio. Ma era davvero sicuro che Misty non si fosse calata dalla finestra?
  • È tutto qui?- chiese lei stanca- Ash per favore, esci dalla stanza. Ho solo un asciugamano e sto morendo di freddo...
Ash ebbe un fulmineo ricordo della ragazza che usciva dal bagno...non aveva tutti i torti Misty. E lui non avrebbe voluto che qualcun altro la vedesse così. C'era un pizzico di gelosia in quel pensiero.
  • D'accordo- si spostò dalla porta- ma aspetterò giù la tua risposta- e uscì dalla stanza.
Una volta che la porta si chiuse, Misty ebbe il via libera e ci si fiondò nell'armadio.
Quando terminò di vestirsi, poté rilassarsi e si lasciò cadere sul letto.
Altro che recuperare il tempo perso, qui avrebbe avuto lavoro fino all'indomani!


***§***§***§***


  • Et-chum!- starnutì il ragazzo e si strofinò il naso.
  • Te l'avevo detto che avresti dovuto asciugarti subito- disse la ragazza dai capelli color arancio, mentre scendeva dalle scale. I suoi capelli non erano più legati in un codino.
Lui la guardò estasiato, come se fosse la prima volta che la vedeva. Quell'effetto bagnato sui capelli, la camicia lunga, i pantaloncini corti e l'atteggiamento mite nei suoi confronti...
Ripensò alle parole di Iris e solo in quel momento dovette darle ragione, sarebbe saltato addosso alla ragazza per riempirla di baci, se non fosse che Misty lo avrebbe messo ko.
Misty non sembrò far caso al rossore sul viso di Ash e gli diede dei vestiti di ricambio.
  • Cambiati. Sono di Tracey, li aveva dimenticati qui quando veniva a dare una mano alle mie sorelle. Ho mandato a casa i miei assistenti e sto preparando qualcosa di caldo.
  • Oh, uhm...grazie- poi ripensò alle parole della ragazza- Non cucinerai tu, vero?
  • Per tua fortuna Clare aveva cucinato. Si tratta solo di scaldare- rispose lei senza mostrarsi offesa o altro.
Ash si tolse subito la sua giacca e la maglietta. Restò a petto nudo.
Misty rimase con gli occhi spalancati a guardarlo incredule, mentre lui si aprì la cerniera dei pantaloni per sfilarseli.
  • Ash, c'è una stanza degli ospiti dove puoi cambiarti!- fece lei rossa in viso.
Lui la guardò, senza capire perché se la prendesse tanto la ragazza.
  • Ho freddo, non ho voglia di perdere tempo a trasferirmi in un altra stanza- rispose lui semplicemente- E poi perché ti scandalizzi tanto? Non è la prima volta che mi vedi...
  • È diverso!
  • Non sono mica cambiato.
  • E invece sì!
Lui brontolò, ma non aveva voglia di contraddirla ulteriormente e così si spostò nella stanza.
Misty si sbatté una mano nella fronte, perché parlare con Ash le faceva venire di quei mal di testa che solo Psyduck le dava?
E come poteva essere che alla sua età, non gli venisse un po' di pudore?
Ci rinunciò e si diresse alla cucina. In breve Ash la raggiunse.
  • È strano vederti ai fornelli- disse Ash divertito- Anche se l'immagine di te come brava mogliettina, non sarebbe male...- e lì smise di sorridere, perché lei gli diede le spalle.
Era difficile dover ammettere che la figura di lei casalinga, sarebbe potuta avvenire con un altra persona, e non lui.
  • Mangiamo- disse lei neutrale.
Nessuno dei due aprì bocca a tavola, finché a fine mangiata, Misty si alzò in piedi.
  • Puoi fermarti a dormire qui per stanotte, ma domani devi andartene- disse lei seria- Io ho altro da fare, quindi non venire a disturbarmi.
  • Non posso neanche tenerti compagnia?
  • La tua presenza mi distrarrebbe solo.
Ash fece una smorfia.
  • In questo caso, potrei anche decidere di non farti lavorare- disse con un sorrisino e si avvicinò a lei- Non ti lascerò in pace, finché non avrò una risposta da te.
Misty alzò gli occhi al cielo. Era vero, quando Ash si intestardiva su qualcosa, era difficile fargli demordere.
  • D'accordo, fammi compagnia- si arrese lei- Ma non una parola, chiaro?
Ash annuì soddisfatto, ma dopo mezz'ora si pentì. Sbadigliò rumorosamente e ricevette un occhiataccia da Misty.
La ragazza non aveva staccato gli occhi da tutte quelle cartacce e si era fatta quasi notte.
Lui si era limitato a osservarla, ma non era divertente starsene seduti senza fare niente.
Finché osservandola a lungo, una frase gli uscì spontanea.
  • Mi piaci Misty.
La ragazza strabuzzò gli occhi incredule. Lui era serio, ma in parte la frase non se l'aspettava neanche lui. Forse era più un pensiero che gli ronzava in testa e che era uscito fuori allo scoperto.
  • Come?
Ormai si era fregato, tanto valeva proseguire.
  • Diventa la mia ragazza- disse lui, tentando di nascondere la testa dalla vergogna. Gli era ancora difficile parlare francamente dei suoi sentimenti- Non voglio perdere altro tempo con litigi e equivoci, ma non voglio neanche farti promesse che non potrò mantenere. Però posso farti la promessa che sarò sempre sincero con te e che il mio cuore sarà con te, in qualsiasi posto io sia. So che non è molto, però mi sforzerò di essere presente nella tua vita e...
  • Va bene- lo zittì Misty.
  • Va bene?- ripeté lui.
  • È pur sempre qualcosa, un inizio...del resto non mi sarei aspettata di più da te.
Ash fece una smorfia risentita, ma non poté fare a meno di sorridere. Era un sì?
  • Ma chiariamo: ti voglio fuori di qui domani mattina. Ho una palestra da gestire e tu degli incontri da vincere.
Ash annuì. Da dove veniva tutta quella risolutezza dalla ragazza?
  • E...- proseguì lei- La prossima volta che vieni qui, evita di mascherarti da un altro o di suicidarti in piscina.
  • Hai ragione- ridacchiò. Poi si soffermò a guardarla.
Voleva imprimersi ogni lineamento della ragazza, prima di partire l'indomani. Chissà quando l'avrebbe potuta rivedere.
Curioso, proprio ora gli veniva in mente una frase detta da lei quando erano ragazzini.
  • ...anche noi ci sposeremo e avremo figli- ripeté assorto.
Misty strabuzzò gli occhi nuovamente.
  • ...che?!
  • Eh?- si accorse di aver parlato a voce alta- Ah, non ricordi? Sei stata tu a dirmelo tempo fa- sorrise impacciato- All'epoca credo di aver equivocato le tue parole. Credevo che...ehm, tu ti riferirsi a noi.
Misty si alzò dalla sua scrivania e si diresse da Ash. Si chinò, giusto quanto bastava per avere il suo viso di fronte. Lo guardò sensualmente e gli sfiorò le labbra. Gesto che fece emozionare il ragazzo.
  • Non ti eri equivocato...- sussurrò lei, prima di baciarlo.

Fine
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Waaa, un altra storia conclusa in due giorni! Che bello! Ammetto che mi sono bloccata su un punto, poi sono riuscita a sbrogliarmi. Volevo già fare il continuo, però mi sono dovuta trattenere ^^' Se no, finiva che rovinavo la storia e la facevo noiosa XP
Per questa volta ho lasciato come titolo una parola italiana ^^ Anche se ancora adesso ho dei dubbi, uhm.
Ok, rispetto alla fic Bésame, questa fic è un po' più matura, yaaay. Ma del resto, Ash non può rimanere bambino per sempre, no??? E da quando ho visto il film su Lucario (sì, se non si fosse capito, all'inizio cito l'avventura di Ash e Lucario) ho pensato, perché diamine non c'è Misty! Sarebbe stato stupendo per noi pokefans vederla lì.
Però, non si può certo riscrivere il film, no? XD E quindi mi sono accontentata di scrivere qualcosa che citasse il ballo.
Mentre la frase che cita Ash, è riferita all'episodio dove Brock è assediato da una ragazza con la fissa dei ragazzi (insomma, Brock con la gonna XD). E lì Misty pronuncia le fatidiche parole, a cui Ash annuisce ma non si capisce ancora se abbia capito il doppio senso ^^
Ah, poi mi sono accorta che Misty in quell'episodio non fa riferimento a nessun bambino, ma ormai la frase mi era venuta così e l'ho lasciata com'era XD
Sento che ho fatto una Misty un po' fredda, quando gli dice ad Ash di proseguire il suo viaggio. Ma non potevo certo fare che Misty mollasse tutto e riprendesse a viaggiare con Ash o viceversa. Mi sembrava ingiusto per entrambi e poco realistico.
E Ash sembra quasi un cucciolo alla fine X3 Yaaaay! Ah, e se mi chiedete perché ho dato ad Ash 17 anni...be', se devo essere sincera, ad occhio e croce, se ad ogni stagione corrispondesse un anno, adesso ne avrebbe molti di più...ma per un effetto incredibile dello spazio-tempo, Ash ha ancora 10 anni per i giapponesi. Quindi, ho scelto semplicemente un età che sarebbe stata più adatta nella fic, non perché in effetti abbia quell'età nella serie di Unima. 
E...beh, alla prossima!
   
 
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