Serie TV > Glee
Segui la storia  |      
Autore: mileybest    16/06/2012    3 recensioni
È a New York da quasi ventiquattro ore e non ha ancora trovato uno straccio di letto dove dormire.
Di questo passo,passerà la sua prima notte lontano da Lima in compagnia di un barbone su una panchina di Central Park.

Santana va a New York e sembra che l'unica possibilità che ha per restarci sia accettare l'offerta di Rachel: dividere casa con lei.
POST SEASON 3
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Rachel/Santana
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Santana è sul punto di tirare un forte gancio destro al robusto fattorino che la sta scortando- o meglio trascinando- fuori dall'edificio nel quale,era sicura fino a pochi minuti fa,avrebbe vissuto per i prossimi mesi.

Oh andiamo,il proprietario se l'è davvero presa per una battuta sciocca che lei non è riuscita a trattenere?

Da quando essere paragonato a un dinosauro equivale ad un insulto?

La latina tenta di divincolarsi dalla presa ferrea del tipo che,a detta sua,somiglia eccessivamente ad un orso polare.

Quest'ultimo spinge Santana fuori dall'entrata come se fosse una della spazzatura da tirar dritta nel cestino dei rifiuti.

-Ehi,amico,vacci piano con quelle zampe da Iogy stile artico.-Mormora sprezzante l'ex cheerleader,raccogliendo i suoi bagagli.

Il fattorino le lancia uno sguardo carico d'odio.

-Io sono un albino!-Esclama,chiudendo la ormai non più possibile casa di Santana.

La ragazza sbuffa,frustrata.

Una parte di lei,intanto,si sente minimamente in colpa per aver offeso quell'omaccione sfortunato.

Bhè,lui non doveva trattarla come la confezione di patatine che,appena finito di ingurgitare,getti nel primo secchio che ti capita sotto tiro.

Comunque,ora dovrò cercarsi un'altra casa.

È a New York da quasi ventiquattro ore e non ha ancora trovato uno straccio di letto dove dormire.

Di questo passo,passerà la sua prima notte lontano da Lima in compagnia di un barbone su una panchina di Central Park.

E quello è un posto dove la latina ha intenzione di stare durante il giorno,per poi tornare nel suo accogliente appartamento.

L'entusiasmo di essere nella Grande Mela inizia a scemare.

Con i due pesanti bagagli sottomano si accorge di aver camminato fino da Tiffany.

Il tempo per la colazione è finito da un pezzo,ma il suo stomaco supplica per un po' di caffeina.

Con un sospiro,entra all'interno del locale e spera che nessuno noti le borse che si trascina dietro,completamente da “datemi una casa”.

Ma a quanto pare la fortuna non è proprio dalla sua parte oggi.

Mentre sorseggia il caffè,una faccia conosciuta appiccicata ad un corpo di un metro e tre mele le si para davanti gli occhi,facendola quasi strozzare.

Dios.

Oh Dio. No. Tutto ma non la nana.

Pensa Santana in preda al panico,rischiando di rompere la tazza contente il liquido che tanto bramava.

Doveva aspettarselo. L'ha vista bene entrare nel treno con destinazione New York ,l'ha salutata per giunta. In una situazione diversa,le farebbe anche piacere rivederla e punzecchiarla con qualche battutina sulla sua altezza.

Non adesso,però.

Non ha intenzione di farsi vedere in quello stato pietoso da chi la conosce.

Santana Lopez disperata alla ricerca di un posto dove stare non è il genere di cosa che la gente del suo ormai vecchio liceo potrebbe pensare di lei.

L'hanno sempre vista forte,indipendente e un tantino arrogante.

Ad eccezione del periodo di crisi riguardo la sua sessualità.

Bhè,è durato poco.

Non può permettere a Rachel Berry di vederla ridotta in questo stato pietoso!

Lascia i soldi per il caffè sul posacenere del tavolino e, osservando i movimenti della nana a pochi tavoli di distanza da lei,si alza lentamente.

Merda!

Grida nella propria testa quando,non appena muove un piede,calpesta quello di un altro cliente.

-Ehi!-Protesta questo.

Santana si volta nella direzione della ex cantante del Glee Club,stupendosi quando nota la sedia dove era seduta poco fa,vuota.

Perfetto,se n'è andata e non mi ha visto.

Si rigira verso il signore al quale ha pestato il piede.

-Mi scusi,non l'avevo vista. Strano perchè il suo piede è grosso quanto quello di Big Foot. Ad Halloween non dovrà nemmeno camuffarsi.-Si scusa a modo suo Santana,lasciando l'uomo perplesso.

-Ragazzina,come ti permett...-

Ma la latina sta già uscendo.

Ride della propria battuta.

E continuerebbe. Se il destino non decidesse di dare un'altra ragione a Santana di maledirlo per il resto della sua vita.

Inciampa e sbatte proprio contro la persona dalla quale stava fuggendo un attimo prima.

-Oh,mi perdoni signorina non l'avevo...Santana?-

Rachel si interrompe,riconoscendo la compagna di scuola venutale dritta addosso.

-Cazzo! Il tacco,il mio fottuto tacco!-Sbraita esasperata la più alta,ignorando la cantante.

Rachel attende alcuni istanti per permettere a Santana di sfogare la sua rabbia,ma passati due buoni minuti non riesce più a trattenersi e stringe forte la latina con un sorriso a trentadue denti.

-Non ci credo! Sei tu,qui,a New York,oh sapessi quanto mi mancate tutti voi del Glee Club!-

Il resto delle parolacce di Santana rimangono in gola,trattenute dalla morsa in cui la nana l'ha imprigionata.

In genere,si scosterebbe riempiendo di insulti chiunque osi toccarla senza suo permesso scritto e firmato.

Lo stupore,però,le impedisce di scansare Rachel.

Stupore per il fatto che il contatto diretto con la cantante non le causa fastidio,dopotutto si erano scambiate qualche abbraccio durante l'ultimo anno.

E Santana aveva deciso già allora che Rachel non era “chiunque” nella sua lista mentale di persone incontrate al liceo.

Ma soprattutto,lo stupore è dovuto allo strano senso di calore che emana l'abbraccio di Rachel.

Calore. Famiglia. Amici.

Santana non è un tipo sentimentale,ma non appena ha messo piede sul treno quella mattina stessa,si è sentita completamente sola e abbandonata e con un forte bisogno di avere qualcuno accanto in mezzo alla giungla d'asfalto che è New York.

Aveva assicurato sua madre dicendole che avrebbe trovato subito casa e iniziato le lezioni al college senza problemi.

Ed invece ha girato in lungo e in largo per essere respinta malamente ovunque si sia presentata.

Lei e la sua brutta boccaccia.

-Ok,Berry...ho ricevuto il messaggio. Ora togliti.-Borbotta Santana. -Cosa,nessuno ti sopporta qui e alla prima persona che incontri rubi la vita soffocandola?-

Rachel ridacchia.

-La solita vecchia Santana.-

-La sola e unica.- Dice la diretta interessata con sguardo fiero.

-Non sapevo saresti venuta a New York.-

-Te ne sei andata prima che lo dicessi.-Ribatte la latina.

-Bhè,sono felice. È bello vedere una faccia amica. Peccato che non andremo alla stessa università.-

-Peccato,dici? Io direi miracolo! Il liceo mi è bastato.- Dice Santana per poi ridacchiare facendo intendere a Rachel di non essere seria.

La cantante sorride,lanciando un occhiata ai bagagli accanto alla mora.

Santana intercetta lo sguardo della più bassa.

Si morde le labbra,imbarazzata.

-Che hai dai guardare,Berry? Tu vai in giro con la borsetta,io con i borsoni.- Dice cercando di sembrare altezzosa come al solito,ma il suo sguardo lascia intendere come è realmente messa.

-San...-

-No!-

Non lascia a Rachel il tempo di dire nulla.

Non sopporta che qualcuno provi compassione per lei.

Non è una debole.

-Ti serve...-

-Ci vediamo in giro,Berry.-

E corre in direzione di Central Park.


Un paio d'ore più tardi Santana è intenta a inviare un messaggio a entrambi i genitori scrivendogli che sta bene,ha trovato un appartamento carino e di prezzo accettabile con splendida vista sugli scoiattoli del parco che sembrano interessati al bagaglio dove conserva il burro d' arachidi avanzato del viaggio.

Forse quest'ultima parte è meglio evitarla,constata Santana,tirando all'animale il pezzo di tacco rotto.

Bugie. Tutte bugie.

Le stesse che ha scritto a Brittany un ora fa,ricevendo come risposta una faccina sorridente e un qualcosa riguardo il suo gatto.

Ma se dicesse la verità il suo primo giorno a New York diverrebbe l'ultimo. Dimostrerebbe di non essere in grado di cavarsela da sola.

Sua madre si è fidata di lei, le ha lasciato tutti i risparmi e prima che partisse,le ha detto che se avesse dimostrato di essere una donna matura e responsabile e senza difetti come credono tutti,ad eccezione di sua nonna,forse quest'ultima si sarebbe decisa a rivolgerle di nuovo la parola.

E a Santana le parole della nonna mancano terribilmente.

Invece,eccola qui.

Seduta su una panchina. In attesa che il destino le giochi un altro tiro mancino cosi da portarla a casa senza aver neanche trovato a sfidare New York.

Dalla gola di Santana sta per uscire un prepotente singhiozzo.

Ma,come gli insulti,anche questo le resta conficcato in gola.

Una macchina posteggia esattamente davanti a lei e Santana riconosce la persona alla guida quando questa abbassa il finestrino. E si trattiene dallo strillare.

Non sa se per esasperazione o gioia.

-Che diavolo ci fai qui,Hobbit? Mi segui? Devo denunciarti per stalking?-

Rachel scuote la testa e le fa segno di salire nell'auto.

L'orgoglio impedisce a Santana di ubbidire a quell'ordine che,di sicuro,è la cosa più carina che le sia capitata fino ad ora.

-Non ci penso neanche! Piuttosto vado a dormire nello scatolone del barbone a due isolati da qua.-

-Per l'amor del cielo! Entra in macchina.-Borbotta Rachel,indispettita.

Non ha certo sprecato due ore a cercarla solo per essere presa in giro.

-Scordatelo,io entro,tu mi fai mille domande e alla fine mi proponi di stare da te per qualche giorno. Che è la stessa cosa che si fa quando si trova un cucciolo smarrito in autostrada ed io non sono un cagnolino impaurito,ok?-

-Senti,io non ti giudicherei mai Santana. Voglio solo aiutarti. Avevo detto che avrei provato ad esserti amica ed intendo rispettare l'impegno preso.-

Santana non replica.

Rachel le risparmierebbe una notte gelida su una scomoda panchina e il suo sogno di vivere a New York diverrebbe realtà.

Ma se accettasse,sarebbe in debito con l'hobbit. E Santana odia esserlo. Odia aver bisogno di aiuto.

-Preferisci che la pioggia ti rovini i capelli?- Fa un ultimo tentativo la cantante.

-Non sta...-Un tuono interrompe Santana,la quale ringhia non appena i vestiti iniziano ad inzupparsi.

Non si era neanche accorta del temporale in arrivo.

Suo malgrado,è costretta ad accettare l'offerta di Rachel.

La cantante sorride vittoriosa,aprendole lo sportello.

-Una notte,Berry. Una notte e me ne vado. E se ti sento cantare una pietosa canzone di Barbra Streisand il tuo posto alla NYADA sarà vuoto per sempre,chiaro?-

Rachel non ribatte,il buon umore che le ha trasmesso Santana con la sua presenza le permette di assecondare ogni sua richiesta.


Santana quasi si aspetta di trovare Frodo e Sam come vicini quando Rachel le mostra dove abita,aspettandosi una minuscola casetta.

È un appartamento grande,la ragazza ha portato praticamente tutta la casa di Lima,ad eccezione dei suoi papà.

La latina si sorprende che un essere cosi piccolo abbia bisogno di cosi tanto spazio.

-Ci vivi da sola?- Domanda,dubbiosa,mentre chiude la porta alle loro spalle.

-Certo,in realtà doveva esserci...-Rachel scuote la testa e Santana annuisce,intuendo che la più bassa non ha ancora accettato la rottura con Finn. -Quindi,immagino che non appena verrà Kurt,vivrò con lui. Fino ad allora è tutta mia.-

-Forte.-Mormora la latina,fintamente annoiata.

-Il bagno è giù in fondo al corridoio,camera mia è questa.-Rachel indica la porta dietro di lei. -Alla tua sinistra c'è la cucina e alla mia destra c'è il salotto,che è anche la sala da pranzo...comunque per sicurezza c'è un divano-letto che ha finalmente trovato il suo primo ospite,cioè tu,ma se vuoi puoi dormire nella mia stanza,insomma...sei l'ospite...-

-Il divano è perfetto.-Dice Santana con una certa arroganza.

Potrebbe pure dormire per terra,non le serve il letto.

-Bene,come preferisci. Stamattina ho fatto la spesa,il frigorifero è pieno e puoi farti un panino,vegetariano ovviamente...oppure ho dei biscotti buonissimi che...-

-Non ho fame.-Borbotta la latina,interrompendo la cantante.

-Se durante la notte ti venisse,puoi prendere ciò che vuoi.-

-Lo terrò a mente.-

Rachel annuisce.

Santana fila dritta in salotto e nota l'apparecchio elettronico che le terrà compagnia per la notte.

-Hai un televisore,ottimo.-

-Hai bisogno di qualcos'altro?- Chiede Rachel.

-No ho bisogno di niente.- Replica sprezzante Santana.

È tanto difficile da capire? -Anzi,di una cosa sola...ti prego,se hai come sveglia una canzone della tua tanto amata Barbra,non usarla domani mattina. Toglila. E spero che tu non parli nel sonno, i tuoi monologhi non li sopporto quando sei sveglia,figurarsi cosa puoi combinare da sonnambula.-

-Buonanotte,Santana.-Dice sospirando Rachel. -Oh,e prima che me ne dimentichi...prego.-

La latina le rivolge un occhiata,dolce per i suoi standard.

Il massimo a cui Rachel può aspirare,per adesso.

Durante la notte,Santana rilegge i messaggi inviati ai suoi e a Brittany.

Non le dispiace,averli visti diventare verità.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: mileybest